Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: Florestan    19/12/2016    1 recensioni
Rieccomi, come promesso, con una nuova storia con gli eroi “storici” della serie del ’78 insieme a nuovi personaggi che ho già introdotto nei miei due racconti precedenti. Questa lunga storia è infatti il seguito delle due precedenti “L’inverno della Regina” e “Intermezzo Tripartito”. Questa volta il nostro capitano si troverà ad affrontare una nuova (ma proveniente dal passato…) e terribile minaccia in grado di mutare drammaticamente le sorti dell’intero universo! Ma gli eventi legati a quest’oscuro ed incombente pericolo lo coinvolgeranno in prima persona in modo molto stringente, come potrete presto scoprire…e poi si spiegherà finalmente perché Esmeralda abbandonò sua figlia, la piccola Mayu, lasciandola sola con Harlock…
Genere: Azione, Mistero, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Mayu, Nuovo personaggio, Raflesia, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                        13. Ritorno a Drellius




-Chi è quella tipa che sta arrivando con la regina? Ma com’è vestita? Chiese Ariel a Virna.

-Davvero non l’hai riconosciuta? Eppure è stata il nostro presidente per due mandati! Le rispose l’ammiraglio ridacchiando. –Il premier Galia? Non l’avrei mai riconosciutata con quell’assurda gonna arancione e quei sandali, e quella fascia tra i capelli! Sembra uno di quei capelloni contestatori che si vedevano nei vecchi documentrari sulle contestazioni pacifiste...rispose l’ufficiale, -Esatto, continuò a ridacchiare Virna, Quella era la tenuta abituale dell’alta accademica, è sempre stata una fervente antimilitarista e in passato ha avuto anche dei guai per questa sua militanza...ma... –Ma? Riprese Ariel. –Ma Galia è anche la più intima amica della regina, e pare che sia anche un cervello sopraffino e una vera autorità nel suo campo, la persona sicuramente più indicata per la nostra ricerca archeologica...le rispose l’ammiraglio.

-Buongiorno Ariel! Buongiorno Virna! Salutò la regina, Volevo presentarvi l’accademica Galia, la conoscete probabilmente in quanto è stata il nostro primo premier, ma oggi è qui perchè ci accompagnerà nella nostra missione in qualità di archeologa esperta, il suo aiuto ci sarà indispensabile per ritrovare il santuario delle Sentinelle.

Poco dopo Raflesia, Ariel e Galia si ritrovarono imbarcate su di una nave spaziale di medie dimensioni, la Cleopatra. Si era preferito lasciare Virna e la Leonore a difesa del regno da eventuali attacchi diretti dei Metanoidi. La Cleopatra era una nave molto agile e veloce, era il secondo piccolo gioiello realizzato con l’aiuto di Harlock per la difesa del paese, e in quel caso sarebbe stato il mezzo ideale per quella missione su Drellius IV. L’equipaggio era stato attentamente selezionato da Ariel, mentre Galia aveva richiesto alcuni suoi fidati collaboratori e tutta l’attrezzatura necessaria per i rilevamenti.

-Accademica Galia, si troverà un po’a disagio in mezzo a tutti questi militari...disse un po’ provocatoriamente Ariel mentre erano a tavola insieme alla regina e agli altri ufficiali della missione.

-Mia cara Ariel, rispose Galia con un sorriso, -Innanzitutto diamoci del tu...

-La mia avversione nei confronti degli apparati militari è ben nota, ma con gli anni ho maturato una mia convinzione che è stata alla base del mio umile impegno come primo presidente del nostro paese: tutte le risorse di Mazone sono preziose quando esse sono rivolte al bene del suo popolo. L’esercito è una di queste risorse, il suo uso, come ogni strumento, può essere corretto o scorretto, tutto qui! L’importante e che esso si muova solo per il bene e il progresso del paese e non viceversa, e io per progresso intendo pace e felicità per il nostro popolo. Difendersi da un nemico che minacci questa felicità non è sbagliato, diverso è coltivare un esercito al solo fine di farne una macchina da guerra e di dominio...

