Film > Labyrinth
Segui la storia  |       
Autore: I_love_villains    26/12/2016    0 recensioni
Fic scritta rolando con AnnyWolf99.
Jareth ha bisogno di una regina e il destino gli darà una mano a trovarla, facendo passare a lui e alla sua amata momenti felici o tristi, sicuramente intensi.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jareth, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Se non inizi adesso non finirai mai. Ti aiuto io, se vuoi.”
“No, è solo che non mi va.”
Ruby tentava, senza successo, di convincere il fratello a fare i compiti per le vacanze.
“Vuoi andare alle giostre?” si arrese.
“Buona idea!” esclamò Seba.
I ragazzini ci andarono. Notarono con piacere che a quell’ora non c’era quasi nessuno. Cominciarono con la casa degli specchi.
“Ruby.”
“Jareth?”
Ruby seguì la sua voce. Appena lo trovò lo abbracciò, subito ricambiata.
“Che ci fai qui?”
“Ho trovato un modo per stare insieme.”
“Quale?” chiese lei, emozionata.
“Attraversare il suo labirinto.”
“Come il suo labirinto?”
“Sì, beh, ci sono delle prove da affrontare in un tempo limitato.”
“Ci sto” accettò Ruby immediatamente.
“Sicura? È pericoloso.”
“Se serve per stare insieme lo farò.”
Ruby avvisò il fratello prima di prendere la mano di Jareth e seguirlo all’ingresso del regno di Aris.
“Mette un po’ di paura” constatò Ruby.
“Già” ammise il sidhe.
In effetti quel labirinto era più oscuro di quello di Jareth. La luce del sole filtrava debolmente dalle fronde di alberi alti e grigiastri. Il sentiero era nero pece e grossi cespugli di rovi lo costeggiavano. Sempre tenendosi per mano, i due entrarono.
“Abbiamo tredici ore per completare il labirinto” disse Jareth appena ebbero varcato la soglia.
“Se non arriviamo in tempo che succede?”
Il sidhe ripensò all’alterco avuto con Aris quella mattina. Aveva respinto le sue offerte, aveva ignorato i suoi complimenti, si era mostrato freddo, e lei aveva detto: “Jareth, ti amo già, non devi fingerti indifferente per farmi cadere ai tuoi piedi.”
“D’accordo, lo dirò lentamente. Presta attenzione: io non ti amo.”
“So che non è vero.”
“Ti assicuro di sì. Non mi interessi. Amici? Ok. Fidanzati? No!”
“Voi uomini siete lenti a capire, ma non preoccuparti: ti aspetterò per sempre.”
Jareth trattenne l’impulso di sbattere la testa contro il muro. La sua o quella della sidhe.
“Ammettiamo per un momento che sia interessato ad un’altra che ricambia il mio amore. Che diritto avresti tu di intrometterti?”
“Tanto per cominciare, il mio amore è sincero. Poi, ti conosco da più tempo e sono bella, potente, ricca e non ti farei mai annoiare” elencò Aris con voce suadente.
“Vedo che con te non è posibile ragionare … ti propongo un patto.”
“Un accordo matrimoniale?”
“No! Io faccio attraversare il mio labirinto a chi vuole riprendersi i bambini. Facciamo questo tipo di sfida. Tu affronti il mio labirinto, se lo superi mi vinci, eh?”
“Una prova d’amore, come sei romantico” tubò Aris. “Ma i cavalieri le affrontano, non le damigelle.”
“Perché, tu hai un labirinto?”
“Non proprio, non sono il mio genere, ma non ci metterei molto a farne uno.”
“D’accordo. Allora io percorro il tuo labirinto.”
“Ma non serve, io …”
“Aspetta. Se vinco tu mi lasci in pace. Niente più discorsi su nozze, unire i due regni e tutto il resto. E naturalmente non torcerai un capello alla mia regina. Ci stai?”
Aris si morse il labbro, ferita. Un lampo di rabbia la riscosse.
“E se perdi?” domandò mettendo da parte il tono mieloso. “Mi sposerai?”
“Sì …”
“Abbiamo un patto, allora” sorrise perfida la bionda. “Ma …” continuò prima di stringergli la mano, “la tua regina sarà con te. Ti deve meritare, no?”
“Come desideri. La recupero, batto il tuo labirinto e ti dico addio.”
Aris gli accarezzò dolcemente il viso, ignorando le sue dure parole.
“Non ne sarei così sicura” sussurrò. E sparì.
“Non saremo più insieme” sintetizzò Jareth.
“Allora muoviamoci” si preoccupò Ruby.
Procedettero a passo spedito, svoltando a destra o a sinistra in base a quale pensavano fosse la strada giusta per il centro del labirinto. Ruby si guardava intorno, vigile, timorosa di ciò che avrebbero potuto incontrare. Jareth era più sereno. Aris non aveva vincolato in alcun modo l’uso della magia, anche se naturalmente non poteva teletrasportarsi. Giunsero davanti ad una sfinge.
“Volete passare?” domandò quest’ultima.
“Sì, questo sarebbe il programma” rispose Ruby.
“Allora dovete risolvere il mio enigma. Vi avviso che se sbagliate vi attaccherò, se non rispondete vi lascerò andare, ma allungherete la strada.”
“Esponi il tuo enigma” dichiarò la ragazza dopo aver consultato Jareth con lo sguardo.
Vi è nei boschi un albero che si scrive con otto lettere. Togline le ultime tre e ne troverai una su mille.”
