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Autore: Elgas    08/12/2016    10 recensioni
[ Manga Alternative Ending, Pre-Timeskip 10 Years ]
Askin è sopravvissuto alla Sanguinosa Guerra Millenaria. Graziato dai 46, inizia a lavorare presso
l'Istituto di Ricerca. Yoruichi, di nuovo a comando della Seconda Compagnia, si ritrova a vivere
un'irritante rapporto con l'ex-nemico. Insieme a
Renji, Rukia comincia il percorso nella difficile carriera di Capitano e in breve l'amicizia si trasforma
in qualcosa di più ...! Kugo, libero dai fardelli del passato, vive felicemente assieme a Kukaku. Ma
se la guerra è finita, altre battaglie si prospettano all'orizzonte ; conflitti interiori a cui molti saranno
chiamati a confrontarsi.

N.B. Storia non collegata alle light novels, in particolare We Do Knot Always Love You e Can't Fear Your Own World.
Si consiglia la lettura da PC.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Kuchiki Rukia, Kugo Ginjou, Renji Abarai, Yoruichi Shihoin
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Stand by You '
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Capitolo 6 : Nell'Autunno assaporando la Libertà



<< In merito al comportamento esemplare e dopo aver esaminato il rapporto del Capitano
Kurotsuchi Mayuri, insieme alle creazioni dell'imputato fornite dall'Istituto di Ricerca,
la Camera dei 46 assolve l'ex-Quincy Askin Nakk Le Vaar da ogni accusa a suo carico. >>
Le ultime sillabe del Consigliere vennero accompagnate da un breve e non troppo sentito
applauso. Askin, vestito con un pesante kimono* nero, osservò distratto le molteplici
sagome agitare le mani dietro i piccoli paravento.
Finalmente la tanto bramata sentenza era stata emessa. Ancora non se ne capacitava e
continuò a osservare il pavimento con aria assonnata, del resto se Nemu non l’avesse
svegliato alle prime luci dell'alba avrebbe continuato a ronfare beato nel letto.
Mancanza di serietà ? Al contrario, nell'ultimo periodo aveva provato un'ansia tremenda
nei confronti dell'imminente giudizio … ma con l'avvicinarsi della data aveva compreso
che preoccuparsi era inutile. Vivere alla giornata, scoprire il mondo, come qualcuno di caro
gli aveva consigliato, si sarebbero rivelate anch'esse carte vincenti per convincere il Consiglio
della sua non-pericolosità.
Ora tutto era finito, e bastarono pochi secondi allorché una sensazione d'infinita serenità
lo pervase da capo a piedi. Si sentiva leggero, come se un'ombra fosse tornata strisciante
nell'Oscurità.
“ Ora sono libero … ora potrò concentrarmi su … ”
<< Askin … hai qualcosa da dire ? >>
Una voce pacata lo riportò alla realtà. Lanciò una breve occhiata al Comandante Shunsui in
piedi poco più avanti, il kasa* tenuto ben saldo in testa, per dopo vagare con lo sguardo
sull'ampia sala e i suoi numerosi abitanti.
<< Ringrazio i Consiglieri … per la loro magnanimità e clemenza. Prometto che farò tesoro
di quanto mi è stato concesso. >>
Dopo una decina di noiose frasi convenzionali la seduta ebbe finalmente termine.

<< Aahh … ! Sono contento si sia risolto tutto senza intoppi ! >> esclamò Kyoraku appena
uscirono dal Seijoto Kyorin.
<< E di non aver fatto l'ennesima figuraccia arrivando in ritardo >> aggiunse tagliente
la Luogotenente Ise sistemandosi gli occhiali.
<< Ouh ! Stamattina si stava così al calduccio nel futon* … >> si giustificò lui piagnucolante
scrutando il cielo << … quest'inizio autunno è stato più freddo del solito. >>
Senza accorgersene Askin si ritrovò a fissare il bosco attraversato solo sei mesi prima. Le
Le foglie verdi avevano lasciato il posto ai caldi colori autunnali :pennellate rosse e gialle
tingevano qua e là le chiome degli alberi.
“ Accidenti … quante cose sono cambiate da allora … ”
<< Comunque, lascia che mi congratuli di nuovo con te … >> continuò il Comandante
porgendogli la mano <<… com'è stata l'attesa ? Purtroppo i rapporti di Mayuri non lasciano
mai spazio ai sentimentalismi … ! >>
<< … Molto belli ... >> disse rispondendo al saluto << … il lavoro presso l'Istituto di Ricerca
è gratificante. Inoltre sono riuscito a rendere il mio alloggio molto più confortevole.
Continuerò su questa strada ... per migliorare ancora. >>
<< Oh … devo ammetterlo … sei completamente diverso da allora ... >> ammise l'uomo
dopo averlo fissato a lungo << … migliorare dici ? Ci riuscirai, ne sono sicuro. >>
Diverso ? Sì, era così. Si poteva tranquillamente affermare che quei mesi erano stati a dir
poco forvianti. Svegliarsi la mattina, lavorare ogni giorno, stringere legami via via più
intensi in un mondo luminoso e pacifico, perdersi in piccoli piaceri come cucinare e
leggere, godere di dettagli apparentemente insignificanti come il cielo terso o un usignolo
sopra un ramo. Assaporare ogni istante della vita lo riempiva di emozioni che credeva
d'aver dimenticato. Era felice, spensierato, aperto agli altri … come lo era stato durante
l'esistenza terrena. E di quella vita lontana, di quei ricordi felici e dolorosi, ora non temeva
più nulla, ora riusciva a viverli con lieta serenità.
<< Le vostre parole mi riempiono di speranza, Comandante. >>
<< Ho detto solo la verità … ! A piccoli passi si raggiungono vette impossibili ! >>
<< Sì … in effetti è così. >>
<< Beh … ora scusami ma il dovere mi chiama, come al solito, uffi ... >> concluse
incamminandosi e salutandolo con un cenno del capo << … adesso goditi un po’ di riposo. >>
<< Lo farò sicuramente … ! >>
<< Buona giornata Askin ! E a presto ! >>
<< Grazie, anche a voi … ! >>
E mentre i rimproveri della Luogotenente si abbattevano su Kyoraku, Askin s’inoltrò
nel bosco. Ripercorse lo stesso sentiero di sei mesi addietro, quando il futuro era incerto e
l'esistenza vuota. Superò gli stessi alberi, dove alcune foglie giallognole avevano iniziato
a cadere, li superò … immaginandosi che da un momento all'altro una Dea in vesti autunnali
sarebbe comparsa davanti ai suoi occhi. Ma non accadde. Yoruichi non era venuta alla
seduta e la speranza di vederla era pressoché nulla ; una serie di ricevimenti tra nobili
famiglie la tenevano ormai occupata da 3tre giorni.
<< Non temere … ci incontreremo un altro giorno, Piccola Dea. >>
Nominandola non poté impedire a un pensiero di venire a galla.
“ Questo sentimento diventa ogni giorno più forte … si sta trasformando, ma non
intendo mostrartelo … non ancora … ”


Yoruichi si stava terribilmente annoiando ; immersa nel Salone Principale della Residenza
Shihoin da più di quattro ore, dispensava parole compiacenti a nobili pieni di sé sorridendo
come un ebete e mangiando cibi dall'aspetto sfizioso, ma senza sapore. Non vedeva l'ora
d'andarsene, soprattutto da quando Nemu le aveva portato la lieta notizia : Askin era
libero, la Camera dei 46 gli avevano concesso la grazia. Da più o meno un quarto d'ora
quindi, batteva il piede sul pavimento imperterrita e nervosa, tanto da costringere molte
persone ad allontanarsi infastidite.
“ Mi è dispiaciuto tanto non essere presente … Uffi ! Se solo non fossi obbligata a
partecipare a ‘ste assurde perdite di tempo ! ”
Ma in fondo era questo che facevano gli aristocratici ; discutere di argomenti superflui,
stringere alleanze, spesso tramite matrimoni combinati tra i figli, in un'atmosfera ovattata
e oltremodo melliflua.
Aveva sempre odiato quella vita, così piatta, costruita su un unico binario, preferendo
di gran lunga uscire, assaporare la natura e le persone reali, arricchendo lo spirito con
nuove esperienze. Per questo, pur essendo la primogenita, non era mai stata la favorita
alla successione.
“ L'esilio è capitato a fagiolo permettendogli di nominare Yushiro primo erede … e poi
tra questi giovani pomposi chi mai vorrebbe sposare una rinnegata come me ? Chi se ne
frega…! Io ho Kisuke … ! ”pensò addentando l'ultima pallina del dango* “ Uhm ... ad
Askin ho comprato un libro, speriamo gli piaccia … non vorrei sembrare ripetitiva …
va beh che si tratta di … ”
<< Onee-san* … ! >>
Interrompendo il flusso di pensieri si voltò, in tempo per vedere il fratello venirle incontro.
Yushiro indossava un elegante kimono* blu tinto di una sfumatura turchese nella parte
inferiore. Yushiro … l'unica ragione per cui presenziava a quegli inutili banchetti.
<< Come al solito sei in trepidante attesa … non vedi l'ora di sgattaiolare via ! >> la salutò
ironico portandosi al suo fianco.
<< Ahh … ! Si nota così tanto ? >>
<< Molto direi ! >> esclamò lui volgendo l'attenzione ai numerosi presenti, li osservò e
lo sguardo divenne improvvisamente grave, infine aggiunse << Ed dire mi stavo abituando
a queste... sottili manifestazioni di potenza, ma ora … ora è diverso. >>
<< Diverso ? >> domandò senza staccargli gli occhi di dosso, preoccupata dall'ultima nota
amareggiata.
<< Negli ultimi tempi … >> rispose il ragazzo con un lungo sospiro << … da quando sei
tornata, a dir la verità, hanno iniziato a parlarmi del mio futuro fidanzamento ... ah …
lo saprai meglio di me come funzionano certe cose … bisogna “ assicurare una futura
discendenza … evitare i disonori come è successo ai Kuchiki e con … tua sorella. ”
>>
Yoruichi lo fissò intensamente. In quei mesi aveva percepito la pressione che la famiglia
stava esercitando su Yushiro, pressione finalizzata a tramutarlo in un perfetto esponente
del Casato Shihoin. Tempo addietro avevano tentato lo stesso con lei, senza ottenere grandi
risultati. Sotto l'irrefrenabile allegria, il fratello celava un profondo conflitto interiore ;
se da una parte la bontà gli impediva di deludere tali aspettative, dall'altra avrebbe desiderato
seguire le sue stesse orme e prendere in mano la propria vita. Solo il tempo gli avrebbe
permesso di decidere, motivo per cui lei non aveva mai toccato troppo l’argomento.
Adesso però quegli occhi erano alla disperata ricerca di un consiglio, e Yoruichi accolse
comprensiva la muta richiesta.
<< Fidanzamento, uh ? E cosa pensi a riguardo ? >>
<< Dovrei scegliere tra una di queste bellissime ragazze … bellissime e vuote >> rispose lui
commesso chinando il capo chino.
<< Ma tu hai già una persona che ti piace … >>
<< Sì … >>
Intuì chi potesse essere, ma non disse nulla, non era sicuro nominare quel nome vicino
a orecchie indesiderate. Rimase un attimo in silenzio, senza staccare lo sguardo dal suo
Nii-chan*.
“ Quand'eri piccolo non facevi che piangere nascondendoti dietro di me … e ora eccoti qui
… da ragazzo stai per diventare un giovane uomo. Sai già quale sentiero intraprendere …
ti serve solo una spinta. ”
<< Yushiro ... >>
<< Dimmi Onee-san* … >> mormorò speranzoso tornando a guardarla.
<< Ricorda … non sono gli altri a decidere la nostra felicità. Solo il nostro cuore può
mostrarci la via. Seguilo … e giungi alla vera felicità. >>
<< Ah … che meravigliose parole Onee-san*. Grazie >> sussurrò lui, la voce solcata da
una pace a lungo desiderata.
Osservandolo pensò fosse giunto il momento d'informarlo circa la “ nuova “ frequentazione,
soprattutto considerando la recente sentenza del Consiglio. Dopo quella discussione però,
una notizia del genere sarebbe stata fuori luogo.
“ Rimanderò a stasera e … appena lo vedo, informerò pure Kisuke. ”
<< Di nulla, un consiglio non ha mai ucciso nessuno >> disse lanciando un'occhiata al corridoio
alle sue spalle.
<< Sorellona … se vuoi andare vai pure. Non ci sono problemi. M'inventerò qualcosa. >>
<< Si ritorna ai vecchi tempi, eh fratellino ? >>
<< ... Già. >>
<< Senti ... al mio ritorno desidero parlarti. >>
<< Se … se si tratta di quello lo so già da tempo. >>
<< Eh ? Aspetta … a cosa ti riferisci ? >> domandò stupita.
<< Ti ho seguita ... un pomeriggio d'inizio estate e … ti ho visto con Askin … >> ammise
lui dopo un attimo d'esitazione << … all'inizio mi sono arrabbiato ... non capivo … non
volevo capire. Ma il tuo silenzio è stato dettato da una serie di circostanze e se continui
a vederlo … allora si è rivelato una brava persona, al di là di quanto valga il verdetto dei
46 o … la mia esperienza personale. Perdona la mia stupidità e … soprattutto il mio
pregiudizio. Se non fossi stato così duro ti avrei evitato questa spiacevole attesa … >>
Yoruichi sentì il cuore rasserenarsi e un peso abbandonarle l'animo. Fissò quegli occhi
felini così simili ai suoi, occhi lucidi ma solcati da una luce nuova e intensa. Li fissò
rammentando pensieri lontani.

