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Autore: Kyl8    15/12/2016    0 recensioni
Dal testo: "Ninfa Lupin camminava velocemente lungo i corridoi di Hogwarts dirigendosi alla sua prima lezione di trasfigurazione."
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Minerva McGranitt, Neville Paciock, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Ninfa Lupin camminava velocemente lungo i corridoi di Hogwarts dirigendosi alla sua prima lezione di trasfigurazione. Con una mano teneva la borsa dove aveva infilato libri, pergamene, penne e tutto il necessario per diventare la studentessa modello che voleva essere, con l'altra lisciava la sua bella tunica nuova sulla quale spiccava lo stemma dei Grifondoro. Quando, pochi giorni prima, il cappello parlante l'aveva smistata nella casa che aveva ospitato i suoi genitori, metà dei suoi nonni e tutta la famiglia di sua madre prima di lei, un'ondata di orgoglio e pura felicità le aveva riempito il cuore. Quella sala comune rossa e oro, quella camera circolare e accogliente, quelle finestre dal quale si godeva di un panorama mozzafiato avevano visto crescere le persone che amava di più, i maghi e le streghe più potenti che conosceva e dei quali aveva sentito parlare, e lei ce l'avrebbe messa tutta per diventare come loro. In oltre, non era più costretta a dividere la stanza con suo fratello; Willy, infatti, era stato assegnato ai Tassorosso, il che era perfettamente in linea con il suo essere infantile, goffo, ingenuo e decisamente poco incline allo studio. Ninfa e William erano gemelli ma non potevano essere più diversi l'uno dall'altro: tanto sicura, ambiziosa e concreta lei quanto privo di autostima, immaturo e sognatore lui. Fisicamente, però, erano molto simili. Avevano gli stessi occhi azzurri con piccole venature dorate, lo stesso sorriso contagioso, le stesse piccole efelidi che decoravano guance e naso tondo, gli stessi capelli castano chiaro che tendevano all'ambra ma che Ninfa tendeva sempre a schiarire. La lontananza dal fratello le piaceva perché non avrebbe più dovuto sentirsi in imbarazzo per lui come succedeva quasi sempre ma, allo stesso tempo, la rendeva inquieta perché non avrebbe più potuto proteggerlo e vegliare su di lui come un tempo.
 
Le prime settimane di suola trascorsero molto velocemente, ogni giorno Ninfa correva a lezione piena di entusiasmo e pronta ad affrontare qualsiasi sfida. Willy, grazie alla sua simpatia esplosiva, strinse subito amicizia con molti ragazzi e lei fu felice di non averlo sempre in mezzo ai piedi, fin quando il suo aspetto non cominciò a preoccuparla. Una sera, mentre era a letto e sfogliava distrattamente un libro di pozioni preso dalla biblioteca si imbatté in qualcosa che attirò la sua attenzione e un'idea le balenò in testa, forse un po' troppo avventata e incosciente per i suoi gusti ma in quel momento le sembrò l'unica soluzione. Aveva, però, bisogno dell'aiuto di qualcuno più grande e competente di lei in materia perché sapeva che anche un minimo errore nella preparazione sarebbe stato fatale. Si ricordò che tempo fa aveva sentito un cugino di sua madre parlare di un mago, il più grande esperto di pozioni che abbia mai studiato ad Hogwarts e l'unico che avrebbe potuto darle una mano nella realizzazione di quella pozione così complessa e pericolosa. Sapeva esattamente dove trovarlo essendo stato un preside della scuola; l'unica cosa che le rimaneva da fare era scoprire la parola d'ordine per entrare nello studio della preside McGranitt.
 
