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Autore: _Kiiko Kyah    21/12/2016    3 recensioni
{ Slice-of-Life, Christmas-y Fluff | AtsuYuuka | one-shot - 900 words }
Un forte tonfo convinse Atsuya ad alzare lo sguardo dal tema che stava correggendo.
Davanti ai suoi occhi azzurro ghiaccio, dall’altra parte del salone, la sua fidanzata stava freneticamente controllando che nella scatola che aveva appena fatto cadere non ci fosse nulla di rotto.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hayden Frost/Atsuya Fubuki, Yuuka Gouenji/Julia Blaze
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[ Tell me my true love is near /
He's all I want, just for me /
underneath my christmas tree ]






Un forte tonfo convinse Atsuya ad alzare lo sguardo dal tema che stava correggendo.  
Davanti ai suoi occhi azzurro ghiaccio, dall’altra parte del salone, la sua fidanzata stava freneticamente controllando che nella scatola che aveva appena fatto cadere non ci fosse nulla di rotto.
Il ventottenne (ugh, stava invecchiando) si concesse un momento per ammirare il modo in cui i capelli sciolti di Yuuka, tinti di rosa confetto, le contornavano il viso, e come il maglione che stava indossando, un obbrobrio verdemare con pupazzi di neve e un ‘Buon Natale!’ di stoffa cuciti sopra, abbracciava la sua figura minuta.
Dopo aver emesso un piccolo sospiro, perché nonostante fosse decisamente negata per la moda era comunque molto carina, inarcò un sopracciglio.
- Sei sicura di non volere una mano? - chiese.
Lei sussultò, come se non si aspettasse di essere richiamata. - No, no - si affrettò a rassicurarlo, - Continua pure a lavorare, ce la faccio benissimo da sola! - disse, e, afferrando la scatola con ambe le mani, si alzò di scatto in piedi.
Sbatté i talloni insieme come un soldato pronto a fare il saluto, e diede le spalle al giovane professore per dirigersi in un angolo della sala, dove stavano un altro paio di scatole.
Dalla più grande di queste, uno per uno, tirò fuori i rami di un albero sintetico, pronto per essere montato.
Atsuya corrucciò le sopracciglia. - Perché non aspetti che io abbia finito? - insisté, non troppo fiducioso che la ragazza fosse in grado di montare l’albero di Natale (il suo albero, fra l’altro) da sola. Per prima cosa non l’aveva mai fatto; secondo poi, c’era anche da considerare che l’albero, una volta assemblato, avrebbe dovuto essere almeno dieci centimetri più alto di lei.
- No. - rispose Yuuka, lanciandogli una fugace occhiataccia. - Ci metti sempre una vita a correggere temi, e io vorrei finire entro stasera. - sbuffò, quasi con indignazione, mentre piantava il tronco dell’albero sintetico su un piccolo piedistallo. - Dico, come fai a non aver ancora fatto l’albero quando manca meno di una settimana a Natale? -
Lui rise del suo nervosismo, che gli sembrava piuttosto infantile. - È una cosa tanto fondamentale? -
La ventenne cominciò ad inserire i rami nel tronco di metallo. - Assolutamente sì! - esclamò, una certa eccitazione nel suo tono, - L’atmosfera natalizia è molto importante! -
- Se lo dici tu. -
- Non mi sembravi molto scettico quando ho appeso il vischio in cucina, ieri. - fu la risposta, che Yuuka accompagnò arricciando il naso e che provocò un sorriso sornione da parte di Atsuya.
- Ti assicuro, Scricciolo, che l’atmosfera è l’ultima cosa a cui stavo pensando. -
La ragazza arrossì, facendolo ridere di nuovo. Si voltò da un’altra parte, stringendo le labbra in un broncio, e decise di concentrarsi sull’albero. - Zitto e correggi quegli stupidi temi. -
Atsuya si riteneva un buon professore, uno che si impegnava nel suo lavoro e sapeva quando era il momento di essere professionali.
Ma poi arrivava Yuuka, con quei capelli spumosi che seguivano ogni suo movimento, le buffe smorfie che faceva con le sue piccole labbra rosa, il modo in cui alzava il naso all’insù quando si fingeva offesa, e tante altre piccole cose, e il Fubuki non aveva problemi ad ammettere che, quando si trattava della sua ragazza, non era molto bravo ad ignorare propri istinti.
I temi potevano aspettare.
- Mmm - fece finta di ponderare, ticchettandosi le labbra con il retro della penna, - non mi va. - disse, abbandonandola sul tavolo ed alzandosi in piedi.
Yuuka parve leggergli nel pensiero, perché nei suoi occhi neri si leggeva già l’intenzione di scappare, ma Atsuya fu più veloce e, meno di mezzo minuto dopo, la ventenne si trovava appoggiata su una spalla del suo fidanzato come un adorabile sacco di patate (non prima di aver emesso un verso di sorpresa che causò al giovane uomo un sorriso fin troppo adorante).
- Cosa stai facendo?! Mettimi giù! - protestò la ragazza, fallendo miseramente nel nascondere l’allegria rasente eccitazione che l’azione improvvisa le aveva causato.
Riuscì però a trattenere una risata, e per questo Atsuya le fece mentalmente i complimenti.
- Come desideri. - concesse dopo aver fatto un paio di giravolte ed essersi goduto i suoi gridolini euforici.
Invece di posarla per terra, però, la adagiò con delicatezza sul divano, sdraiata a pancia sopra. Osservò per un momento le sue pupille leggermente dilatate, le sue guance arrossate e il modo in cui il suo petto si muoveva su e giù per il lieve fiatone (cielo, si scomponeva per così poco), e gli venne da ridere quando la ragazza corrugò la fronte e fece del suo meglio per guardarlo con severità, ma senza successo.
Tutto quello che fece fu posizionarsi sopra di lei, poggiando i gomiti ai lati della sua testa e godendosi la vista. Dovrebbe essere illegale essere tanto adorabili...
- Hai da lavorare. - gli ricordò lei, spingendogli delicatamente la fronte con l’indice di una mano - E io ho un albero da montare. -
- Tutte cose che possiamo fare dopo. - replicò rapidamente lui, chinandosi verso di lei con disivoltura. – Adesso voglio un po’ di coccole. -
E Yuuka avrebbe tanto voluto protestare e comportarsi da persona matura che pensa prima al dovere e dopo al piacere, ma poi Atsuya la baciò e tutto il resto scomparve.




Angolo di _Kiiko
Non so come, ma sto cominciando ad affezionarmi all'idea di Yuuka con i capelli rosa... ovo 
Il Natale è alle porte, e la mia ultima AtsuYuuka risale all’anno scorso e questo è un crimine - quindi, eccoci. 
Non penso sorprenda nessuno sapere che la mia OTP è anche la mia scusa preferita per scrivere fluff.
Ma il fluff fa bene, è Natale e ci meritiamo tutti un po’ di zucchero.

(I versi all’inizio provengono da una canzone di Britney Spears che mi ispira un'aria natalizia molto fluffosa ¯_(ツ)_/¯)
E non ho molto altro da dire, ho solo molta voglia di un caffè in questo momento; dunque vi saluto ^^

Love,
_Kiiko

PS. Quando dico "coccole", intendo "coccole". Non fatevi strane idee :P
  
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