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Autore: darkroxas92    10/12/2016    0 recensioni
Un universo finisce… un eroe si sacrifica per salvarlo… e Pikappa sparisce nell’oblio… O forse no?
Paperinik stavolta si ritroverà ad affrontare un nemico del tutto inaspettato! Con nuovi alleati e pericoli dietro ogni angolo, questa potrebbe rivelarsi la più difficile di tutte le sua avventure.
Dopotutto, come potrebbe mai affrontare Pikappa?
Seguito di “L'ultima avventura di Fantomius”
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Paperina aka Paperinika, Paperino aka Paperinik, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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07: Rivelazioni Capitolo 07: Rivelazioni
“Dove siamo?!” Domandò Paperina, guardandosi attorno, cercando di ignorare la testa verde che li osservava dallo schermo.
“Vi ho portati al rifugio di Paperinik.” Rispose Uno. “Io sono una proiezione del suo socio, e mi chiamo Uno. E no, non ce ne sono altri oltre a me.” Continuò, anticipando qualsiasi domanda sul suo nome.
“È proprio come mi avevano detto.” Osservò il Razziatore, sogghignando. “Un rifugio degno di nota. Ora capisco come hai fatto a trovarmi ogni volta.”
“Incredibile… Puoi tenere l’intera città cotto controllo…” Disse Della, guardando uno schermo al cui interno era possibile vedere centinaia di riprese di telecamere di sicurezza. “Sapevo che eri attrezzato, ma non fino a questo punto.”
“Uno! Perché ci hai portati qui?” Chiese Paperinik. “Hai sempre fatto di tutto per impedire a chiunque di entrare! Solo Xadhoom oltre a me poteva stare qui, e solo perché era di un altro pianeta!”
“Sfortunatamente lo scudo di Pikappa era configurato per teletrasportarsi solo qui, ed era abilitato solo per le situazioni di emergenza. Non ho avuto il tempo di modificarlo, soprattutto considerando che ho dovuto agire da remoto, non avendo pieno accesso al suo Extrasformer.”
“Okay… Ora possiamo sapere che diamine sta succedendo?! E dove sono Qui, Quo e Qua?!” Sbottò Paperina.
“Quel Vendor sa come agire. Si tiene alla larga da qualsiasi telecamera, e al momento non sono ancora riuscito a ritracciarlo.”
Pikappa sbatté un pugno sul muro. “Dannazione! Tra tutti, proprio lui doveva seguirmi fin qui! L’unico con cui è impossibile ragionare. Sono riuscito a far ritirare l’imperatore di Evron senza nemmeno colpirlo, ma Vendor è tutta un’altra storia!”
“Tu hai fatto cosa?!” Esclamò incredulo Paperinik. “Ma come hai fatto?”
“Beh, ho resistito fino alla fine. Pensa che è sceso personalmente sulla Terra per propormi di unirmi al suo esercito. Mi ha proposto di diventare praticamente il suo secondo. Inutile dire che ho rifiutato. E così ha deciso di ritirarsi, nonostante io fossi l’ultimo Guardiano rimasto in piedi.”
“E Vendor?” Domandò Della. “Chi è esattamente?”
Pikappa sospirò. “Vulnus Vendor era uno scienziato con idee uniche. È più vecchio di quel che sembra, e in passato ha tentato di sovvertire l’ordine mondiale. All’epoca venne fermato da un altro supereroe e dal suo assistente, ovvero Destroyer Duck e Destroyer Kid. Ed è proprio grazie a quest’ultimo se ho potuto affrontarlo. Tuttavia, credo si possa considerare il peggiore dei miei nemici. Per colpa sua un mio caro amico è morto… Siamo riusciti a salvare solo la sua memoria, che abbiamo poi trasferito in un droide costruito basandoci su Lyla.”
“Ma tu chi sei esattamente?” Chiese Paperina. “Ormai mi è chiaro che non sei Paperinik, anche se sei identico a lui in tutto e per tutto.”
