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Autore: ViraLID    09/12/2016    0 recensioni
James Jr Kirk è il nuovo impulsivo capitano della USSEnterprice-A18, navicella spaziale che partirà per una missione di tre anni nello spazio. Aaliya è la sua comandante, vulcaniana e per metà umana, sempre pronta ad analizzare le situazioni e a prendere le migliori decisioni, l'opposto a James. Ma un capitano e il suo comandante devono imparare ad andare d'accordo o comprometteranno le loro missioni.
Tre anni nello spazio, fra avventure ed incomprensioni, battaglie con i propri sentimenti e situazioni imbarazzanti.
Sicuramente, i tre anni più belli della loro vità.
-"He's so... human." (She shudders.) "...Nobody's perfect, Saavik."- Star Trek.
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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“Giornale di bordo del capitano. Data stellare 295.9.2. Condizioni della nave: stabili e ben funzionanti, viaggiamo alla velocità astrale media, prossima base terreste si trova ad un giorno di luce di distanza. Tutto tranquillo”

James fini di parlare e ancora li tremavano le mani. Essere un capitano di una navicella spaziale lo emozionava tanto, era cosi eccitante dare ordini e che tutti dipendessero da te. Capiva benissimo la responsabilità che ciò portava, ma era troppo occupato a goderselo per rendersene conto.
Aaliya si trovava a pochi passi da lui, seduta sul posto di Nahuada, la ragazza che si occupava delle comunicazioni, sostituendola per qualche instante. Era concentrata su dei documenti della Federazione, assumendo una espressione buffa ma allo stesso tempo interessante. James non era molto informato sui vulcaniani ma di certo lei lo incuriosiva un po, anche se c'era ancora della rivalità nei suoi confronti.
La sua relazione con Charles non era migliorata, il suo amico continuava a maledirla sottovoce ed a fare smorfie ogni volta che la vedeva, dandole un aspetto molto infantile. Ma la ragazza non reagiva, anzi sembrava come se non lo notasse, parlava solo quando era necessario e rimaneva neutrale in tutte le occasioni, a tal punto che il ragazzo cominciò ad avere dubbi sul fatto se lei fosse capace di provare qualcosa.
Ragione per cui lui e Charles decisero di provocarla fino al vedere il suo limite. Ma anche se ci provavano da giorni, niente cambiava, la ragazza vulcaniana rimaneva sempre passibile.
Ma poco importava al capitano, che si concentrava solo sulla sua bellissima nave e rimaneva sempre molto più entusiasta riguardando le cose che avrebbero scoperto nei giorni successivi.

Aaliya intanto si era recata nelle sue stanze, finendo di memorizzare per l'ennesima volta le leggi da rispettare nello spazio, era il suo passatempo, il modo per tenerla occupata. Visto che non erano ancora arrivati su nessun pianeta o si era presentato alcuna forma di vita oltre a loro, il capitano non richiedeva il suo aiuto. Decise così di allenare la sua mente vulcaniana ogni volta che le fosse possibile.
-Computer- disse appena le porte furono aperte.- sono pronta per il test.
Il computer si accese e quattro monitor apparvero davanti a se, tre sotto ed uno sopra, ognuno con la frase “test pronto” scritta.
- Avanti col procedimento.
Il monitor del centro le fece una domanda di fisica e lei rispose senza dubitare.
- Corretto.- era ciò che ripeteva il computer in continuazione.
Lo schermo a sinistra le diede dei problemi da risolvere su circostanze possibili nella nave, mentre che quello a destra le fece vedere delle molecole da completare, quello in alto le fece domande di storia e infine quello al centro continuo con una serie di domande sulla composizione dei pianeti.
Lei rispose ad ogni cosa nello stesso tempo senza problemi, ricordando tutto ed utilizzando le sue capacità di memoria vulcaniana. Era un esercizio diventato ormai abitudine, ma che la aiutava a riflettere solo con la logica, come se la vita fosse un test più difficile. I monitor continuavano a ripetere “coretto” ogni secondo, ad ogni domanda posta con una velocità non possibile per l'essere umano. Tutto procedeva come aspettato, senza complicazioni o ulteriore verifiche. Prima di finire, all'ultima domanda, tutti gli schermi divennero vuoti e sul centro apparve la scritta “lei come si sente?”.
Aaliya rimasse bloccata per qualche frazione di secondo, confusa.
- Non trovo un senso alla domanda- rispose.
“Lei come si sente?”
Questa volta tutti e quattro monitor dissero la stessa cosa. Lei ci penso per qualche secondo, confusa ancora di più, cercando di ragionare con logica, come chiunque si sarebbe aspettato da un vulcaniano. Ma quando pensava di rispondere di non provare nulla, visto la sua natura, davanti a quella frase non usci parola dalla sua bocca.

