Non avrei mai immaginato che quella creatura così perfetta fosse capace di provare un tale sentimento, ma evidentemente era la serata delle straordinarie coincidenze, perchè mai, e dico mai, avrei potuto immaginare di vederlo davanti a me, di parlare con lui come una sua pari, dopo che avevo passato un'intera estate a guardarlo.

Ci avevo messo due mesi, ma finalmente gli parlavo.
A volte la mia goffagine poteva essere un perfetto attacca bottone.

" Si... mi rimane ancora l'ultimo anno. " dissi cercando di non rimanere paralizzata sotto quegli occhioni verdi dove le fiamme del falò erano riflesse.
" E tu frequenti il Community College di Seattle?" aggiunsi per evitare di arrivare ad un punto morto nella conversazione.

" Si... Seattle è davvero vicina, per questo ci troviamo spesso a La Push Beach. Io in genere faccio ritorno in Alaska dalla mia famiglia durante le vacanze, ma quest'anno erano tutti partiti, quindi eccomi qui.." concluse con un sorriso sghembo che mandò in tilt il mio battito cardiaco.

"Oh.. ehm..." e no Bella!! Smettila! 
Non hai elaborato una strategia e rifiutato ogni singolo ragazzo questa estate per balbettare!
".. Quindi Alaska, eh?" Dio.. che domanda stupida...
" Voglio dire... è molto lontano, devi avere vinto una qualche borsa di studio per avere fatto una scelta simile."

Di nuovo quel sorriso sghembo furbetto ritornò sul suo volto, ed io sperai ardentemente che non stesse ridendo di me.
" Mi piacerebbe potermi vantare di una qualche borsa di studio sportiva, so che le ragazze vanno matte per gli atleti, ma la verità è che sono stato accettato in questa università per il piano forte. Suono da quando avevo cinque anni, e questa scuola aveva un buon programma di musica ma allo stesso tempo non era troppo esigente.
Non ho neanche provato per la Julliard, sarebbe stata fin troppo cara."

" Oh io non sono il tipo che si lascia affascinare dagli atleti.." risposi senza tenere conto che il mio ex era nella squadra di baseball
" Trovo invece che un'attività come il piano sia davvero singolare.." dissi abbozzando un sorriso all'apice dell'imbarazzo.

" Vieni" disse lui dopo qualche minuto di silenzio, facendo un gesto che mandò in bestia il mio apparato cardio-circolatorio.
" Fra poco ci saranno i fuochi d'artificio.." e con le sue dita affusolate intrecciate alle mie, mi condusse verso una migliore postazione.

Dopo i fuochi d'artificio nella spiaggia si diffuse una moderata pazzia.
La gente correva di qua e di la mentre ancora nell'aria si spandeva l'odore dei residui di polvere da sparo.
Era l'ultimo giorno d'estate, il giorno dopo, il primo settembre ogni attività scolastica sarebbe ricominciata.

C'era troppa confusione, così Edward, così si chiamava, mi aveva portato dietro l'enorme scoglio della spiaggia frastagliata in modo tale da avere più privacy.
" Sicuro di non volerne?" mi disse offrendomi la sua birra.

"Oh.. no no.." farfugliai impacciata " non ho l'età per bere ricordi?"

"Già.. lo dimenticavo.. E no, non ti preoccupare, io ho 24 anni, non stiamo infrangendo alcuna regola.." disse facendomi scoppiare in un risata nervosa.

Il mio imbarazzo era alle stelle e pregai per un segno, un qualsiasi segno provvidenziale che spezzasse la tensione.
Ma mentre mi perdevo nei miei pensieri non mi accorsi dello slancio rapido che condusse Edward a prendermi fra le sue braccia.
Lasciò cadere la bottiglia di lato e mi baciò cogliendomi completamente alla sprovvista.

Quando mi rilasciò dalla sua stretta il mio respiro si era fatto affannoso, ed ormai nel mio stomaco si era formato un allevamento di farfalle.
Istintivamente mi morsi il labbro inferiore già vistosamente arrossato e non riuscii a non sorridere.

Anche Edward fu contagiato dal mio sorriso e come se mi avesse in un certo senso letto nel pensiero, ruppe il silenzio fra noi.
" Mi piaci molto Isabella."

"Bella, chiamami Bella." dissi con la goffagine che mi contraddistingueva.

"Ok Bella.." disse riappropriandosi con sguardo eloquente dei miei fianchi.

Fui io questa volta la prima ad impadronirmi delle sue labbra, le più morbide e dolci che avessi mai baciato.
Più ci baciavamo più mi rendevo conto che le nostre labbra ed ogni incavo e sporgenza dei nostri corpi combaciavano perfettamente,  le metà perfette di qualcosa di unico.

Ed ero giovane, e tutto questo per me bastava.
Tutto questo mi bastava per donarmi ad una persona.
Perchè io in Edward ci credevo veramente, e forse nel mio animo da sognatrice ci credo un pò anche adesso.
Ma tutto ciò appartiene al passato.

Dopo quella notte lui non mi chiamò come aveva promesso, ed io non lo vidi mai più.
Soffrii molto per il suo abbandono, ma in fondo era stata solo una notte d'amore l'ultimo giorno d'estate fra due persone che si conoscevano molto poco.

Ma non avevo idea di quanto ciò avrebbe inciso sulla mia vita.
Per fortuna però nella mia vita c'erano persone come Jacob, il mio migliore amico, mio fratello.

Ma ormai è roba di sei anni fa, non so neanche perchè sto a pensarci così tanto in questo momento, ora nella mia vita c'è Mike e presto ci sposeremo, cosa posso desiderare di più?