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Autore: Florestan    13/12/2016    1 recensioni
Rieccomi, come promesso, con una nuova storia con gli eroi “storici” della serie del ’78 insieme a nuovi personaggi che ho già introdotto nei miei due racconti precedenti. Questa lunga storia è infatti il seguito delle due precedenti “L’inverno della Regina” e “Intermezzo Tripartito”. Questa volta il nostro capitano si troverà ad affrontare una nuova (ma proveniente dal passato…) e terribile minaccia in grado di mutare drammaticamente le sorti dell’intero universo! Ma gli eventi legati a quest’oscuro ed incombente pericolo lo coinvolgeranno in prima persona in modo molto stringente, come potrete presto scoprire…e poi si spiegherà finalmente perché Esmeralda abbandonò sua figlia, la piccola Mayu, lasciandola sola con Harlock…
Genere: Azione, Mistero, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Mayu, Nuovo personaggio, Raflesia, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                12. Destiny

 

 

 

 

Avevano viaggiato alla massima velocità consentita ai nuovi motori dell’Arcadia e dopo solo trenta ore di viaggio erano finalmente arrivati a quel pianeta il cui nome risuonava allo stesso tempo strano ed affascinante: -Destiny! Che singolare nome per un pianeta! Esclamò Yuki mentre inquadrava quel corpo celeste al centro dello schermo principale. Il colore blù intenso contrappuntato dal bianco degli strati atmosferici lo rendevano molto simile alla Terra. In effetti tutto quel pianeta ricordava la Terra nel suo periodo di massimo splendore. Mari ed oceani incontaminati, foreste e verdi pianure piene di fiori profumati, una sorta di paradiso dove la popolazione viveva in perfetta armonia con la natura nonostante l’elevatissimo grado di sviluppo tecnologico. La capitale del pianeta, chiamata anch’essa Destiny, era il centro nevralgico di tutta la rete delle Galaxy Railways. La stazione centrale era un capolavoro di architettura e di tecnologia.

Seminascosta all’interno del promontorio che costeggiava la citta e calava a precipizio sul mare, permetteva l’ingresso e l’uscita delle centinaia di convogli che la popolavano quotidianamente attraverso decine di gallerie che si aprivano lungo il costone di quel precipizio. Da quegli stessi tunnel uscivano anche i treni della SDF. I loro hangar erano situati nella parte più sotterranea di quell’immensa stazione ed erano perennemente affollati da tecnici ed operai addetti alla manutenzione di quei fantastici convogli che venivano così mantenuti costantemente attivi e pronti a partire in soccorso ventiquattrore su ventiquattro.

L’Arcadia atterrò nel grande spazioporto della città e poco dopo, com’era previsto, una rappresentanza della SDF si apprestò a ricevere il suo equipaggio. Su quel vascello sventolava pur sempre il vessillo pirata e, sebbene Harlock fosse stato da anni riabilitato e comunemente considerato un eroe da molti, su Destiny le cose potevano essere diverse; fortunatamente sia lui che Maetel conoscevano bene i membri ed i vertici più stimati della SDF.

Un ufficiale alto dai capelli mediocorti castano grigio scuro con una cicatrice che gli attraversava il sopracciglio destro venne loro incontro: -Sono stato ufficialmente inviato ad accogliervi, disse il capitano Schwanhelt Buldge, comandante del Sirius Platoon, rivolgendosi ad Harlock e a Maetel. Strinse la mano al primo e galantemente baciò la mano alla seconda. -Harlock ci aveva già contattato spiegandoci le ragioni della vostra visita che dovranno peraltro rimanere top secret...-Conosciamo bene la minaccia metanoide, purtroppo siamo tra i pochi che li abbiano affrontati direttamente, e l’eco della nuova “Regina dell’universo” è giunta anche a noi...dicendo questo guardò il capitano con un’espressione di rammarico, -Mi dispiace per la tua figlia, Harlock, prometto che faremo di tutto per aiutarti in quest’impresa... –Ti ringrazio Schwan, gli rispose il capitano, ma come puoi ben immaginare non c’è tempo da perdere, Helmatia potrebbe essere già qui alla ricerca di quel dispositivo...-Il dispositivo dimensionale è ben sorvegliato, ma, come promesso, vi porteremo subito nel luogo dov’è segretamente custodito...Anche Layla è molto preoccupata e tu sai che con le sue capacità ultradimensionali, le sue percezioni  hanno un gran peso. –Passerò subito a trovarla, è molto tempo che non ci vediamo, disse a quel punto Maetel.

Pochi minuti dopo un particolare convoglio si stava dirigendo in una zona periferica di Destiny: Accompagnati da Buldge, Manabu e Killian, su di un furgone della SDF c’erano Harlock, Tadashi e Yattaran. Percorsero ancora diversi chilometri sulla strada principale ma ad un certo punto imboccarono una vietta laterale che s’inerpicava su di una collina e portava a quello che somigliava ad un capannone abbandonato. In effetti tutto in quel posto sembrava inattivo da parecchi anni ma al capitano non sfuggirono delle piccole e moderne telecamere piazzate in punti strategici dell’esterno.