“ Quando le possibilità lo concedono è meglio tornare sui propri passi, riflettere e decidere di
conseguenza. ”
“ La forza … devi solo dimostrarla a te stesso. ”


<< Tranquillo, te ne avrei parlato stasera … >> sussurrò dolcemente stringendolo a sé
<< … ma ti ringrazio. Grazie per aver compreso. Oggi hai dato prova di grande maturità,
fratellino mio. Sono molto orgogliosa di te. >>
<< Grazie Onee-san*. >>
Mentre usciva dalla sala lo guardò un'ultima volta.
<< Riguardo l' argomento di prima … sta tranquillo, non potevi fare scelta migliore. >>
La tensione che avvolgeva il fratello scomparve, sostituita da un delicato sollievo.
<< Ah … lo so Yoruichi … grazie >> disse salutandola affettuosamente.
“ In fondo due spinte sono meglio di una … ! ” pensò felice chiudendo la porta “ Insegui
il tuo cuore Yushiro ! Con lei sarai felice ! ”
Con passo spensierato recuperò il libro lasciato in camera e si diresse alla Sede della
Dodicesima. Lungo il tragitto un trepidante desiderio crebbe, scuotendola da capo a
a piedi. Non vedeva l'ora di gustarsi l'espressione di Askin all'apertura del regalo.
“ Come gli dissi non c'era alcun motivo per preoccuparsi ! Infatti è filato tutto liscio come
l'olio ! Forse … è stata questa assoluta certezza a farmi prendere il regalo in anticipo ”
pensò stringendo il pacchetto.

Il sole era già basso quando le alte ciminiere dell'Istituto di Ricerca svettarono davanti a
lei, contornate da un terso cielo d'inizio autunno. Nel cortile principale chiese d'incontrare
Mayuri e alcuni ricercatori l'accompagnarono fino al laboratorio dove lo scienziato stava
conducendo l'ultimo esperimento. Superati una serie di interminabili corridoi, giunse infine
al limitare di una grande stanza. Numerosi macchinari circondavano le pareti, centinaia
di lucine brillavano a intermittenza nella semioscurità, al centro il Capitano, affiancato da
Nemu, Akon e Hiyosu, osservava un'enorme capsula di vetro dentro cui ribolliva un
liquido verde fosforescente che irradiava l'ambiente di una luce opaca e spettrale.
Appena entrò la prima a salutarla fu Nemu. La ragazza le rivolse un breve sorriso per poi
tornare a fissare lo strano contenuto, ma conoscendo l'irritabilità di Mayuri preferì attendere
paziente la conclusione dell'esperimento.
Il liquido ribollì agitandosi più volte senza ci fosse alcun cambiamento evidente, ma da
come Akon e Hiyosu prendevano appunti intuì che qualche invisibile trasformazione fosse
in realtà avvenuta. Passarono cinque minuti prima che Mayuri volgesse lo sguardo su di lei.
In brevi falcate la raggiunge rivolgendo un'occhiata indagatrice.
<< Oh ! Buon pomeriggio Yoruichi … è piuttosto insolito vederti da queste parti ! Cosa ti
porta qui al mio Istituto di Ricerca ? >>
<< Salve Kurotsuchi, Nemu mi ha informata riguardo la sentenza. Adesso Askin è libero e …
desideravo congratularmi con lui. >>
<< Ah già è vero ! Avevo mandato Nemu ad avvisarti ! >> esclamò lui premendosi una
mano sulla fronte << Scusa … quando mi faccio prendere dalle ricerche dimentico certi
dettagli. Sei qui per l'idiota dunque … e per chi altri se no ? Data l'eccezionalità degli
eventi mi sono permesso di concedergli un giorno di riposo. Lo troverai in casa. Per
raggiungerla torna nel cortile principale e costeggia le mura a ovest, superati gli
alloggi ne noterai uno particolarmente luminoso. Quella è la sua “ adorabile casetta “ ! >>
<< Grazie … pure tu sembri felice. >>
<< Idiozie ! Certo mi fa piacere, ma se il Consiglio l'avesse mandato alla forca … beh, l’avrei
considerato un esperimento fallito. Tutto qui.>>
“ Chissà come mi aspettavo una risposta del genere … Mayuri è sempre Mayuri. ”
<< … ma questo era impossibile ! Come previsto quella massa di idioti non ha saputo
resistere al mio dettagliato e stupendo rapporto ! Alla faccia di Urahara ! >> concluse con
un pizzico di vanteria.
<< Capitano la prego … >> fece eco Hiyosu a cui si aggiunse un sospiro di Akon.
<< Uh ? Che accidenti avete da lamentarvi ?!? >>
<< Se continua a insul … a giudicare i 46 … >> rispose il Vice Presidente senza smettere di
scrivere << … va a finire ci tagliano i fondi. >>
<< Naah ! Sciocchezze ! >> tagliò corto l'uomo riportando l'attenzione su di lei.
<< Mi ero dimenticata il rapporto … non so cosa ci fosse scritto, ma immagino abbia avuto
un peso preponderante nella decisione del Consiglio. Perdonami, avrei dovuto ringraziati
subito. >>
<< Uffa ! Basta dirmi grazie ! >> ribatte il Capitano con una smorfia << Va Yoruichi ! Ho
ancora un sacco di faccende da sbrigare e non intendo perdere altro tempo ! Fila ! >>
<< Okay … buon pomeriggio a tutti allora ! >> salutò allegra.
Appena qualche passo e l'uomo la richiamò.
<< Aspetta ! Quello … cos'è ? >>
<< Questo ? >> disse sollevando il piccolo pacchetto << È un libro … un regalo per lui …
per festeggiare ... >>
Mayuri socchiuse gli occhi senza staccare lo sguardo inespressivo dall'oggetto... o forse
… stava fissando lei ? Non ne era sicura, ma la reazione la mise un po' a disagio. Proprio
quando stava per chiedere spiegazioni Mayuri si girò avviandosi verso la capsula, le mani
dietro alla schiena.
<< Capisco … mooolto interessante. Ora vattene ! >>
Veloce tornò sui propri passi, interdetta dallo strambo comportamento.
“ Mayuri è Mayuri … sarà stata semplice curiosità … spero ... ”

Intorno all'abitazione regnava il silenzio, dagli shoji* che costituivano la parete d'ingresso
filtrava una luce artificiale e calda al tempo stesso. Ne aveva viste a bizzeffe durante
l'esilio, quando in forma di gatto aveva camminato tra i tetti delle varie città e metropoli
sparse in Giappone : alcune, specie quelli dei grattacieli e delle grosse fabbriche, erano
fredde e disturbanti, così come le file di lampioni che costeggiavano le strade, le uniche
accoglienti si trovavano in piccole case o negli appartamenti dove le famiglie si riunivano
per cenare e stare assieme. Persa in quel piccolo e intimo ricordo bussò, il regalo tenuto
ben saldo dietro la schiena. Una leggera afa proveniva dall'interno, ma non ci prestò
attenzione. Qualche secondo e la voce di Askin giunse allegra.
<< Chi é ? >>
<< Sono io, Yoruichi … ! >>
<< Oh ! Piccola Dea … ! Ma che bella sorpresa ! >>
Il pannello scorse rivelando una stanza finemente arredata e … un Askin con indosso
soltanto accappatoio e un asciugamano intorno al collo. Nonostante l'indumento ricordasse
un kimono* Yoruichi provò un imbarazzo incalcolabile dopo che lo sguardo finì prima sul
petto bagnato e poi sul viso, dove le ciocche umide risultavano fin troppo sensuali sotto il
cappuccio, dove gocce ricadevano calde lungo le guance e la fronte … dove quelle dannate
iridi viola la fissavano, felici come non mai.
<< Ah … ! Pe-perdonami ! Ti ho disturbato in un momen- >>
<< Nessun disturbo ... >> l'interruppe lui sfregandosi l'asciugamano sui capelli << … semmai
è colpa mia, finito di mangiare ho schiacciato un pisolino … che tra una cosa e l'altra si
è trasformato in una lunga dormita … ora stavo finendo di lavarmi. >>
<< Lo-lo vedo … >> balbettò abbassando repentina gli occhi.
“ Accidenti … ! Cosa diamine mi prende ora ?!? ”
Forse passò qualche secondo allorché lui le cinse il polso trascinandola dentro.
<< Ma non startene impalata ! Entra … ! Mica ti vergogni ? >>
<< Fi-figurati ! >> ribatté decisa, ma senza riuscire a guadarlo.
<< Coraggio allora ! Siediti e tranquillizzati. ...>> la invitò indicando le quattro sedie
intorno al tavolo << … sarò subito da te >> e sorridente scomparì nella stanza affianco.
Veloce, Yoruichi si sedette nel posto più lontano e, poggiato il regalo sulle ginocchia, prese
a guardarsi attorno dimenticando in breve la sgradevole sensazione.
L' “ adorabile casetta ”, come l'aveva definita Mayuri, era effettivamente arredata molto
bene. Sulla parte destra trovava spazio una piccola cucina, in quella parallela all'entrata,
due mensole su cui poggiavano barattoli colorati contenenti forse spezie, a sinistra un letto
in stile occidentale era affiancato da un comodino e una lampada di vetro colorato, infine,
continuando su quel lato, in una libreria a muro intravvide il dorso del libro Parole difficili
come scriverle.

