Credo di essere sul punto di svenire. Del resto, in vino veritas e io adesso altro che vino. Con un po' di difficoltà alla fine riesco ad alzarmi e a sorreggere Harry, nonostante le mie pessime condizioni. Quindi lasciamo il locale e ci incamminiamo verso le nostre abitazioni. Una volta arrivati ci salutiamo, mentre io porto Harry a casa sua. Vado verso camera sua e lo poggio sul letto, dovrà dormire così perché non esiste che gli metta io il pigiama. Mi limito a spostargli i capelli dagli occhi e mi volto per andarmene, quando sento una pressione sul braccio.
«Louis, non andare», sussurra.
Io, sospirando, rispondo: «ci vediamo domani, okay?»
«Ti prego, resta».