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Autore: Caramell_    07/12/2016    5 recensioni
Librerie. Dio. Dean detesta le librerie. E Sam. Niente d’interessante, solo pagine e pagine e pagine stampate. E muffa. E legno. E zitelle acide dietro al bancone. E librai ingobbiti. E occhialoni da nerd.
Quindi si, Dean detesta le librerie. Tutte.
Più o meno.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Ogni volta che mi guardi, nasco nei tuoi occhi
Jorge Riechmann

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Capitolo III

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
1)
Stanno così bene insieme che Sam quasi non ci crede. Quasi però. Dean sorride più spesso. E ridacchia. Sul serio. Tre mesi. Tre miseri mesi. E Sam non si ricorda d’averlo mai visto più felice. Va bene così, comunque. Era anche ora.
Castiel va a trovare anche lui, qualche volta. Più passa il tempo e più si fa bello. Oggettivamente parlando, certo. Da un punto di vista distaccato e puramente scientifico. Ecco. Si. Ha gli occhi così blu che fanno spavento. Dean non fa che ripeterlo.
- Mi pare un miracolo, Sammy – gli dice – uno di quelli veri. Ma ho paura. Una paura terribile
Anche Sam ha paura. Non ha capito ancora di cosa, ma ha paura.
Ed è uno schifo.
 
 
 
 

2)
Dean gli porta il caffè quasi tutte le mattine. Castiel lo vede entrare tutto infagottato, lui e la sua giacca di pelle. Lo bacia piano. E gli ruba il caffè da sotto il naso.
È una specie di routine consolidata, la loro. È come se si conoscessero da anni. A nessuno dei due dispiace. E ogni volta che Dean lo guarda è come fosse la prima.
Di Cas gli piace tutto. E il naso. Gli occhi. E la bocca. Dio. La bocca. Le orecchie, le mani, e tutto il resto. E anche a Cas di Dean piace tutto. E i sorrisi storti. Le dita lunghe. E le labbra, le braccia. E anche i capelli, gli occhi. Gli occhi sono i suoi preferiti.
Dean lo adora, il loro modo d’amarsi. Perché sì, anche se non l’hanno ancora detto. Dean non lo dirà. Non con le solite parole. Cas non lo capirebbe. È un presentimento.
Però può dimostrarglielo. Ogni giorno. Anche per il resto della sua vita. Anche se si lasceranno.
Fa l’equilibrista tra le sue ciglia. A se stesso, promette.
 
 

 
 
3)
Di notte la volta celeste era un tripudio di stelle. Castiel si sporgeva in avanti. E vedeva una coppia, laggiù. Si tenevano per mano. E si baciavano. Castiel non faceva che guardarli. Insistentemente. Provava a contare i loro baci. Uno, cominciava. E due. Lei aveva il collo lungo come quello dei cigni. Due meravigliosi occhi verdi.
A Castiel piacciono gli occhi verdi. E le persone che si baciano. Michael gli ha sempre detto che lo fanno perché si amano. Ma Castiel non capiva.
- Fa male? – chiedeva. E Michael rimaneva zitto.
Sospirava.
 
 
 

 
4)
Michael è il più bello, tra i suoi fratelli. È coraggioso. E paziente. È a lui che Castiel faceva tutte le domande. Hanno passato una vita intera, insieme. A guardare.
Castiel non conosceva niente. Aveva una curiosità senza limiti. Gli occhi gli si tinsero del colore del cielo. Gli si scurì la pelle. La schiena.
Michael scandiva bene le parole. Le frasi – Non è bene essere troppo curiosi, fratello – diceva. E gli spiegava cos’è l’odio. Non ha mai provato a parlargli dell’amore.
- Ti basti ciò che abbiamo. Desiderare non è concesso – e Castiel si sporgeva ancora. Uno. E due. Lei aveva la pancia gonfia. Il collo lungo dei cigni. E lui le teneva una mano.
Tre.
 
