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Autore: taisa    21/05/2009    8 recensioni
Vegeta è vedovo con due figli, che per aiutarlo faranno di tutto pur di restare sempre al suo fianco. [Pairing: Bulma/Vegeta]
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Trunks, Vegeta
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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ALWAYS BY YOUR SIDE

ALWAYS BY YOUR SIDE

*

Un solo desiderio

*

Da quanto tempo non mangiava? Uno o due giorni, forse. Di preciso non sarebbe stato in grado di dirlo.

Da quanto tempo era rintanato in quella stanza? Un giorno o pochi minuti, a lui non importava. I secondi erano rimasti congelati, sembravano non scorrere mai.

Da quanto tempo non dormiva? Ma soprattutto, dormiva? Il sogno e la realtà sembravano fusi insieme. Il labile confine era stato distrutto rendendo tutto talmente vano da non essere riconoscibile.

Finzione, realtà o semplici pensieri si fondevano l’un l’altro in uno stato di confusione. I suoi ricordi sembravano svaniti in mezzo al disordine mentale che lo aveva colto.

Era stanco, ma non stava dormendo. O almeno così credeva. Forse aveva dormito cinque minuti prima, o forse era sempre stato sveglio. I suoi occhi, sia aperti sia chiusi, fissavano il vuoto, osservando l’oscurità che lo circondava. La tenebra era diventata la sua unica compagna di pensieri. Colei che eliminava le riflessioni senza dargli il tempo sufficiente per soffermarsi a catturarle, poiché, esse, fuggivano lontano in un turbinio di meditazioni astratte. E ancora fissava quel silenzio, ora che lui stesso poteva sentirlo. Ora che, le sue orecchie, si erano rese conto di quanto taciturno fosse lo spazio attorno a lui. Cosa che, fino a quel momento, aveva ignorato fingendo di non ascoltare. Poteva finalmente prestare attenzione ai minimi rumori. Come il battito del suo cuore, o il frusciare del suo respiro. O lo stipite della porta, che con un gesto lento si aprì, facendo in modo che qualcuno potesse penetrare nella sua oscurità.

Era Bra, senza dubbio, solo lei si era addentrata in quella stanza ultimamente. Tuttavia, la nuova presenza non si rivelò essere la figlia. Ascoltò in silenzio i passi delicati che s’inoltravano nella sua stanza. Udì quel leggero bisbiglio che di scatto lo fece voltare. Bastò una parola, “Ciao” per permettergli di riconoscere l’intruso.

La tenebra parve, in quell'istante, meno buia. I suoi occhi si spalancarono per la sorpresa. Con sgomento osservò quella figura, schiudendo la bocca in segno d’incredulità.

*

Leggermente incuriosito, reclinò il capo da un lato, mentre da lontano scorse le due losche figure sbirciare da dietro una delle porte. Restò immobile al centro del corridoio per alcuni secondi, cercando di memorizzare quello strano atteggiamento. Sul suo volto si dipinse uno sguardo furbesco e divertito, prima di avvicinarsi ai due padroni di casa con passo sicuro.

“Allora? Come sta andando?” domandò quasi urlando, senza premurarsi di controllare il suo tono di voce. In tutta risposta, infatti, ricevette un corale “Shhh!”, mentre fratello e sorella, in sintonia, si poggiarono un dito alle labbra allo scopo di zittirlo completamente.

Son Goten, colto un po’ alla sprovvista e rendendosi conto in un secondo momento della situazione, si tappò la bocca con una mano. Un attimo dopo fissò i fratelli Brief con un’espressione sinceramente dispiaciuta “Scusate, scusate” si giustificò in seguito, avvicinandosi a loro guardingo, con l’intento di sbirciare anch’egli all’interno della stanza. Dovette però arrendersi. Il buio della camera e le teste dei suoi amici, che s’inframmezzavano tra lui e la visuale, non gli permisero di notare nulla se non il colore delle tende. Rinunciando alla possibilità di osservare la scena con i propri occhi tornò a fissare il corridoio, esibendosi in una smorfia leggermente delusa. Non fu lo sconforto a preoccuparlo, piuttosto il brontolio del suo stomaco sembrò tormentarlo maggiormente.

Trunks si voltò a guardarlo leggermente adirato, aggrottando le sopracciglia in maniera un po’ seccata. “Insomma Goten! Stai facendo un gran casino, rischi di farci scoprire” brontolò in un sussurro; suscitando, sul volto dell’altro, un’espressione sinceramente dispiaciuta. L’amico dai capelli mori si grattò concitatamente la nuca, esibendosi in una risata nervosa. “Se hai fame, vai in cucina a prenderti qualcosa da mangiare” lo invitò l’altro, facendogli cenno con la mano di allontanarsi.

“State un po’ zitti voi due!” li rimproverò entrambi Bra, l’unica che non aveva ancora distolto la sua attenzione dall’interno della stanza. Il fratello la guardò per un solo istante, prima di riprendere a sbirciare dalla fessura dalla quale, lui e la bambina, erano impegnati a osservare la scena.

Dal canto suo, Goten, fissò ancora per qualche secondo i due spioni, prima di allontanarsi verso la cucina, esibendosi in un’alzata di spalle disinteressata.

*

“Tu… ma cosa…?” mormorò Vegeta, osservando la persona che era appena entrata, alzando il busto e portandosi in posizione seduta sul proprio letto. “Sorpreso di vedermi?” gli domandò lei, conoscendo tuttavia l’ovvia risposta all’interrogativo. Ben visibile, tra l’altro, sul volto spiazzato di lui. “Che diavolo ci fai qui? Com’è possibile?” farfugliò incredulo, scostando le coperte con un gesto secco, mostrando il chiaro intento di alzarsi.