“È il me stesso di una dimensione parallela.” Rispose l’altro eroe. “E concordo sul fatto che siamo praticamente la stessa persona. L’unica differenza è il come siamo diventati degli eroi. E a quanto pare, i nostri nemici e alleati, per quanto simili, non sono gli stessi.”
“Una teoria interessante.” Ammise il Razziatore. “Finora avevo solo assistito a delle variazioni dovute a viaggi nel tempo. Ma di universi paralleli… beh, questa è nuova anche per me.”
“Ora però questa cosa è meno importante.” Disse Pikappa. “Uno! Se sei riuscito a entrare nella memoria del mio Extrasformer, dovresti aver trovato i dati dei precedenti scontri contro Vendor, giusto? Il mio Uno aveva detto di aver copiato al suo interno i dati fondamentali, nel caso fosse stato distrutto.”
“Infatti è così. E ho già iniziato a formulare un antidoto al suo gas, ma mi ci vorrà ancora qualche ora per ultimarlo.”
“Perciò per allora dobbiamo salvare Qui, Quo e Qua!” Dichiarò Paperinik. “Non potrei perdonarmi se gli dovesse succedere qualcosa…”
Paperina guardò l’eroe, per poi sospirare.
“Quindi è così che stanno le cose, eh?” Fece infine. “È per questo che ti sei isolato, vero? Avevi paura di coinvolgere qualcuno nelle tue battaglie.”
Tutti si voltarono a guardarla.
“Adesso sì che mi sento una stupida… Proprio come ha detto Della, mi sarebbe bastato fare attenzione ai particolari…” Continuò. “Immagino di poter parlare liberamente, non è vero? Dopotutto… da quel che ho capito, qui conoscete tutti la verità su Paperinik, giusto?”
“Vengo dal futuro e ho viaggiato per tutto il tempo. Direi proprio che suonerebbe strano se non avessi trovato nulla su di lui.” Ridacchiò il Razziatore. “Anche se non è stato affatto facile, lo devo ammettere. QualcUno è riuscito a nascondere bene tutti gli indizi. Nemmeno l’Organizzazione, in quasi tre secoli, è mai riuscita a scoprire la sua identità segreta.”
“Bene… allora posso farlo.”
Prima che qualcuno potesse fermarla, Paperina mollò un sonoro schiaffo sul volto di Paperinik, lasciandogli impresse tutte e quattro le dita.
“Se io sono stata una stupida, tu sei stato ancora più stupido!” Affermò, irata. “Pensavi davvero che non avrei capito, Paolino Paperino?!”
Nessuno osò parlare, mentre l’eroe si portò una mano sulla guancia per massaggiarsi.
“E tu!” Continuò a urlare, rivolgendosi a Pikappa. “Come hai potuto lasciare che un tipo come quel pazzo scoprisse la tua identità?!”
“I-Io non ne avevo idea! Con i miei nemici sono sempre stato attento! E a mia difesa, posso dire che ho chiesto spesso aiuto ad altre persone.”
“Spero che tu sappia lo stesso che questa situazione è principalmente colpa tua! Non so come mai tu sia qui, però Vendor ha sicuramente seguito te. L’ha detto chiaramente che vuole vendicarsi di te!”
Dopo aver detto ciò si girò, dirigendosi verso una poltrona, dove si lasciò cadere seduta con un sospiro soddisfatto. “Ora sto meglio. Dovevo proprio sfogarmi!”
“Questo mi ricorda perché alla fine ho preferito la clonazione…” Mormorò il Razziatore, deglutendo.
Poi tutti si voltarono verso Paperinik, che aveva cominciato a ridacchiare. “Non sei cambiata nemmeno un po’, eh?”
“Certo che no! E avrei dovuto capirlo tempo fa che tu e Paperino eravate la stessa persona. Dopotutto, entrambi trovate sempre delle scuse ridicole.”
