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Autore: Heihei    20/12/2016    2 recensioni
TRADUZIONE
La storia è stata scritta da Alfsigesey e pubblicata su fanfiction.net in lingua inglese.
Bethyl post-finale della 4 stagione
"Nulla sarà più facile di nuovo. Scappare da Terminus, sconfiggere una mandria di vaganti, cercare provviste. Ma niente di tutto ciò sarà difficile come innamorarsi e provare a costruire una vita insieme in mezzo a tutto questo."
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Carol Peletier, Daryl Dixon, Un po' tutti
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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FUORISTRADA




Brady e gli altri cinque uomini erano dotati ciascuno di una pistola, un pugnale e un fucile d'assalto. Il più grosso, che Brady chiamava Franco, aveva anche una katana che Beth conosceva bene e sedeva proprio accanto a lei.
"A Michonne non piacerà." Daryl non si prese la briga di parlare a voce bassa, ma del resto i loro rapitori non sembrava si preoccupassero del fatto che parlassero.
Erano stati caricati su una grande jeep militare aperta che sul retro era anche molto spaziosa, ma priva di cinture di sicurezza. Li spinsero sui sedili posteriori l'uno di fronte all'altra e li circondarono.
Beth riconobbe subito il ragazzo esile di prima. L'autista era l'unica donna presente. Non c'era quando li avevano fatti scendere dal furgone, ma era lì di guardia ad aspettarli accanto al fuoristrada. Li guardò entrambi solo di sfuggita dallo specchietto retrovisore.
Brady si sedette molto vicino a Beth e di fronte a loro Daryl era stato inserito tra gli altri due scagnozzi, due ragazzi che quasi sicuramente, data la somiglianza, erano fratelli.
Terminus scomparve gradualmente dietro di loro e la strada che stavano percorrendo era così angusta che lasciò intendere che si stavano allontanando da dove, un tempo, c'era stata la civiltà. Infatti, si inoltrarono nei boschi e, sempre più confusa, Beth cercò di capire invano dove fossero diretti. Stavano procedendo in salita e la boscaglia diventava sempre più folta, tanto che la donna al volante fu costretta a rallentare.
Daryl le catturò gli occhi e li incatenò ai suoi per molto tempo. Fece un paio di respiri profondi per riuscire a controllare il suo battito cardiaco. Stava cercando di dirle qualcosa.
Dopo un po', il suo sguardo si posò oltre la sua spalla: stava guardando il ragazzo seduto accanto a lei, quello con la katana di Michonne. La stessa che aveva decapitato suo padre.
Poteva riuscire a prenderla?
Anche se ci fosse riuscita, avevano tutti dei fucili e un sacco di pistole, però probabilmente nessuno di loro sapeva maneggiarla correttamente. Forse l'unico tra i presenti che avrebbe potuto capire come farlo era Daryl Dixon. Poteva sfilarla via a Franco e poi passargliela, poteva essere abbastanza veloce da farlo prima che potesse sparare... ma poi? L'avrebbero fatto comunque.
Era riuscita a sfilare le chiavi a Brady, ma prendergli la pistola non sarebbe stato altrettanto semplice. Teneva una mano stretta sul manico e l'altra sul fucile. Le uniche armi un po' più scoperte erano i pugnali.
Un miglio, due miglia, tre miglia... si stavano allontanando parecchio. Il sentiero alberato li portò sulla cima di una collina. Beth vide una torre idrica che era stata trasformata in un punto panoramico. Appunto, c'erano delle persone e una di loro fece un cenno a Brady, tirando fuori un walkie-talkie. Sbuffando, anche Brady afferrò il suo.
"Cosa sta succedendo?"
"Dieci minuti o poco più. Si stanno avvicinando, non hanno cambiato rotta", disse la voce metallica attraverso il walkie-talkie.
"Bene", rispose Brady, "tenete sotto controllo la situazione."
"Sii reperibile, ti avviseremo a ogni cambiamento."
Brady fece cenno alla donna di continuare a guidare. Nel momento in cui la jeep iniziò a scendere, dall'altro lato della collina Beth e Daryl scorsero il motivo per cui erano stati condotti lì.
"Una mandria."
Fissò incredula il fiume di vaganti che si aggirava tra gli alberi. Erano circa a un mezzo miglio di distanza. Alcuni avevano cambiato rotta e si dirigevano verso la torre idrica, ma la maggior parte continuava ad andare dritta verso Terminus. Sentendosi come se avesse appena ingoiato un macigno, Beth capì: i vaganti erano troppo vicini, dovevano fargli cambiare rotta e, per fare in modo che restassero lontani da casa loro, la soluzione più semplice era utilizzare un'esca.
Dall'espressione cupa di Daryl, intuì che anche lui aveva capito.