Le mani sottili della donna si poggiarono sulle sue spalle, allo scopo di impedirgli ogni movimento. Vegeta osservò le sue dita per un istante, percependo quel contatto in maniera tangibile. “Sai tesoro, tra tutte le cose che potevano prendere dal tuo carattere, i nostri figli hanno ereditato la tua testaccia dura” gli spiegò enigmatica, confondendo sempre di più le idee al già incredulo Vegeta.

Lui la fissò per qualche istante, cercando di captare qualcosa dalle sue parole. Scosse violentemente il capo, come a voler eliminare un pensiero insensato. “Che significa? Che cosa stai dicendo, Bulma? Tu dovresti essere… sei…” cercò di dire, non riuscendo però a completare la frase. “Morta?” terminò per lui, sedendosi sul materasso accanto al consorte. “Sì” confermò lui, notevolmente in uno stato confusionario.

Bulma gli sorrise. Delicatamente gli poggiò una mano sulla guancia, accarezzandolo appena. “Sono viva, Vegeta e sono qui per restare sempre al tuo fianco” confermò infine, sporgendosi verso di lui, allo scopo di sfiorargli le labbra. Vegeta la lasciò fare, sentendo le proprie labbra intersecarsi con quelle di lei. Socchiuse gli occhi per un istante, assaporando quella sensazione che aveva quasi rischiato di dimenticare. Con una presa salda, ma delicata, le afferrò i fianchi, volendo sentire concretamente il corpo di lei sfiorato dalle sue dita. Voleva assicurarsene, voleva fare in modo che non si allontanasse mai più. E poi, lei era così calda.

*

Improvvisamente tutto divenne buio. Una mano si era poggiata svelta sui suoi occhi, affinché non potesse più vedere nulla. Il palmo dell’altra mano, invece, le impedì di urlare o di parlare.

Bra si sentì trascinare via dalla porta, e quando i suoi occhi tornarono a guardarsi attorno, l’uscio era già stato richiuso dal fratello maggiore. “Ehi, Trunks!” protestò pestando un piede sul pavimento. Ma il ragazzo non sembrò scomporsi, le poggiò amorevolmente una mano sul capo e la guardò dritta negli occhi imbronciati, “Fine dello spettacolo, signorina” la ammonì senza severità.

“Non è giusto” brontolò adombrandosi, scrutando malamente il giovane. Per tutta risposta Trunks ridacchiò divertito, spingendo la sorellina verso la cucina. “Non è carino spiare mamma e papà” le ricordò obbligandola a incamminarsi. A malincuore, Bra si vide costretta a lasciare la sua postazione, seguendo il fratello.

“Ah! Che fame! È tutto il giorno che non mettiamo nulla sotto i denti, che ne dici se prendiamo Goten e andiamo a mangiarci una pizza stasera?” propose Trunks, regalando uno splendido sorriso alla più piccola che sembrò convincersi. Bra annuì, nonostante cominciasse a sentire il peso di una giornata passata in ogni angolo della città. Andare a scuola sarebbe stato meno faticoso.

“Hai visto fratellone? Ha funzionato” cambiò improvvisamente argomento, ripensando alla faccia che suo padre aveva appena pochi istanti prima. Trunks si fermò al centro del corridoio, osservando la ragazzina con sguardo assorto.

“Già” ammise infine, “Chi avrebbe mai detto che una leggenda così potesse rivelasi reale” costatò infilando entrambe le mani in tasca. La bambina annuì fermamente, fermandosi dopo aver superato il maggiore. “Avevo ragione io” si gongolò entusiasta.

Nel frattempo, il giovane, sembrò volgere la sua attenzione verso un oggetto che stava momentaneamente riposando nel suo taschino. Lo afferrò saldamente tra le dita, riportandolo alla luce. I suoi occhi fissarono quello strano strumento rotondo, rispecchiandosi per un attimo sulla superficie verde del quadrante. Non avrebbe mai creduto che sarebbe riuscito a far funzionare un marchingegno così.

“Dovremmo trovargli un nome” suggerì la bambina, avendo notato anch’ella l’oggetto che si era rivelato fondamentale per la loro ricerca. Trunks fece un cenno affermativo col capo, restando a osservare la sua creazione.

“Cosa ne pensi di… Dragon Radar?” propose, alzando lo sguardo verso la complice.

*

FINE

*

*

Fine del mio “esperimento”, spero sia stato di vostro gradimento.

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kamy: Direi che hai ragione, Vegeta non si muoverà da sotto le coperte per parecchio XD, ma almeno ora ha una buona ragione per farlo. ^_*

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giusiemo291: Mistero svelato, mi risparmio la nota in corner XD. Spero che questa storia ti abbia emozionato fino alla fine, anche se, tecnicamente, non ci sono più state “apparizioni”. ^_*

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kutai: Direi che non bisogna attendere più per molto XD. Comunque sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, spero che anche questo sia stato altrettanto gradevole.

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ka93: Visti i risultati della “fuga di massa”, non credo che Vegeta si arrabbierà con la figlia per essersi assentata da scuola.

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Luna_07: Finalmente si scopre cosa stava combinando il trio, spero che il finale ti sia piaciuto.

*

lilac: E’ proprio da Vegeta, toccare il fondo prima di risalire più forte di prima. Questa volta ha avuto un piccolo aiuto, ma diciamo che da ora in poi sarà più facile tornare a galla ^^. Un ringraziamento come sempre e spero che anche a te il finale sia piaciuto.

  
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