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Autore: Megumi e Gotely    21/05/2009    0 recensioni
Due ragazze.
Due amiche, come sorelle.
Un ragazzo. Una scommessa.
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EmmA

 

 

 

9:30 del mattino.

Mi svegliai di buon umore, scesi le scale e mi inoltrai in cucina a fare colazione.

Trovai Edmund che consumava del caffè con i biscotti leggendo il giornale.

<< Buongiorno Emma >> mi disse gentilmente con quel tanto odiato accento tedesco.

<< ’Giorno Edmund >> presi la granita che c’era nel freezer e riscaldai la brioche. << Sai per caso dov’è la mamma? >>

<< E’ andata a mare con Damiano, perché? >> mi guardò attraverso gli occhiali.

<< No, così…volevo informarla che oggi ho gli allenamenti, mangio con papà e credo che tornerò tardi. Glielo dici tu? >>

<< Okay tranquilla >> riprese a leggere.

<< Grazie mille >> consumai la mia granita e misi tutto in ordine << Vado, a stasera! >>

<< Ciao >> e chiusi la porta.

 

Arrivai a casa di mio padre con il motorino e suonai alla sua porta.

Cinque minuti dopo nessuno mi aveva aperto, ero davvero intenzionata ad andarmene, quando finalmente mi aprì.

<< Era ora… >> notai che i capelli castani erano scompigliati ed era a petto nudo.

<< Ciao Emma…che ci fai a quest’ora? >>

<< Come che ci faccio a quest’ora? Sono le 10:30 e abbiamo gli allenamenti! >>

<< Oh cazzo! Me l’ero dimenticato! Mi vesto subito… >>

Dietro le sue spalle intravidi una donna con una coperta addosso.

Papà si trovò davvero in imbarazzo quando capì dalla mia espressione il mio ribrezzo.

<< Chi è? >> chiese in modo grezzo la spilungona bionda con la sigaretta in mano.

<< Mia figlia…ma entra Emma! >>

Entrai con una nausea incredibile, la casa era sotto sopra e sembrava anche sporca.

<< Emma ti presento Nadia, Nadia ti presento Emma >>

Nadia mi porse la mano, io sorrisi ma non ricambiai il gesto, chissà cosa aveva fatto con quella mano…rabbrividì.

<< Molto educata questa tua figlia >> commentò lei andando in salotto, certo io non ero educata, però era educata lei che si presentava così ad una diciassettenne? Aveva i capelli in aria, la matita sbavata, una coperta che le copriva il corpo…

Insomma che modi! Mi sembrava di essere in un bordello!

<< Vuoi del caffè Emma? >> chiese mio padre dalla cucina.

<< No grazie…ho già fatto colazione >>

Mi sedetti sul divano e accesi la tv, avevo il telecomando in mano e non smettevo un attimo di cambiare canale, non ero interessata alla tv, avevo mille pensieri per la testa.

<< Eccomi! Sono pronto, andiamo? >>

<< Si >> risposi fredda, lui se ne accorse ma non mi disse niente.

<< Vieni andiamo con il mio Beverly e la vespa la mettiamo in garage >>

Fatto tutto, ci recammo al campo di calcio.

<< Capitano! >> lo chiamarono da lontano i ragazzi, il primo della fila era il nuovo capitano Fabio.

<< Ciao ragazzi, scusate il ritardo, ma mi sono svegliato tardi, se non fosse stato per mia figlia a quest’ora non venivo proprio! >>

<< Menomale che allora c’è Emma… >> commentò Fabio con tono calmo e pacato, mi guardò e di nuovo un altro tic.

Cercai di non ridere guardando altrove.

<< Okay…andiamo a giocare >> mio padre spezzò quella specie di aria come dire…sinistra? Che si era creato dopo il commento di Fabio.

Che aveva quel ragazzo che non andava? E soprattutto perché mio padre si era irrigidito così? Bah…ero pazza non ci capivo nulla.

<< Bene! Emma vai in attacco con Fabio e Gabriele, Carlo tu vai in difesa con Gianluca e Paolo, Gianni, vai tu in porta questa volta! Gli altri prendano i loro posti dall’altra parte del campo! >>

Quando tutti si prepararono, mio padre suonò l’inizio dell’allenamento.

Fabio mi passò subito la palla, e per tutto il tempo mi fu vicino, ogni volta che avevo difficoltà nel tenere la palla, mi aiutava, ogni volta che lui aveva la possibilità di fare goal mi tirava la palla per farlo fare a me. Boh…i capitani erano tutti così? Oppure era Davide ad essere egoista comportandosi da super uomo? Ma cosa importava in fondo?  Adesso c’era Fabio ed era molto gentile e premuroso con tutti i compagni, anche se particolarmente con me. Niente da commentare, quel ragazzo iniziava a piacermi.

Finiti gli allenamenti eravamo morti sfiniti, il caldo era peggiorato inesorabilmente.