“ Oh … mi fa piacere l'abbia messo in un posto così visibile … tra poco potrà aggiungerci
questo … ! ” pensò riportando l'attenzione sul nuovo acquisto.
Un rumore la fece sobbalzare. Il rombo del fon invase l'aria, reso ancora più forte dalla
mancanza di porte tra il bagno e la sala/cucina/camera da letto. Irritata si tappò le orecchie,
il suo udito felino mal digeriva i suoni troppo forti e continui. Fortuna la tortura durò
pochi minuti e in breve Askin ricomparve. Rimase stupita nel vederlo per la seconda
volta in abiti occidentali. Al posto del kimono* indossava jeans scuri e una maglia bianca
a risaltarne il fisico tonico e snello. I capelli pettinati all'indietro luccicavano ancora
umidicci.
<< Non volevo farti aspettare troppo … spero non mi venga il torcicollo. >>
<< Di nulla … co-come mai quei vestiti ? >>
<< Ah ! Semplice … >> rispose sedendosi << … vista l'avanzata tecnologica nel Mondo
Terreno trovo un pochino antiquato vestirmi come all'epoca Sengoku. Sono riuscito a convincere
Mayuri … ora posso indossarli in casa e in eventuali gite fuori della Soul Society. >>
<< N-non hai tutti i torti ! Piacerebbe anche a me … purtroppo ho la pelle sensibile e molti
di quei tessuti mi fanno venire un prurito della miseria. Tanto da costringermi a ripiegare
sugli stessi abiti … >>
<< Non avevo dubbi … >> aggiunse lui malizioso << … del resto preferisci tutine molto
attillate. >>
<< B-Beh sì ! Ma come ti ripeto, è una scelta dettata dall’uso pratico ! E poi … ti sembrano
cose da dire ?!? >>
<< La mia era … una semplice e piccola precisazione, tutto qui. >> rispose lento ma evasivo.
<< Cri-critichi i kimono*, ma se non sbaglio pure tu avevi una divisa nel Wandenreich ! >>
<< Sì, ma quella era personalizzata e … comoda soprattutto. Comunque al Capitano non
crea alcun problema … forse perché non devo più essere giudicato, chissà ... >>
Yoruichi ne approfittò per cambiar discorso, non voleva che la conversazione si spostasse
nuovamente sulle “ tutine attillate ”o argomenti altrettanto strambi.
<< A proposito, com'è stata la seduta ? >>
<< Noiosa, parecchio noiosa … >> rispose lui con una vena di disgusto << … avranno
ripetuto le stesse cose ... boh ... una ventina di volte ? A un certo punto stavo per
addormentarmi in piedi, fai te. Comunque Mayuri è stato bravissimo dimostrando il
contributo che ho dato … e continuerò a dare all'Istituto di Ricerca. I 46 hanno visionato
alcune “ mie ” invenzioni come il Nuovo Gas Anti-Hollow e le Pillole Rigenerative, e ne
sono rimasti parecchio sorpresi ... >> poi socchiuse gli occhi come a voler raccogliere un
pensiero più profondo << … essere liberi … è davvero una sensazione magnifica … >>
La Dea colse la frase al volo ; dopo una piccola pausa a effetto si schiarì la voce
richiamando l'attenzione dell'altro.
<< Di conseguenza … bisogna festeggiare ! Ta-tan ! >> esclamò estraendo il pacchetto da
sotto il tavolo << Congratulazioni Askin ! A un nuovo e ancora più meraviglioso inizio ! >>
Alla vista del regalo finemente impacchettato, il viso dell'uomo si riempì di sorpresa e
felicità. Ne rimase così colpito da fissarlo per qualche secondo senza battere ciglio.
<< Oh ! Ma che tenera. Non ... non me l'aspettavo … >> mormorò prendendolo in mano
<< ... uhm … vediamo se indovino cos'è … >> continuò tastandolo << … un
libro per caso ? >>
<< Aprilo se vuoi scoprirlo … ! >>
<< Giusto … ! >> e cominciò ad aggredire carta e nastro.
In breve la confezione ricadde a terra mentre il contenuto veniva girato nel verso giusto.
<< Un … ricettario ? Dolci giapponesi facili e veloci … >> sussurrò meravigliato.
<< Ho pensato che cucinare di nuovi sarebbe stato interessante oltre ... >> cominciò a
spiegargli << … ti verranno sicuramente buonis- >>
La frase morì in gola spegnendosi in un inaspettato calore. Sgranò gli occhi mentre sentì
il cuore accelerare. Askin … la stava abbracciando … per la seconda volta. Braccia forti e
sottili circondavano la sua schiena, il viso infossato nell'incavo del collo premeva contro la
pelle. Confusa abbassò lo sguardo notando la posizione di lui, in ginocchio, giusto giusto
per arrivare alla sua altezza, respirando poi avvertì il petto avvolgerla pian piano come
una coperta.
<< … simi … ah … ! Cosa stai … ? >>
<< Danke sehr* Piccola Dea. Sei stata tenera. È un bellissimo regalo. Grazie infinite. >>
La sua voce … era sempre stata così ? Bella, allegra … ammaliante ? L'aveva sentita altre
volte ... durante quella passeggiata al fiume … e forse alla cena estiva a casa di Kukaku.
L'avrebbe udita più spesso d'ora in avanti ?
Scosse la testa mettendo a tacere quelle stupide domande.
<< Di-di nulla … mi fa piacere ti sia … piaciuto …! >>
Allora e per fortuna, Askin si staccò. Senza smettere di sorridere prese il ricettario e lo andò
a sistemare nella libreria accanto all'altro. Lei lo seguì con lo sguardo ignorando il pressante
sibilo della coscienza.
<< Ecco fatto! … Uhm … o forse è meglio sistemarlo più avanti? >>
<< Po-potresti creare un reparto manuali e uno di cucina …! >>
<< Ottima idea! >> esclamò seguendo il suggerimento << Ora è perfetto … ! >>
Inaspettatamente cadde il silenzio. Nell'assenza di parole Yoruichi s'alzò, desiderosa di liberarsi
da quella sedia divenuta una prigione soffocante e stretta. Oppure a spingerla fu il timore di
venir abbracciata di nuovo senza poter fuggire ? Non ebbe modo di rispondere, perché
l'attenzione ricadde su di lui, sulle ampie spalle, sulla vita sottile, sulle braccia che fino a
meno a pochi secondi prima la stringevano delicate. Continuò a fissarlo avvicinandosi
di qualche passo, senza accorgersi del tempo che trascorreva lento e inesorabile.
<< Yoruichi … io ti devo molto >> confessò all'improvviso con voce sincera e profonda.
<< Ah … ! Co-cosa stai dicendo adesso ?!? >>
<< … Senza di te tutto sarebbe stato più difficile e chi lo sa … magari avrei finito per
combinare qualche sciocchezza. Senza di te ... non avrei ritrovato un motivo per vivere,
non sarei tornato a essere l'uomo che ero nella vita terrena, il mio vero me stesso. È per
questo ... anzi … >> concluse deciso tornando a guardarla << … soprattutto per questo che
devo ringraziati. Grazie di cuore, Piccola Dea. >>
Quegli occhi, quel sorriso … erano davvero irritanti. Decisamente irritanti.
<< No-non c'è di che … ! >> balbettò abbassando il capo.
“ Ah … cos … cosa accidenti mi sta succedendo ? Perché non riesco a guardarlo in faccia ?
Okay pure all'inizio non c'è l'ho fatta, comprensibile vista la situazione … ma adesso ?!?
Pensieri che la gettarono nella confusione più totale ; perché se da un lato quelle parole la
rendevano felice, dall'altro avrebbe preferito non udirle mai e poi mai. Così intrappolata in
un precario stato d'animo, non lo udì nemmeno avvicinarsi.
<< Sono proprio maleducato … qui ci vuole un secondo abbraccio ! >>
Per la seconda volta si ritrovò fra le sue braccia. Per la seconda volta sgranò gli occhi
ritrovandosi il viso premuto contro l'incavo della spalla, le iridi pietrificate sul muro
sopra di sé. Non capì più nulla, avvertiva soltanto una strana agitazione farsi largo in lei.
Un'agitazione trainata dalla coscienza che, forsennata, scavava nel cervello desiderosa
d'uscire. Ma al contempo qualcos'altro crebbe … misterioso e velato, qualcosa che la portò
a desiderare un maggior calore. Askin era lì … poteva sentirne la mano destra poggiata
sulla nuca, il braccio sinistro intorno alla vita …. le ci volle quindi poco per approfondire
l'abbraccio. Pian piano fece scorrere le dita lungo la schiena assaporandone i muscoli, più
percepibili sotto il sottile tessuto della maglia, e risalì cingendogli a sua volta le spalle,
perdendosi nel profumo dei capelli. I suoi capelli ... non immaginava fossero così morbidi,
né che profumassero di limone, o forse era a causa dello shampoo ? Quel calore poi … era
maledettamente piacevole ...
“ Che strano … … ah … non riesco a pensare a nulla … io … io … sto be- ”
“ SI PUÒ SAPERE COSA STAI FACENDO ?!? ”
In un urlo la coscienza l'aggredì trasformando la realtà in incubo. L'abbraccio divenne
improvvisamente sbagliato, un errore da cui fuggire. E mentre questa consapevolezza
la invadeva vorace, Askin aumentò la stretta facendo aderire maggiormente i loro corpi.
In quel istante la via di fuga giunse come un fulmine a ciel sereno :
- Se lui ha degli atteggiamenti … sbagliati faglielo notare - così aveva detto Kukaku
una mattina d'estate.
“ Ecco brava ! Diglielo subito ! ”
<< A … Askin … ! >>
<< … Si ? >> sussurrò lui senza muoversi d'un millimetro.
<< Senti … io … >> cominciò dopo aver deglutito più volte << … capisco vuoi ringraziarmi
… però non … non pensi vada bene così ?!? >>
<< Uhm … in effetti hai ragione … sta durando troppo per un semplice abbraccio ... >> disse
ironico allontanandosi << … ne approfitto per dare un'occhiata al tuo regalo. Magari trovo
qualcosa di buono da cucinarti. >>
Lo osservò di sbieco prendere il libro e sedersi come se nulla fosse sopra il lato corto del
letto, la schiena contro la parete, le gambe distese leggermente accavallate.
“ È finita ? Forse a questo punto ... posso lasciar perdere ? ”
“ NO ! DEVI METTERE LE COSE IN CHIARO ! ”
<< A-ascolta … >>
<< Uhm ? Sì ? >>
<< I-io … io … >>
“ AVANTI ! ”
<< Pe-perdonami se lo dico così all'improvviso, m-ma è meglio se non mi abbracci più ! >>
<< … Ti ha dato fastidio ? >> chiese senza interrompere la lettura.
<< No-non importa se mi ha dato fastidio ! Non farlo più capito ?!? >>
<< Okay. >>
<< S-sto parlando seriamente Askin ! >>
Lui tornò a guardarla, ma dall'espressione non capì se fosse arrabbiato oppure divertito.
<< … Visto che lo stai chiedendo con così tanta insistenza, non lo farò più. >>
Il suo sguardo … per la seconda volta non riuscì a reggerlo e così, accompagnata dall'aria
pesante che sembrava aver preso possesso della stanza, s'avviò nervosa verso l'uscita.
Era conscia di andarsene in malo modo, eppure si trattava dell'unica maniera per ribadire
quel concetto così vitale.
<< Bene ! Ora … ora scusami ma devo salutarti … devo ... presenziare a una cena
importante … ! >>
<< … Posso darti un consiglio ? >> chiese Askin appena lei fu sulla soglia.
<< … D-Dimmi ! >> acconsentì esitante.
<< Tagliati i capelli... staresti molto meglio con un taglio corto. >>
“ Ma guarda te ! ” pensò arrossendo e ringraziando di dargli le spalle “ Prima si fa trovare
mezzo nudo, dice frasi ambigue, mi abbraccia … e ora se esce con una roba del genere !
Sarà impazzito ?!? ”
<< Gr-grazie … ! C-ci penserò su ! Buona serata Askin ! >>
<< Anche a te … Piccola Dea. >>
Sgattaiolò fuori dimenticandosi persino di chiudere la porta. Veloce percorse il sentiero
perdendo ben presto la cognizione del tempo. Troppi pensieri affollavano la mente,
innumerevoli dubbi e altrettante ansie. Cercò più volte di cancellare gli strani momenti
che si erano susseguiti uno dietro l'altro, ma più ci provava, più le sensazioni provocate
dall’abbraccio di Askin riaffioravano potenti.
“ Perché ?!? Perché accidenti ?!? ” pensò rabbiosa tirando un calcio a un sassolino “ Eppure
stava andando tutto bene ! In questi mesi la situazione era parecchio migliorata ! Niente
sogni strani, imbarazzi improvvisi, nulla e nulla ! E ora cosa diavolo si mette a fare quel
cretino ?!? No aspetta, forse sto ingigantendo il problema … era evidente, voleva solo
ringraziarmi del regalo e … di quell'altra cosa ! Per questo mi ha abbracciata ! Ah … ah ...
ah … è così ! Deve essere così ! ”
“ Ci stavi fin troppo bene fra le sue braccia … è stato questo a metterti paura, sbaglio ? ”
Il cuore cominciò a battere furioso tanto da costringerla a fermarsi. Disperata puntò lo
sguardo al cielo, nella speranza di placare il crescente tormento. Fu un tentativo vano.
Adesso il cielo era oscurato da pesanti nubi e l'aria umida tutt'intorno faceva presagire
pioggia.