“Immagino ti riferisci al periodo in cui vestivi i panni di Paperinika.” Dedusse Uno, facendole sgranare gli occhi. “Dopo aver conosciuto Paperinik, ho voluto controllare se era davvero l’unico eroe disponibile sul pianeta per affrontare Evron. Ma oltre a lui, gli unici supereroi significativi erano Paperinika e Superpippo. Così ho cominciato a indagare. Superpippo, nonostante i suoi poteri, raramente lascia Topolinia e si occupa principalmente di criminali minori. Paperinika invece è scomparsa qualche anno fa. Così ho tenuto sotto controllo tutte le chiamate, nella speranza di trovare qualche indizio e un giorno ho finalmente intercettato una tua chiamata con la tua amica che ti ha costruito i gadget.”
“Questa è violazione di privacy, sai?” Intervenne Della, ridacchiando. “Non credevo che il mio caro fratello si fosse dato anche alla criminalità.”
Sentendo ciò Paperinik spalancò gli occhi. “È vero! Visto che siamo in tema di rivelazioni, come fai a conoscere il Razziatore?! E perché non sei minimamente sorpresa di sapere chi sono?!”
“Mi pare ovvio il perché, Paperinik.” Rispose il pirata. “Ci siamo già incontrati. Anzi, io, Della e Oliver siamo buoni amici.”
“Voi siete cosa?!”
Della sospirò. “Proprio così. Dopotutto, tra colleghi ci si aiuta.”
“Colleghi?” Ripeté Pikappa.
“Suvvia. Non ti sei chiesto come mai eravamo a New York proprio quella sera? Sei stato molto fortunato che avessimo un lavoro proprio lì, anche se probabilmente sei stato solo attirato da colui che avrebbe dovuto originariamente ereditare quel vostro costume.”
“Colui che… Ma credevo che qui i Guardiani non esistessero!”
“Infatti è così.” Fece Paperinik. “Questo costume l’ho preso in prestito da un ladro del passato, che lo usava per compiere dei furti, ma con il tempo è stato dimenticato, e da quando lo uso io, questo costume viene sempre collegato a me.”
“Tuttavia, Fantomius non era affatto senza eredi. Anzi.” Continuò Della, sorridendo. “Tu hai ospitato in casa tua i tre suoi bis nipoti per tutti questi anni.”
Paperinik sgranò gli occhi. “Vuoi dire che Oliver-”
“John insisté tanto che suo nipote si chiamasse così.” Lo interruppe Della. “Voleva che tu comprendessi il legame ma pare che tu ci sia arrivato solo ora.”
“Oliver Duck…” Rifletté Lyla. “Il nome con cui Fantomius si è presentato quando è finito qui…”
“Esatto.” Rispose il Razziatore. “L’incontro con lui era stato programmato da noi. Se non avessimo agito, Paperinik non sarebbe mai nato. Per questo l’ho portato qui, nel 20° secolo. Doveva conoscere il futuro del suo nome. Così ha potuto architettare tutto quanto: la consegna di Villa Rosa a Paperino, anche se intestata a Gastone, la scrittura dei suoi diari, nascosti in luoghi dove Paperinik avrebbe potuto trovarli, e infine il suo ritiro. Tutto questo l’ha fatto per te, Paperinik. Per permettere la nascita dell’eroe che avrebbe difeso la Terra.”
“Ed io e Oliver lo abbiamo sempre saputo.” Disse Della. “Mi ha raccontato la sua storia quando ci siamo fidanzati, e ho deciso di restare al suo fianco, così ho indossato i panni di Dolly Paprika, mentre lui quelli di suo nonno, anche se leggermente modificati in modo da non confondersi con te.”
“Dolly e Phantom!” Esclamò Uno. “Voi due siete i famosi ladri che compiono furti in tutto in mondo!”
“Risposta esatta, cara la mia testa verde.” Rispose Della. “È così che abbiamo conosciuto il Razziatore. E non appena lo abbiamo visto, abbiamo capito che era lui che aveva incontrato Fantomius.”
“Così ho fatto come mi hanno chiesto. Per il modesto prezzo di un diamante.”
“Esatto. Poi-”
Ma stavolta Della non finì la frase che si ritrovò contro il muro, tenuta per la maglietta dal fratello.
