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Autore: Fabb5000    19/12/2016    2 recensioni
Milioni di anni fa, nell'universo Minecraft, situato due triliardi di parsec a nord del nostro, i Draghi Titani furono sconfitti da due fratelli : Notch, dio della luce, ed Herobrine, dio delle tenebre, entrambi figli dell'Enderdragon, il Drago Titano supremo. Il compito di rimodellare l'universo andò però a Notch, mentre ad Herobrine toccò dominare gli Inferi; furioso, il dio oscuro cercò di prendere il posto del fratello, ma fallì e fra i due nacque un odio reciproco. Ora, dopo tanti anni, Herobrine ha nuovamente l'occasione di sconfiggere il suo nemico, ma ciò gli è impedito da qualcuno : Steve, figlio di Notch, che secondo una profezia è destinato a sconfiggerlo. Per questo Steve deve morire prima della battaglia finale fra luce ed ombra, che avverrà al prossimo allineamento delle otto galassie di Minecraft, ossia fra meno di dieci anni.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Minecraft : l'ultima guerra'
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Notch girovagava per i corridoi del suo palazzo, incredibilmente sopravvissuto all'attacco, pensando agli avvenimenti recenti.

La pazzia che suo fratello aveva compiuto lo aveva toccato nel profondo. Sapeva che lo odiava, lo sapeva da tempo, ma non pensava che sarebbe stato capace di tanto.

Era stato un folle a liberare i Draghi, ma quella follia era dettata dall'odio verso di lui. E ora quattro dei più tremendi dei dell'universo erano liberi, dispersi nella parte più profonda del buio delle stelle, Herobrine era imprigionato, a quanto gli avevano detto, nella Sabbia delle Anime, e lui, Notch, era certo che la questione fosse ancora aperta.

Herobrine prima o poi sarebbe riuscito ad uscire dalla trappola in cui lui stesso era finito. Che cosa avrebbe dovuto fare allora? Condurlo al suo cospetto in catene e processarlo come un criminale qualunque? Di certo il mondo intero avrebbe voluto che lo facesse. Ma ciò che conseguenze avrebbe avuto su lui e su Herobrine?

Per non parlare dei Draghi. Che cosa avrebbero fatto? Certo, ora erano dispersi e probabilmente spaventati dalla loro sconfitta, ma Notch era sicuro che presto la loro brama di vendetta avrebbe avuto il sopravvento sulla paura.

E se poi avrebbero deciso, magari, di aiutare i loro fratelli ad uscire dalla loro gabbia? Un conto era affrontare gli Elementali, un conto era vedersela con gli Apocalisse. Inoltre Notch sentiva che, dopo lo scontro, i suoi poteri si erano incredibilmente indeboliti. Probabilmente non sarebbe stato al massimo delle forze prima del mese venturo, quindi non aveva che da sperare che fino ad allora lo lasciassero in pace.

E poi c'era di peggio. E se per caso, i Draghi, per avere una guida, avessero liberato ... lui?

Il solo ricordo fece accapponare la pelle di Notch. Rivide per un istante le ali nere, gli occhi viola ardenti di odio e crudeltà immensi, la bocca spalancata che mostrava le lunghissime zanne seghettate ...

Non poteva succedere. Non doveva accadere. Sarebbe stata una catastrofe di proporzioni cosmiche, ciclopiche, vaste come la luna e altrettanto inviolabili.

-Papà?- chiese una voce dietro di lui, destandolo dai suoi pensieri con uno scossone.

Notch si voltò e vide Steve che lo guardava preoccupato : -Papà, perché non vieni fuori? Stiamo tutti festeggiando, dovresti farlo anche tu. È da due ore che girovaghi senza meta come uno zombie-

Notch scosse la testa : -Stavo solo riflettendo, tutto qui. I recenti avvenimenti mi hanno un po' ... provato-

Steve lo guardò serio : -Senti, io ... volevo scusarmi per le parole offensive che ti ho detto la sera dopo l'attacco al mio villaggio. Comprendo solo ora che non potevi fare nulla-

Notch sorrise : -Non fa niente, ma grazie per le tue scuse-

-Secondo te Herobrine tornerà?- chiese Steve.

-Oh, non basta certo la Sabbia delle Anime per intrappolare un dio- rispose Notch. -Ma stai pur certo che quando uscirà mi occuperò io di lui. Ho un paio di cosette da chiarire-

Steve lo guardò preoccupato : -E ... i Draghi?-

-In questo momento sono oltre i confini dell'universo, in un luogo buio e senza stelle- rispose Notch. -Non ci daranno fastidio, almeno per ora, tranquillo-

Steve parve rilassarsi, poi tornò serio : -Senti ... avrei una domanda da farti-

Notch lo guardò, preoccupato dalla sua espressione : -Prego, dimmi-

-Chi era mio nonno?- chiese il ragazzo.

