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Autore: I_love_villains    18/12/2016    0 recensioni
Fic scritta rolando con AnnyWolf99.
Jareth ha bisogno di una regina e il destino gli darà una mano a trovarla, facendo passare a lui e alla sua amata momenti felici o tristi, sicuramente intensi.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jareth, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ultimo giorno di scuola, un giorno felice per tutti i bambini. Anche per Ruby. Aveva superato il periodo in cui era giù di corda, tornando a preparare dolci sempre più complicati e a giocare con il fratello.
“Ciao” esclamarono insieme quando quel pomeriggio Gogol andò a trovarli.
“Ciao, ragazzi.”
“Siamo felici di vederti.”
“Come stanno gli altri?”
“Oh, b- bene” balbettò Gogol. Non era mai stato bravo a mentire.
“Qualcosa non va?” si preoccupò Ruby.
“Eh? No, no.”
Solo che il re non fa altro che stare sul trono. Non canta, non balla, non fa niente di niente.”
“Gogol …”
“Siamo solo un po’ tristi.”
“Come mai?”
“Beh, per te e … lui.”
“Per favore, non lo nominare.”
“Sì, lo so, ma non è giusto. Ora pronuncia il mio nome correttamente, capisci?”
“Non ne sei felice?”
“No, perché qualcosa non va.”
“Non ci puoi portare?” domandò Sebastien.
“Non ne sono capace.”
“Sai che un modo per andare ci sarebbe, Se.”
“Ma è rischioso” commentò lui, ricordando.
“Di che parlate?” chiese Gogol, confuso.
“Di farci portare via dai goblin, ma io non intendo tornare da un bastardo che mi ha distrutto il cuore” affermò Ruby decisa.
“Non voleva …” disse Gogol senza riuscire a trattenersi.
“Ma l’ha fatto.”
“Sapeva ciò che faceva, c’è un motivo …”
“Non mi interessa il motivo! Anche se continuerò ad amarlo non potrò mai perdonarlo, mai!”
“Mai” ripeté Gogol. Prese una decisione. “Oh, ditelo. Vi porterò io fuori, conosco la strada.”
“Andremo da lui?”
“I goblin vi porteranno nel castello.”
“Usciremo subito” rifletté Ruby.
“Che i goblin ci portino via, all’istante” dissero all’unisono i gemelli.
Subito le creature li trasportarono nella sala del trono. Jareth alzò la testa stupito. E spaventato.
“Gogol, che hai fatto? Se li trova qui …”
I ragazzi corsero via, Seba dietro a Ruby. Trovarono i loro amici poco lontano. Doug fece loro le feste e Bubo li abbracciò contento.
“Ci siete mancati anche voi” affermò Sebastien.
“Sei venuta per il re?” domandò Doug alla ragazza.
“Sono qui per voi.”
“Ma tu poi vai via” osservò il beagle.
“Sì, purtroppo. Potendo resterei.”
“Sei la regina.”
“Non più.”
“Cosa?” fece Bubo.
“Il re l’ha lasciata” spiegò Seb.
“Sì, ma … Gogol non ve l’ha detto?” guaì Doug.
“Cosa?”
“Non posso … non vuole …”
“Ti prego” lo supplicò Ruby.
“C’è una signora cattiva. Lei ha mandato i serpenti ed i ragni.”
Qualcosa scattò nella mente di Ruby. Corse da Jareth, seguita dal fratello.
“Dovete andarvene” disse lui appena li vide.
“Non posso.”
“Sì, invece. Nessuno te lo impedisce.”
“E nessuno mi costringe ad andarmene.”
“Io.”
“Non puoi farmi questo. Ti prego, non spezzarmi di nuovo il cuore” lo pregò lei cominciando a piangere.
“Vai via” ripeté Jareth, piano.
Ruby corse ad abbracciarlo. Jareth la strinse, sentendo il suo volto caldo di lacrime.
“Vai, stai un altro po’ nel tuo mondo” disse più dolcemente.
“Solo un altro po’?”
“Non lo so. Mi ha fatto piacere rivederti.”
“Non ce la faccio a lasciarti … tornerai?”
Jareth scosse appena la testa, causando nuove lacrime.
Aris, non sai quanto ti odio! Ti distruggerei, se potessi.”
“Devi andare ora, mia regina.”
“Non lo sono, senza di te.”
“Sì, invece. Mi dispiace averti messo in questa situazione ...”
“Non importa.”
Ruby si avvicinò ancora di più e lo baciò. Jareth ricambiò. Anche se a labbra chiuse, era stato un bacio profondo. Entrambi sorrisero.
“Adesso ti prego, vai. Siete rimasti anche troppo.”
Si separarorono. Gogol condusse i gemelli a casa.
“Grazie amico … prenditi cura di lui, per favore” fece Ruby una volta giunti a destinazione.
“Eh?”
“Solo … stagli vicino, se serve.”
“Agli ordini” sorrise il nano, comprensivo.
Gogol tornò nel castello. I due fratelli discussero fra loro di quella strana storia prima di andare a letto. Spogliandosi, Ruby trovò una sfera in tasca. La guardò. Riuscì a vedere Jareth con i goblin.
“Sogni d’oro” sussurrò riponendola delicatamente sul comodino.

