Anime & Manga > Binan Kōkō Chikyū Bōei-bu Love!
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Autore: BeJames    21/12/2016    1 recensioni
Mancano due mesi al diploma dei ragazzi del terzo anno e il Club di Difesa è deciso più che mai a sfruttarli al meglio, insieme al Consiglio Studentesco e ai gemelli Beppu.
Ma una nuova minaccia bussa alla loro porta: tre nuove nemiche si presentano di fronte ai Battle Lovers, decise a sconfiggerli una volta per tutte. Tra di loro c'è Akane, vecchia amica d'infanzia di Ryuu, che farà di tutto per riprendersi il ragazzo di cui è innamorata ed eliminare la persona responsabile di averglielo sottratto: Io.
Riusciranno i Battle Lovers a superare questa crisi?
[IoRyuu] [EnAtsu]
Genere: Angst, Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: En Yufuin, Io Naruko, Nuovo personaggio, Ryuu Zaou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9

 

Io sbuffò pesantemente, mettendosi seduto sul letto e portandosi entrambe le mani alle tempie per massaggiarle; non riusciva a dormire, gli scoppiava la testa ed erano almeno due ore che si rigirava nel letto alla ricerca di una posizione comoda.
Aveva una pessima sensazione. Non sapeva bene come e perché, sta di fatto che era lì e non riusciva a togliersela neanche pensando alle cose più diverse.
«Ryuu...», sussurrò quasi senza rendersene conto.
Lo aveva trovato strano quel pomeriggio, come se stesse cercando di nascondergli qualcosa… Come se ne stesse combinando una delle sue. Il giorno dopo gli avrebbe fatto il terzo grado e si sarebbe fatto dire a tutti i costi cosa c'era che non andava… E quella stupida testa rosa avrebbe sputato il rospo, quello era poco ma sicuro!
Mentre pensava alle torture più temibili da infliggere al suo amico per farsi raccontare tutto, il cellulare squillò: era un numero che non conosceva, ma rispose comunque.
«Io-chan?», lo chiamò la voce tremante della nonna di Ryuu dall'altro lato della cornetta.
«Sango-san! E' successo qualcosa?».
L'anziana signora prese fiato, sensibilmente scossa: «Ecco, Ryuu non si sente molto bene».
«Cosa ha?». Lo sapeva che c'era qualcosa che non andava, lo sapeva!
«Ha la febbre molto alta, è svenuto sulle scale mentre stava rientrando da scuola e… Oh, Io-chan, non l'ho mai visto stare così male!».
Se la signora Sango, che solitamente era calma e pacata, era così scossa Ryuu doveva essere davvero in pessime condizioni.
«Non si preoccupi, Sango-san, sarò lì in un attimo!».
Riattaccò in fretta e furia, indossò una felpa a caso sopra il pigiama e le uniche scarpe da tennis che aveva e corse fuori di casa sbattendosi la porta alle spalle.

 