Il fuoristrada proseguì a destra della mandria, avvicinandosi sempre di più a quella folla zoppicante, fino a raggiungerne la testa. La donna guidava tra gli alberi con una certa maestria, suonando anche il clacson per attirare la loro attenzione.
La mandria avanzava lentamente ed era anche abbastanza silenziosa, eccetto per il solito brontolio che emettevano quando respiravano. Ma poi quei volti marci e deformi si voltarono a guardarli, i loro occhi morti trovarono la jeep. Non appena fiutarono il loro odore, si raddrizzarono di colpo, aprendo e chiudendo le loro fauci come se li stessero già divorando. I loro versi si fecero più acuti mentre avanzavano per catturare l'auto. La donna frenò e ripartì un paio di volte per istigarli, in modo tale che accelerassero. Infatti, così fecero e la jeep imboccò di nuovo un sentiero alberato in direzione opposta alla torre idrica e a Terminus.
Deglutendo, Beth tornò a guardare Daryl, il quale non stava osservando i vaganti, ma la stava fissando con insistenza. Sperò che avesse un piano, perché ogni volta che lei provava a pensarne uno che fosse efficace sentiva solo una voce nella sua testa che gridava: Cerca solo di non morire!
L'inseguimento continuò per altri cento metri più avanti, poi l'auto si fermò. Si sentivano ancora i lamenti della madria in lontananza, ancora determinata a catturare la sua preda.
Brady si alzò e fece un cenno a entrambi i fratelli seduti accanto a Daryl, che lo strattonarono con violenza.
"Li lasciamo uno alla volta a una distanza di cinquecento metri?", urlò Brady alla donna alla guida, che acconsentì annuendo.
Mentre si voltò verso la donna, Daryl afferrò la sua camicia spingendolo contro il sedile e rotolò fuori dalla jeep. Accadde tutto così velocemente che se Beth avesse sbattuto le palpebre se lo sarebbe perso.
Franco e gli altri dovevano ancora rendersi conto dell'accaduto, così Beth afferrò il manico della katana e provò a sfilargliela. Lui le afferrò il polso, ma era riuscita a tirarla abbastanza fuori dal fodero che le scivolò da mano e cadde fuori dalla jeep, accanto alla ruota posteriore.
Qualcuno sparò, ma anche se i due fratelli tenevano alti i fucili, non erano stati loro.
"Brady?!", gridò uno dei due.
"Che cazzo sta succedendo?", chiese la donna.
Ancora stringendo il polso di Beth, Franco balzò dall'altro lato della jeep trascinandola con sé e sbirciò oltre il bordo della portiera.
Brady era morto. Il suo corpo giaceva sul terreno in posizione supina, il cranio era aperto, c'erano schizzi di sangue ovunque.
Il suo pugnale e le armi da fuoco erano sparite, e così anche Daryl.
"Il figlio di puttana è rotolato sotto la jeep!", urlò.
Per qualche strana ragione, la paura che vide negli occhi di quell'uomo così grande e grosso fece ridere Beth istericamente ad alta voce, nonostante fosse spaventata anche lei. Entrambi i fratelli la fissavano sorpresi, puntandole i fucili contro.
"Siete stati chiusi lì dentro troppo a lungo." Beth sentì la sua stessa voce senza sapere con quale coraggio aveva pronunciato quelle parole. "Da quant'è che non avete uno scontro corpo a corpo?!"
Franco la fulminò con lo sguardo, per poi iniziare a ispezionare il corpo morto di Brady e, sempre trascinando Beth con sé, cercò Daryl sotto la jeep.
Dal cadavere di quello che era il loro capo, sentirono di nuovo la voce del walkie-talkie: "Parte della mandria si sta ancora dirigendo verso Terminus, non avete fatto abbastanza. Continuate!"
"Che ha detto?", uno dei due fratelli impallidì.
"Non è nemmeno grande come la mandria che ha invaso la mia vecchia casa!", li schernì Beth, anche se probabilmente era una bugia.
"Brady? Mi ricevi?", continuò la voce.
"Andrah, rimetti in moto!", gridò Franco. Ora che Brady era morto, il suo atteggiamento era cambiato, come se si fosse autoeletto capo.
La conducente obbedì e Beth cercò di saltare fuori dalla jeep, ma Franco strinse ancora il suo polso come se avesse previsto la sua azione. Appena sentì il rumore del motore, Daryl scivolò via da sotto il fuoristrada. Beth notò subito la scia liquida che stavano lasciando dietro di loro. Benzina.
Come Daryl si alzò, vide che aveva entrambe le pistole di Brady e anche il suo pugnale. Lo aveva usato per bucare il serbatoio, nel caso avessero deciso di fare ciò che avevano appena fatto.
Non gli avrebbe permesso di nuovo di portare Beth lontano da lui.
"Voi, ragazzi, siete fottuti."
