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Autore: pureblood18    19/12/2016    1 recensioni
Ci troviamo nella Londra Magica del dopoguerra, Draco Malfoy ha deciso di riprendere in mano le redini della propria vita e ribellarsi alle costrizioni che il padre Lucius gli infligge. E' deciso a porre fine a questo susseguirsi di doveri e sacrifici solo per compiacere uno dei maghi più puristi del Mondo Magico. Ci riuscirà?
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Questa è la mia prima storia ambientata nel Mondo Magico del dopoguerra, non ho resistito nel scriverne una. I personaggi principali sono i Malfoy, famiglia che adoro, accompagnati da altri di mia invenzione. Ho sempre voluto scrivere su come fosse, per me, vivere dopo una battaglia del genere, uno scontro che ha coinvolto ogni mago o strega, indipendentemente dallo status sociale. Inoltre, dato che questa è la prima volta che bazzico su questa tematica, mi piacerebbe molto conoscere le vostre opinioni. Nel caso in cui aveste delle idee o dei suggerimenti al riguardo, non astenetevi, la vostra opinione per me è molto importante.
Detto questo, vi lascio al primo capitolo.
Un abbraccio, Giada. 


19 Dicembre 1998, Residenza HansbergerDiagon Alley. 

[ Sahira' Secret Diary ] .."Ciò che non ci uccide ci fortifica, ma ciò che ci fortifica ci rende deboli allo stesso tempo. Colui che conoscerà la morte, colui che tornerà indietro, sarà pienamente cosciente che prima o poi tutto avrà una fine. Non siamo giudici di noi stessi ma, per quanto questo possa rattristirci, siamo consapevoli che il nostro destino è in mano a qualcun'altro, che le responsabilità delle nostre azioni sono derivabili dalle sue scelte e che quindi non è davvero colpa nostra se la nostra vita va a rotoli o il mondo intorno a noi ci travolge. Tutto acquista più senso." 

Il grano la dondolava, rendeva tutto più leggero e il peso delle sue membra passava in secondo piano. La vita sembrava scorrere lenta e generosa agli occhi della ragazza, intenta a realizzare i propri sogni, sogni che l'avrebbero portata a raggiungere le vette più alte. Il desiderio suo più grande era quello di mandare avanti ciò a cui i genitori avevano dato vita: Sahira Hansberger, ex Corvonero, strega di origini germaniche, era figlia di Ludwig e Rosmerta: due commercianti la quale attività era quella di esportare in tutto il mondo magico una delle stoffe più pregiate. I due coniugi erano giunti da un sobborgo tedesco nei primi anni ottanta ed era lì che la donna aveva dato alla luce la figlia e aveva iniziato insieme al marito il cammino del commercio. Il loro essere purosangue aveva fatto sì che molte delle famiglie magiche li prendessero a cuore e pubblicizzassero il loro negozio sempre più in crescita. Una di queste famiglie erano i Malfoy, Narcissa e Lucius adoravano ornare con tali sofisticate stoffe il loro Maniero e non perdevano occasione per acquistarne una grossa quantità. L'unico che non si era mai presentato dagli Hansberger era Draco, l'unico figlio dei due. Quest'ultimo, dopo aver terminato la propria istruzione ad Hogwarts ed aver affrontato tutte le magagne che il suo essere Mangiamorte gli aveva ritorno contro, andava sempre meno d'accordo col padre. Quest'ultimo, ad insaputa del figlio, aveva combinato le nozze con una fanciulla appartenente ad una delle famiglie più altolocate del Mondo Magico. Dal canto suo, però, Draco non era assolutamente d'accordo. Perché avrebbe dovuto sposare una donna che non amava?
Anche quel giorno i due Malfoy si diressero verso il negozio ma, si dia il caso che in loro compagnia vi era anche il figlio, visibilmente contriato dal fatto che fosse stato forzato nel seguire i loro movimenti. Infatti, quel giorno, i Serpeverde per eccellenza avrebbero incontrato la famiglia della ragazza che Draco avrebbe dovuto sposare: i Greengrass. 
« Narcissa! » Esclamò entusiasta la padrona del negozio in netta confidenza con l'abituale cliente     quando la vide entrare. « Non ti aspettavo così presto. » Aggiunse qualche attimo dopo. I due Hansberger avrebbero dovuto lasciare Diagon Alley per dirigersi verso la Scozia magica, luogo ove avrebbe sancito un accordo con una sartoria locale e che gli avrebbe fatto guadagnare molto denaro. « Io sto per andare via, così come Ludwig. Non so se sia il caso, ma vi lascerò in mano a mia figlia Sahira. E' molto giovane e spero che possiate essere più indulgenti data la sua inesperienza in campo lavorativo. Se dovesse accadere qualche screzio, non biasimateci, faremo ritorno domenica domattina. » 
I coniugi Malfoy acconsentirono alla richiesta della signora e, dopo che quest'ultima insieme al marito lasciò il negozio, attesero con tanta impazienza l'arrivo di questa giovane strega. Draco, invece, parve indifferente a tutto ciò e si limitò ad osservarsi intorno e sperare che il tempo aumentasse il suo giro. 
« Salve.. »  Una voce tenue e due occhi castani sbucarono da dietro al bancone, le ciocche scarlatte le ricadevano sulle spalle. Finalmente Sahira era arrivata. 
« Ti stavamo aspettando. »  Esordì Narcissa, scrutando da capo a piè la donna che l'avrebbe, per così dire, servita. Lucius, improvvisamente, dovette allontanarsi e, prima di lasciare la stanza, informò la moglie di un repentino incontro al Ministero. Al negozio, dunque, rimasero madre e figlio. 
Mentre Narcissa si indirizzò insieme alla giovane all'interno del deposito, Draco allungò il collo e sbirciò fuori dalla vetrata per constatare cosa stesse accadendo fuori dal negozio. « Sicuramente più interessante di questo mortorio. » Sussurrò a bassa voce, mentre il chiacchiericcio alle sue spalle si faceva sempre più forte. 
«..Allora domani verrà mio figlio a prelevare la stoffa. » Disse in conclusione Narcissa con come risultato un timido annuire di Sahira. « Sarà sicuramente pronta, Signora Malfoy. » Concluse la più giovane delle due e salutò la cliente da dietro il bancone. Draco era sempre più distratto e quasi non si accorse della presenza della donna, venne poi destato dai propri pensieri dalla madre che, impaziente, gli fece cenno di uscire. 
« Arrivederci! » Esclamò la strega dal crine bicolore.
« Arrivederla. » Rispose un po' più vigorosa Sahira, accennando un cenno di mano. 