Quella notte Ninfa non dormì molto, girandosi e rigirandosi tra le lenzuola perfezionando il suo piano. Il giorno seguente, alla fine della lezione di erbologia, si avvicinò la professore
-Mi perdoni professor Paciock- Neville smise di rimettere in ordine i vasi che avevano utilizzato durante la lezione -dovrei parlare con la preside McGranitt, ma non conosco la parola d'ordine per entrare nel suo ufficio. Potrebbe...-
-Ma certo signorina Lupin, è 'ERBA GATTA'. C'è qualche problema?- disse Neville leggermente preoccupato, pulendosi le mani sporche di terriccio sul grembiule.
-No, no, niente di serio. La ringrazio.- rispose Ninfa abbozzando un timido sorriso e raggiungendo velocemente i suoi compagni.
 
Nel tardo pomeriggio Ninfa percorse il corridoio del secondo piano e arrivò di fronte i due Gargoyles di pietra che proteggevano lo studio. -Erba gatta- scandì, e davanti ai suoi occhi apparve la lunga scalinata che la condusse alla parte più alta della torre. Attraversata la porta, Ninfa si trovò nella prima stanza che fungeva da anticamera allo studio vero e proprio, piena di libri, oggetti magici e cianfrusaglie di ogni genere. Analizzò attentamente i quadri disposti in perfetto ordine a coprire interamente le pareti con i presidi di Hogwarts che la scrutavano di rimando, incuriositi da quella piccola Grifondoro o infastiditi dal suo sguardo insistente, ma non riuscì a trovare quello che cercava.
-Signorina Lupin, si accomodi.- la chiamò la McGranitt.
Delusa, salì la brave rampa di scale ed entrò nello studio dove la preside l'aspettava seduta dietro la scrivania, gli occhiali scivolati sul naso intenta ad esaminare una pergamena.
-Mi dica, di cosa voleva parlarmi?- chiese gentilmente la McGranitt posando gli occhiali sul tavolo e prestandole la massima attenzione.
-Io...- mentre cercava di esporre il pretesto che l'aveva spinta lì nella maniera più credibile possibile, Ninfa diede uno sguardo veloce alla stanza notando con grande dispiacere che lì non c'era presenza dei vecchi presidi. -Io volevo chiederle dei consigli su possibili testi di trasfigurazione da consultare, specialmente quelli che trattano di trasfigurazione umana. Mi interesserebbe molto approfondire l'argomento e le nozioni riportate nei libri di testo non mi soddisfano appieno.-
-La spaventano o la imbarazzano le sue capacità, signorina Lupin? Mi è sembrato che lei sappia gestire egregiamente le sue abilità di metamorfomagus- rispose la McGranitt con un sorriso complice -La trasfigurazione umana è un argomento che affronterà al sesto anno, come lei sa, comunque sia, se ha questa urgenza e necessità di approfondimento, credo che 'Cambiare se stessi' e 'Trasfigurazione umana: come attuarla e come riconoscerla' facciano al caso suo. Le consiglio anche 'Uno, nessuno e cento maghi' di Trebor Shark, un bel romanzo che può chiarirle molti dubbi. Li troverà in biblioteca. Sicura che non ci sia nient'altro?-
Mentre parlava con Ninfa, la McGranitt lanciò un paio di occhiate in un punto indefinito al di spora della testa della ragazzina.
-Sì, sicura. La ringrazio preside.- Ninfa cercò di nascondere la sua frustrazione e si girò pronta a tornare al suo dormitorio quando, alzando gli occhi, li vide. Due grosse cornici poste sullo stipite della porta ospitavano chi stava cercando.
 
Quando tutto il castello rimase avvolto nell'oscurità, Ninfa ripercorse lo stesso corridoio che aveva percorso qualche ora prima e arrivò davanti ai Gargoyles  che si spostarono alla parola d'ordine. Salì le scale in silenzio e al buio, aprì la porta, entrò nella prima stanza, poi nella seconda.
-Lumos- un piccolo bagliore proveniente dalla sua bacchetta illuminò il viso pallido del mago ritratto.
-Mi aiuti, per favore.-
   
 
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