«Galaxy Idols! The VEPPer!».
«Kyaaah!~». Hikari si portò entrambe le mani alle guance, osservando i due gemelli trasformati con occhi sognanti. «Oddio, sono così fighi!».
Yuki portò gli occhi al cielo, sbuffando. «Hikari-san, cerca di calmarti».
«Davvero, Hikari», la richiamò Akane. «Siamo qua per farli fuori, non certo per fangirlare sulle loro ridicole performance!».
«Ridicole?». Aki ridusse gli occhi a due piccole fessure, unendo la mano a quella del fratello. «Vediamo quanto sono ridicole!».
Le tre ragazze vennero scaraventate lontane dalle mezzelune di energia dei gemelli.
«Dannazione...», mormorò Akane, rialzandosi a fatica. «Sono forti!».
«Sì, lo siamo», confermò Haru con un sorriso, mentre entrambi si avvicinavano a loro con passo lento. «Se pensate che sarà così semplice rubare le nostre spille vi sbagliate di grosso!».
Di nuovo le mani dei gemelli si unirono, formando due sfere di energia rossa e blu che scatenarono una tempesta contro le Element Three.
«Aaah!».
«Hikari! Yuki!». Akane allungò una mano verso le sue compagne, ma fu presto spazzata via insieme a loro.
Quando la tempesta di ghiaccio e fuoco si fu calmata, i due gemelli camminarono attraverso il polverone fino a raggiungere le tre nemiche, immobili a terra.
«E' stato fin troppo facile», disse Aki, sorridendo soddisfatto.
«Che tre schiappe» commentò Haru, portando le mani dietro la testa.
«Forza, recuperiamo gli anelli del Consiglio Studentesco e andiamocene. Non vedo l'ora di trovare una scusa per farci invitare a cena da Gora-san ~».
Haru allungò una mano verso l'anello rosato che portava Hikari, ma appena lo sfiorò una forte luce iniziò a ricoprire le figure delle tre ragazze; una volta spariti gli aloni luminosi le loro nemiche si rialzarono completamente illese, lasciando i gemelli a bocca aperta.
«N-Non è possibile», boccheggiò Aki, portando istintivamente un braccio davanti ad Haru come per proteggerlo.
«Non siete gli unici ad avere una tecnologia aliena altamente avanzata», spiegò Akane con un ghigno. «Questi vestiti magici sono collegati a un dispositivo che cura le ferite».
«Ora capite come mai siamo invincibili?», disse Hikari, facendo comparire il suo arco luminoso. «Nessun rancore, eh? ~».
«Consegnateci le vostre spille senza opporre resistenza», rincarò la dose Yuki.
I gemelli rimasero per un attimo fermi a pensare: erano sicuri che non esistesse una tecnologia aliena più potente della loro, ma evidentemente si sbagliavano. Si guardarono negli occhi e annuirono all'unisono, facendo comparire le proprie armi.
«Delle grosse forbici e… Un pennello, giusto?», commentò Akane, appoggiando rumorosamente la propria spada a terra. «Che paura».
«Non vi conviene sottovalutarci. Andiamo, Haru!».
«Sì!».

 

Io estrasse una pezza intrisa d'acqua fresca dal secchio in parte al letto di Ryuu, strizzandola e appoggiandola con cura sulla fronte dell'amico. Ormai erano due ore che ripeteva quell'operazione ogni volta che il panno si asciugava, eppure la febbre non accennava a scendere; il viso di Ryuu era sempre imperlato di sudore e faticava a respirare. Voleva portarlo all'ospedale, ma una volta contattato Wombat il piccolo animale gli aveva detto di non farlo: se la febbre del ragazzo fosse stata causata dalla magia – cosa ormai certa – li avrebbero scoperti.
Doveva solo stare calmo, aspettare il rimedio che gli avrebbe portato Yumoto una volta pronto e cercare di prendersi cura di Ryuu come meglio poteva; doveva fidarsi di Wombat, nessuno meglio di lui poteva sapere come trattare quel genere di problemi. Da quanto aveva capito, la febbre di Ryuu doveva essere l'effetto collaterale di un'energia magica troppo potente presente nel suo corpo… Eppure la cosa gli sembrava fin troppo strana: prima di tutto, erano i loro braccialetti a contenere la magia, non il loro corpo; in secondo luogo, erano stati gli elementi a “sceglierli” una volta ricevuti i braccialetti, quindi se a Ryuu era toccato il fuoco era perché aveva un corpo in grado di tollerarlo. Cosa stava succedendo? Quella ragazza era riuscita a fargli qualcosa in un suo momento di distrazione?
Prese un altro panno umido e gli tamponò delicatamente le guance arrossate, sperando di riuscire a dargli almeno un po' di sollievo. Lo vide contrarre il viso in un'espressione sofferente e ritrasse di scatto la mano.
«M… Mamma...», mormorò lui in un tono quasi impercettibile. L'espressione si fece sempre più sofferente, fino a portarlo sull'orlo delle lacrime: «N-Non voglio che tu… Vada via! Mamma!».
Erano frasi sussurrate, ma Io riusciva a sentire la disperazione che celavano. Avvertì le lacrime pizzicargli gli occhi e le ricacciò indietro, appoggiando piano la mano sulla guancia del ragazzo.
«Presto starai meglio, Ryuu, te lo prometto. Wombat sta preparando un rimedio, devi solo resistere ancora un po'».
Guardò il viso di Ryuu, che era tornato a distendersi nonostante il respiro affannoso.
«Solo un altro po'...», ripeté quasi a sé stesso.