20 Dicembre 1998, Diagon Alley.

Un sospiro rumosoro uscì dalle labbra chiare di Draco, era riluttante nel doversi farsi carico di una faccenda che nemmeno gli stava a cuore. Sarà stata la pressione che i suoi genitori, o per meglio dire, suo padre gli incuteva o gli episodi passati o recenti che lo avevano turbato parecchio, ma davvero non riusciva a tollerare la ben che minima cosa non gli andasse a genio. 

Controvoglia, si recò presso il negozio degli Hansberger, lì lo stava attendendo Sahira, pronta a consegnare a colui il quale la Signora Malfoy aveva incaricato il materiale desiderato. 
Un altro sospiro, un indugio, poi fece il primo passo all'interno dell'ampio locale. 
« C'è qualcuno? » Domandò con voce trascinata Draco, picchettando il piede sinistro contro il pavimento. 
« Arrivo! » Esclamò la figlia dei proprietari che immediatamente si precipitò al  bancone. Data l'ora e il giorno aveva subito capito si trattasse del figlio dei Malfoy. 
Trascorsero svariati secondi prima che gli occhi di Draco puntarono il viso di Sahira, i lineamenti della giovane strega ed il di lei modo di fare lo attrassero quasi con immediatezza. Non aveva mai provato qualcosa di simile. Nonostante, però, tutto ciò lo rendesse impacciato, tentò in ogni maniera possibile di non darlo a vedere.
Per Sahira non fu proprio lo stesso, l'ex Corvonero, infatti, non riusciva a tenere lo sguardo dell'ex Serpeverde per più di qualche attimo. 
« Questa è la- la stoffa che - che i tuoi genitori hanno - hanno ordinato. » Disse parecchio in imbarazzo la donna. Seppur avesse sempre avuto a che fare con ogni genere di cliente, Sahira si sentiva parecchio in soggezione dinanzi alla figura del platinato. 
« Quanto le devo? » Chiese Draco dopo aver riacquistato sicurezza.
« Fanno 300 Galeoni.. » Mormorò in risposta Sahira, protendendo la mano verso le monete che Malfoy aveva appena posato sul bancone. 
« E' stato un piacere conoscerla. » Si fece avanti il biondo con voce soave, mentre le gote della strega si fecero man mano più purpuree. « E' stato una piacere anche per me. » Sentenziò lei, attendendo l'uscita di Draco per poi fiondarsi sulla scrivania per scrivere sul diario ciò che le era appena accaduto, non accorgendosi di conseguenze del biglietto che Malfoy le aveva porto insieme al denaro. Se solo quel bigliettino andasse nelle mani dell'iperprotettivo Hansberger Senior, Draco avrebbe una bella gatta da pelare. 
   
 
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