Dopo una breve preghiera di ringraziamento per i miglioramenti della sua caviglia, Beth anticipò il panico che tra pochi secondi si sarebbe comunque creato tra tutti loro.
"Merda!", imprecò l'omaccione accanto a lei mentre guardava la traccia di benzina che lei gli aveva indicato.
"Potrete allontanarvi ancora un miglio o due, prima che il motore si fermi... o forse no."
Beth si divincolò dalla presa dell'uomo e ricadde sul sedile, al suo posto. Il suo battito aumentò nel vedere la figura di Daryl farsi sempre più piccola mentre il fuoristrada si allontanava. Aveva iniziato a correre per inseguirli.
"Quindi? Che farete? Continuerete a guidare la mandria lontano da Terminus rischiando di restare bloccati qui o tornerete a casa magari portandovela dietro?"
Franco le rivolse un'occhiata feroce, i due fratelli si spostarono nervosamente. Dal lato dei sedili anteriori, il ragazzo esile discuteva con la donna. Le fece notare che stavano perdendo troppa benzina e che se non avessero risolto il problema sarebbero rimasti bloccati nel bosco.
"Il piano è lo stesso! Gli daremo una distrazione così potremo andarcene indisturbati. Fermati!", le ringhiò.
La donna lo ignorò, ma lui continuò ad urlare finché non gli intimò di stare zitto.
Senza Brady, sembravano essere caduti nel caos più totale.
"Che cazzo stai facendo?"
Uno dei due fratelli colpì Franco con un pugno, che, in tutta risposta, lo spinse sul sedile e gli puntò la pistola contro.
Cosciente del fatto che quella poteva essere la sua unica occasione, Beth si aggrappò alla portiera della jeep in moto e saltò giù. L'impatto con la terra fu così forte che le sue ginocchia cedettero e cadde nel fango.
La ignorarono, avevano altri problemi più grandi di cui preoccuparsi.
Iniziò a correre verso Daryl e, quando raggiunse una trentina di metri di distanza, il rumore di uno sparo la fece sobbalzare. Senza voltarsi, continuò la sua corsa. Sentì gridare qualcuno dietro di sé: per assicurarsi che non potessero scappare via, Franco prese la mira e sparò a Daryl proprio sopra al ginocchio. Vide la jeep allontanarsi velocemente attraverso il bosco, lasciando il corpo di Brady, lei e Daryl in pasto alla mandria.
L'orda di corpi putrefatti sembrava estendersi all'infinito. Gran parte della madria non si era ancora accorta di loro, ma i vaganti più veloci, quelli in testa, gridarono inferociti per l'odore di sangue fresco e carne viva. Beth distolse lo sguardo da loro e lo portò su Daryl.
"Vai!"
Provò a spingerla via con un braccio, mentre con l'altra mano stringeva la coscia ferita. Aveva le dita intrise di sangue.
"No! Non me ne andrò!"
Beth gli afferrò il braccio e lo poggiò sulla sua spalla, ma era troppo pesante per riuscire a correre. Fecero solo quattro passi per poi inciampare di nuovo.
"Ti rallento, corri!"
Si accasciò a terra e, quando il suo ginocchio affondò nel fango, una chiazza rossa gli sporcò il pantalone strappato. Era pallido e tremava, non l'aveva mai visto così. Riusciva a malapena a camminare.
Beth si rifiutò categoricamente di muoversi. Era come se i suo cuore si fosse fermato. Sapeva che da sola sarebbe riuscita a seminare la mandria, sapeva anche che Daryl era troppo grande e pesante da trasportare e che insieme non ci sarebbero riusciti.
"Va' via!"
Daryl era bravo a nascondere la paura, ma lei era brava a vederla comunque. 
Si erano appena ritrovati.
L'ultima volta che si erano separati, lui le aveva detto di correre e lei obbedì, anche se sentì una brutta sensazione scuoterle il cuore. In quel momento stava provando la stessa sensazione di allora. Non aveva intenzione di scappare, lasciando che venisse travolto di nuovo dai vaganti.
Convinta più che mai della sua decisione, si lasciò cadere su di lui. Daryl provò a respingerla, ma le sue mani già gli circondavano il petto con forza. Nascose il viso nel suo collo. Non importava che le stava ancora gridando di andarsene, dandole della stupida, che la stava pregando di correre via senza guardarsi indietro.
I lamenti dei vaganti si facevano sempre più vicini e li sentì agitarsi non appena il più veloce di tutti si stava già dirigendo verso di loro.
Finalmente, si arrese. Le sue braccia la strinsero, tremanti ma sicure, e le accarezzò i capelli. Il suo respiro si fece affannoso vicino al suo orecchio.
"Mi sei mancata così tanto quando te ne sei andata, Beth Greene."
Non l'avrebbe lasciato di nuovo. Preferiva essere fatta a pezzi.
   
 
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