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Autore: Tallulah7    19/12/2016    1 recensioni
Harry è il suo bambino, fragile eppure forte al tempo stesso. Harry è innocenza macchiata dal peso di una vita che non è in grado di reggere, il peso di un nome intrappolato da schemi e aspettative.
A soli ventuno anni, Harry ha il corpo di un uomo, il viso di un uomo, gli occhi di un uomo che è stato costretto a crescere troppo in fretta, a soffrire più del dovuto. E Louis odia, odia con tutto il cuore chiunque abbia contributo a rubare quell'innocenza primitiva, ingenua e bellissima dagli occhi della persona che ama più di chiunque altro al mondo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry ha gli occhi di un bambino, Louis l'ha sempre pensato. L'ha pensato fin dal primo momento in cui lo ha incontrato e si è trovato davanti quei suoi grandi occhi verdi, magnetici, brillanti di speranze e paure, che gli hanno come trafitto il cuore.
Harry ha sedici anni, la prima volta che Louis lo vede, e la dolcezza di un bambino impressa sulle labbra morbide, negli occhi luminosi, sui lineamenti rotondi e gentili del viso. E forse è questo ad attirarlo così tanto verso di lui: quella dolcezza che sembra trasudare ingenuità, entusiasmo, innocenza, amore per la vita. Tutte quelle piccole cose di cui Louis ha disperatamente bisogno per alleviare il peso che gli opprime il petto, per sollevare quella maschera da duro che la sua insicurezza lo spinge a indossare ogni giorno.
La prima volta che si baciano, una serie di lunghi baci profondi mentre sono distesi sul letto della camera di Louis, Harry ride, ride scostandosi i riccioli castani dalla fronte, con la felicità dipinta negli occhi e sulle labbra. Louis si sente balzare il cuore nel vederlo così meravigliosamente libero e privo di barriere, animato da un entusiasmo puro e sincero che nessuno è ancora riuscito a intaccare.
Ma poi ci pensa il tempo, a intaccarlo. Ci pensa il management, ci pensano le coperture, ci pensano i media, la stampa, il pubblico, le apparenze, le bugie portate avanti per così tanto tempo che Louis finisce per sentirsi avvelenato e traboccante di nausea, una nausea che potrebbe esplodere da un momento all'altro.
Con il passare del tempo gli occhi bambineschi e ridenti di Harry si fanno sempre più cupi, sfuggenti. E lui sembra l'unico in grado di vederlo, di capirlo. Tutti gli altri sembrano non accorgersi del sottile cambiamento in Harry, di come il ragazzo abbia iniziato a chiudersi in improvvisi silenzi, a rimanere sovrappensiero e guardare da un'altra parte persino nel bel mezzo di una conversazione di gruppo, o di come il suo sorriso appaia spesso tirato e artificiale. Louis conosce fin troppo bene il sorriso di Harry per non accorgersi di quando c'è qualcosa che non va. E ormai è diventato inutile chiudersi nella loro camera, distendersi insieme nel letto e abbracciarsi, e poi dire sottovoce, come da copione; -Cosa c'è che non va, amore? Perché stai così?
Perché lo sanno benissimo entrambi cosa non va. Entrambi sentono il peso del mondo che li opprime, li soffoca, li costringe a nascondersi. Ed è qualcosa che non sono più in grado di sopportare; provare un amore tanto forte da sentirselo bruciare in gola, disperato, travolgente, sul punto di esplodere, ed essere costretti a ricacciarlo giù, a relegarlo dietro un'insensata parata di stanze vuote, camerini chiusi a chiave, baci rubati, sguardi interrotti a metà, gesti negati, maschere, catene.
-Non ce la faccio più.- mormora a volte Harry, con le lacrime agli occhi, stringendolo così forte che Louis si sente quasi soffocare, ma non dice niente. Rimane lì a sentire le braccia solide di Harry strette intorno al suo corpo, il suo respiro spezzato sul collo, e non può fare altro se non accarezzargli i capelli e incoraggiarlo con parole che ormai, dopo tutti quegli anni, sono diventate vuote e prive di significato.
Harry è il suo bambino, fragile eppure forte al tempo stesso. Harry è innocenza macchiata dal peso di una vita che non è in grado di reggere, il peso di un nome intrappolato da schemi e aspettative.
A soli ventuno anni, Harry ha il corpo di un uomo, il viso di un uomo, gli occhi di un uomo che è stato costretto a crescere troppo in fretta, a soffrire più del dovuto. E Louis odia, odia con tutto il cuore chiunque abbia contributo a rubare quell'innocenza primitiva, ingenua e bellissima dagli occhi della persona che ama più di chiunque altro al mondo.
Poi arriva il giorno in cui tutto cambia; i flash delle macchine fotografiche, le telecamere puntate su di loro mentre Harry, Louis, Niall e Liam camminano lungo il tappeto rosso, diretti al piccolo palco dove terranno una presentazione del loro ultimo singolo.
Come al solito i giornalisti urlano, sputano fuori domande velenose, su Eleanor, su Briana, sul presunto bambino, e Louis ha il sangue che gli ribolle nelle vene e le mani che tremano, affondate nelle tasche dei pantaloni, a discapito del sorriso che si è costretto a scolpirsi sulle labbra.
Salgono sul palco, abbagliati dal flash accecante delle fotocamere e assordati dal vocio dei giornalisti. Louis si avvicina al suo microfono e fa per prenderlo, quando sente una grande mano calda poggiarsi sul suo polso. Sconcertato, si volta e Harry è lì, accanto a lui. Avvolge la mano intorno al suo polso, così che il tatuaggio della sua ancora sfiori quello della corda di Louis, e sorride, un sorriso lieve quanto sincero. Ammicca a una telecamera puntata direttamente su di loro, poi torna a guardare Louis e poggia entrambe le mani sulle sue spalle.
Louis non fa in tempo a chiedersi cosa diavolo stia succedendo, cosa passi per la testa a Harry, cosa stiano pensando tutti gli altri in questo momento. In un attimo, Harry ha poggiato le labbra sulle sue e lo sta baciando.
Tutti i suoi pensieri sono spazzati via da quel bacio. Louis chiude gli occhi e, senza esitazioni, forse per la prima volta in vita sua, decide di essere semplicemente se stesso. Ricambia il bacio di Harry, muove le labbra contro le sue in un movimento dolce e intenso al tempo stesso, si inebria del suo sapore familiare e del suo profumo lieve, fino a perdere la cognizione del tempo.
Alla fine si scostano, le mani di Harry ancora poggiate sulle sue spalle, senza quasi accorgersi del silenzio di tomba che pervade la stanza. Louis guarda il suo ragazzo e si sente finalmente libero dalle catene che gli opprimono il petto. Perché Harry sta sorridendo, sta sorridendo davvero. Uno di quei sorrisi luminosi che gli spaccano le labbra e sprizzano entusiasmo e gioia, una gioia riflessa nei suoi occhi verdi che splendono di dolcezza, incantevoli come quelli di un bambino.
È come se Harry, con quel gesto, si sia liberato di ogni maschera e abbia recuperato tutta l'innocenza che gli è stata rubata negli anni. È come se fosse di nuovo puro, incontaminato, pronto ad urlare il suo amore davanti al mondo, a vivere al di fuori di qualsiasi schema ed etichetta, e Louis, stringendo con forza le mani intorno alle sue, si sente forse per la prima volta un po' simile a lui.
Altrettanto felice. Altrettanto puro. Altrettanto libero.
   
 
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