Questa discussione è così interessante che meriterebbe quattro passi 

Ottobre 1977, Sala Grande.

Non appena varco il confine della Sala Grande, il chiacchiericcio è la prima cosa che noto. Incredibile come, nonostante sia solamente mattina, gli studenti abbiano tanto da raccontarsi. Persino Silente sta parlando concitatamente con la McGranitt, sotto gli occhi adoranti di Rubeus Hagrid, che annuisce con trasporto. 

Non dovrei, però, stupirmi. È da quanto abbiamo messo piede fuori dalle coperte - sotto l'incessante invito di Remus a farci alzare -, che Padfoot e Moony hanno iniziato a bisticciare, neanche siano una coppia sposata da quarant'anni, Godric solo sa riguardo a cosa. Dopo sette anni passati al loro fianco, so bene che non mi conviene intromettermi nei loro litigi quotidiani. Com'era quel detto? Tra moglie e marito non mettere il dito?

« Ehi, Pet. Andiamo a sederci? Lasciamo alla nostra coppietta felice lo spazio per fare pace! »

Con un sorriso divertito, accompagnato da una gomitata ben assestata da Sirius fra le mie costole, mi avvio con Peter verso la tavolata Grifondoro. La percorriamo insieme, alla ricerca di quattro posti liberi, quando i miei occhi intercettano un colore che ormai saprei riconoscere ovunque. Lily Evans mi dà le spalle, un vantaggio che sfrutto immediatamente per potermi avvicinare. Lei si volta appena, senza notarmi, ma non mi lascio sfuggire quel luccichio che rende quei due suoi occhi unici, mentre racconta con trasporto qualcosa riguardo ad una pozione, ma non saprei spiegare il vero fulcro del suo discorso. No, perché accorcio la distanza che c'è fra di noi, mentre, istintivamente, porto una mano a scompigliare i capelli, un gesto che ormai è diventato parte di me, semplicemente una parte di me, non un antistress, come lo dice Remus. 

« Questa discussione è così interessante che meriterebbe quattro passi. »

Su di me posso sentire i suoi occhi, di un verde di cui ancora non riesco a trovare la giusta tonalità. Un sorriso, inevitabilmente, mi si forma sulle labbra, al contrario di quello della Evans, che invece si spegne nell'istante esatto in cui mi guarda. 

« Anche più di quattro, direi proprio quelli che servono per arrivare ad Hogsmeade. Io e te, Evans, ci stai? » 

Lily scuote la testa, mentre raccoglie le sue cose, infilandole nella cartella. 

« Quattro passi lontano da me, Potter. »

La vedo alzarsi, senza far stridere la panca sul pavimento di marmo della Sala, e, senza degnarmi nemmeno di uno sguardo, comincia ad incamminarsi verso il corridoio, probabilmente diretta alla prima lezione della giornata. Alzo la voce, in modo che possa sentirmi, nonostante la distanza che ha messo fra di noi. 

« Questo non è un no, Evans! »

Lei non si ferma, né mi risponde. Va semplicemente avanti, fino a sparire oltre la porta. Peter mi fa cenno di sedermi con loro e subito noto come tutti e tre mi guardino, in attesa di un commento, che non tengo per molto per me. 

« È un passo avanti, non ha detto no. »

« Certo, Jamie. Certo. » mi risponde Sirius, divertito dalla piccola scena a cui ha appena assistito.

Mi volto verso di lui, riservandogli un'occhiataccia per via del soprannome. 

« Smettila di chiamarmi Jamie, Barboncino. »


Note dell'autrice:
Mi ritaglio un breve spazio per citare la pagina da cui ho preso spunto per lo start, mi sembra doveroso. Dateci un'occhiata, se volete!
https://m.facebook.com/harrypotterrpmemes/