Killian armeggiò con il suo piccolo portatile e dopo pochi secondi una delle porte laterali si aprì automaticamente. Superarono altri due ingressi con aperture simili e alla fine si ritrovarono in un ampio ascensore che scendeva nel sottosuolo. All’apertura delle porte di fronte loro si presentò un vastissimo ambiente simile ad un hangar illuminato da potenti luci alogene. Al centro dell’hangar quella che assomigliava ad un’astronave dall’insolita foggia. Il corpo allungato classico da nave spaziale terminava nella parte anteriore con una sorta di enorme imbuto.

-Ecco qua! Disse Killian, -Questo è il “Buca Mondo” come l’ho soprannominato io affettuosamente!

-E’ stato grazie a Killian se abbiamo scoperto il progetto che segretamente era stato portato avanti dagli scienziati delle Galaxy Railways, e Killian, non solo ha ritrovato questo prototipo, ma grazie ai suoi calcoli è riuscito a completarlo e a farlo funzionare! Disse Buldge con una punta di orgoglio.

-Non ho lavorato da solo... l’aiuto delle ragazze dello Spica Platoon è stato fondamentale! Rispose il giovane arrossendo visibilmente. –Il principio di funzionamento è piuttosto semplice quanto geniale: nella camera principale la fusione di materia ed antimateria, controllata da opportuni fasci di neutrini produce una carica di micro singolarità, dei microscopici buchi neri che possono essere opportunamente modulati e direzionati sino a creare il varco dimensionale tra i due universi.

-Effettivamente geniale! Commentò Yattaran,

-Purtroppo è ancora complicato gestirne la stabilità, ma si può migliorare... aggiunse Killian. –Quì sono conservati tutti i progetti che abbiamo sviluppato, disse mostrando il contenitore di uno schedario digitale poggiato su di un tavolo. Vi sono registrati tutti i piani necessari alla costruzione del prototipo più i nostri risultati e le migliorie che abbiamo apportato...mentre diceva ciò aprì con fare distratto il contenitore ma lo richiuse subito voltandosi verso Harlock. –Dobbiamo raddoppiare la sorveglianza di questo posto! Disse a quel punto Buldge. –Non possiamo assolutamente permettere che i Metanoidi s’impadroniscano di questa tecnologia, sarebbe la fine...disse ad alta voce, ma Tadashi si accorse che per un attimo aveva strizzato l’occhio al capitano!

 Mezz’ora dopo erano di nuovo a bordo del veicolo che li stava riportando al comando delle Galaxy Railways. -Harlock, in tutta questa storia c’è qualcosa che non mi torna! Esclamò Tadashi, ma il capitano gli fece un inequivocabile cenno di fare silenzio, indispettendo non poco il giovane.

Arrivati al centro di controllo si diressero ai piani superiori e, percorso un lungo corridoio, si ritrovarono in una piccola sala vicino ai locali adibiti all’addestramento dei corpi speciali delle SDF. –Quì possiamo parlare tranquillamente, disse Buldge, -Quest’ambiente è dotato di uno scanner particolare che può rilevare la presenza di qualunque essere, oggetto od anomalia estranea che voglia nascondersi rendendosi invisibile o che non sia percepibile alla vista. In poche parole non vi sono occhi od orecchi indiscreti e possiamo parlare liberamente...

-Parlare liberamente? ...ma perché...fece Tadashi.

-Tadashi, scusami per prima, ma non potevamo correre il minimo rischio, disse Harlock, -Helmatia è abilissima a spiare i suoi nemici e grazie alle sue capacità di movimento è capace di intrufolarsi ovunque e di nascondersi, ma la passeggiata che abbiamo fatto oggi serviva proprio ad attirarla e farla cadere nella trappola che abbiamo progettato...-Trappola? Tadashi era sempre più sconcertato.

-Precisamente, eravamo certi che la metanoide ci fosse già dietro, e con la visita al sito segreto le abbiamo mostrato quello che volevamo vedesse...-Ovvero dove poteva rubare i piani di costruzione della macchina, aggiunse Buldge. –Ma così faremo il loro gioco! Riprese Daiba, -No! Quello che Helmatia si appresterà a rubare, come noi speriamo, sono solo apparentemente i piani di costruzione, in pratica in quei documenti non vi è nulla di realmente funzionante, sono solo un abile diversivo che li terrà occupati per un po’ prima che si accorgano di avere in mano solo un pugno di mosche, concluse Harlock. ...-Con l’aggiunta di un microscopico segnalatore subspaziale che ci permetterà di seguire le sue mosse per tutta la galassia! Aggiunse Killian con un sorrisetto. –Ora ho capito! L’hai messo dentro quando hai aperto distrattamente il contenitore! Realizzò in quel momento Tadashi.