 

«Prendi questo!».
Aki lanciò l'ennesimo attacco contro Yuki, senza alcun successo: entrambi usavano il ghiaccio, ce ne sarebbe voluto di tempo prima che uno dei due crollasse… Se mai lei fosse crollata. Doveva ammettere che non avere un dispositivo per curare le ferite era decisamente un punto a loro svantaggio, ma stava cercando di non farsi prendere dal panico; se fosse riuscito a riunirsi con Haru e avessero lanciato un altro attacco combinato sarebbero sicuramente riusciti a metterle di nuovo al tappeto. Lanciò brevemente lo sguardo al suo gemello, occupato in combattimento con la ragazza dai capelli rossi.
«Mi stai facendo decisamente irritare, vecchia strega!», lo sentì dire col tono di chi è davvero arrabbiato.
«Abbiamo la stessa età, sai?», rispose Akane, tornando alla carica con la sua spada.
Così non andava bene, non sarebbero arrivati a niente scontrandosi con elementi identici ai loro!
«Akihiko-san, non ti distrarre per favore».
Il ragazzo si protesse appena in tempo dal colpo di Yuki; detestava ammetterlo ma era vero, non aveva il lusso di potersi distrarre quella volta.
«E' venuto il momento di scrivere la parola fine», disse, rigirando la propria arma tra le mani.
«Hai ragione… E' finita, Melty Luna-sama ~».
Aki si voltò verso il tetto della loro villa e vide la ragazza dai capelli bianchi puntare l'arco luminoso verso di lui, per poi scoccare il raggio di luce.
Maledizione… Mi sono distratto.
Chiuse gli occhi, aspettando di ricevere il colpo, ma quando non lo sentì arrivare ed avvertì solo un lamento strozzato li riaprì di scatto: Haru si era parato di fronte a lui, proteggendolo e venendo colpito dalla freccia di fulmine della ragazza.
«Ha… Haru?», mormorò il ragazzo, osservando con orrore il proprio gemello che si accasciava su di lui.
Quando finalmente realizzò cosa era successo, sentì il panico risalirgli la gola fino a bloccargli il respiro. «HARU!».
Passò entrambe le braccia sotto la schiena di suo fratello, sorreggendolo come meglio poteva e iniziando a scuoterlo delicatamente. «Haru! Dimmi qualcosa, Haru!».
«Aki… Io...», mormorò Haru, sorridendogli appena. «Sono felice che tu stia bene».
Akihiko sentì le lacrime rigargli le guance. «Haru…!».
Haru chiuse gli occhi, lasciando andare la mano che aveva posato sulla guancia del fratello, e Aki sentì una forte fitta al petto.
Haru era stato ferito.
Haru si era fatto del male.
Il suo fratellino era a terra, privo di sensi. Per proteggere lui.
Ed era tutta colpa di quelle tre ragazze.
Hikari stava per avvinarsi al ragazzo con fare spavaldo seguita da Akane, ma Yuki le fermò; sul suo viso era disegnata un'espressione di puro terrore, mentre fissava la forte luce violacea che proveniva da Akihiko Beppu.
Il ragazzo alzò il viso, incenerendole con uno sguardo nero come la pece:
«Unhappy you...».

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NdA. Santo cielo, questa fic si sta trasformando in una seduta dal macellaio, devo fermarmi come se lo volessi davvero
E insomma, che devo dirvi: Ryuu soffre, Io è preoccupato, Haru soffre, Aki sta per trasformarsi in un serial killer arrabbiarsi molto... Non so cosa mi sia preso sta volta, sarà che la sessione invernale è ormai alle porte e devo sfogare in qualche modo la tensione... ^^"
Ora, gioppinate a parte: spero che il capitolo vi sia piaciuto e mantenga alto l'hype U.U in realtà pensavo di arrivare al climax della storia molto prima, ma mi sono resa conto di volermi dilungare un po' di più su alcuni particolari... Sopportatemi, dai x'D
E adesso, la domanda cruciale: cosa ti ha fatto il povero Haru di male? La risposta è "assolutamente nulla", ma si da il caso che io adori la personalità un po' "yandere" di suo fratello e mi sia venuta voglia di esplorarla xD Non so, per qualche motivo pensavo fosse più interessante mostrare arrabbiato il gemello più carino e gentile (insomma, Haru è sempre grumpy, che differenza fa? xD)
A presto! :3


   
 
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