Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Harry Fine    11/12/2016    1 recensioni
In questa storia, il mondo è diviso in quattro parti, le tribù dell'acqua, la nazione del fuoco, i loro regno della Terra e i templi dell'aria, in cui i dominatori degli elementi vivono. All'inizio, l'armonia dominava su tutto, ma poi i dominatori del fuoco, dominati da un uomo pericoloso e geniale, attaccarono gli altri popoli, distruggendo l'equilibrio. In questa situazione, solo dodici giovani dominatori possono salvare il mondo. Ci riusciranno? O soccomberanno?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Naraku, Nuovo personaggio, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Dopo un breve periodo di volo in gruppo, gli undici dominatori si divisero, per poter raggiungere le tre nazioni sotto attacco per evitare che si scatenasse il peggio. I primi ad arrivare a destinazione furono Kagome, Kikyo, Koga e Tomoe. Loro stavano inseguendo a rotta di collo lo spirito dei venti, che si stava dirigendo verso la loro patria a gran velocità, scatenando, nel contempo, uragani e terribili tempeste di vento in ogni luogo che attraversava. I tre dominatori della terra, per evitare di essere sopraffatti e spazzati via dal continuo turbinio dell’aria, stavano schizzando nel cielo ad una velocità talmente folle, da sorprendere persino loro stessi. Quando videro la gigantesca ed eterea figura dello spirito Kaze, che incombeva minaccioso sulla vastissima città di Ba Sing Se, capirono che quella sarebbe stata, senza ombra di dubbio, la battaglia più dura che avrebbero mai potuto sostenere. Più si avvicinavano all’immenso essere primordiale, più gli uragani causati dai movimenti dei capelli e dai suoi respiri diventavano intensi. Proprio quando i tre arrivarono al suo cospetto, l’incarnazione dell’aria parlò. 《Popolo del regno della terra. Io sono Kaze, lo spirito dei venti e degli uragani. Vengo qui, in nome del mio padrone Naraku, per chiedervi di sottomettervi a lui senza lottare. Se lo farete, io me ne andrò in pace, e non ci saranno inutili spargimenti di sangue innocente.》. Proprio quando Terminò di parlare, una roccia lo colpì all’altezza della tempia. A questa, ne seguirono molte, molte altre. 《Noi non ci consegneremo mai a quel folle del tuo padrone!》 Urlò una voce. 《Esatto. Combatteremo fino alla morte se si rivelerà necessario.》 Rincarò un’altra. Allora lo spirito mosse il braccio con forza, scatenando una terribile bufera di venti freddi che avvolse tutta la città e iniziò a congelare ciò che restava delle antiche mura della città. I dominatori più esperti, notando L’attacco, provvedettero ad innalzare degli enormi scudi di diamante per proteggersi e bloccare l’assalto, creando una sorta di enorme e durissima cupola. Allora, anche i tre aspiranti guardiani della terra e il ragazzo del fuoco decisero di scendere in campo per proteggere la loro patria da Kaze. Sfruttando la loro nuova capacità di volare, iniziarono a ruotare rapidissimi intorno allo spirito di vento, creando delle lunghe liane e catene di metallo incandescente che cercarono di legarlo, ma gli passarono semplicemente attraverso senza fargli niente. 《Accidenti. Quel coso è fatto di aria. Come si fa a combattere l’aria!?》 Esclamò Kagome frustrata. Tomoe cercò di utilizzare il suo dominio sul polline per creare alcune delle sue illusioni, ma non servì a nulla. Il vento spazzava via ogni cosa che incontrava e la faceva a pezzi in meno di un secondo. Di colpo, i ragazzi si accorsero che il turbini stavano creando delle specie di gabbie in continuo movimento attorno ai loro corpi. Quando queste si fermarono, i tre sentirono che i loro corpi venivano compressi all’inverosimile e che, quindi, erano caduti in una trappola. Lo spirito, data la sua altezza, non era un grado di catturarli con le mani, ma non ne aveva bisogno. Lui era il vento stesso. Poteva plasmarlo e muoverlo come più gli piaceva, perché non era altro che una vera e propria estensione del suo corpo. Kikyo, capendo che, di lì a poco, sarebbero precipitati verso la loro fine, creò delle placche di metallo che spaccarono l’aria solidificata e li liberarono appena in tempo. Poi, Kagome e Tomoe fecero partire a tutta velocità delle colate di fango gigantesche verso di lui. Queste sembrarono funzionare, ma non erano sufficienti. Anzi, servirono più che altro a far infuriare Kaze. L’aria circostante creò un gigantesco tifone di venti, grandine e pioggia, addensando nel cielo una delle più grandi tempeste mai viste nella storia dei dominatori. 