Ariel si ritrovò spiazzata da una così limpida e allo stesso tempo profonda argomentazione che l’accademica aveva appena espresso con il suo fare sereno e disarmante.

Raflesia scoppiò in una sonora risata: -Ariel, non ti fare ingannare dall’aspetto da tenero idealista intellettuale della nostra Galia, in realtà è un osso molto duro, ma il suo pensiero è totalmente in sintonia con il mio e questo è fuor di dubbio!

Più tardi Ariel e Galia si ritrovarono con la regina nel suo studio a bordo dell’astronave. L’accademica aveva preparato una delle sue tisane alle erbe e l’atmosfera si era fatta molto rilassata. Mentre parlavano di Drellius e dei suoi trascorsi con Mazone, la Regina non riuscì a trattenere una risata: -Drellius! Quel luogo mi ricorda la mia giovinezza. Fu teatro di una delle mie prime missioni di guerra. Ero stata incaricata di tenere sott’occhio un pericoloso terrorista che ci dava parecchio filo da torcere dato che la sua brigata effettuava continue azioni di guerriglia presso le nostre istallazioni. In quella missione, come in molte altre, ero accompagnata da tua sorella Cleo, disse rivolgendosi ad Ariel. –Effettuammo tutta l’operazione sotto una particolarissima copertura...

-E cioè? Chiese Ariel Incuriosita, mentra vedeva la regina e Galia che ridevano sotto i baffi.

-Ebbene ci piazzammo praticamente in pianta stabile presso il più rinomato bordello della città.

Tua sorella fingeva di essere una delle avventrici, mentre io facevo la parte di una delle sue fedeli clienti...he, he, il nostro terrorista era un assiduo frequentatore di quel posto, e aveva mostrato un debole per Cleo...e ovviamente questo gli fu fatale...he, he...disse Raflesia continuando a ridacchiare.

- Ma come...Ariel sembrò piuttosto imbarazzata per quanto aveva appena udito. –Ma dai, Ariel, non vorrai mica farmi come il povero Harlock che all’epoca che glielo confidai divenne pazzo a chiedersi cosa avessi mai combinato in quel postribolo... –No, ma ...mi sembra piuttosto insolito che dei militari...continuò la giovane ufficiale. –Eravamo in guerra, una sporca stupida guerra, come lo sono tutte le guerre, io e tua sorella eravamo già da tempo amiche inseparabili e quella missione in fondo fu anche un modo per evadere dalle terribili cronache giornaliere fatte di morte e di sangue.

Inoltre ricorda che tua sorella era un bel tipetto che non si faceva certo grossi problemi in quel senso...Comunque se ti può tranquillizzare non facemmo mai nulla di realmente sconveniente...o quasi...concluse la regina strizzando l’occhio all’amica.

-Ma adesso parliamo di cose serie! Tagliò corto Galia sfregandosi le mani. –Raccontami tutto quello che sai su questo santuario!  Disse rivolta a Raflesia.

 

 

                                                                       **

 

 

 

-Ci siamo! La voce del comandante Buldge risuonò sull’interfono nella cabina di Harlock: -L’esca ha funzionato, stanotte i falsi piani sono stati rubati come speravamo! Le speciali telecamere che abbiamo istallato nei sotterranei del deposito sono riuscite a catturare i rapidissimi movimenti di Helmatia, quel demonio riesce a muoversi ad una velocità che l’occhio umano non riesce a percepire! Non ci sono dubbi è stato il cavaliere metanoide, ora tocca a voi riuscire a starle dietro!