“Tu… Tu hai abbandonato Qui, Quo e Qua per andare in giro per il mondo a rubare?!” Urlò.
“Hai sentito quello che ho detto? Lo abbiamo fatto per incontrare il Razziatore e lasciare così che Fantomius t’incontrasse. Non avevamo altra scelta… E non credere che lo abbiamo fatto volentieri! Ma sapevo che con te sarebbero stati al sicuro!”
“Sicuro?! E infatti guarda ora come sono al sicuro! Se già sapevi che sarei diventato Paperinik, come ti è saltato in mente di mandarli da me?! E dire che eri tu quella più intelligente tra noi due!”
“Preferivi forse che diventassero tre ladri come noi?! Ti ricordo che hanno fatto esplodere un petardo sotto la sedia di Oliver quando avevano pochi anni! Immagina cosa avrebbero fatto restando con noi! Invece con te sono diventati dei bravi ragazzi! Hanno scoperto cose che nessuno avrebbe mai immaginato o sperato di trovare!”
“Sì, è come dici tu! Ma dimmi, come dovevo rispondergli quando venivano a chiedermi dove eravate?! Come dovevo comportarmi quando li sentivo singhiozzare nel sonno mentre vi chiamavano?! Quando vedevo la loro espressione mentre i loro compagni di classe correvano incontro ai loro genitori, e loro avevano solo me, uno zio squattrinato, pigro e facile all’ira?! Rispondimi! Cosa avrei dovuto fare?!”
“Un giorno capiranno che era necessario… Non ci aspettiamo che ci perdonino. Sappiamo che non è possibile. Ma l’abbiamo fatto anche per loro! Dovevamo garantirgli un futuro non da schiavi!”
Paperinik la lasciò andare, per poi raggiungere lo schermo con Uno. “Cerca di rintracciare Vendor il prima possibile. Controlla anche dentro i cartoni se necessario, ma non osare lasciare indietro un solo centimetro quadrato di questa città!”
“Comincia a cercare dai laboratori che si occupano di chimica.” Suggerì Pikappa. “Cercherà di migliorare il suo gas in modo che non si possa creare un antidoto, ma se lo conosco, non torcerà un capello ai nipotini finché non ci faremo vivi. E sarà lui a mandare l’invito. Quindi dobbiamo anticiparlo.”
Uno annuì, per poi girarsi verso l’ascensore, la cui luce si era accesa.
“Che succede?” Chiese Paperinik.
“Qualcuno ha usato il codice d’emergenza per attivare l’ascensore.” Rispose l’intelligenza artificiale. “Ha anche disattivato la telecamera e i sensori al suo interno.”
“Everett?” Domandò ancora l’eroe, attirando l’attenzione del suo doppio.
“Tu conosci Everett di persona?”
“L’ho incontrato un paio di volte… ma di solito non torna a Paperopoli. Resta tutto il tempo nel tempio dove si è ritirato.”
Qualunque altra discussione s’interruppe quando la porta dell’ascensore si aprì.
Dal suo interno volò una borsa, che cadde sul pavimento con un forte fragore.
“Bene… direi che sono ancora in tempo.” Commentò una voce, facendo spalancare gli occhi a tutti i presenti, con l’esclusione di Lyla e del Razziatore.
“TU?!” Esclamarono tutti quanti, compreso Uno, che usò tutti i suoi schermi per annunciare la sua sorpresa.
 
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“Lasciaci andare!” Urlarono i tre gemelli, che si trovavano legati a una sedia. “Quando lo zio Paperino lo verrà a sapere farà di tutto per aiutare Paperinik!”
Vendor ridacchiò, mentre lavorava con diversi liquidi. “E dire che l’ho anche detto chiaramente. Vostro zio ha già provato a salvarvi, e sebbene ce ne fossero due di lui, ha miseramente fallito.”
“Se credi davvero che lo zio Paperino e Paperinik siano la stessa persona, allora sei più pazzo di quel che sembri!” Fece Qui. “Prima probabilmente indossava un suo costume solo per aiutarlo. Non sarebbe la prima volta. Inoltre lo abbiamo visto più volte al suo fianco. Come avrebbe fatto?”