《Che cosa possiamo fare!? Verremo tutti schiacciati!》 Urlò Koga, cercando di resistere all’impetuosità del tifone. 《No. Assolutamente no. Abbiamo sconfitto uno psammosqualo, riusciremo anche a battere questo mostro.》 Gridò Tomoe di rimando. A quel punto, il ragazzo albino notò una cosa molto importante. All’interno del petto erano rimaste impigliate alcune particelle di fango e roccia, che sembravano, in qualche modo, rallentare i movimenti dello spirito, anche se di poco. Il dominatore della terra, capendo che quella poteva essere la loro unica ancora di salvezza, diede fondo a tutto il suo potere. La terra diventò di colpo molle e fangosa, generando delle tremende onde che iniziarono a travolgere lo spirito. Queste gli passavano attraverso, ma ad ogni attacco, una piccola percentuale di fango restava imprigionata dentro il suo corpo, rallentando i suoi movimenti e rendendolo parzialmente tangibile. Quando lo spirito se ne rese conto, cercò di fuggire, ma non aveva scampo. I ragazzi iniziarono a bombardare il suo corpo con ogni genere di attacco di terra e fuoco, colpendolo in più punti. Il loro nemico non riusciva a crederci. Lui, che era il più potente e il più antico tra tutti i dominatori dell’aria, si stava ritrovando in difficoltà combattendo contro dei ragazzini. Capì che non sarebbe riuscito a batterli da solo, così decise di tirare fuori il suo asso nella manica e riportare in equilibrio la battaglia. Il suo corpo etereo si tramutò in un ciclone, che catturò tra le sue spire Kagome, Kikyo, Tomoe e Koga, portandoli via con sé. I ragazzi cercarono di opporre resistenza, ma non ebbero abbastanza tempo per reagire. I venti li trasportarono per almeno due ore, mentre loro cercavano disperatamente di liberarsi dalla loro stretta. Quando, finalmente, lo spirito li liberò, i quattro videro che erano finiti da tutt’altro parte rispetto a dove erano prima. Si trovavano tra le cime delle Alpi italiane, nei luoghi più brulli e protetti, dove sorgevano i bellissimi templi dell’aria, costruzioni bianche e azzurrine, luoghi di eterna meditazione e sommo apprendimento. Solo che la solita quiete che avvolgeva quei luoghi così mistici era spezzata dai rumori di uno scontro. Questo perché, non c’erano solo loro e Kaze in quel posto, erano presenti anche tutti i loro amici, che stavano combattendo strenuamente contro Mizu, Kasai e Chikyu, che sembravano inarrestabili, ma avevano ricevuto ugualmente molti danni. Si vedeva che nessuna delle due parti se la stava cavando tanto bene. Sui corpi di Inuyasha e di tutti gli altri spiccavano diversi tagli ed escoriazioni causate dai diversi impatti che avevano avuto col terreno o con le pareti rocciose. Il ragazzo dai capelli argentei fu il primo ad accorgersi del loro arrivo. 《Kagome! Ragazzi! Allora siete qui.》 Disse, bloccando nel contempo una frustata d’acqua da parte dello spirito marino. 《Si. Non so perché, ma quel pallone gonfiato d’aria ci ha trasportato fin qua.》 Rispose Koga, evitando un masso lanciato dall’entità di terra. 《Beh, almeno adesso potete aiutarci.》 Disse Miroku. Lui, Nanami e Mizuki stavano cercando di contenere il più possibile le fiamme del mostro lavico, ma erano tutti stremati. Anche se gli scontri non erano iniziati poi da molto tempo, quelli erano esseri in grado di scatenare attacchi di potenza indescrivibile. Cercare di ribellarsi a loro, era quasi come cercare di afferrare del fumo. Infatti, nonostante tutti i loro attacchi, utilizzati anche in combinata, quegli affari sembravano non sentirne nemmeno la presenza. Di colpo, però, Rin mandò a segno una terribile onda sonora che colpì Mizu in pieno. La superficie del suo corpo fu come attraversata da un’increspatura, che mandò leggermente in tilt la forma fisica dello spirito, facendo venire un’idea ad Inuyasha. 