Lui è qui. Posso vederlo da quassù. È appena entrato nella stanza. Lui, Striker e Victor nella stessa stanza e lui è qui per me. Solo per causa mia.

Inizio flashback
Era un giorno come tanti. Io e mia sorella eravamo distese sul prato a prenderci in giro come al nostro solito. Eh già… perché come sorelle eravamo completamente diverse.
Lei: capelli biondi, occhi chiare, pelle chiarissima.
Io: capelli neri, occhi marroni e la pelle ambrata.
Solo una cosa avevamo in comune (oltre al fatto di avere gli stessi genitori): avevamo un dono. Io quando toccavo una persona riuscivo a farle fare quello che volevo, lei aveva la pelle dura come il diamante.
Eravamo perse nel nostro “svago” quando vediamo degli uomini in lontananza: un uomo in uniforme, più maturo degli altri due era in testa e indicava proprio noi; il secondo aveva i capelli chiari e due spade chiuse in due foderi dietro la schiena; il terzo (il più inquietante) aveva i capelli cortissimi, dal suo ghigno si intravedevano i denti appuntiti e al posto delle unghie aveva degli artigli. Appena vidi che volevano noi ordinai a Emma di scappare, ma non facemmo molti passi che l’uomo con gli artigli ci raggiunse in poche falcate, falcate simili a quello di un animale predatore. Mi intrappolò da dietro. Cercai di ipnotizzarlo, di ordinare di lasciarmi andare, ma ciò non successe.
X: “inutile mia cara: il tuo giochetto non funziona con me!”
Nello stesso attimo l’uomo con le spade catturò mia sorella.
K: “lasciatela andare! Prendete me al suo posto!”
L’uomo in uniforme si voltò verso di me.
S: “oh scusate la maleducazione. Io sono William Striker. Scienziato militare.”
K: “cosa volete da noi?”
S: “non si preoccupi signorina Keyla”
Come? Conosceva il mio nome?
S: “vogliamo solo studiare il DNA di sua sorella. Non è da tutti avere la pelle dura come quella di un diamante.”
K: “e se io non lo permettessi?”
S: “lo permetterai invece, perché scommetto che vuoi che tua sorella resti in vita.”
Rimasi col fiato sospeso. Non potevo lasciare che facessero del male ad Emma.
S: “però…se collabori…potrei lasciarvi libere tutte e due.”
Mi disse ciò che dovevo fare: dovevo fare in modo che un certo Logan si innamorasse di me, quando fosse stato il momento giusto avrei dovuto fingere di morire in modo che la sua sete di vendetta permettesse a Striker di iniettargli nelle ossa un metallo indistruttibile chiamato adamantio. Accettai l’offerta ignorando di ciò che mi aveva riservato il destino, ovvero un uomo da amare.
Fine flashback