-Perfetto! Rispose il capitano, finalmente potremo avere un vantaggio finchè non si accorgerà del segnalatore...Schwan, vi siamo ancora grati per la vostra collaborazione, e speriamo di non dover ancora avere bisogno del vostro aiuto...-Non ti preoccupare, Harlock, era il minimo che potessimo fare, la minaccia metanoide ci tocca molto da vicino e se fosse necessario tutta la SDF al completo scenderà a combattere al vostro fianco!

Il capitano corse subito sul ponte di comando: -Yattaran, aggancia subito il segnalatore, verifica che funzioni regolarmente e trasmetti subito i dati a Yuki per la localizzazione!

-Tutto ok, capo, ecco, i dati arrivano senza problemi!  Fece il vicecomandante, -Ho una prima localizzazione! Disse Yuki, -Il segnalatore è uscito dall’orbita di Destiny tre ore fa, è entrato in curvatura cinque ed ora si trova nel quadrante otto, la stella di Sirio! –Bene, disse con voce calma Harlock, aveva ripreso il tono tranquillo e sicuro che aveva un tempo prima delle grandi battaglie, -Rotta verso Sirio!

 

 

                                                                       **

 

 

-Beh, purtroppo persino i sacri testi non danno una localizzazione precisa del santuario, parlano di un pianeta con due soli, e le coordinate approssimative fanno capire che si tratta di Drellius e che il santuario si doveva trovare presumibilmente nelle vicinanze di un’antica oasi nel mezzo di una zona desertica, ma quel pianeta, da quel che mi ricordo, è pieno di zone desertiche...Raflesia aveva incominciato a raccontare tutto ciò che aveva appreso dai suoi testi sacri...-Sì, ma all’epoca in cui sono stati raccontati questi fatti la morfologia geologica del pianeta era sicuramente diversa, basterà ricostruirla, non mi sarà difficile, disse Galia sempre più eccitata, -Ma non c’è altro? Chiese con una punta di delusione. –In effetti ci sarebbe un ultima cosa che viene riportata alla fine del capitolo, ma si tratta di una frase sibillina, incomprensibile...ecco me la sono segnata, disse la regina tirando fuori un foglietto e leggendo ad alta voce:

 

 

                                   “Tre sono i Giganti

                                      Duplice è la luce

                                       Una sola è la linea”

 

 

-E che vuol dire? Domandò Ariel, -Ah, bella domanda! Rispose la regina, -Non ne ho proprio idea...

Galia era rimasta in silenzio a pensare mentre si mordicchiava nervosamente il labbro superiore, segno che il suo cervello stava lavorando intensamente. –E’ chiaramente un’indicazione precisa per trovare il santuario, non ci sono dubbi! Decifrato il significato, ne avremo l’ubicazione precisa!

-La linea può riferirsi ad una direzione precisa dove cercare, ma la duplice luce, e i giganti che significano? Si domandò Raflesia scuotendo la testa. –Lo capiremo una volta giunti sul posto, vado subito ad elaborare un profilo geologico delle zone desertiche di quel periodo, se non sbaglio quei testi sono di circa sedicimila anni fa...disse la studiosa alzandosi per andare al suo computer.

Dopo pochi minuti esclamò: -Ecco fatto! All’epoca di quel resoconto sul pianeta esisteva una sola grande zona desertica, tuttora esistente, la piana di Arxat!

 –Arxat, mi ricordo bene, disse la regina, -Vi era un piccolo avamposto del nostro esercito ed anche un astroporto militare, ma adesso non saprei cosa ci sia rimasto…-Attualmente vi si trova una piccola cittadina poco prima dell’inizio della piana desertica, fece Ariel mentre consultava le topografie sul proiettore olografico. –E pare che esista ancora un astroporto di piccole dimensioni…potremo atterrare direttamente lì!

