Ed eccomi pronta per il prossimo capitolo...sembra che forse Kris passerà un bel periodo con Robert....sottolineo SEMBRA e non dico altro.
Grazie ancora per i vostri commenti e spero che continui a piacervi questa storia. Fatemi sapere con qualche commentino!!un baciooooooooooo
CAPITOLO TRENTACINQUESIMO-RISVOLTI INTERESSANTI
-Sarà
meglio che vada ora-mi abbracciò più forte di prima e realizzai il senso delle
sue parole. Voleva già lasciarmi?non potevo,non volevo già separarmi da lui.
Poche ore non sarebbero bastate a colmare il vuoto che avrebbe lasciato dentro
me andandosene.
-No!ti prego. Già devi ripartire?-mi alzai di scatto dal
letto,dove eravamo finiti ormai un paio di ore prima.
-No tesoro-mi baciò le
labbra-non devo ripartire,devo andare a cercare un albergo,starò qui per qualche
giorno-mi sorrise accarezzandomi i capelli. Io tirai un sospiro di
sollievo.
-Ma non dire idiozie…in questa casa abbiamo un sacco di stanza
vuote,puoi restare qui-sarebbe stato magnifico averlo per qualche giorno tutto
per me,per non parlare poi delle notti!
-Dimentichi tua madre-rispose
scettico
-a mia madre non importerà. Sa che sei un mio amico e visto che mi
sei venuto a trovare ti serve un posto in cui stare. Non avrà niente da ridire.
Scegliti una stanza-mi alzai indossando una felpa e un pantaloncino qualunque
lui mi imitò vestendosi a sua volta. Lo presi per mano e lo trascinai per la
casa.
-Qui dovrebbe andar bene-dissi guardando la stanza in modo
trionfante.-E’ spaziosa,ariosa,ben arredata-lo guardai ammicando-ma ha una
qualità che supera tutte le altre-continuai
-E quale sarebbe?-mi abbracciò
intrecciando le sue dita dietro alla mia schiena.
-E’ proprio accanto alla
mia-gli baciai l’incavo del collo e lui sospirò,risalii i miei fianchi e con
delicatezza sfiorò i miei seni. Mi sentivo girare la testa ogni volta che solo
mi sfiorava,mi sarei mai abituata al suo tocco?
-Allora è
perfetta-concluse,riscendendo giù con le mani per accarezzarmi la pancia. Dei
brividi mi invasero e piano iniziò a giocherellare con la mia felpa. Con un sol
gesto mi alzò da terra portando le mie gambe intorno ai suoi fianchi e iniziò a
baciarmi e mordicchiarmi il collo.
-Kristen!sei in casa?-oddio!!!mia madre.
Se ci avesse beccati in queste condizioni di sicuro la storia dell’amico non
avrebbe più retto.
Velocemente mi abbassai la felpa e rimisi i piedi a
terra,mi diedi una sistemata veloce mentre le urlavo che mi trovavo al piano di
sopra.
Robert entrò nella mia stanza velocemente e accese il computer,non ne
capii subito il motivo,ma poi lo afferrai…voleva fingere di far altro per non
insospettire mia madre.
Gli sorrisi e aspettai fuori la porta l’arrivo di mia
madre.
-Ciao cara-salutò baciandomi la guancia.
-Ciao mamma-risposi un po’
in imbarazzo per quel gesto che raramente mi concedeva.
-Salve signora
Stewart-si intromise Robert affacciandosi dalla porta della stanza.
-Oh ciao
Robert,ma non chiamarmi signora però,mi fai sembrare vecchia,chiamami Jules-era
sempre stata una sua caratteristica quella di voler sembrare perennemente
giovane. Anche il suo carattere,oltre che il suo aspetto,ricordava quello di una
ragazzina.
-Come mai sei ancora qui,ti fermi per cena?continuò gentile
togliendosi il cappotto.
-Io non..-iniziò lui,ma io lo interruppi-mamma a
Robert servirebbe un posto in cui stare visto che si fermerà qualche giorno a
Los Angeles per lavoro,non sarebbe carino farlo andare in albergo-
-certo.
Robert puoi restare qui finché vorrai,mi farebbe molto piacere-concluse
sorridendo e dirigendosi nella sua stanza.
-Grazie Jules-mi guardò –avevi
ragione,tua madre è un tipo molto alla mano-
-e già-scossi la testa e lo
trascinai nella mia stanza.
-Allora che ti va di fare?-domandai sedondomi sul
letto.
Lui mi guardò con uno sguardo che conoscevo bene-no,quello non
possiamo farlo-risposi veloce sorridendo.
-e allora non so,solo quello mi
andava di fare-mi si avvicinò furtivo.
-Robert non scherzare-indietreggiai
sul letto e mi feci scudo con un cuscino.
-Ti sembra che stia giocando?-con
un gesto rapido tolse il cuscino che avevo tra le mani.
-dai!potrebbe venire
mia madre-lo implorai. Avevo anche io tanta voglia di lui,come sempre
d’altronde,ma l’immagine di mia madre che ci vede in atteggiamenti intimi mi
dava la nausea.
-e allora?non le dispiacerà-si avventò su di me e velocemente
bloccò le mie mani sulla mia testa.
Mi guardò in modo indecifrabile e in quel
preciso istante dimenticai tutto.
Che cosa me ne importava se mia madre mi
avesse vista?in quel momento niente.
Volevo Robert,solo questo contava per
me.
Sorrise soddisfatto vedendo il mio tentativo di prendere le sue labbra
con le mie,poi veloce Iniziò a farmi il solletico dappertutto.