《Kurama! Rin! Mi servono tantissimi suoni. I più alti e tremendi che riuscite ad evocare. Dobbiamo farli convergere tutti contro quella bolla d’acqua ingrassata. Voi altri tenete lontani gli altri spiriti.》. I due interpellati si disposero sui lati della presenza elementale ed iniziarono a muovere le braccia. Una vera e propria tempesta di suoni antichi e lontani si riversò in quella valle tra i monti. La presenza acquatica si portò le mani alla testa, come se fosse stata affetta da una forte emicrania, mentre il suo corpo si muoveva fuori controllo, assumendo varie forme in maniera sempre più convulsa, in balia di tutti quei rumori che le impedivano di tenere sotto controllo la sua forma. Però, nonostante le diverse difficoltà, riuscì a mandare una frustata d’acqua contro la ragazzina dell’aria. Lei, colta di sorpresa, non riuscì a scansarsi. Pensò che fosse arrivata la sua fine, ma un’ombra dai lunghissimi capelli argentei si parò di fronte a lei e rispedì il colpo al mittente appena in tempo. La quindicenne, quando vide il suo salvatore, non potè fare a meno di restare a bocca aperta, esattamente come tutti i suoi compagni. Sesshomaru era intervenuto per aiutarla, ed ora le stava porgendo la mano per aiutarla a rialzarsi, sorridendo le in maniera gentile. La ragazza, seppur arrossendo vistosamente, accettò l’aiuto e si tirò su. Quando tutti gli altri riconobbero il dominatore del fuoco, gli lanciarono diverse occhiate sorprese. Lui, riprendendo di colpo la sua solita espressione gelida ed imperturbabile, disse 《Ne parliamo dopo va bene?》 Chiese. Un rumore bizzarro li fece voltare tutti. Mizu era riuscita a riprendere il controllo della sua forma fisica e stava per ritornare all’attacco, accompagnata dai suoi compagni. Ma stavolta, i ragazzi sapevano cosa fare. Kurama e Rin ricominciarono a creare i suoni, dando fondo a tutti i loro poteri, mentre Inuyasha iniziava ad evocare i venti. Ma non erano semplici venti. Le nuvole, sospinte dalle potenti correnti d’aria, iniziarono ad ingombrare il cielo, per poi caricarsi di energia elettrica. 《Venite qui, mocciosi!》 Urlò la creatura d’acqua, correndo a tutta birra verso di loro, proprio come farebbe un toro con un matador. Lo spirito, tra la troppa foga, l’attacco sonoro e i venti che deformavano il suo corpo in vari modi e costringendola a focalizzarsi su questo, non si accorse subito del pericolo in cui si trovava. Quando si rese conto dell’enorme cumulo di nubi, era ormai tardi. Inuyasha, nonostante il tremendo sforzo che stava sopportando per tenere in piedi la tempesta, sorrise in una maniera leggermente spaventosa. 《Ti saluto.》 Disse semplicemente. Abbassò il braccio, facendo cadere un terribile ed enorme fulmine su Mizu. L’urlo di dolore che seguì all’impatto, fece accapponare la pelle a tutti i presenti. All’inizio, sembrava che stesse cercando di resistere alla terribile scarica. Incredibilmente, però, probabilmente anche grazie alle poderose tempeste di suoni di Rin e Kurama, la forma fisica dello spirito non resse il colpo al alta tensione ed esplose, letteralmente, rilasciando una gigantesca nuvola blu e azzurra. Quando questa si dissolse, al posto dell’entità astrale c’era solo un gigantesco cratere, i non cui scintillava un grosso cristallo di zaffiro, prontamente recuperato dal ragazzo dai capelli rossi. Inuyasha e i suoi due compagni di dominio rimasero leggermente spiazzati dalla facilità in cui erano riusciti a batterla, ma furono costretti a riaversi in fretta, visto che dovettero evitare di essere travolti da una tremenda colata di lava lanciata da Kasai. Per fortuna, la scansarono e permisero a Miroku, Nanami e Mizuki di cogliere di sorpresa lo spirito. Sfruttando i diversi fiumi che solcavano le montagne circostanti, trasformarono la piana in un gigantesco lago. Lo spirito di fuoco, ritrovandosi di colpo dentro un elemento sfavorevole, cercò di non muoversi troppo, per evitare di far solidificare ancora di più le sue gambe, che si stavano trasformando in semplice pietra lavica stando a contatto con l’acqua. Dalle sue braccia iniziarono a piovere delle scintille fiammeggianti, che si abbatterono sui ragazzi. Per fortuna, l’acqua circostante eliminò l’effetto del colpo prima che potesse diventare pericoloso. 