- Ti devo molto. - -

In un lieve singhiozzo abbassò la testa.
<< Ah … mi sarebbe piaciuto vedere il tuo viso, continuare ad abbracciarti … forse stavi
sorridendo … forse … >>
“ … stai iniziando a piacermi ... però non … NON DEVO … ! NON POSSO … ! Io ... ho
premesso … ho premesso di aspetta- ”
<< Ehilà Yoruichi ! Che sorpresa vederti qui ! >>
Sgranò gli occhi voltandosi di scatto.
Kisuke era lì, a pochi metri, il viso sorridente a salutarla gentile.
Kisuke era al suo fianco, ma per la prima volta non seppe se gioirne o meno.


Da qualche minuto Soi-fon non faceva che guardarsi attorno. Un'apprensione l’agitava silenziosa,
mentre gli occhi si spostavano da una parte all'altra dell'enorme Sala Ricevimenti.
Era stata lì molte volte in quanto erede della famiglia Fon, il Casato Minore che da ben nove
generazioni prestava servizio presso gli Shihoin. Da piccola aveva frequentato sovente la dimora
principale, su invito di Yoruichi-san. Lì, fra maestosi e floridi giardini, aveva appreso kido
potenti, affinato la zanjutsu, diventando esperta nell'hakuda.
Lì l’aveva incontrato per la prima volta. Ricordava perfettamente quel giorno ; un pomeriggio
d'estate, uno Shunpo calcolato male, una caduta, una piccola mano tesa verso di lei …
- Scu … scusa ! Non ti sei fatta male ?!? - aveva esclamato una voce impacciata.
… e Yushiro s'era manifestato in tutta la sua tenerezza. A colpirla non erano stati però
gli abiti eleganti, quanto i suoi occhi, allegri e preoccupati, gialli e felini come quelli
di Yoruichi, incastonati in un visino paffutello.
- No, s-sto bene ! - aveva esclamato imbarazzata afferrando la mano e tirandosi su.
- Ah meno male ! Tu … tu devi essere Soi-fon ... ! La sorellona mi parla spesso di te ! Sei
fortissima ! Una futura promessa dell'hokuda ! -

- Da-davvero ?!? Mi fa piacere ! In-invece lei … presumo sia Yushiro, il fra-fratello minore
della Nobile Yoruichi-san … ! È-è un onore conoscerla di persona !
- aveva balbettato tra un inchino
e altro - Per-perdoni la mancanza di rispetto ! Non sarei dovuta cadere in quel modo goffo ! -
- Sono io a dovermi scusare, vieni spesso qui ad allenarti con la Onee-san* … eppure non mi sono
mai presentato finora. È difficile sfuggire dalle grinfie dei miei genitori purtroppo … tornando
a noi ... ero davvero curioso di conoscerti ! Sei forte e anche carina Soi-fon ! -