“Ha un amico con vaste conoscenze, soprattutto in campo di robotica. È riuscito a costruire un perfetto droide in grado di contenere la memoria completa di un papero. Ed era così perfetto che non sono nemmeno riuscito a modificarlo, ma averci lavorato sopra valeva il costo di salvare il mio vecchio nemico. E Pikappa era così disperato… chissà cosa farà ora con la mia nuova creatura.”
“Cos’hai fatto al nostro papà?” Domandò Qua.
“Oh, l’ho solo forzato a evolversi. Sfortunatamente quel gas era solo un prototipo… non ho avuto molto tempo da quando mi sono risvegliato in questo mondo, perciò ho usato una vecchia formula.”
“Questo mondo? Da dove vieni esattamente?”
“Certo che siete curiosi… fate molte più domande di vostro zio.”
“Siamo Giovani Marmotte!” Risposero i tre gemelli assieme. “È ovvio che vogliamo sapere la verità!”
“Ah, le Giovani Marmotte!” Esclamò Vendor. “Sì, conosco quel gruppo… ci ho anche fatto parte da piccolo. Ahimè, mi buttarono fuori quando provai a mutare un animaletto… Anche allora ero altamente incompreso.”
Versando il contenuto di una fiala in un’altra, Vulnus sorrise. “Però approvo la vostra curiosità. Potreste essere ottimi scienziati… Da dove vengo, avete chiesto? La risposta più probabile è una realtà alternativa.”
“Un mondo parallelo quindi?” Tradusse Quo.
“Esatto, ma non solo: questo è già il secondo mondo che visito. Il primo, oltre al mio, non l’ho visto bene. Ci sono rimasto solo per pochi minuti. E a quando pare, Pikappa non si ricorda di nulla.”
“Perché continui a chiamare Paperinik ‘Pikappa’?”
“Perché nel mio mondo il suo nome era quello. E, sapete, si mantengono le vecchie abitudini. Ad ogni modo, è stato lì che ho incontrato Paperino, ed è stato in quell’occasione che ho sentito la confessione di vostro zio. Pikappa, proprio come me, era stato proiettato in quel nuovo mondo, ma a differenza mia, che mi sono ritrovato nel mio corpo, lui era solo una proiezione. Ho approfittato del fatto che il Vulnus Vendor di quella dimensione fosse stato colpito fatalmente, e mi sono ritrovato a poter usare il suo corpo. Ho sentito chiaramente Pikappa dire di essere Paperino e raccontare alla sua controparte che cos’era successo. Da quel che ho capito, il nostro mondo è stato cancellato in seguito alla modifica del passato. E mentre parlava, io cominciavo a ricordare tutto quello che l’altro me era stato. Così ho scoperto che i miei insuccessi erano dovuti tutti a Pikappa e ai suoi amici supereroi. L’altro me era diventato l’uomo più importante della Terra! Un rinomato scienziato apprezzato da tutti! Un benefattore dell’umanità! E là non esistevano i supereroi!”
“Se sei stato fermato tante volte, forse i tuoi metodi non sono proprio giusti. Non ti è mai venuto in mente?” Disse Quo.
“Sciocchezze! Io SONO il più grande genio di sempre! E lo dimostrerò in questo nuovo mondo!”
“Sai… non sei cambiato minimamente.” S’intromise una voce.
Prima che Vendor potesse agire, due pugni neri colpirono il tavolo, distruggendolo e facendo cadere a terra tutte le provette.
Occupato com’era a parlare, Vulnus non si era accorto dell’apertura del vortice temporale alle spalle dei tre paperotti. E ora lì, pronti ad affrontarlo, c’erano Paperinik e Pikappa, affiancati dal Razziatore, Dolly Paprika e Paperinika.
I due pugni estensibili tornarono al loro posto, mentre i supereroi lo guardarono con puro disprezzo.
“Vendor… Stavolta ti fermeremo per sempre. Non commetterò più l’errore di lasciarti libero!” Sentenziò Pikappa.

   
 
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