Notch sbarrò gli occhi : -Co ... perché mi fai questa domanda?-

-Perché tu mi hai raccontato la storia di come tu e Herobrine avete preso il potere, ma non hai mai menzionato tuo padre ... solo tua madre- rispose Steve. -E qualche tempo fa io, Alex e Klingatt siamo andati nella caverna di Kaos. Ivi c'era un dipinto raffigurante i Draghi Titani. Sette di essi li conoscevo, ma uno ... no-

All'espressione preoccupata di Notch, Steve capì tutto : -Era lui, vero? Lo si vedeva chiaramente. Troneggiava su tutti gli altri e incuteva terrore e angoscia soltanto a guardarlo nel dipinto-

Notch abbassò il capo : -Hai azzeccato. Il suo nome è Enderdragon-

-Perché non mi hai parlato di lui?- chiese Steve.

-Perché non sopporto di parlarne- rispose il dio.

-Non capisco. Era pur sempre tuo padre, no?- chiese Steve. -E tua madre, anche lei era un Drago Titano, eppure ne parli senza problemi. Come si può temere il nome del proprio genitore?-

-Si può, se il genitore in questione cerca di divorarti vivo non appena tua madre ti ha dato alla luce- rispose Notch.

Steve rimase senza fiato : -Ma come ... cosa ...?!-

-Come può un padre mangiarsi vivo il figlio appena nato?- chiese Notch. -Beh, sappi che c'è una parte della mia storia che ho preferito non raccontarti. La parte più oscura e buia che cerco di dimenticare-

-L'Enderdragon era l'erede al trono di Kaos, il primo ad essere da lui generato. Era un sovrano crudele, malvagio, inesorabile. Chiunque osasse anche solo alzare la testa veniva ucciso tra i peggiori tormenti. Non a caso quell'epoca è chiamata l'Età Oscura. Era la rovina totale, un ritorno alle origini e al caos primigeriano, dove la gente viveva di stenti-

-L'Enderdragon poi si unì in matrimonio con Deathdragon, la più potente dei Draghi Titani dell'Apocalisse, e da essa nacque un figlio. Ma a Enderdragon non gliene importava nulla; il suo unico pensiero era il pericolo che simboleggiava quel neonato per il suo regno, dato che, cresciuto, avrebbe potuto detronizzarlo. Si recò così da Null, anche allora dio della preveggenza, che viveva all'epoca nella fortezza che poi noi usammo come base per combattere il regno dei Draghi. L'Enderdragon apprese così, in una profezia, che due fratelli nati da lui e da Deathdragon un giorno lo avrebbero sconfitto e spodestato dal suo trono-

-Beh, ovviamente a questa profezia mio padre non se ne stesse con le mani in mano ad aspettare. Tornò di filato al suo palazzo e divorò vivo il figlio neonato, e fece lo stesso per tutti quelli successivi nel corso dei secoli. Mia madre era terrorizzata da quella carneficina : anche lei aveva un animo malvagio e crudele, ma ad arrivare a tanto ce ne passava-

-E poi nascemmo noi ... io ed Herobrine, due gemelli. Mio padre era pronto a fare lo stesso trattamento che aveva riservato a tutti gli altri, e già stava per mettermi in bocca; ma fu costretto ad assentarsi per qualche motivo. Deathdragon ne approfittò per mettere in atto il suo piano : chiamò i suoi fratelli, Aetherdragon e Netherdragon, e gli consegnò i bambini e la pozione ... sai, quella che ti ho raccontato, in grado di rendere mortali gli dei? Beh, i miei zii ci mollarono sul crinale di una montagna e ivi fummo raccolti da genitori umani, e poi scapparono ad ali levate per non essere scoperti. L'Enderdragon, scoperto il fatto, condusse i Draghi in una ricerca frenetica, ma senza risultato-

-Beh, il resto lo sai. Divenuti adulti, io ed Herobrine scacciammo i Draghi e prendemmo il potere. L'Enderdragon tuttavia si salvò e gettò tua madre, Persea, nell'Omega. Te lo già raccontata questa storia, no? Beh, una volta ritornati dei io e mio fratello relegammo L'Enderdragon nell'Omega, dove avrebbe dovuto stare per sempre. Il resto, come si suolo dire, è storia-

-Uao ...- disse Steve. -Non pensavo ...-

Notch scosse la testa : -Non fa niente, tranquillo. In fondo devo smettere di portrmi dietro gli scheletri dell'armadio. Mi ha fatto bene vuotare il sacco-

-Ma ... se l'Enderdragon vive nell'Omega ... gli Enderman?- chiese Steve. -Loro non provengono da lì? Come fanno a vivere con un simile mostro a due passi da casa?-

-Gli Enderman sono assoggettati al volere di mio padre- rispose Notch. -In principio erano una razza florida, evoluta e con bellissimi occhi verdi. L'Enderdragon li trasformò in mostri per evitare che minacciassero il suo potere-

Steve rimase allibito : -Ma allora Klingatt ...?-

-Klingatt è il primo Enderman normale che vedo da dieci milioni di anni- rispose Notch, per poi sorridere. -Ma piantiamola di parlare di queste cose. La serata è per te, sei un eroe stasera. Vieni a godertela-

E così i due si avviarono verso la porta del palazzo, dalla quale provenivano urla di gioia e musica.
   
 
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