- Gra … grazie … ! - aveva sussurrato distogliendo lo sguardo, confusa da tanta franchezza.
- YUSHIRO ! TI SEMBRA QUESTO IL MODO DI PARLARE ?!? -
Entrambi s'erano voltati spaventati e intimoriti. Qualche metro più in là, Yoruichi li aveva
fissati, implacabile e terribile, le mani piantate sui fianchi, la tuta messa in risalto dalle foglie
che turbinavano a causa dello Shunpo.
- Allora ?!? Non hai niente da dire ?!? -
- Pe-perdonami Onee-san* ! Non volevo offendere nessuno ! Lo giuro ! - aveva piagnucolato
lui correndole incontro.
Soi-fon aveva continuato a osservarlo, tanto da non udire quasi più le urla di Yoruichi-san.
Dopo quel primo incontro ne erano seguiti altri, sporadici ma ugualmente intensi e
divertenti, così … pian piano ... uno strano sentimento s'era fatto largo nel suo cuore. Tutto
era cambiato con la fuga di Yoruichi ; Soi-fon divenuta Capitano e Capo dell'Onmitsukido
era stata sommersa da impegni e responsabilità, e non aveva avuto più occasioni di fargli
visita. Poi … in mezzo alla Guerra Millenaria, tra dolori e perdite, finalmente si erano
rincontrati. Yushiro era comparso, simile a un raggio di sole, facendole dimenticare per
qualche minuto tutta la morte e la distruzione nella Soul Society.
Era diventato un bel ragazzo. Il viso aveva ancora dei tratti infantili, ma che si stavano
avviando verso la maturità, i capelli erano raccolti in una piccola coda , lo sguardo
possedeva la stessa allegria e luminosità di quand'era piccolo. La Guerra era finita e lei,
rispettosa del rapporto fra lui e Yoruichi-san, aveva lasciato passare qualche mese affinché
i due colmassero la lunga separazione. Scelta ricompensata quando, sul finire dell’estate,
Yushiro s'era presentato di punto in bianco davanti alla Sede della Seconda Compagnia
chiedendole un appuntamento !
Rammentava il giorno con intensa gioia e, dimenticando per un attimo la propria
inquietudine, portò una mano al petto. Era arrivata in ritardo, la scelta dell'abito aveva
richiesto più del previsto, e tra la moltitudine di persone aveva intravisto i due fratelli
intenti a parlare. L'era parsa una discussione importate, così nell'attesa aveva ammazzato
il tempo assaggiando qualche stuzzichino al tavolo centrale. Una volta tornata però,
entrambi erano scomparsi.
“ Finora ci siamo visti poco, ma ogni volta che sono con voi Nobile Yushiro, ogni timore
svanisce, con voi riesco a ridere come nessun altro. Insieme a voi … sono felice. Adesso
… cosa mai può turbare il vostro animo ? ”
Per quanto volgesse lo sguardo di qua e di là non riusciva a individuare il suo kimono*
turchese. In fondo lui faceva sempre così ; quando un problema lo affliggeva
preferiva rifugiarsi in posti elevati, lontano da occhi giudicanti e regole severe.
Così, accertatasi dell'assenza, uscì superando un trentina di persone dai volti sconosciuti
e ignorando i bisbigli velenosi provenienti da un gruppetto di ragazze. Uscì, assaporando
l'aria fresca dell'inoltrato pomeriggio e, percorso il breve corridoio, giunse all'esterno del
giardino principale. Centinaia e centinaia di ettari di verde contornati da magnifiche
cascate naturali e paesaggi incantevoli. Osservando l'inizio di quella meraviglia trasse un
profondo respiro, fletté le gambe e chiuse gli occhi. Quando lì riaprì, un turbine di foglie
gialle e rossicce vorticava intorno a lei mentre, a una trentina di metri, una quercia
s'elevava maestosa e solitaria sulla cima di una collina. Lì, tra le chiome più alte d'un rosso
intenso, una macchia turchese sembrava desiderosa di riunirsi con l'ultimo azzurro del
tramonto.
“ Qualunque sia il problema …. giuro lo scaccerò ! ”
S'avvicinò decisa, i passi risuonavano gracchianti sopra le foglie secche. Yushiro continuava
a fissare il cielo rannicchiato su di un ramo, il capo infossato tra le ginocchia.
Soi-fon sentì la sicurezza vacillare, tanto che quando s'inoltrò sotto l' ampia fronda ramata
l'agitazione l'avvolse simile alle spire di un serpente. Si fece coraggio e raggiunto il
maestoso tronco aguzzò la vista ; lassù, tra rami intricati e migliaia di foglie, poteva
scorgere il ragazzo, troppo immerso nei propri pensieri per accorgersi della sua presenza.
Avvertì l'esitazione pungerla maligna ... in effetti non aveva mai consolato un uomo prima
d'allora, tutti quelli della sua famiglia erano morti quand'era piccola e inoltre … Yushiro
era speciale. Di certo, più il silenzio durava più la situazione sarebbe stata difficile da
risolvere.
<< Nobile Yushiro … >> lo chiamò sfiorando la dura corteccia.
Poi, col cuore in mano, si precipitò con agili balzi fin quasi sulla cima dell'albero.
Lì, sopra un ramo robusto era inginocchiato Yushiro, in perfetto equilibrio sulle punte
dei piedi. Lo fissò, perdendosi nel viso perfetto e negli occhi, simili a pietre preziose.
“ Forse … è meglio aspettare … ” pensò sedendosi poco distante “ … non intendo metterle
alcuna fretta Nobile Yushiro. ”
<< Soi-fon … >> la chiamò all'improvviso.
Nelle proprio nome, percepì tutta la gravità e il dolore che ne stavano divorando
l'animo. Prese coraggio e si porse in avanti fino ad arrivare una ventina di centimetri
dalla spalla. Yushiro infossò il viso tra le ginocchia e parlò nuovamente.
<< Ho commesso una grave errore … >> mormorò, la voce rotta da lacrime invisibili << …
volevo proteggere l'Onee-san* … pensavo che dicendolo a Kisuke tutto sarebbe rimasto
immutato e perfetto ... ma come ha detto Yoruichi, non sono gli altri a decidere la nostra
felicità … ah ! Dovevi vedere il suo viso appena è andata via … era … era felice. Davvero
felice e io … io sono soltanto un'idiota … >>
Soi-fon continuò a osservarlo, carica d'apprensione. Pian piano, in quell'assenza di parole,
comprese appieno il fardello che lo affliggeva e in lei nacque una nuova sicurezza.
Ricordi d'un passato doloroso riaffiorarono, ricordi che pure a distanza di tempo le
procuravano una gran tristezza, ma era disposta a supportarla pur di cancellare
quell'ombra.
<< Allora siamo idioti entrambi >> disse spostando l'attenzione al cielo.
<< Ah ! >> esclamò lui preoccupato << P-perdonami Soi-fon ! Non intendevo offenderti … ! >>
Scosse il capo mentre un sorriso si dipingeva sulle labbra.
<< Tranquillo nessuna offesa … la mia era una semplice constatazione … >>
<< … Che … intendi dire ? >>
<< Pure io feci il medesimo errore … >> rispose calma e rassicurante << … quando seppi
del “ tradimento ” di Yoruichi-san la sofferenza che provai fu immensa … piansi per giorni
interi, nel dolore continuai a difenderla dalle malelingue. Eppure … una volta divenuta
Capitano non mi precipitai nel Mondo Terreno … mai una volta in centodieci anni ho aperto
il Senkaimon per andarla a cercare … l'unica cosa che riuscii a fare fu riversare la colpa su
Urahara. Se agii in quel modo fu solo a causa della mia debolezza. Avevo paura … paura
che la verità rovinasse l'immagine idilliaca e perfetta della Nobile Yoruichi. Poi ... l'ho
rivista … ho combattuto contro di lei e nel tempo … ho compreso quanto fossi stata
stupida e avventata … >>
Il discorso ebbe un effetto dirompente e negli occhi del giovane tornò lentamente la pace.
Senza darle il tempo d'assaporare il proprio successo, si porse di lato poggiando il capo
sopra la spalla. Soi-fon sgranò gli occhi mentre un brivido percorreva frenetico la spina
dorsale. All'inizio si sentì imbarazzata, non s'aspettava un simile gesto da parte sua, ma
appena alcune ciocche le sfiorano il collo ogni agitazione sparì. Posò la guancia, assaporando
la morbidezza di quei soffici capelli neri.
<< Sì … >> ammise Yushiro in un misto di gioia e tristezza << … pure io … non accettavo che
la sorellona potesse cambiare, nel mio egoismo pensavo di renderla felice, invece … >>
<< Le persone sono più complicate di quanto crediamo ... >> sussurrò perdendosi nel suo
delicato profumo << ... quando pensiamo di conoscerle riescono sempre a sorprenderci. >>
<< … Hai ragione Soi-fon … grazie … grazie infinite ... >>
A quelle parole il cuore mancò di un battito … o forse non fu tanto la frase in sé quanto
il tono con cui l'aveva pronunciata ; la voce di Yushiro le parve diversa, più profonda e
matura. Non ebbe tempo di metabolizzare la scoperta, perché l'attimo dopo lui l'abbracciò
infossandosi nel suo collo.
<< No-Nobile Yu-Yushiro … ! C-che sta facendo … ?!? >> balbettò cercando di divincolarsi.
<< Ti ringrazio con un fortissimo abbraccio ! >> rispose lui allegro aumentando la stretta.
Nel panico Soi-fon si ritrasse indietro, speranzosa di guadagnare abbastanza spazio per
liberarsi. Sfortuna il piccolo movimento non fece che peggiorare la situazione ; Yushiro
non le diede tregua e la povera ragazza si ritrovò messa di traverso e con la schiena
appiccicata al grosso ramo, completamente bloccata. Provò a spingerlo via facendo leva
sulle braccia, ma nulla … Yushiro pareva diventato di pietra.
Poi la sua voce arrivò, rassicurante e profonda come quella di un uomo.
<< Oggi ho capito molte cose … d'ora in avanti, desidero vederti più spesso Soi-fon. >>
L'agitazione scomparve, come portata via da una brezza estiva. Adesso ne avvertiva
chiaramente il tepore del corpo e il tocco delle mani attorno alla schiena. Rammentò
le volte in cui s'erano abbracciati da piccoli su quello stesso albero, i pomeriggi passati
a contemplare il cielo dimenticando i problemi del mondo. Ora erano di nuovo lì,
abbracciati l'uno all'altra, come un uomo e una donna.
Felice come non mai, col le lacrime agli occhi, Soi-fon lo strinse a sua volta.
<< Anch'io Nobile Yushiro … anch'io ... >>


