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Autore: Inazumiana01    20/12/2016    2 recensioni
Raccolata di flashfict e one-shot sulle emozioni del cartone animato Inside Out secondo il nostro caro Magneto. Questo è ambientato in X-men: First class, perchè se avessi contato gli altri due film, l'unica emozione che avrei scritto sarebbe stata tristezza...il che solo pensiero mi travolge di feels T^T
Raccolta:
-Rabbia
-Disgusto
-Paura
-Gioia
-Tristezza
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Erik Lehnsherr/Magneto
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Paura







Paura. Il quartier generale non sapeva cosa significasse avere Paura tra i piedi. Non erano pronti a sopportarlo, si poteva dire che non c'erano abituati.
Erik Lehnsherr era una persona forte, testarda, intrepida. Affrontava le cose senza pensarci due volte, amava il rischio, lui non aveva paura.
Sono stati pochi i momenti in cui aveva avuto paura, e in quei momenti era per di più un ragazzino. Ne aveva avuti di diversi come il chihuahua della sua vicina, l'insegnante di matematica quando doveva interrogare, quel momento in cui in spiaggia venne punto da una medusa e subito pensò di morire, ma nulla gli aveva fatto più paura di quando lui e sua madre furono portati nei campi di concentramento.
In quel periodo Erik, aveva paura della sua stessa ombra, non si fidava di nessuno, non poteva fidarsi di nessuno. Era stato portato via da sua madre, erano stati usati, maltrattati. Poi conobbe Shaw, l'uomo che gli aveva rovinato la vita. Aveva notato la sua mutazione e aveva deciso di aiutarlo a farla crescere, a dominarla.
Paura. Ecco cosa aveva provato quando Shaw gli aveva detto che, se non avrebbe mosso la moneta con il suo potere, lui avrebbe ucciso sua madre.
Erik ci aveva provato, ma aveva troppa paura. L'idea di perdere sua madre era troppo forte. Ogni tanto lanciava occhiate nella sua direzione, la madre continuava a dire che sarebbe andato tutto bene. Era una cosa che dicevano gli adulti quando sapevano che sarebbe finita male. Sua madre credeva in lui, non aveva paura di morire, aveva paura di lasciare Erik.
Poi il colpo di pistola. Paura se ne andò via, lascinado che Rabbia prendesse il sopravvento.









Paura. Dopo tanti anni Erik Lehnsherr aveva riscoperto la paura. Aveva cercato di seppellirla dei meandri più ombrosi del suo subconscio, ma a quanto pare era riuscita a ritornare.
Charles Xavier, l'unico essere sulla terra che era riuscito a fargli provare paura. Ma era una paura diversa da quella che aveva provato nel periodo del campo di concentramento.
Erik aveva constantemente paura di non essere abbastanza in quella casa, per quel gruppo...per Charles. Certo, poi gli bastava guardarsi intorno e vedere con che ragazzini aveva a che fare per dimenticarsene.
Lehnsherr provava paura ogni volta che Charles si spingeva oltre il limite, non solo per la storia dei mutanti, ma anche per alcune piccolezze abbastanza insignificanti. Ad esempio quando, qualche giorno prima della vigilia di Natale, Charles era salito su una sedia per mettere gli addobbi sulle pareti e per decorare la parte superiore dell'albero. Lì aveva avuto paura che potesse farsi male cadendo dalla sedia, cosa che fortunatamente non successe. Certo, lui festeggiava l' Hanukkah invece del Natale, ma adorava vedere Charles alle prese con gli addobbi. Ovviamente il telepate mise un candelabro in casa con la sua solita aria raggiante.
Un'altro momento in cui Erik ebbe paura fu quando baciò Charles per la prima volta. Non era stato voluto...o almeno non del tutto. Si era trattato di un semplice incidente, una scivolata del piede...una collisione di corpi*. Improvvisamente si erano ritrovati uno sopra all'altro con le labbra unite, intenti a baciarsi. In quel momento il quartier generale era completamente in sobbbuglio. Gioia era tutta eccitata, Paura temeva per la reazione del telepate, Rabbia stava imprecando contro il tappeto -poichè era colpa del tappeto se Erik era scivolato- Disgusto se ne stava a fissare lo schermo, forse stava tentando di capire di che gusto fosse il bacio, mentre Tristezza cominciava a lamentarsi sul fatto che probabilmente Charles li avrebbe cacciati di casa. Nel frattempo invece, l'isola di Charles splendeva più che mai, e ciò non poteva rendere più felice Gioia.












Angolino Autrice :3

Salve! So perfettamente di essere in ritardo, ma ultimamente tra diciottesimi, regali di Natale e interrogazioni per il pagellino....non ho avuto proprio tempo di pubblicare. Perchè tecnicamente questo capitolo già era pronto :3
Spero che questo capitolo su Paura vi sia piaciuto ^^ L'ultima parte, dove accenno al bacio tra quelle due patate, faccio riferimento ad una traduzione che avevo pubblicato "Tutta colpa del tappeto" che per sbaglio ho cancellato. Tra un pò dovrei ripubblicarla u.u
Detto ciò, ci vediamo nel prossimo capitolo con Gioia ^^
Un Bacio







 
   
 
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