Disturbo della memoria a lungo termine. Sembrava così semplice, e leggerlo lì, nero su bianco. Un semplice disturbo, un inconveniente. Non era così che si era sentito. Non gli era sembrato un semplice disturbo quando, poche ore prima, aveva fissato gli occhi vuoti di Dana e le sue labbra rosse e l'aveva sentita dire "Scusa, tu chi sei?" No, non era un inconveniente. Era una catastrofe. Era l'ennesima dimostrazione del fatto che l'unica sua ragione di esistere era quella di farsi portare via ogni cosa bella che gli fosse mai capitata.