Una pioggerellina scendeva invisibile da spesse nuvole grigie.
Kisuke odiava la pioggia, in tutte le sue forme. Non c'era un motivo particolare, l'odiava
e basta, allo stesso modo di come non digeriva i cibi piccanti o troppi dolci. Per ovviare a
questo fastidio aveva costruito anni addietro una copertura da inserire all'occorrenza nel
fodero di Benihime.
Ora, costretto da una serie di fastidiosi eventi, camminava sotto la pioggia accompagnato
dal cozzare dei geta* sopra le piatte pietre che formavano il sentiero. Come detto, non era
solo il tempo a irritarlo : il verdetto dei 46 nei confronti di Askin stava facendo il giro del
Gotei 13 e lui, a malincuore coinvolto nella faccenda, aveva deciso di essere uno dei primi
a congratularsi per il lieto evento. Fin lì tutto bene … fin quando aveva incontrato Yoruichi.
La sua dolce Yoruichi. Poche volte l'aveva vista così confusa e turbata. Quell’immagine gli
rodeva il cervello passo dopo passo, alimentando una rabbia silenziosa.
“ Ho avvertito una preoccupazione in te Yoruichi cara … e tu …non hai detto nulla, per
non farmi preoccupare. Comunque sta tranquilla … conosco la causa di tale inquietudine.
Accidenti … il verme si sta rivelando una spina difficile da estirpare. ”
Non bisognava perdere tempo, serviva al più presto un piano veloce ed efficace. Pensò e
pensò, ma stranamente non arrivò a nulla di consistente. Solo un'idea abbozzata navigava
nella testa, senza riuscire a prendere forma. Così giunse davanti all'alloggio e superato
il lato corto ritrovò il bastardo seduto comodamente sull'enwa*, con le gambe distese e
una tazza fumante in mano. Notò pure un termos insieme allo strano abbigliamento
occidentale, a cui all'inizio non aveva fatto caso.
<< Sai Kisuke, nel mio paese d'origine piove spesso … >> esordì senza staccare lo sguardo
dal cielo grigio << … le vecchie abitudini sono dure a morire … quando cade la pioggia
non posso far a meno d'osservarla per ore ascoltandone il suono. >>
<< Oh … davvero ? >> chiese ignorando la frecciatina << Invece io non riesco proprio a
sopportarla. >>
<< Si vede, hai aperto l' “ ombrello ” solo per due goccioline >> ribatté Askin tagliente.
<< … Non mi offri da bere ? >> chiese indicando il thermos.
<< Non saprei … gradirei non ritrovarmi di nuovo la schiena maciullata e sanguinante. >>
<< Non essere così cattivo … >> chiuse l'ombrello andandosi a sedere poco distante << …
sono venuto con intenzioni pacifiche. >>
<< Non mi dire … >> lo canzonò dopo aver bevuto un sorso dalla tazza.
<< Mi è giunta la notizia del verdetto dei 46. Complimenti … ! D'ora in avanti lavorerai
all'Istituto di Ricerca, spero il futuro possa essere roseo, sempre che tu riesca a sopportare
Mayuri e … >>
<< Nah ! Perché non la pianti ? >> inveì Askin.
<< Come ? >>
Non s'aspettava d'essere interrotto, né tanto meno di ritrovarne una luce così decisa
in quegli irritanti occhi viola. La rabbia silenziosa si mosse, come un serpente tra l'erba,
facendogli stringere l'impugnatura di Benihime. L'altro, quasi di risposta, lanciò un breve
sorriso e con un gesto molto lento cominciò a riempire la tazza.
<< Ascoltami … non intendo perdere altro tempo. Noi non ci sopportiamo e sappiamo
entrambi il perché. Tu mi consideri un bastardo verme opportunista … come del resto
anch'io, quindi ti prego … non sprecare fiato con falsi complimenti. Gradisci un sorso
di caffellatte ? >> concluse porgendogli la tazza.
<< Perché sarei qui allora ? >>
<< Per difendere la “ tua ” gattina ovvio ! >>
In un impulso la rabbia scattò violenta e irrefrenabile. Kisuke si mosse, veloce come la
testa d'un cobra, colpendolo dritto in faccia col fodero di Benihime. Il verme oppose
resistenza frenando la caduta col braccio sinistro. L'attimo dopo gli fu addosso, premette
la zanpakuto contro il petto e lo spinse brutalmente all'indietro. L’altro, frastornato dalla
botta iniziale, riuscì a far ben poco.
Il thermos cadde finendo vicino alla tazza rovesciata mentre Kisuke s'ergeva sopra di lui
ormai disteso a terra, la katana premuta contro la gola. Nonostante la palese minaccia,
l'uomo l'osservava divertito e provocatorio, la guancia destra solcata da un livido violaceo,
le mani strette senza molta convinzione attorno a Benihime. Una strana luce scintillava
nelle iridi, rese più scure a causa del cielo cupo. Lo scrutò a sua volta piegandosi in basso.
<< Ti piace provocarmi, eh Askin ? >>
<< E tu godi nel farmi male evidentemente ... >> rispose lui con un sorrisetto insanguinato.
Rimase qualche secondo in silenzio, ascoltando la pioggia via via più fitta.
“ Irritante … decisamente irritante come situazione … vediamo di finire in fretta … ”
<< L'ho incontrata poco fa … era sconvolta … quando ho detto che stavo venendo qui si è
rifiutata d'accompagnarmi. Cosa le hai fatto ? >>
<< … Nulla. Mi sono comportato come sempre. Posso assicurartelo. >>
<< Non dirmi cazzate >> sibilò aumentando la pressione.
Askin deglutì e il fodero si mosse leggermente, lo sguardo però non accennava il minimo
timore, anzi … quella che riuscì a identificare come determinazione, non fece che
aumentare insieme al nauseante ghigno provocatorio.
<< Non capisco ... >> ribatté scandendo bene le parole << … io e lei ci vediamo da tempo, se
la cosa ti dà così fastidio potevi farglielo notare, quattro mesi fa come adesso. Invece no …
preferisci minacciare me. Chissà, magari dopo la tua prima visita hai passato l'estate
sperando in un mio passo falso. Attaccando un Capitano la mia condanna sarebbe stata
inevitabile e tu avresti preso ben tre piccioni con una fava : Yoruichi finalmente libera ... un
esperimento di Mayuri andato in fumo … con lui rinchiuso nella Tana del Verme, chi altri
avrebbero messo a capo dell'Istituto di Ricerca se non te ? >>
Sgranò gli occhi stupito, cercando di ricomporsi in fretta. Il bastardo aveva azzeccato tutto,
smascherando il suo piano, piano che in ogni caso ormai era andato in fumo.
<< Complementi per l'analisi ... >> sussurrò a denti stretti << … purtroppo sei meno …
impulsivo di quanto avessi immaginato. >>
<< Purtroppo … >> sottolineò l'altro sprezzante.
Comprese d'essere giunto al capolinea. Alla luce degli ultimi fatti era inutile perseguire
quella strada ; ormai il verme era libero e al 100% sotto le dipendenze di Mayuri. Serviva
qualcos'altro … qualcosa che impedisse a Yoruichi di soffrire. Pensò e non ci volle molto
prima che l'idea abbozzata si concretizzasse nella mente. Elaborò un piano, semplice ed
efficace riportando infine l'attenzione su Askin. L'uomo lo scrutava guardingo in un misto
di noia e attesa, tanto che per ammazzare il tempo aveva preso a tamburellare sul fodero.
<< Io sono sempre stato magnanimo con lei … >>
<< Davvero ? Non l'avrei mai detto sai ? >> esordì lui smettendo di giocare.
<< Il più grande sogno di Yoruichi è essere libera. Io non le ho mai impedito di agire
secondo i suoi desideri. Se intende frequentare un lurido verme come te ... ormai non
posso più farci nulla. >>
<< Sai come sono i vermi ... per quanto li tagli continuano a muoversi >> precisò
trattenendo a stento l'odio.
<< Puoi continuare a vederla, ma al minimo errore ne pagherai le conseguenze. Sappilo. >>
Era rischioso, ma in fondo solo soffrendo Yoruichi avrebbe compreso la sua mediocrità, a
quel punto il Casato Shihoin non avrebbe esitato a dargli carta bianca per punire un tale
bieco individuo, causa della sofferenza dell'ex-prima erede.
Sì, era un piano assolutamente perfetto.
Poi… Askin lo guardò, e Kisuke vide la determinazione agitarsi simile a una fiamma.
“ Che stronzo … come si permette di beffarmi così spudoratamente ?
<< Oh ! Ti aspetti un ringraziamento per questo ? >>
Senza preavviso la rabbia silenziosa si trasformò in furia, scuotendolo nel profondo.
Accecato dall'ira sollevò il busto e lo colpì di nuovo con l'elsa di Benhime. Un colpo sulla
guancia destra, poi sulla sinistra … una, due, tre volte … fin quando non lo vide sputare
sangue rigirandosi su un fianco. A quel punto avvertì l'animo rasserenarsi. Nonostante ciò
non si sentiva del tutto soddisfatto.
“ Devo umiliarlo … cancellargli quel sorrisetto una volta per tutte ! ”
Si chinò arrivando a pochi centimetri dal viso ormai pieno di lividi bluastri. Non appena
lui, ripresosi dallo stordimento, se ne accorse, lo bloccò schiacciandogli la testa contro
il freddo legno e mettendo Benihime di traverso lungo la schiena. Da quella posizione gli
bastò pochissimo per raggiungere l'orecchio.
<< La mia è solo una raccomandazione ... voglio soltanto assicurarmi che non farai soffrire
la mia Yoruichi >> disse con tutto l'odio che aveva in corpo.
<< Cough … ! Non preoccuparti … ! >> sibilò il verme tra uno sputo vermiglio e l'altro
<< … Cough … ! Perché … t'assicuro non sarò io a farla soffrire … ! >>
Senza aggiungere altro serrò la presa intorno ai capelli, sollevò la testa per poi sbatterla
contro il pavimento. Askin sussultò lasciandosi sfuggire un gemito di dolore.
Ecco .. ora poteva dirsi soddisfatto, mancava soltanto il gran finale.
<< Tutta questa sicurezza ti fa onore … >> sussurrò riportandosi vicino all'orecchio
<< ... ma se provi a toccarla o farla piangere, giuro ti pentirai di non essere morto in
mezzo alla macerie del Wahrwelt ! >>
S'alzo passandosi una mano sulla fronte, come a voler scacciar un'invisibile tensione, e
volse l'attenzione alle sue spalle. Ritrovò la tazza rovesciata circondata da una pozza
marroncino chiaro, insieme al thermos. Un passo e li afferrò scuotendoli leggermente per
pulirli. Il contenitore era mezzo pieno, versò il caffellatte ancora fumante nella tazza
tornando a osservarlo con espressione compiaciuta. Askin aveva smesso di tossire, ma
continuava a rimanere disteso su di un lato, quasi immobile, contornato da macchie di
sangue.
“ Le parole feriscono più della spada … vediamo di dargli il colpo di grazia ” pensò
bevendo qualche sorso.
<< … Delizioso il caffellatte. >>
Lo vide sollevare il capo ... e improvvisamente avvertì qualcosa. Qualcosa di strano e
inquietante. Durò appena un battito di ciglia eppure quando gli occhi viola, divenuti simili
a quelli di una bestia, si posarono su di lui, un brivido lo scosse.
<< Mi fa piacere stronzo … però adesso ti consiglio d'andartene … ! >>
“ Co-cosa è successo ?!? Possibile sia … ?!? ”
Turbato gli rivolse un'ultima occhiata sprezzante e lasciò cadere la tazza, che si schiantò
finendo in pezzi. Posato il thermos, aprì Benihime e s'incamminò verso la sua Dea.
Camminò, sperando di dimenticare lo strano evento, ma bastarono pochi minuti
allorché l'incessante rumore della pioggia fece riemergere quel fastidioso timore.
“ Reiatsu … non smette di stupirmi il bastardo … ” pensò stringendo più forte l'elsa con
la copertura a forma di manico “ … ma poco importa … ci vorranno anni prima che riesca
a ricavarne qualcosa … ! Tranquilla Yoruichi … non smetterò di difenderti ... ti proteggerò
… costi quel che costi ! ”
La ritrovò sotto un grosso ginkgo, separato dal sentiero da una distesa d'erba giallo opaco.
Poco più in là, dalle finestre di alcuni alloggi proveniva la tenue luce prodotta delle
lampade ad olio, a nord invece il cielo si stava oscurando, presto cupe e minacciose nubi
avrebbero divorato le altre e portato un violento temporale.
Yoruichi, poggiata contro il tronco, le mani dietro la schiena, pareva profondamente assorta.
Fissava un punto indefinito davanti a sé coi bellissimi occhi felini, dentro i quali navigava
ancora lo strano turbamento.
“ Non m'importa cosa sia successo. Voglio solo cancellare quel musino triste. ”
S'avvicinò a piccoli bassi e solo quando fu abbastanza vicino lei si destò voltandosi.
Nello sguardo s'agitava un disperato bisogno di conforto.
<< Oh … sei tornato … >> disse in fil di voce interrompendo la frase non appena lui, chiusa
Benihime, si precipitò ad abbracciarla.
Fra le sue braccia la Dea s'irrigidì, come sempre capitava in quei momenti, e Kisuke
come ogni volta, la cullò per poi abbassare il capo e sussurrare parole dolci.
<< Sì, eccomi qui Yoruichi cara … ! Perdona se ti ho fatto aspettare … Askin è stato
gentilissimo e mi ha offerto del delizioso caffellatte. Ne abbiamo approfittato per
chiacchierare ancora un pochino. >>
<< Oh … mi fa piacere … davvero tanto piacere … >> sussurrò lei meravigliata infossando
la testa nel petto.
<< Askin è una brava persona. Sono felice che il Consiglio abbia deciso di risparmiarlo. >>
<< Già … anch’io … anch’io. >>
A lungo stettero così. Immerso in quel piacevole tepore dimenticò l'odiosa pioggia, al
contrario dentro Yoruichi persisteva una certa pesantezza. Delicato, prese ad accarezzarle
i capelli scuri, simili alla seta più preziosa.
Pian piano la sentì rilassarsi e poco dopo la sua voce arrivò, bassa e condita da una punta
d'imbarazzo.
<< Kisuke ci … ci sarebbe una cosa che dovrei dirti. >>
<< Certo … dimmi pure. >>
Sapeva benissimo di cosa si trattava e approfittò della pausa per riordinare i pensieri.
<< I-io è da circa quattro mesi che mi vedo con lui … una volta a settimana … e … ecco …
perdonami … perdonami se finora non ti ho detto nulla ! >>
<< Tranquilla piccola … >> disse comprensivo dopo una pausa a effetto << … Askin è un
avversario contro cui hai combattuto valorosamente, e al quale hai dimostrato clemenza
davanti alla Camera dei 46. Comprendo benissimo il motivo quale ti abbia spinto a
volerlo conoscere meglio. Non per niente sei una gattina curiosa ! >>
<< Ah … grazie. Grazie Kisuke >> sussurrò piena di sollievo.
<< Di nulla Piccola Yoruichi. >>
Era un'abitudine consolidata da tempo immemore, da quando erano bambini ; ripetere
spesso il suo nome nei momenti difficili. Quante volte nella loro lunga amicizia, l’aveva
stretta a sé per cancellare paure inconfessabili ? Quante volte aveva sussurrato parole
tenere dissipando dubbi profondi e oscuri ? Ormai aveva perso il conto … come lo perse
adesso dei minuti che passavano lenti, scanditi dal rumore della pioggia via via più fitta.
Forse … avrebbe dovuto sciogliere il contatto e avviarsi insieme a lei, in modo da evitare
l'imminente temporale, forse …
“ … posso aspettare ancora un po' … devo consolare la mia gattina … ”
<< Kisuke … >> lo chiamò distogliendolo dal pensiero.
<< Sì ? >>
<< Secondo te … sto meglio coi capelli corti ? >>
All'improvvisa richiesta avvertì una fitta alla testa ; conosceva fin troppo bene la sua
volubilità, il suo passare di punto in bianco a un altro argomento spesso confondeva gli
sconosciuti, eppure la domanda gli parve strana, carica d'urgenza e al tempo stesso
annoiata. Confuso sentì la necessità di maggiori informazioni.
<< Tipo … come li portavi prima dell'esilio ? >>
<< … Anche … >>
In fondo era un richiesta semplice … ma per la prima volta in vita sua ebbe paura. Paura
di sbagliare. Di sbagliare con lei. Fu una sensazione sgradevolissima, come se qualcosa di
freddo e viscido gli stesse percorrendo la schiena. Così rispose senza pensarci troppo, in
modo da troncare sul nascere l'iniziale e imbarazzante silenzio.
<< Ah ! Ma tu stai bene in tutti i modi Yoruichi cara … ! >>
<< … Davvero ? >> chiese scostandosi e guardandolo interrogativa.
<< C-certo … >>
<< Uhm … >> mugugnò incamminandosi incurante sotto la pioggia.
“ Eppure non mi pare d'aver detto niente di male … ” pensò stupito osservandone la
figura sinuosa inoltrarsi lungo il sentiero.