 
 
 

5)
A Castiel bruciarono le scapole.
- Vi prego – bisbigliò. E Michael gli scavò le clavicole con le dita.
Contò le stelle. I baci delle coppie. Uno. Due.
Gabriel urlò, in pena. Castiel gli sorrise, giusto un attimo.
E Michael gli coprì gli occhi con le mani.
 
 
 

 
6)
Le dita di Dean sono fredde. Sempre. Gli si infilano sotto la camicia. Gli circondano i fianchi. Gentili. Gli si arrotolano tra le gambe. E le braccia di Dean sono calde. Le braccia di Dean sono casa. Castiel gli bacia la punta del naso, il collo scoperto. Si accoccola addosso a lui come un bambino. E Dean gli solletica il petto col respiro. Morde un capezzolo. Veloce. Gli lecca le cosce, le sue orribili ossa sporgenti, la costellazione di nei che ha sulle spalle. E in quel momento Castiel rivede le stelle – Guardami – sussurra.
Trova se stesso negli occhi di Dean.
 
 
 
 

 7)
Dean è sopra di lui e lo chiama angelo. Lo guarda come se fosse la cosa più bella del mondo e – smettila – e poi – ti prego – ma Dean inclina la testa. Piano, verso sinistra. Gli bacia i polsi e i palmi, gli angoli delle ciglia.
Ingoia le sue lacrime. Tutte. L’adora fino a che non sorride.
 
 
 

 
8)
È notte fonda, e fa un freddo cane. Dean ha un’unghia sporca di olio. Nera fino alla nocca.
Gli morde il labbro inferiore quando si baciano. E Castiel gli ridisegna le ossa con la lingua. Esplora il suo corpo con la punta del naso. E poi c’è una macchia. È puntellata ai bordi. In movimento. Enorme. Proprio lì, sopra Dean. Nella curva dolce d’un suo polpaccio.
È come una carta che brucia. Ha i contorni che si espandono, il centro ruvido e bruciato.
Castiel sbatte le palpebre. Regala a Dean tre baci, scala la sua spina dorsale, le sue cosce. Uno. E due – ti amo – gli dice. Si sporge tra le stelle. Guarda in basso, laggiù, tra le coppie. E gli bruciano le scapole. Dean è bellissimo. I suoi sospiri gli baciano il mento. Ha le guance sudate, gli occhi felici. Castiel se lo stringe al cuore. Respira.
E Michael gli copre gli occhi con le mani.
 

 
 
 
9)
Gabriel glielo diceva spesso – Non lo farai
Sembrava così sicuro – Gli angeli non scelgono gli umani, fratello – muoveva le labbra per non destare sospetti – Non lo meritano
E Castiel rispondeva sempre allo stesso modo – è solo amore, Gabe – girava un’altra pagina. Sorrideva sulla carta , tra gli scaffali di legno.
- Lo pagherai – disse. E Castiel annuì – Andrà bene
Non si perdonerà mai per averlo fatto piangere.
 
 
 

 
10)
Castiel va pazzo per il verde degli occhi di Dean. Per i fili d’oro che ha al posto delle ciglia. E per la sua bocca umida. Per il sapore della sua lingua.
Si è innamorato di lui in automatico. A prima vista. Il resto l’ha fatto il cuore. Non credeva di esserne capace. Ha osservato per tanto. E gli uomini l’hanno sempre affascinato.
La schiena di Dean è solo calore. Castiel gli rimane appiccicato tutta la notte. Gli ricopre la fronte di baci – Dean – pigola – Dean – e Dean ridacchia nel buio. Gli accarezza i palmi col pollice. Sorride. Deve essere meraviglioso, in quel momento. Per Castiel, in verità, lo è sempre.
È terribilmente doloroso capire che non potrà mai più vederlo.
 
 
 
 
 
















 
 
 

  
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