A scacchi entra la luna
nella cella di Willy il pazzo
scruta distratto il mio cammino,
mi grida,
e mi ricordo come mi piaceva...
Diamine se mi piaceva... Quando lei
leccava il mio petto, proprio lì,
dove tempo fa riposava il mio cuore.
Non la smette, canta d' amore,
ricordo le notti con lei,
discutevamo di tutto, non parlavamo d' amore,
confusa e distaccata
ingannava il mio cuore, con le sue parole.
Ora posso dirlo!
Willy è matto,
ma mi fido di lui
è matto almeno quanto me,
ma sicuro non lo è
più di tutti gli altri che credono alle favole.