-Ma cosa
fai?-urlavo tra le risate che non riuscivo a trattenere.
-quello che voglio
fare-rispose aumentando ancor di più la
velocità.
-Oddio!,smettila!!!!!!!!-non riuscivo a parlare,presa com’ero dal
ridere,e quello che ne usciva fuori dai miei tentativi erano soltanto piccoli
lamenti inutili.
-Questo era quello che volevi fare???-domandai quando si
fermò e iniziai di nuovo a respirare regolarmente.
-E certo cos’altro
altrimenti?-rise sonoramente.
-Ti odio!-mi finsi offesa.
-Non è vero mi
ami-si avvicinò pericolosamente.
-NO,ti dico che ti odio-insistevo
capricciosa.
-Non credo proprio-mi sfiorò la clavicola col naso e mille
facendomi venire la pelle d’oca.
-Mi ami?-alitò sul collo mentre continuava
con la sua tortura.
-No-risposi flebile.
Iniziò a darmi piccoli morsi e
per un tempo che sembrò infinito mi lasciai cullare dalle forti emozioni che il
mio corpo provava. Non ero sicura che avrebbe retto di questo passo. Il mio
cuore sicuramente sarebbe scoppiato. Si può morire di felicità?speravo tanto di
no.
-Mi ami?-chiese ancora salendo ,con una lentezza esasperante,alla mia
bocca.
-S…s…si-balbettai fremendo per l’attesa crudele a cui mi stava
sottoponendo.
Si staccò da me e mi guardò trionfante…il mio respiro accelerò
quando la sua bocca si aprì in un sorriso vittorioso. Era terribilmente
sexy.
-Visto?avevo ragione,mi ami-concluse gettandomi il cuscino sul
viso.
Rise ancora più forte di prima..io invece ero incantata nel
guardarlo.
Mi avvicinai piano-non c’era bisogno di tutto questo per fartelo
dire-gli baciai la guancia,passando piano all’orecchio.Lo vidi tremare per un
momento,poi rispose piano-lo so,ma mi piace farti impazzire-confessò sfiorandomi
i fianchi.
-Anche a me-gli sussurrai all’orecchio nel modo più sensuale
possibile.
-Ragazzi!a tavola è pronto,Christine ha già preparato per
noi!!!-le urla di mia madre mi fecero sobbalzare e ring razzia il cielo che non
fosse entrata in stanza per avvisarci.
Scendemmo veloci e mangiammo con gusto
la cenetta preparata da Christine,era davvero una cuoca magnifica.
Durante la
cena mia madre non mancò di fare mille domande a Robert e a me,certo non c’era
quasi mai a casa,ma quando c’era sapeva come recuperare.
-Scusata,il
telefono-si intromise Christine. –E’ per la signorina
Kristen-
-Grazie-risposi prendendo il telefono.
-Pronto?-
-tesoro,ma se
non ti chiamo io,tu non ti fai mai viva. E’ successo qualcosa?-chiese una voce
preoccupata.
-Ah no ,Ciao Stacy,scusami sono stata impegnata-si certo come
no,a deprimermi caso mai.
-Ah ok. Allora per quell’uscita a quattro?E’ ancora
valida-chiese riprendendo il suo tono spensierato di sempre.
-Certo,devo solo
chiedere se anche Rob ne ha voglia-risposi ricordandomi di non avergli detto
niente,era comprensibile però,eravamo stati molto impegnati a far altro. A quel
pensiero mi sentii all’improvviso accaldata.
-Voglia di far cosa?-chiese
Robert.
-Kri oddio come sei rossa!!!va tutto bene?-notò subito mia
madre
-Sisi,ok-le risposi veloce,scuotendo la testa per riprendermi.
Poi
mi voltai verso Robert e gli spiegai la nostra idea di uscire tutti e quattro
insieme,lui ne fu entusiasta.
-Stacy allora va bene,ci vediamo
domani?-
-Si certo. Facciamo verso le sei di pomeriggio?-
-Si. Allora a
domani e salutaci Kellan-riattaccai.
-Allora che fate domani?-chiese curiosa
mia madre assaggiando il dolce al cioccolato.
-Andiamo un po’ in giro con
qualche altro ragazzo de l cast e Stacy-certo non era proprio la verità,però
avrebbe tranquillizzato mia madre.
-Ah va bene. Senti io domani pomeriggio
dovrei partire per qualche giorno-continuò senza battere ciglio.
Io mi voltai
per un secondo verso Robert e lessi nei suoi occhi la stessa mia
contentezza.
-E come mai?-mi finsi interessata.
-Per lavoro ovviamente.
Devo andare sul cast del nuovo film di cui ho fatto la sceneggiatura,serve un
mio consulto-non mi aveva mai dato così tante spiegazioni,ma ripensandoci forse
era colpa mia che non glielo avevo mai chieste.
-Torna presto però-mentii
cercando di sembrare dispiaciuta,mentre in cuor mio saltellavo dalla
gioia.
Robert per poco non si strozzò con un pezzo di torta,cercando di
soffocare le risate. Sapeva benissimo quanto stessi fingendo.
-si,penso 3-4
giorni-tre quattro giorni,ripetevo in mente. Avrei avuto 3-4 giorni per restare
da sola con Robert. Ero decisamente al settimo cielo.
-Mi raccomando però tu
fai la brava-mi guardò per un secondo in modo apprensivo e io risposi accennai
un “si”con la testa,mentre i miei pensieri già galoppavano a briglia sciolta,sui
magnifici giorni che avrei trascorso insieme all’amore della mia
vita.