《Direi che, avendo eliminato un avversario in maniera piuttosto originale, anche noi potremo fare qualcosa di speciale.》 Disse Miroku con un sorriso sornione. Tutti e tre sparirono sott’acqua, iniziando a mettere in pratica una delle prime tecniche che avevano appreso da Ririchyio. Tutta l’acqua lì presente si spostò di colpo in cielo, trasformandosi in neve. Quando scese di nuovo giù, travolgendo tutto con la forza di una valanga, Chikyu, Kaze, Kagome e tutti gli altri fecero appena in tempo a proteggersi, mentre Kasai, ancora bloccato per terra dalle sue parti solidificate, venne centrato in pieno. Una gigantesca nuvola di vapore si alzò dal corpo dello spirito, mentre questo di ricopriva di placche laviche raffreddate. 《Dannati mocciosi. Il mio signore Naraku ha dato l’ordine di conquistare le altre tre nazioni e di distruggere chiunque cerchi di ostacolarlo. Voi farete esattamente quella fine.》《Io non penso proprio.》 Ribatté Nanami. Altra acqua si riversò nella valle, solo che stavolta, guidata dai poteri dei tre dominatori dell’acqua, iniziò ad aumentare, ricoprendo completamente lo spirito del fuoco. Quando vide le mani di fiamme, che la presenza elementale aveva rivolto verso l’alto per cercare aiuto, sparire sotto i flutti, Mizuki iniziò ad esultare, ma la sua gioia fu breve. Uno scintillio fiammeggiante fece evaporare gran parte dell’acqua lì presente, mentre Kasai riemergere in tutta la sua furia. Nonostante tutto, lo spirito era riuscito a trovare la forza sufficiente per resistere e rispondere all’attacco. Le vampate rischiavano di distruggere tutto, ma la continua azione delle onde ne limitava gli effetti. 《Ragazzi, adesso dobbiamo assolutamente farlo sprofondare. Non riusciremo a tenere tutta quest’acqua sotto controllo ancora per molto.》 Disse Miroku. Gli altri due annuirono. Muovendo le mani in perfetta sincronia, fecero in modo che il lago che avevano creato si trasformasse in un gigantesco mulinello che catturò Kasai tra le sue spire. La pressione annientò la forma fisica dello spirito. Un’esplosione tremenda, seguita da una nuvola arancione e rossa, fece comprendere a tutti che anche il secondo spirito era stato sconfitto. L’unica cosa che era rimasta di lui era un grosso rubino, che era caduto tra le mani di Mizuki. A quella vista, Chikyu e Kaze si precipitarono a tutta velocità verso i ragazzi, ma tantissimi raggi esplosivi impattarono di colpo contro lo spirito della terra, causando una poderosa esplosione. Una fiammata si propagò sul suo corpo, bloccandolo lì in un continuo turbine arancione. Tutti rivolsero la loro attenzione verso il punto di provenienza dell’attacco. Sesshomaru aveva puntato la mano contro lo spirito prima che chiunque altro riuscisse anche solo a muovere un muscolo. 《Caspita.》 Esclamarono ammirati Sango e Koga. Entrambi si disposero al suo fianco. Fecero partire tantissimi raggi esplosivi e fiammate di notevolissima potenza. Ma la cosa più notevole era la tecnica di Sesshomaru. Ad ogni esplosione, riusciva ad ingigantire le fiamme che ne scaturivano, avvolgendo completamente il corpo dello spirito di terra. E lui, probabilmente perché era in parte vegetale, non riusciva neanche a muoversi per rispondere agli attacchi. 《Cavolo Inuyasha. Tuo fratello è davvero fantastico.》 Disse Rin con aria sognante. 《Hm hm. Hey Rin, non è che ti piace un po’ Sesshomaru?》 Chiesero Nanami e Kagome alla ragazzina con un sorriso sardonico. Lei arrossì violentemente. Intanto, Koga e Sango stavamo facendo piovere una colata di magma su Chikyu. Lui si era acceso come una torcia, consumandosi lentamente, mentre i tre dominatori del fuoco lo guardavano senza mostrare apparente interesse. Di colpo, la presenza astrale cercò di tirare un pugno verso di loro, ma la ragazza fece schiacciare le sue fruste di fuoco attorno al suo polso, mentre gli altri due facevano allungare di nuovo il fuoco sul suo corpo, per poi solidificarlo in un colpo solo. 