Stagli vicino … facile a dirsi per la regina.”
Gogol si incamminò titubante nella stanza in cui Jareth era entrato qualche minuto prima. Che cosa doveva fare? Aveva troppa paura di essere mandato nella Gora per pensare lucidamente. Il re si accorse della sua presenza. Si alzò e guardò fuori dalla finestra, dandogli le spalle.
Strano, di solito caccia la gente o la ignora. Vuoi vedere che …
“Sua maestà stava piangendo?”
Senza volerlo le ultime parole le aveva dette ad alta voce. Sbarrò gli occhi, spaventato.
“Non essere sciocco, Gogol. I re non piangono. Piuttosto, hai un messaggio della mia regina?” chiese Jareth nella stessa posizione di prima.
“N- non proprio. Lei mi ha ordinato di … di …”
Il sidhe si voltò, incuriosito.
“Sì?”
“Di starle vicino.”
“Starmi vicino?” ripeté confuso Jareth. “Ha forse paura che Aris mi salti addosso?”
“Non in quel senso …”
A togliere Gogol d’impiccio furono delle trombe.
“Parli del diavolo” sbuffò il re.
Gogol lo seguì nella sala del trono.
“Visto? Mi sono fatta annunciare!” esclamò Aris.
“Non intendo lo stesso bere un tè con te o chissà cos’altro.”
“E dai, Jareth. Dammi una possibilità.”
“Magari se non mi avessi impedito di vedere la mia regina te l’avrei data. Ma …”
“Ecco, vedi, lei ti piace! Non fai altro che mentirmi!”
“E tu ripeti sempre la stessa tiritera! Perché non chiedi direttamente a Ruby come stanno le cose?”
“Sai, questa è proprio una buona idea. Voi, portatela qui!” ordinò la sidhe a tre goblin.
“Ehi, io comando qui! Fate quello che ha detto.”
Nell’aboveground Ruby e Sebastien stavano mangiando un gelato, chiacchierando del più e del meno.
“Oh, guardate, la fissata con le favole” la schernì Janet, una compagna, facendo ridere i due ragazzi che erano con lei.
“Molto simpatica” commentò acida Ruby.
“Non siete divertenti” fece Seba.
“Ci credi anche tu?” ridacchiò quella.
I gemelli decisero che era meglio andarsene. Il gruppetto prese posto sulla loro panchina e continuò a deriderli.
“Che idioti! Mi verrebbe voglia di … di …”
“Ignorali, sono solo degli stupidi” la calmò Sebastien.
“Hai ragione.”
Apparvero i tre goblin. Dissero a Ruby che dovevano seguirli ed in un lampo si ritrovarono nel castello. Lei li guardò confusa: non doveva essere lì.
“Ti ho fatta chiamare io.”
La ragazza si girò verso la nuova voce, trovandosi davanti quella che sembrava essere una dea. Una dea a cui non piaceva per niente.
“Chi sei?” le domandò.
“Avanti, chiediglielo e mettiamo fine a questa storia” disse Jareth ad Aris.
“Che succede, Jareth?”
“Voi due siete innamorati?” chiese Aris, guardandola male.
Jareth, dietro di lei, scosse piano la testa.
“No” rispose a malincuore Ruby.
Il sidhe le sorrise e ampliò il sorriso quando Aris si voltò a guardarlo.
“Allora perché ti ha nominata regina?”
“Forse perché sono una brava persona.”
“È la nipote di Sarah. Ho scelto lei per questo” rispose Jareth per lei.
Aris spostò lo sguardo su di loro, scettica.
“Tutto qui? Posso andare?”
“Sì, umana.”
“Visto?” fece Jareth mentre Ruby usciva con Gogol. “Sei solo una paranoica ossessiva.”
“Modera i termini …”
“Stai bene?” chiese Gogol appena furono fuori.
“Ho dovuto dire di non amarlo” disse piano la ragazzina.
“È per il vostro bene.”
“Lo so, ma è dura.”



***Angolo Autrice***
Altro capitolo un po' corto, ma il prossimo sarà avventuroso!
Avete presente Harry Potter e il calice di fuoco? Noi sì XD
A presto!
P. S.: fare Aris è divertente
   
 
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