Lei come si sentiva?

Studiarsi per rispondere a tale domanda significava studiare la sua parte umana, qualcosa che lei aveva promesso di non fare. Il computer sapeva chi lei era, qual'era il sangue che scorreva dentro di se, era possibile forse, che le chiedesse di far uscire ciò che lei per anni si era sforzata a nascondere?
In quel momento qualcuno chiamo alla sua porta e lei tolse il test, ancora indecisa sul da fare. Dall'ingresso apparve il dottore Voy, non molto allegro di trovarsi li.
- Devo farle un controllo- disse in un tono secco. Lei alzo un sopracciglio.
- Un controllo dottore?-
- È ciò che ho detto.- rispose lui di cattivo umore.
- Non capisco perche deva farmi un controllo, sono in perfetta salute- si limito a dire Aaliya, rifiutando tale richiesta.
- Non mi importa se è un ottima salute- continuo McVoy spostando il peso corporeo su un altra gamba- è il mio dovere fare controlli periodici dei membri della flotta di questa nave.-
- E che tipo di controlli sarebbero?- chiese la ragazza.
- Oh andiamo,- il dottore sembrava stanco- i tipici controlli: la vostra temperatura, il polso, la vostra vista e in fine vorrei fare uno studio sul vostro sangue.
- Sul mio sangue?-
- Per vedere se avete tutto ciò che è necessario, se non vi mancano zuccheri o grassi.-
- Dottore credo che lei sia a conoscenza che l'anatomia e il modo di funzione del mio corpo sono diverse da quelle umane.- le ricordo lei con il suo normale tono neutrale.
- Certo che lo sono, per chi mi prende?- lui la guardo torvo- e se voglio aiutarla in futuro con qualsiasi cosa lei possa avere, devo studiarla già da adesso.-
Aaliya resisti all'impulso di sospirare, per finire per arrendersi e sedersi su una sedia, accorciando la manica della sua uniforme in modo che il dottore potesse studiarla. Voy le prese la mano e inizio a cercare il polso, quando lo trovo un'espressione di sorpresa e stupore apparve sul suo viso.
- Qualcosa non va, dottore?- chiese lei con tutta la tranquillità del mondo.
- Il vostro ritmo cardiaco va ad una velocità incredibile! - rispose lui meravigliato- sicura di sentirvi bene?-
-Certo- Aaliya lo guardo in faccia- quello è il nostro normale ritmo, dottore.-
- Sul serio? Affascinante.-
Quando finalmente il giovane lasciò perdere il polso, prese una siringa e si avvicino al suo braccio, per prelevarli del sangue. Rimase molto sorpreso al scoprire che era di color verse, al posto del rosso intenso degli uomini. Una volta riuscito con la sua impresa, Charles Voy prosegui con l'esame di temperatura, che risulto come doveva essere. Infine controllo i suoi occhi, anche se trovo qualche difficoltà con gli studi. Molto spesso il dottore si trovava a mormorare “affascinante” mentre svolgeva il suo lavoro.
- Mi onora sapere che ritenete la mia razza interessante.- commento lei. Il giovane torno alla sua espressione infastidita di sempre.
- Certo come no.- disse mentre prendeva le sue cose.- io ho finito.- fece per andarsene.
-Dottore- Aaliya lo fermo.- se vuole conoscere più su noi vulcaniani..- la ragazza si alzo dalla sua sedia e andò verso la scrivania, prese un libro e lo porse a Voy.
Il dottore prese il libro e rimasse a fissarlo per qualche secondo.
- Lo prendo solo perché mi servirà quando vi farete del male.- disse lui cercando di convincerla.
- Mi pare ovvio.- rispose lei, anche se non credeva alle sue parole. Dopo di che, il giovane se ne andò, lasciandola da sola nella solitudine della sua stanza.