Jareth e Ruby rifletterono, elencando i nomi dei vari alberi che conoscevano, ma tutti erano troppo corti.
“Ciliegio, ma non va, vero? Cilie non significa niente.”
“Elencali a macchinetta” suggerì il sidhe.
“Faggio, quercia, betulla, baobab, melo, palma, castagno, abete …”
“Ferma. Castagno ha otto lettere. Meno le ultime … casta!” esclamò Jareth guardando Ruby, che arrossì.
“Esatto” sorrise la sfinge.
Si scostò, permettendo il passaggio. I due si avviarono quasi di corsa. Arrivarono sulle sponde di un lago. L’acqua immobile rifletteva il grigio del cielo, ricoperto da pesanti nubi. Jareth creò un ponte senza problemi.
“Prima le signore” invitò gentile.
Ruby si avviò per prima, subito seguita dal sidhe. L’acqua si increspò ed emersero splendide creature con il busto di donne e la coda di pesci.
“Wow, sirene!”
“Non farti incantare.”
“Oh, sì …”
Le sirene cominciarono a parlare con la loro voce melodiosa, invitandoli a stare con loro. Per precauzione Ruby si tappò le orecchie e si concentrò sui suoi piedi. Le sirene cantarono con insuccesso. Irritate, si immersero nuovamente.
“Posso sentire adesso?” domandò Ruby quando raggiunse la sponda opposta del lago.
Jareth annuì. La ragazza abbassò le mani. Si lasciò precedere dal sidhe, che puntò verso destra.
“Inizia a fare caldo” constatò Ruby asciugandosi il sudore.
“Ho notato.”
Una fiammata li sfiorò. Jareth trascinò indietro Ruby, che chiese apprensiva: “Cos’era?”
“Un drago.”
“Oh miseria!”
Lo sentirono starnutire, sprizzando scintille.
“Cosa facciamo? Se si accorge di noi finiamo arrosto.”
“Pronta a correre?”
Ruby annuì. Strinse la sua mano, spaventata, mentre udiva il drago avvicinarsi. Jareth creò uno scudo e corse con lei. Riparò entrambi quando le fiamme li raggiunsero.
“Non mi scapperete facilmente!” dichiarò il rettile.
Il sidhe pensò solo ad avanzare al riparo dello scudo. Ruby tossì per il fumo crescente. Finalmente superarono i confini del suo territorio e la bestia scomparve in un’enorme fiammata.
“Ma che bravi” si congratulò Aris.
“Ancora tu?!” fece Ruby.
“È colpa tua se siete qui! Se non fossi esistita Jareth sarebbe mio!”
“Questo lo dici tu!”
“Sì, lo dice solo lei” confermò Jareth.
“Avete ancora dieci ore, ma non arriverete alla fine” disse la bionda avvicinandosi al sidhe.
“Questo è tutto da vedere” replicò Ruby.
Aris si avvinghiò a Jareth, che rimase impassibile.
“Ti vincerò” gli sussurrò all’orecchio prima di scomparire.
Ruby riprese a camminare, irata. A quanto sembrava Jareth non era l’unico geloso, nella coppia.
“Tranquilla, mia preziosa, non mi avrà mai” la rassicurò il sidhe. “Sarai in eterno la mia regina.”
L’espressione della ragazza si addolcì. Proseguirono in silenzio finché giunsero dinanzi ad un bivio: dovevano scalare una montagna oppure scendere in delle grotte. Optarono per le grotte. Man mano che avanzavano la luce diminuiva, tuttavia era sufficiente per distinguere dove mettevano i piedi. Improvvisamente una mano afferrò la ragazzina. Lei urlò, spaventata. Fu lasciata andare.
“Che diavolo era?” chiese terrorizzata stringendosi a Jareth, il quale si era voltato giusto in tempo per vedere una mano di pietra lasciare la sua preziosa.
“Una mano. Le hai fatto paura.”
“Ok, ok, andiamo avanti.”
Si fece più buio. In compenso si trovarono davanti a due porte.
“Chi siete?” domandò la blu.
“Siamo Jareth e Ruby” rispose il sidhe.
“Ciao, Jareth e Ruby” salutò la porta rossa.
“Chi siete?” volle sapere Ruby.
“Siamo i guardiani” la informò la porta blu.
“Dovete passare attraverso uno di noi per proseguire. Ma scegliete con accuratezza” proseguì la rossa.
Insieme esposero l’enigma: uno di loro era sempre sincero, l’altro sempre menzognero; uno di loro conduceva alla salvezza, l’altro alla morte. A loro era concesso porre una sola domanda ad un guardiano per capire che strada prendere.
Jareth ricordò che nel suo labirinto c’erano due porte identiche a quelle, peccato che non conoscesse la soluzione.
“E se aprissimo una porta e basta?” propose a Ruby, stufo di perdere tempo lì.
“Non rischieremmo? … Idea!”
“Cosa?”
“Aspetta e vedrai.”
Ruby si rivolse alla porta blu. “Noi chi siamo?”
“Jareth e Ruby” rispose prontamente quella.
“È lui che dice il vero, o avrebbe risposto in un altro modo.”
Il sidhe la guardò scettico. Anche ammesso che fosse giusto, non sapevano quale fosse la strada, avendo usato l’unica domanda. Jareth si augurò che verità e salvezza coincidessero e aprì la porta.



***Angolo Autrice***
Buone feste a tutti!
I nostri eroi avranno fortuna? Continuate a seguirci per scoprirlo.
A presto!
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Labyrinth / Vai alla pagina dell'autore: I_love_villains