Andai nello spogliatoio mi feci una doccia veloce e mi cambiai i vestiti, appena fui pronta mi ritrovai davanti Fabio.

<< Ciao... >> dissi imbarazzata.

<< Ciao, posso chiederti una cosa? >>

Inarcai un sopracciglio << Certo, dimmi >>

<< Tu sei una ragazza molto simpatica e mi piacerebbe molto uscire con te…domani sera, ti va? >>

Rimasi a bocca aperta. << Eh?! Cioè, domani sera…domani sera sono impegnata con una mia amica, sai com’è oggi non possiamo uscire e gli ho promesso domani… >>

<< E’ perfetto! Farò venire un amico, così possiamo uscire tranquillamente tutti e quattro, ti va? >>

<< Veramente… >>

<< E dai! Ti prego Emma, te lo prometto, ci divertiremo da matti! >>

E fu così che mi arresi. << Okay va bene… >>

<< Dammi il tuo numero così ti farò sapere di più >>

Gli diedi il mio numero e lui mi diede il suo.

<< Vedrai Emma, non te ne pentirai >> e mi stampò un bacio sulla guancia.

Un improvviso calore mi salì al cervello.

Lo guardai uscire dallo spogliatoio e sospirai.

Che stupida, quello doveva essere il mio primo appuntamento e lo dovevo condividere con Serena. Grandioso! Magari Fabio si innamorerà di lei, come sempre.

<< Emma sei dentro? >> era la voce di mio padre.

<< Si papà, sto uscendo >>

Pranzammo insieme e mi chiese del più e del meno.

Una domanda mi fece insospettire: << Come sta tua madre? >>

<< Bene >> risposi io << Perché? >>

<< Così…la vedo felice con quell’uomo, è un tedesco vero? >>

<< Si…già sembra felice, poi da quando hanno avuto quella specie di bambino… >>

<< Emma…non dovresti parlare così di tuo fratello >> mi rimproverò lui.

<< Lo so ma…alcune volte desidero che quel bambino sia figlio pure tuo papà. Damiano ha rotto ogni mia speranza, ogni mia illusione! Credevo che sareste tornati insieme, ma quel bambino ha chiuso a chiave quella porta e l’ha gettata in pozzo senza fondo… >> abbassai lo sguardo.

<< Mi dispiace tesoro, mi dispiace che sia finito tutto, mi dispiace di averti fatto soffrire…mi dispiace >>

 

Quando tornai a casa erano le 7, Cuimip e Damiano mi vennero incontro alla porta.

<< Ciao mostriciattoli, come vi è andata la giornata? >>

<< Perché ci chiami mostriciattoli? Io sono Damiano e lui è Cuip! >>

<< Cuimip idiota! Si chiama Cuimip! >>

E ovviamente, come al solito scoppiò a piangere.

<< Mio Dio Emma! Siamo stati in pace per tutto il giorno!>> lo prese in braccio <>

<< Mio Dio mamma! Io sono stata in pace con papà tutto il giorno senza te e quella specie di cretino che ti tieni in braccio! Sono stufa! Sono stufa di questa famiglia! >>

Corsi su per le scale mentre mia madre mi sbraitava alle spalle.

Non so per quanto tempo piansi quella sera, però avevo pianto talmente tanto che mi ritrovai senza più lacrime agli occhi. Lasciavo che la voce di mia madre mi chiamasse da sotto per la cena, non so per quanto tempo continuò a farlo, però sono pronta a giurare che lo fece davvero tanto.

Solo dopo le undici di sera presi il cellulare e scrissi un messaggio.

 

Serena, domani sera Fabio(il nuovo

allenatore della squadra) mi ha

invitata fuori, ci sei anche tu,

mi ha detto che farà venire

un suo amico…spero che sarai

d’accordo. Ti prego, niente risposta,

oggi è stata una giornata pessima.

Non mi va di parlare.

Ci sentiamo domani per metterci

d’accordo. Baci Emma

 

 

Caro diario,

oggi è stata una giornata pessima,ho perso davvero ogni minima speranza, non pensavo che ancora dentro il mio cuore ce ne fosse rimasta ancora un po’.

Me la sono presa con Damiano per la rottura definitiva dei miei, sono stata un idiota, come sempre, è piccolo, quel bambino si può dire che l’ho cresciuto io, ha un po’ del mio sangue nelle sue vene, è mio fratello.

Eppure sono qua, ti giuro solennemente che da domani in poi rispetterò un po’ di più mio fratello, lo farò di più questa volta, lo prometto.

Inoltre la giornata non è mica finita qui!

Fabio mi ha invitata fuori con un suo amico e Serena, sono curiosa di come si svolgerà la serata…

Mmm…forse il “tic” di Fabio in realtà non era solo un tic…sbaglio?

 

A domani Emma

 

  
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