-C’è solo un piccolo problema…disse Raflesia toccandosi le punte delle dita di una mano con l’altra, -E cioè?  Chiesero le altre. –Drellius non fa più parte di Mazone, già da diversi anni ha ottenuto l’indipendenza dopo libere elezioni… -E’ vero, ora ricordo! Disse Galia, -Era il secondo anno del mio mandato e fu una delle prime questioni spinose che riguardarono i nostri domini sparsi per la galassia…-Potremmo essere non proprio benvolute ad atterrare sul pianeta…commentò Ariel. -Se non ricordo male la guerra che ci impegnò col pianeta fu lunga e sanguinosa…

-E’ vero, ma dopo l’indipendenza, mantenni dei buoni rapporti con il loro governatore, potrei contattarlo e cercare di spiegargli la situazione…intervenne Galia, -E’ una persona molto saggia ed ha cuore la pace nella galassia, la minaccia metanoide non lo lascerà certo indifferente!

Fortunatamente le cose andarono per il meglio, e dopo essere state ricevute nella capitale del pianeta, Ormud, Galia e la regina ottennero dal governatore Biliat il permesso ufficiale di effettuare le loro ricerche nella piana di Arxat, a patto di tenere aggiornate le autorità locali su ogni ritrovamento effettuato.

 –Se non fosse stato per te Galia, non ce l’avremmo mai fatta, disse Raflesia con un sospiro di sollievo, hai visto come mi guardavano storto tutti quei funzionari del governo!?

-E’ comprensibile, rispose l’accademica, -Quella nostra azione di conquista non fu certo una passeggiata…come tutte le altre, del resto.

Un ora dopo erano già atterrate presso il piccolo spazioporto all’inizio della pianura.

-Ci sposteremo con due mezzi mobili per trasportare l’attrezzatura ed il personale, fece Ariel, accingendosi a capitanare il convoglio. Entrarono nella cittadina annessa al porto percorrendone il corso principale: -Sembra una di quelle città di frontiera...come quelle di quel pianeta...Heavy Melder, commentò Raflesia, -Harlock ci si troverebbe a suo agio...Per un attimo la mente tornò al suo amato ed un moto di tristezza la attraversò...-Chissà cosa starà facendo in questo momento, non abbiamo avuto ancora modo di aggiornarci sugli ultimi avvenimenti...

 

 

                                                                        **

 

La stella di Sirio brillava di una luce molto intensa, essendo la sua luminosità 25 volte quella del sole pur avendo solo il doppio della sua massa. –Guardate, disse Tadashi, -Si vede anche il sole, la nostra stella, è in secondo piano molto meno intensa e dista solo otto anni luce da Sirio...

-Che nostalgia! Disse Yuki malinconicamente. –Speriamo di poterci tornare presto...disse Harlock...che ci dice il segnalatore? –Le coordinate che ci trasmette lo situano a circa seicento chilometri spaziali dalla nostra posizione, ora provo ad ingrandire e a mostrare la zona sullo schermo...ecco!

Sullo schermo centrale riapparve il planetoide di Helmatia. –Manteniamoci ad una distanza tale che non possano rilevarci, nel frattempo richiamiamo Ombra di Morte, il nostro rifugio segreto, lo useremo per avvicinarci senza destare sospetti, ordinò il capitano.

 –La Queen Emeraldas ci raggiungerà anch’essa tra poco, disse Esmeralda, se ci sarà da combattere...dobbiamo però prima salvare Mayu!

-C’è spazio per tutti dentro Ombra di Morte! Ridacchiò Yattaran.

-Harlock, dal planetoide è uscita una grande nave seguita da una moltitudine di navicelle! Esclamò Yuki. –Ci hanno scoperto! Disse Tadashi. –No, si stanno dirigendo verso il sole! Continuò la giovane moglie, -Vogliono attaccare il sistema solare! Concluse Harlock, -Inviamo subito un messaggio subspaziale alle forze di difesa terrestri! –Sono entrati in curvatura, a quella velocità ci arriveranno nel giro di poche ore, riprese Yuki.

 –Vogliono dare una dimostrazione della loro potenza alla federazione terrestre, come hanno già fatto con Mazone, commentò preoccupato il capitano.

 

 

   
 
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