-Esatto, e a questo punto non dobbiamo fare altro che aspettare che Helmatia si muova e rubi quel contenitore, il resto lo puoi immaginare!

 

 

 

                                                                                              **


Galia era rimasta ad ascoltare con grande attenzione tutta la storia che la regina aveva appena finito di raccontarle:

-Sapevo che eri tornata per via dell’attacco alle colonie di Aldebaran, ma sono poche le informazioni che ci sono giunte in questo periodo. Quello che so lo devo ai miei amici deputati in parlamento, e ti confesso che ero piuttosto in ansia per te quando ho saputo che avevano deciso di affidarti il comando supremo delle operazioni di salvataggio...

La studiosa era stata in assoluto il primo premier della storia del nuovo stato democratico di Mazone, e aveva praticamente traghettato il paese verso la nuova costituzione democratica ricoprendo quel ruolo per ben due mandati. Era poi tornata al suo amato lavoro di archeobiologa e, nonostante l’avessero nominata rettore di quella facoltà, riusciva comunque a conciliare l’attività di ricerca con i suoi doveri accademici.

-E’ terribile! Tutto ciò è veramente terribile! Povera Mayu, e povero Harlock... non immagino cosa stiate passando in questo momento te e lui...esclamò stringendo strettamente le mani di Raflesia.

-E’ veramente durissima, Galia, ma in questo momento l’unica speranza di riportare indietro nostra figlia e di sventare l’orrenda minaccia che grava sopra il nostro universo è quella di rimanere lucidi ed uniti nelle nostre forze! Capisci quanto mi sia indispensabile il tuo aiuto in questa operazione, solo tu puoi guidarci nel ritrovamenteo del santuario delle Sentinelle!

-Le Sentinelle! Riprese Galia, E’ incredibile... io passo la mia vita a ricercare tracce del nostro più lontano passato quando basterebbe dare un occhiata a quei meravigliosi documenti della tua biblioteca segreta!

-Lo so, mia cara, ma tu ben sai che questo purtroppo non è possibile, le rispose la regina, -Ma ti prometto che in questo frangente ti darò tutte le informazioni che sono riuscita a ricavare dai sacri libri...

-Ebbene, quando si parte? La incalzò l’amica tradendo una punta di emozione.

 

  

                                                                                                          **

 

Maetel fece il suo ingresso nell’enorme sala che sovrastava il centro di comando di tutte le Galaxy Railways. Da un’ampia vetrata si dominava la sala di controllo dove decine di addetti monitoravano in tempo reale tutta l’attività delle centinaia di linee ferroviarie che percorrevano l’intero universo.

Al centro della sala un grande planisfero quadridimensionale mostrava il continuo movimento di quelle linee e, accanto a questo, la mano destra protesa su di esso, si stagliava una figura femminile dall’aspetto singolare. Alta e slanciata vestiva un specie di tuta azzurra con un ampio cuore bianco che si apriva sul petto ed un grande mantello azzurro. I capelli, anch’essi azzurri, si dispiegavano in una ricercata acconciatura ornata da un diadema pendente e ricadevano ordinati sulle spalle. Era una donna molto bella ma il suo aspetto era particolare: aveva un’aria tra lo ieratico ed il sofferto.

-Ti aspettavo Maetel, disse con voce dolce rivolta alla sua ospite, -Sapevo che ci saremmo riviste...

-Lo sapevo anch’io, rispose la bionda viaggiatrice.

-Come sai, è in mio potere il vedere il destino di ogni persona e di ogni cosa di questo universo, continuò Layla, -E’ un potere che vivo con grande sofferenza, come novella Cassandra mi è dato di vedere questi destini, ma non mi è permesso il poter interferire con essi...-Tranne quando diventi l’onnipotente e spietata Shura... le rispose Maetel, -E’ vero io sono Layla ma sono anche Shura, come non sono Layla e non sono Shura...rispose sibillinamente, -Ma posso intervenire solo quando il fato viene violato in qualche modo...-O quando le persone nobili e meritevoli hanno bisogno del tuo aiuto, aggiunse l’amica.

-Sai che in qualità di comandante supremo di tutte le Galaxy Railways e delle SDF il mio compito primario è garantire il bene di tutte queste persone ed in particolare dei miei sottoposti, come i membri della SDF... –Ma hai un debole per Manabu...continuò Maetel, -E’ vero, rispose Layla, ma perchè quel giovane è una delle persone più pure e coraggiose che esistano, al pari del padre, ed il suo destino è fulgido!

-Tu comunque conosci bene la minaccia che aleggia sul nostro universo, vero? Inoltre credo che tu sia l’unico essere di questo mondo che conosca la Darqueen, in effetti c’è qualcosa che vi accomuna...-Forse...rispose Layla ...forse le nostre lacrime...

-Ci aiuterai in questa nostra battaglia? E’ in gioco anche il destino del tuo mondo...

-Vi aiuterò in tutto ciò che mi sarà possibile...rispose Layla spostandosi dal planisfero e abbracciando finalmente l’amica.

 

 

   
 
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