《Wow. Quei tre sono incredibili.》 Commentò Kikyo. 《Già. E Sanguccia è davvero eccitante quando combatte!》 Disse Miroku con la sua solita aria da pervertito. Gli altri sospirarono con aria rassegnata mentre guardavano i tre utilizzare l’involucro di lava solidificata per comprimere il corpo di Chikyu, mettendoci sempre più forza, fino a quando anche la sua forma fisica collassò, sparendo in una nuvola verde e oro, lasciando dietro di sé solo uno smeraldo di dimensioni enormi, prontamente recuperato da Sesshomaru. Alla fine, Kaze era rimasto da solo. Cercò di colpire i primi nove dominatori e mandarli al tappeto, ma Kagome, Tomoe e Kikyo gli arrivarono addosso più in fretta di quanto avesse previsto. Tutti e tre videro che i brandelli di fango che avevano utilizzato contro di lui erano ancora bloccati dentro il suo petto e decisero ti di approfittare di questo suo punto debole. 《Hey Kaze, vuoi farti un bel bagno di fango?》 Chiese la ragazza più grande. L’acqua evocata dai tre dominatori dell’acqua si trasformò in fango, provocando enormi onde castane, che costrinsero lo spirito a ritirarsi. Avendo già avuto un assaggio dei suoi poteri, decisero di non dargli tregua e di impedirgli di muoversi. Subito Tomoe e Kagome, avendo già visto che piante e rocce non servivano a niente contro di lui, utilizzarono la stessa tecnica della sua compagna di dominio. Valanghe ed eruzioni di acqua fangosa iniziarono a spuntare da ogni parte. Lo spirito, sempre più costretto alla ritirata, si ritrovò ben presto accerchiato. 《Non è possibile! Noi, gli spiriti primordiali, sconfitti da un gruppetto di ragazzini!? Non è possibile!》《Non esserne tanto sicuro. Abbiamo affrontato minacce tremende. Non siamo arrivati impreparati a questa battaglia.》 Risposero in coro. Di colpo, Kikyo battè il piede a terra, creando dei lunghi schermi di Diamante, che iniziarono a sovrapporsi e a bloccare lo spirito del vento all’interno di un gigantesco prisma, ma non era ancora finita. Anche i suoi compagni iniziarono a darsi da fare, generando delle lunghissime liane e delle placche di metallo che avvolsero il prisma, bloccando qualsiasi punto di accesso per l’aria. Poi, iniziarono a comprimere il tutto fino a trasformarla in una palla di dimensioni minuscole. 《Inuyasha, a te l’onore.》 Urlò la ragazza più giovane. Il suo ragazzo sorrise e lanciò una tremenda lama d’aria solida che fece sparire Kaze in una nuvola bianca e verde acqua, facendo rimanete al suo posto solo un gigantesco diamante. Quando le quattro gemme furono presenti, iniziarono a risplendere, fino a quando i quattro spiriti primordiali non rifecero la loro comparsa. I ragazzi si prepararono a lottare di nuovo, ma loro li fermarono. 《Aspettate. Non è nostra intenzione farvi del male.》 Disse Chikyu. 《Certo, come no.》 Ribatté sarcasticamente Kurama. 《È vero. Era Naraku a manovrarci come se fossimo dei burattini.》 Continuò Mizu.《Ha ragione lei. Per questo vi ringraziamo di averci liberato. Ora non gli permetteremo più di controllare le nostre menti.》 Disse Kaze. Neanche finito di dirlo, che il signore del fuoco fece la sua comparsa, fluttuando sopra le loro teste. 《Non vi permetterò di ribellarvi in questa maniera. Voi vi siete arresi completamente a me. Forse il controllo che avevo su di voi si è indebolito, ma non i vostri obblighi. Io sono il vostro signore!》 Urlò. I quattro spiriti vennero di colpo assorbiti dentro il corpo dell’uomo dai capelli neri. Quando questo successe, lui iniziò a mutare. La sua stazza aumentò fino a diventare pari a quella di Kasai, la sua pelle si fece di colpo Nero rossastra, segnata da diversi simboli runici colorati di un rosso acceso. Gli occhi si accesero di giallo e i capelli diventarono filamenti di ombre. 《Adesso si che posso conquistare tutto il mondo!》 Urlò lui con un sorriso folle. 《Oh, ma andiamo! Un’altra volta!》 Gridarono i ragazzi tutti in coro.
   
 
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