- T'assicuro non sarò io a farla soffrire … -

“ Ah … ! Sei ... un povero illuso Askin. Non succederà … mai e poi mai ! ”
E mentre il pensiero ribolliva agitato, raggiunse Yoruichi premurandosi di coprirla con
l'ombrello.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

La vista che si godeva della cima del Quartier Generale era qualcosa da togliere il fiato,
e ogni volta Kyoraku ne rimaneva piacevolmente colpito. Alcune sere, quando i doveri
lo permettevano e le stelle erano visibili, aveva preso l'abitudine di contemplare quella
meraviglia in compagnia di un buon saké* o shochu*. Si sedeva vicino alla balaustra in
legno fissando la marea di diamanti e lasciandosi andare ai ricordi. Rivedeva se stesso,
quando da ragazzino aveva percorso corridoi ed esplorato stanze proibite facendo
imbufalire il Vecchio Yama, oppure i pomeriggi passati a studiare con Jushiro all’ombra
dei glicini in vista degli esami accademici, durante i quali l'amico aveva tentato invano
di sottrarlo dalla consueta folla di ragazze. In ogni caso non era il tipo da lasciarsi andare
ai sentimentalismi, certo la perdita del suo mentore e del migliore amico l'aveva ferito nel
profondo e i primi tempi, per quanto non lo desse a vedere, aveva sofferto come un cane.
Ma la vita è così ; ti porta via le persone care quando meno te lo aspetti e lui questo lo
sapeva fin troppo bene.
“ L'unica cosa da fare è andare avanti e affrontare le sfide che il futuro ci impone … ”
pensò fissando il cielo notturno e sollevando il sakazuki* “ Vecchio Yama ... mi sono
abituato alla carica di Comandante Generale … anche se all'inizio l'ho definita una
scocciatura devo ammetterlo, poi beh … per vincere la guerra sono ricorso a metodi non
proprio convenzionali … a cui saresti stato sicuramente contrario. Jushiro … il tuo
sacrificio non è stato vano … inoltre Rukia si sta dimostrando un ottimo Capitano, sii
orgoglioso di lei amico mio … ”
<< Comandante … >>
Una voce sottile lo distolse da quei pensieri. Si volse, in direzione del portone posto a una
decina di metri. In mezzo alle enormi ante scorse Nanao, contornata dalla luce opaca delle
lanterne esterne. La vista della nipotina non poté che strappargli un sorriso.
<< Qui c'è il Capitano Kurotsuchi … >> continuò indicando il corridoio << … è tardi, lo
faccio entrare comunque ? >>
<< Certo cara Nanao … avevo fissato un appuntamento proprio questa sera. >>
<< Oh … non mi avevate informato di nulla … >> mormorò con venia aggiustandosi gli
occhiali << … in questo caso lo faccio entrare >> concluse scomparendo dietro la portone.
“ Uff … potrebbe anche chiamarmi zio ogni tanto … ! ” pensò gonfiando le guance “ …
Tutte 'ste formalità tra parenti mi paiono eccessive … ! Uffi ! ”
Pochi istanti e Mayuri fece il suo ingresso non premurandosi ovviamente di accompagnare
il portone. Avanzava col solito passo frettoloso e nervoso, il che non era dovuto a una reale
agitazione, ma ai troppi pensieri, teorie e piani che costanti frullavano nella mente, forse
anche quando dormiva, sempre uno come lui ne avesse bisogno. La luce delle poche torce
poste a metà salone, proiettò la sua ombra sul pavimento, il che, unita alla maschera nero
pece, contribuì a donargli un'aura spettrale. Nonostante la compagnia poco rilassante,
Kyoraku rivolse un affabile cenno di saluto.
<< Shunsui … per certe cose non sei affatto cambiato … >> fece notare velenoso indicando il
vassoio col sakè.
<< Certe abitudini sono dure a morire … desideri un goccetto ? >> chiese pur conoscendo
l'avversione dell'uomo verso gli alcolici.
<< No … ! Sai bene quanto detesti quella robaccia ! >> rispose infatti Mayuri infastidito,
come se gli avesse chiesto di bere piscio.
<< Come preferisci … >>
Dopo avergli lanciato un'occhiata schifata Mayuri prese a osservarlo. Dall'espressione intuì
avesse ancora una curiosità da risolvere e trattandosi del Capitano della Dodicesima era
meglio assecondarne tale inclinazione.
<< Prima di passare all'argomento del nostro incontro, desidero sapere se sei conscio dei
pericoli che stai prendendo … >> esordì l'uomo passandosi una mano sul mento.
<< Io amo rischiare, dovresti saperlo >> puntualizzò riempiendo nuovamente il sakizuki*.
<< In effetti da quando sei diventato Comandante hai sempre agito in maniera ... ardita, per
essere educati. Non sto giudicando il tuo operato sia chiaro, ma far imparare il Bankai a
quella bestia di Zaraki portando alla morte il Capitano Unohana … liberare Aizen … e in
ultimo falsificare il rapporto consegnato ai 46 sull'uccisione di Yhwach … così come quello
di Urahara ... si tratta di scelte rischiose. >>
<< Sono state decisioni difficili e al tempo stesso necessarie. E poi ... cosa saranno mai delle
piccole modifiche ? >> rispose Kyoraku tra il divertito e il serio << Askin aveva perso i
poteri prima dell'uccisione di Yhwach, essendo “ morto ” per un'istante … mi stupisco
ancor oggi che Kisuke sia riuscito a tenerlo in vita semplicemente rattoppatogli il cuore.
Del resto fu sotto tuo consiglio se Yoruichi occultò questi dettagli nella sua deposizione.
Ma soprattutto ... a che pro menzionare Ishida Uryu ? La natura mezza Quincy di Ichigo ?
Sai come sono i 46 … non avrebbero esitato ad aprire una caccia all'ultimo vero Quincy
rimasto sulla Terra e a giustiziare Ichigo senza pensarci due volte. Quei ragazzi non si
meritano d'essere braccati per il resto della vita, non dopo aver salvato il mondo. >>
Socchiuse gli occhi rammentando lo scenario che s'era presentato davanti ai suoi occhi
appena sceso dal Palazzo Reale. Un silenzio irreale e in mezzo a una Seireitei distrutta
Kurosaki Ichigo, Ishida Uryu, Ginjou Kugo e Abarai accasciati al suolo, stremati e
sanguinanti, poco più in là, Aizen col braccio sinistro mozzato ...
<< Quel giovane Quincy è stato molto previdente… insieme al padre ha fatto sparire ogni
traccia da Karakura >> sottolineò Mayuri distogliendolo dalla macabra immagine << Uryu
... uno dei motivi per cui hai lasciato in vita Askin. Così facendo hai convinto il Consiglio
che fosse lui l'ultimo Quincy, e da buon Comandante non hai voluto rinunciare a una
risorsa del genere. Ed è a questo punto che entra in scena il sottoscritto … >>
<< Del resto sei il più obiettivo tra tutti i Capitani. Il solo in grado di curare Askin dopo
la Battaglia al Wahrwelt e sopratutto di salvarlo dal Consiglio >> aggiunse Kyoraku in
modo da far leva sul suo ego e portare il discorso nella giusta direzione.
<< Uno scienziato non rinuncia mai alla propria curiosità … ! >> disse l'uomo euforico
prendendo a camminare avanti e indietro << … E posso dirmi ampiamente soddisfatto !
Si è rivelato una piacevole sorpresa ,devo ammetterlo. >>
<< … Quindi deduco la risposta sia affermativa. >>
Lui si fermò di botto rimanendo immobile, come a voler raccogliere le parole giuste o forse
per fargli sudare la risposta. Infine si girò e prese finalmente a spiegare.
<< Come ogni anima Askin possiede un grande potenziale, come tutti deve solo trovare
il canale giusto per farlo uscire. Il suo reaitsu cresce lentamente, giorno dopo giorno,
dimorando latente e nascosto. Dovremo aspettarci una manifestazione molto particolare ...
dovuta al retaggio Quincy. >>
<< … Il canale potrebbe essere instradarlo verso le tecniche Shinigami ? >>
<< Opzione bocciata ! >> sbraitò l'altro con un ampio gesto della mano << Iscriverlo
all'Accademia significherebbe omologarlo al resto della massa ! In questi mesi si è
delineato un scenario parecchio interessante … certo ci vorrà più tempo per vederne
il risultato, ma posso assicurartelo … sarà sorprendente ! >>
<< … Perfetto ! Non mi resta che continuare ad affidarmi a te. >>
<< Se tutto andrà come previsto potrò farmi quattro risate in santa pace. >>
<< Oh … Spero non sia nulla di distruttivo … >> obbiettò guardingo alzando un sopracciglio.
<< Uhm … su quello devo ancora rifletterci ... >> ammise Mayuri puntando lo sguardo in
alto << … al momento la probabilità è stimata intorno all'otto per cento, non per niente …
i sentimenti sono potenti e l'amore è il più potente fra essi. >>
Kyoraku rimase profondamente colpito dalla conclusione, di certo non se l'aspettava da un
egocentrico come Mayuri, ma ne comprese fin troppo bene il significato.
“ Il più grande fra i sentimenti … ” si ritrovò a pensare “... è vero … l'amore ti fa far
sciocchezze … ti permette di superare montagne ... abbattere demoni che paiono invincibili
... ti dona la forza di vivere … sempre. Io sono andato avanti per proteggere Nanao … e
solo alla fine ... mi sono reso conto di quanto fosse diventata forte, la mia dolce nipotina … ”
Poi ricordò l'espressione di Askin appena usciti dal Seijoto Kyorin, la determinazione negli
occhi viola.
“ In effetti potremmo avere … una sorpresa molto interessante. ”
<< Perfetto … ! Il piano sta proseguendo meglio d'ogni previsione ! Bene bene ! >> esclamò
soddisfatto poggiando le mani sulle ginocchia incrociate << Bisogna festeggiare ! Sicuro di
non voler un sorso di saké* ? >>
Ma il Capitano della Dodicesima gli aveva già voltato le spalle e, senza manco salutarlo,
si stava dirigendo a grandi passi verso l'uscita.
<< Un'ultima cosa Kyoraku … ! >> lo richiamò sollevando un dito.
<< ... Sì ? >>
<< Riguardo Ginjo Kugo … intendi prendere provvedimenti ? >>
Kyoraku lo fissò severo mentre dalle nebbie dei ricordi riaffiorava l'ultimo dialogo col
Primo Sostituto. Parole pronunciate tra la distruzione d'un passato ormai lontano.
- Non voglio nulla … Comandante Shunsui … - aveva detto deciso.
- Oh … ! Sei troppo modesto ! Senza il tuo aiuto quei tre ragazzi sarebbero morti ... - aveva
sottolineato lui lanciando una rapida occhiata alle sue spalle, dove Orihime e alcuni membri
della Quarta Compagnia stavano curando Ichigo e Ishida, mentre poco più in là, Rukia china
su Renji ne osservava preoccupata la medicazione - Quel rituale poi … hai riportato in vita
il Soul King ! Ti sembra poco !?! -