---------

- Capitano, ricevo la presenza di un pianeta nelle vicinanze.- disse Katrina davanti a se.- appartiene alla Federazione, signore, ma non è abitato.
James ebbe voglia di sbuffare, erano da settimane che cercavano qualcosa di nuovo, di misterioso da scoprire, ma trovavano solo pianeti disoccupati e qualche tempesta di meteoriti. Si chiese quando avrebbero avuto la possibilità di scendere su qualche pianeta.
- Sembra deluso, capitano.- Aaliya, che era accanto a se, lo guardo con quei occhi cioccolato con tanta serietà, che si chiese se scherzava o meno.
- Ho lasciato la terra per venire sullo spazio.- rispose lui- con la speranza di conoscere cose nuove. Ma fin'ora ho imparato che esistono ben tre pianeti disabitati in questa galassia, non è molto confortante.-
- Io penso che lei abbia già conosciuto cose nuove.- disse la ragazza.
- Ad esempio?.-
- La mia razza.-
James rise piano.
- Sembrerà strano ma la tua razza non mi era sconosciuta.- lui fece un sorriso, che però non fu ricambiato.- mio padre mi parlava molto dei vulcaniani, diceva che nella sua flotta ebbe come compagno e comandante un vulcaniano, che divenne uno dei suoi migliori amici. Credo che si chiamasse Speck.-
- Spock, James, si chiamava Spock.- Charles arrivò sul ponte e si buttò su una sedia vicina.
- Spock, certo.- un po di rossore apparvero sul viso del capitano, davanti a tale figura.- ad ogni modo mio padre mi parlava molto di lui e dei suoi costumi e modi di fare.- detto ciò si giro verso Aaliya.- È solo che non ne avevo mai visto uno.-
Le sue parole non ebbero nessun effetto sulla ragazza, che rimase semplicemente a guardare lo schermo che aveva davanti a se. Avvolte era cosi difficile capire ciò che li passava per la testa.
-Capitano!- Katrina chiamo la sua attenzione.- sento delle onde che trasmettono un messaggio.-
James si dimostro molto interessato.
- Racconta.-
- È una richiesta di aiuto signore.- obbedì lei- sembra che un componente di qualche truppa sia stato abbandonato li.-
- Cosa c'è in quel pianeta?- chiese James un po a tutti.
- Vecchie installazioni di energia, capitano.- rispose immediatamente la ragazza vulcaniana.- ma che furono abbandonate dalla Federazione a causa della sua scarsità.-
- Bene.- James sorrise.- allora andiamo in soccorso a quel poveretto.-
- Lo sconsiglio signore.- Aaliya fu subito davanti a lui.- se il capitano di quella navicella considero necessario abbandonare uno dei suoi uomini su un pianeta deserto, un motivo ci sarà.-
- E quindi che mi consiglia lei, signorina?- chiese lui mentre si dirigeva gia verso l'ascensore.
- Di valutare tutti i fattori che devono essere presi in considerazione.- rispose lei seriamente.- e gradirei essere chiamata comandante, non “signorina”.-
James fece un sorrisetto divertito, mentre faceva segno a Charles di seguirlo.
- Io ho valutato i fattori.- contradisse lui.- e non ho nessun problema a scendere.-
- Lei mi sta prendendo in giro, capitano.- Aaliya entro nell'ascensore con lui e il dottore.- li chiedo solo di tenere in considerazione le mie parole.-
- E lo faccio, per carità.- il giovane Kirk si giro verso il ponte.- signor Takishima, signorina Nana, avanti a tutta velocità verso il pianeta misterioso.-
- Sissignore.- risposero entrambi.
- Capitano, posso dire un mio parere?- la ragazza vulcaniana sembrava un po infastidita e ciò lo incuriosiva.
- Dica, comandante.-
- Sta commettendo ciò che voi essere umani chiamate “una grande sciocchezza”.-
James si giro verso di lei quando l'ascensore si apri lasciandoli nel piano inferiore.
- Grazie per la vostra sincerità, comandante.-
E se ne andò insieme al dottore, lasciandola con un piccolo malessere, che finse di ignorare, ma che sapeva da dove proveniva. Doveva stare attenta o la sua natura umana sarebbe saltata fuori.

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Salve amci miei!
Come va?
Scusate se in questo capitolo non succede molto o se ho fatto un James troppo imbranato e un Charles... non tanto Charles(?)
Spero comunque che abbiate voglia di continuare a leggere :)
Vi ricordo che le recensioni sono gradite, anche quelle negative sempre se si fa con rispetto. Non avete un account? Entrate e create uno! Poi venite e scrivetemi ;)
Saluti e bacini!



 

   
 
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