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Autore: SailorDisney    12/12/2016    0 recensioni
Bonnie lo guardò, si sentì mancare il respiro. Si prometteva ogni dannatissimo anno che non avrebbe fatto la figura della stupida, che lo avrebbe salutato come si salutano due persone adulte, che non lo avrebbe fissato inebetita, che ogni cinque minuti sarebbe andata a specchiarsi in bagno per rimettere a posto il rossetto, che non si sarebbe persa nei suoi occhi, che non si sarebbe toccata il ciuffo sulla fronte con fare nervoso. E come ogni anno, quella promessa stava andando a monte nei primi cinque istanti di conversazione.
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Andy, Bonnie
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo, Bonnie si svegliò pimpante.  Si sentiva serena come non si sentiva da tanto tempo. Si vestì di tutta fretta, poi si sedette sul letto a guardare i suoi amici. “Ehi ragazzi… sapeste come era bello ieri sera…” sussurrò. “Avreste dovuto vederlo e... “ si guardò intorno come se qualcuno potesse sentirla. “E’ tornato. Andy è tornato e resterà qui per un bel po’!” disse entusiasta. Poi li strinse forte sorridendo e uscì di gran corsa. Avrebbe approfittato di quella mattina di festa per dare una sistemata al Sunnyside prima del ritorno dei bambini dalle vacanze.

Driin

Andy cercava di riscaldare le mani saltellando sul portico della casa di Bonnie, il freddo era glaciale.

“Andy!” la mamma di Bonnie aprì la porta sorpresa. “Che ci fai qui?”

“Salve Signora Anderson io… sono venuto a riportare questa. Credo sia di Bonnie, l’ha dimenticare ieri da noi e… adesso è meglio che vada, io…”

“Entra! Fa un freddo da matti! Su!” disse lei spingendolo dentro casa.

“No, davvero Signora io…” provò a dire lui.

“Purtroppo Bonnie è già uscita di casa, mi spiace, vi siete mancati per poco!” disse lei ignorando le sue proteste.

“Già…” disse lui pensieroso ma decisamente più tranquillo di entrare in casa, sapendo che lei non c’era.

“Ti dispiacerebbe mettere tu la sciarpa in camera di Bonnie? Intanto io ti preparo una bella cioccolata!” disse la donna avviandosi verso la cucina.

“Non c’è problema…” rispose Andy salendo le scale. Non era stato molte volte in quella casa ma non fu difficile riconoscere la cameretta di Bonnie. Sembrava proprio la camera di una bimba... pareti colorate, letto di legno con un piumone dalle mille stelline ma in fondo… come giudicare? Anche la sua camera era ancora in quel modo, con tanto di lenzuola di Buzz Lightyear che sua mamma aveva gelosamente conservato. Qualcosa attirò l’attenzione di Andy, si sentiva osservato ma si ritrovò lui ad osservare con la stessa intensità. Andy si avvicinò al letto di Bonnie, non poteva crederci. Erano proprio loro, tutti loro. Era come se… lo stessero aspettando. Era come se con i loro sorrisi lo stessero salutando, gli stessi sorrisi che ricordava sui loro volti quando era bambino.

E’ difficile spiegare cosa provò Andy in quel momento, il cuore dapprima batteva lento ma man mano che si avvicinava al letto il cuore pompava sempre più forte, Andy si appoggiò e li prese uno per uno, sfiorò con un dito la coda di Rex e avvertì un sussulto. Poi con entrambe le mani afferrò i coniugi Potato affiancandoli l’uno all’altra, pensando che si guardano così solo una coppia di innamorati. Prese poi Hamm e lo scosse, sentì il rumore di una monetina dentro e sussultò,  ricordava quando era bambino quanto si sentisse importante a conservare un tesoro lì dentro, immaginando di comprare chissà cosa con i soldi all’interno. Poi vide Buzz e Jessie… sorrise istintivamente. Era incredulo, lo stavano aspettando, ne era sicuro. Non era possibile che non fossero cambiati di una virgola ed erano lì… esattamente come li ricordava. Poi Andy scostò il cuscino, sapeva che lui lo avrebbe aspettato. Lo sperava con tutto se stesso. E lui era lì, come sempre, come sempre era stato, lì per lui. Woody, il suo più grande amico. Il suo eterno amico era lì, sorridente, lo guardava. Si guardavano. Andy sentì il respiro mancargli, gli occhi si velarono di lacrime, sfiorò i bottoni della camicia con il dorso della mano, lo prese con cura come oggetto di inestimabile valore, sfiorò la cordicella.

“Sei il mio vice sceriffo preferito.” disse la voce di Woody.

Andy strinse gli occhi. Li chiuse forte. Due grosse lacrime cercarono di uscire a tutti i costi mentre Andy cercava di trattenerle dentro. Si sentiva uno stupido, un bambino, si sentiva quel bambino. Era così felice quando non aveva tutti quei pensieri... perchè non poteva più essere come tanti anni fa? Quando bastava avere Woody e gli altri accanto per stare bene. Eppure… in quel momento ogni cattivo pensiero stava andando via. Sentiva Woody vicino come se un amico lo stesse abbracciando. “Va tutto bene, amico.” diceva. Andy poteva sentirlo distintamente pronunciare quelle parole, dargli una pacca sulla spalla. Sapeva che se avesse potuto, lui lo avrebbe confortato.

“Mi dispiace di essere stato via tanto…” sussurrò Andy mordendosi il labbro e cercando di tenere dentro le lacrime. In pochi sanno cosa significa diventare grandi e provare quella nostalgia di qualcosa che non c’è più, che non tornerà mai. Le feste con i palloncini, i bicchieri con sopra il nome di amici che ora non esistono più, di cui non ricordi nemmeno il viso. Eppure, Woody era lì. Come se non fosse mai andato via, perchè lui ci sarebbe sempre stato.

 

“Andy! Vieni!” gridò la mamma di Bonnie dal piano di sotto.

Andy si alzò di scatto. Avrebbe voluto portare via Woody con sè , avrebbe voluto portarli via tutti. Ma sapeva che non era giusto, erano i giocattoli di Bonnie ormai… ehi ma aspetta. Bonnie aveva detto di non sapere dove si trovavano… Andy sorrise. “Che stupida… si vergognava ammettere che erano proprio qui, vicino a lei e che lo sono sempre stati…” Andy posò Woody sul cuscino.

“Questo non è un addio… “ disse uscendo dalla porta.

Andy corse al piano di sotto.

“Mi spiace signora Anderson, devo proprio andare!” disse uscendo di gran corsa dalla porta.

Woody si mise seduto e fissò inebetito il vuoto.

“Andy….” sussurrò. “Era proprio lui…”

Jessie gli si parò davanti sorridendo e prese le mani dell’amico. “Che ti dicevo? Non ci ha mai dimenticati…”

“Hai… hai visto che bel...ragazzo, che bell’uomo? Il mio… ragazzo…” disse Woody orgoglioso.

Jessie sorrise, Buzz mise una mano sulla spalla del cowboy. “Hai fatto proprio un bel lavoro, cowboy.”

 

   
 
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