- … Secondo Kisuke era l'unico metodo per evitare il collasso dei mondi dopo … la morte di
Yhwach. Il Soul King … tornato al Palazzo Reale e richiamato gli arti mancanti avrebbe cominciato
a rigenerarsi … bastava solo … estirparne l'essenza da quel mostro … -

- Per questo insisto ! Inoltre … abbiamo molto da farci perdonare, diventando Capitano ... -
- Vi mettereste la coscienza a posto ? -
- … In parte. -
Ginjou era rimasto in silenzio scrutando distrattamente la Luogotenente Kotetsu intenta a
fasciargli la ferita al fianco.
- Il passato è passato Comandante … dimentichiamo entrambi. Ci sono altre cose … su cui desidero
concentrami …
- aveva concluso, lo sguardo puntato in avanti.
Dopo poco Kukaku era comparsa all'orizzonte. Correndo con le lacrime al viso la donna
l'aveva raggiunto gettandosi infine fra le sue braccia. Solo allora Kyoraku aveva notato
l'arto destro intero. Con la “ morte ” del Reiho il legame con la barriera a protezione del
Reihokyu s'era spezzato, ed esso era tornato alla sua proprietaria. Kukaku Shiba,
finalmente libera da ogni vincolo, avrebbe vissuto una vita felice affianco all'uomo tanto
amato.
<< È iscritto all'Accademia da quattro mesi … >> rispose tornando al presente << ... ottimi voti
come c'era da aspettarsi. Una volta diplomato deciderò il da farsi. >>
<< Ricordati Shunsui, i lupi non si tengono al guinzaglio come i cani >> sentenziò Mayuri
riprendendo a camminare << Ginjou possiede un reiatsu anomalo. Non ho scordato
quando, dodici anni fa, tu e Ukitake mi commissionaste la costruzione del Distintivo … tenerlo
sotto controllo, limitarne l'assurda potenza … >>
<< Lui non è più il Sostituto e noi … noi siamo cambiati. Gli Dei della Morte hanno
imparato a non temere i sentimenti. Sono stati dei “ semplici umani ”a insegnarcelo …
quindi perché preoccuparsi ? Non sei stato tu stesso, poco fa, a parlarmi d'amore ? >>
<< Tsk … ! Poi non dire che non ti avevo avvertito ! E comunque il mio era un discorso
prettamente scientifico ! >>
<< Non mi pare d'aver mai rifiutato i tuoi consigli ... >>
<< Dipende Kyoraku ... dipende ... >> digrignò l'altro fra i denti << … divergenze a parte
grazie per la conversazione. Sono riuscito a concludere un'importatissima analisi ! >>
<< Oh ! Su di me ?!? Quale onore ! >> chiese senza riuscire a nascondere lo stupore.
<< In fondo ... non sei malaccio come Comandante Generale. Col Vecchio, l'atmosfera stava
diventando un pochino noiosa >> e senza aggiungere altro scomparve oltre il portone.
Per un po' Kyoraku continuò a fissare sbigottito l'enorme entrata. Era raro, anzi quasi
impossibile ricevere un complimento dall'egocentrico Mayuri ; il fatto di averne appena
ricevuto uno, seppur abilmente camuffato, non poté che strappargli un mezzo sorriso.
Felice, riprese la sua attività e contemplando il cielo s'immerse di nuovo nei ricordi.
“ Ci attende un futuro davvero radioso ! ” pensò brindando al mare di stelle “ Dico
bene Vecchio Yama … Jushiro ? ”





Glossario :

*dango : gnocco giapponese fatto di farina di riso e riso glutinoso. Viene spesso servito con
tè verde.
*danke sehr : grazie mille in tedesco.
*enwa : una sorta di veranda tipica delle tradizionali case giapponesi, può servire come
corridoio esterno o come comunicazione fra gli spazi interni ed esterni.
*futon : materasso giapponese, interamente in cotone, rigido, sottile e arrotolabile.
*geta : sandali giapponesi a metà fra infradito e zoccoli
*kasa : tipo di cappello tradizionale giapponese, quello di Kyoraku è simile a quello
indossato dai monaci buddisti, a forma di ciotola e composto da paglia di riso intrecciata.
*kimono : abito tradizionale giapponese sia maschile che femminile.
*Nii-chan : fratellino.
*obi : fascia tipica di kimono e yukata
*Onee-san : sorellona.
*sakazuki : una tazza bassa simile a una scodella in cui si beve il sakè.
*saké : liquore giapponese ottenuto dalla fermentazione del riso.
*shochu : alcool che si ricava dall'orzo, dalle patate dolci o dal riso, è più forte del saké ed è
originario dell’isola di Kuyshu.
*shoji : pannello giapponese che costituisce le tipiche porte scorrevoli.





Tana Oscura :

Ecco qui dopo tanto tempo ! Come state ?
Ne approfittò subito per dare il bentornato vecchi lettori e recensori fidati :D e un caloroso benvenuto a tutti coloro che si sono appena immensi in questa strana storia !
Come promesso partiamo con ( l'attesissimo ??? ) Elenco delle Differenze dal Finale Originale.





1) Yhwach è morto. Morto. Morto. Non comparirà nel Timeskip di 10 anni, né il figlio di Ichigo farà quella roba strana nel capitolo finale.

2) Il Soul King è stato rigenerato tramite un rituale di purificazione, fatto accennato in questo capitolo e che approfondirò nella mia rivisitazione della battaglia finale.

3) Ichigo continua a essere Sostituto. I poteri Quincy continuano a sopravvivere in lui, Uryu e Ryuken, e in isolati gruppi nel mondo terreno, che non hanno subito la perdita di poteri dovuta alla morte dell’Imperatore.

4) Della Squadra 0 è sopravvissuto solo Ichibei.

5) Kugo ha avuto un ruolo importante nella battaglia finale ( molto diverso delle due frasette dette nel manga. ) Era il migliore amico di Masaki, insieme a Kisuke e Isshin ha ideato il piano per ridare i poteri a Ichigo ( per approfondire vedere Capitolo precedente ).

6) Nel è riuscita a portar fuori i 4 reiatsu dalla Gift Ball ; Kisuke, Yoruichi, Grimmjow e Askin. Yushiro ne era rimasto fuori.

7) Aizen è stato rimprigionato con uno sconto di pena.

8) Nemu è rinata inserendo il cervello in un corpo già adulto.

9) Toshiro è rimasto adulto dopo il Bankai.

10) Rukia è stata eletta Capitano subito, insieme a Renji.
Kisuke e Yoruichi sono tornati alle vecchie posizioni, lei anche in veste di Capo delle Unità Mobili Segrete.
Tessai è Gran Maestro dei Corpi del Kido, Hachi è suo Vice.
Rose e Kensei sono rimasti zombie … quindi morti.
Kira è morto durante la prima invasione della Soul Society, per contro Lillie è stato ucciso da Aizen.
Hiyori, Love e Lisa vivono nel Mondo Terreno.
Kiba e Komamura non sono ancora tornati … da qualsiasi luogo siano andati dopo la fine della guerra.

Elenco Capitani ( vedere Capitolo 2 ) :

1° Compagnia : Shunsui Kyoraku
2° Compagnia : Shihoin Yoruichi
3° Compagnia : Vacante
4° Compagnia: Kotetsu Isane
5° Compagnia : Hirako Shinji
6° Compagnia : Kuchiki Byakuya
7° Compagnia : Vacante
8° Compagnia : Urahara Kisuke
9° Compagnia : Abarai Renji
10° Compagnia : Hitsugaya Toshiro
11° Compagnia : Kenpachi Zaraki
12° Compagnia : Kurotsuchi Mayuri
13° Compagnia : Kuchiki Rukia


11) Tsukishima e Giriko vivono nella dimensione terrena dentro gigai speciali dati da Kisuke ( simili a quello di Isshin ).

12) Il braccio destro di Kukaku era collegato alla Dimensione del Re ( lo affermò Kubo in un'intervista ). Tale dettaglio non è mai stato approfondito. Nella mia storia, esso ritorna nell'esatto momento in cui Yhawch uccide il Soul King provocando un'iniziale collasso fra le dimensioni. I razzi sparati della donna sono gli unici a poter raggiungere il Reihokyu. Si suppone un legame antico tra il Casato Shiba e il Reiho.





Come avete visto, si formano nuove coppie prima del timeskip di 10 anni ( e ce sono ancora 2 o 3 da svelare XD ) Tante coppie … com'era giusto vedere in un finale, dopo aver dato risposte buchi di trama, backround e personaggi ecc. Quindi si … la mia storia sta diventando una specie di tassello mancante molto alternativo a parte di queste domande, alle coppie che avremo voluto vedere ( escludendo quelle Crack partorite dalla mia mente XD ) e uno sviluppo per le ufficiali RenRuki e IchiHime ( anche se quest'ultima è appena accennata nella mia storia ). Purtroppo alcune questioni ho preferito lasciarle irrisolte ; scoppio della Guerra tra Shinigami e Quincy mille anni prima, come sia nato il Soul King, perchè Yama credeva di aver ucciso Yhwach, ecc ecc … tali domande avrebbero richiesto troppi sforzi e i pochi indirizzi trapelati nel manga non mi hanno permesso di costruirci nulla …vuoi perché in questa mia storia non sono fondamentali e poi è giusto lasciare un alone di mistero … ! XD Risposte, rivelazioni di destini ignoti, cambiamenti che spero siano ben accetti. ^^ … beh … loro non sono ancora comparsi … quindi per il momento rimane tutto segreto. ( coff... ! Coof … ! Li vedrete nei Capitoli Extra tranquilli … ! Coff Coff ! )

Tornando al Capitolo finalmente si sono scoperti alcuni retroscena riguardo Kyoraku e Mayuri ^^ ve l'aspettavate ? Ecco perché Uryu non è stato menzionato nel Capitolo 1 all'Assemblea dei 46, ecco perché Mayuri si augurava un miglioramento di Askin nel Capitolo 4 ecc, ecc.
Tranquilli Fans di Uryu … ! Come vedete non mi sono dimenticata di lui, ma come da detto il nostro buon scienziato pazzo, per un po' si è allontanato insieme al paparino XD
Inoltre grande notizia, tornerò ad aggiornare mensilmente ! Consideratolo un regalo di fine anno ^^ Visto non ci vedremo per festività ne approfitto per farvi gli auguri di Buon Natale e Buon Anno ! Un forte bacio a tutti !

Grazie a Hiraki_Sengoku e Alice Space per le loro recensioni <3 <3 <3

Grazie a tutti coloro che inseriranno questa storia tra le seguite o le preferite, o che semplicemente la leggeranno. <3



Elgas
   
 
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