Andrè era intento a lavare e a curare Cezar,il cavallo della sua amata Oscar,mentre ascoltava la musica che proveniva dal pianoforte…immaginò il tocco leggero delle dita di Oscar scorrere su di lui anziché sul pianoforte e per un lungo momento venne pervaso da un brivido dolcissimo…o il vento?In quel momento Cezar lo riportò alla realtà con un suo nitrato ricordandogli che doveva finire il lavoretto che aveva iniziato "certo,adesso vengo…buono!...sei un cavallo tutto speciale tu!". Subito,strigliando Cezar, gli vennero alla mente quei bellissimi momenti passati con Oscar da piccolo...con lei aveva trovato una sorella,un prode guerriero,un difensore,un amica e...una donna. Soprattutto una bellissima donna ed era questo il lato più bello di lei; non un damerino no,quello lo aveva capito da subito! Lei era una donna stupenda e,per di più...la sua donna. "fai quello che ti pare,Oscar" disse Andrè tutto ad un tratto "ma di me non ti libererai perché io ti AMO!". Cezar, come se avesse capito tutto , fece cenno con la testa e si lasciò acarezzare da Andrè che lo coccolò per un buon quarto d’ora. "sei un tipo coccolone tu eh? Ah ah ah! No ti credevo così sai?... ti immagineresti mai Oscar che si lascerebbe coccolare così da me? … un sogno..sarebbe un sogno!". Alzò la testa verso il cielo come per cercare aiuto ad un Dio che fosse lassù...ma trovò un cielo blu scuro trapunto di stelle ed una luna piena e splendente ma nessuno che potesse esaudire questo suo desiderio … "un attimo … mi basterebbe un solo ed unico attimo con lei … " . Pianse lacrime amare … aveva sperato che lei sarebbe riuscita a capire i suoi sentimenti attraverso ogni suo singolo abbraccio,ogni suo singolo sorriso ma niente! Finì di lavare il cavallo che erano oramai le 11 passate e andò a letto. Ritornando a palazzo passò per il corridoio che portava alla stanza di Oscar … la porta finemente lavorata era aperta e lasciava penetrare la poca luce che veniva dal corridoio dentro la stanza illuminandole il viso addormentato con un filo d’oro. Andrè quasi svenne a quella visione … era bella oltre ogni dire con quel raggio che la incorniciava … entrò per vederla meglio,quasi non credesse che potesse esistere tanta bellezza. Le ciglia di Oscar erano sottilissime e nere … la sua bocca era rosea e sottile … tutto il suo viso era incorniciato da una chioma bionda di capelli mossi … "Andrè Grandier … datti una controllata … tu non puoi ,non DEVI baciarla … sei un servo … e LEI è sottolineo LEI è … è … Oscar". Non riusciva a resistere a cotanta bellezza e cominciò ad accarezzarle i morbidi capelli dorati. D’improvviso la finestra che era alle spalle di Oscar si aprì lasciando entrare una folata di vento gelido che la fece svegliare di soprassalto …
Non ti svegliare … non farlo Oscar! L’unico momento in cui mi è concesso contemplarti è quando dormi … sei bellissima …
ma non fece in tempo a finire il suo pensiero che lei si svegliò di soprassalto e chiese "Andrè ma che ci fai qui?".
Andrè era in trappola … non aveva resistito al fascino di lei e quindi aveva osato toccarla …
"vabbè … senti." proruppe Oscar con quel tono austero e deciso che rasserenò Andrè "mi è passato il sonno … andiamo a mangiare qualche cosa in cucina?"
Ad Andrè non venne in mente idea migliore … "certo … e ti preparo una bella tazza di cioccolata calda!"
***
Andrè osservava attentamente e divertito Oscar bere la cioccolata calda ... l'aveva empr considerata un Dio Della Guerra con il debole per cioccolato ... era così golosa che non poteva resistere al gusto del cioccolato ... subito uscì una risata calorosa da Andrè che colse l'attenzione di Oscar "che c'è da ridere?? Mi trovi così buffa??". Andrè pensò
No Oscar ... ti trovo bellissima ... solo bellissima
ma disse solo "si Oscar ... tantissimo!". Lampo di sfida che passa fulmineo dentro gli occhi di Oscar che si alza e,in tono scherzoso e giocoso disse "ah si??? Ti faccio vedere io!!!! E dopoi dimmi se sono buffa!". Con due falcate che solo un buon militare quale lei sà fare si getta sopra Andrè e comincià una lunga serie di colpi centrati su di lui ... "ahi! Ahi! Vabbene adesso basta! Ho capito!"
Ma che cosa vuoi dimostrarmi? di essere abile nella lotta? Lo sei. Di essere un uomo? Nnon ci riuscirai mai!
"ah Oscar! Domani vorrei eserciarmi con il fucile ... vieni con me?" disse Andrè tanto per non dare in ostra il dolore delle sue ossa dopo il trattamento moooooooooooooooolto delicato di Oscar e Oscar rispose "certo ... così ti darò un altra lezione!". Dopo solo una manciata di secondi proruppe Nanny avvolta dal suo scialle blu elettrico e la sua camicia da notte con i capelli colore dell'argento raccolte inuna graziosa cuffia
"bambini cari ... cosa ci fate quì a questa ora? Madamigella ... voi mi fate sempre penare e tu ... Andrè la prossima volta che ti ribecco quì insieme al TUO PADRONE ti picchierò finchè ne avrò la forza!". I due ragazzi,dapprima inbarazzati,esplosero in una calorosa risata che durò per un lungo e felice tempo.
22/05/2009
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