Fandom: Glee
Titolo: The Spy Who Loved Me
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Hunter Clarington, Brittany S Pierce, Cooper Anderson
Pairing: Blaine/Kur, fake!Sebastian/Santana, Hunter/Sebastian, Santana/Brittany, Sebastian/Thad, Cooper/Sebastian
Rating: NC15 ( per ora )
Note: Sono tornata, era da un po' che avevo in mente una spy story e siccome finalmente sono riuscita a torvare una trama con un inizio, uno svolgimento e una fine mi sono detta che era ora di cominciare a lavorarci
Note2: AU!Spy, fake!relationship, death ( questo capitolo )
Note3: Sto cercando di essere più accurata che posso ma ovviamente so poco di questo ambiente, avviserò sempre quando sarò costretta a romanzare
Note4: Il titolo ... se conoscete 007 vi sarà tutto, chiaro, diciamo che ho un'idea a lunga conservazione.
Cooper
era
vestito di tutto punto e la pistola che aveva tra le mani sicuramente
non era un
giocattolo si disse Blaine.
<<
Non ho tutto il tempo fratellino, spiegami cosa ci fai qui in Svizzera,
è stata
un’idea di Schuester o tua? >> gli chiese suo
fratello, quello non era
più suo fratello pensò Blaine, di fronte a lui
c’era un assassino, un criminale,
un terrorista e un traditore, l’unica cosa che condividevano
era un legame
biologico, nient’altro, non più. Non
c’erano luoghi per nascondersi e le scale
erano troppo lontane, doveva rimanere lì, sperare che Kurt e
Thad arrivassero
in tempo e soprattutto che Cooper non gli sparasse.
<< Non
è questa la cosa importante, spiegami perché hai
fatto questo, perché hai
tradito il tuo Paese. Kurt e Rachel mi hanno raccontato meraviglie su
di te, si
fidavano di te, io mi fidavo di te >> gli chiese a sua
volta, doveva
farlo parlare finché non sarebbero arrivati Kurt e Thad, era
il suo unico
sistema per trattenerlo, era evidente che Cooper non vedeva
l’ora di andarsene
e lui doveva impedirlo.
<<
Tradire? Ho dedicato la mia vita a questo lavoro e per cosa? Uno
stipendio
misero, nessuna gratificazione, quando fallisci
c’è a malapena una targa e se
hai successo c’è lo stesso una targa,
così ho deciso di lavorare per me stesso.
È più divertente, è appagante e
soprattutto …puoi permetterti tutto >> fu
la risposta di suo fratello, tutto quello … aveva fatto
tutto quello per un
misero tornaconto personale, solo per sé.
<< E
tu … hai fatto tutto questo per i soldi? Hai convinto
Sebastian a creare il
doppio S per i soldi? Hai ucciso Finn per i soldi? Avrei accettato
qualsiasi
motivo ma i soldi … sei stato il mio modello per
così tanto tempo >>
disse cercando di suonare più teatrale del solito.
<<
Si, ho fatto tutto questo per i soldi e … no, non ho
convinto Sebastian a fare
nulla, è stato lui a scoprire il doppio S, o la sua
industria. Però sapeva che
cercavo un’opportunità e me l’ha subito
detto …. Subito, subito dopo il sesso, sapessi
quello che è capace di fare … . In quando ad
Hudson … quando ha scoperto che
Hudson sapeva tutto Seb si è arrabbiato, Finn è
stato il nostro ultimo test,
poi ho usato i mie contatti dunque no … non l’ho
fatto per i soldi, non
completamente >> fu la risposta di Cooper, quello non era
più suo
fratello ma un mostro pensò Blaine cercando di non apparire
troppo disgustato
da quelle parole.
<< E perché
fingere la tua morte? >> gli chiese ancora sperando che
gli altri
arrivassero presto.
<<
Perché? Perché dovevo occuparmi di
così tante faccende e dovevo farle senza
essere rintracciabile. Non ho finto la mia morte, sono semplicemente
scomparso
e questo ha mandato Schuester e gli altri in crisi, per questo
… tu non sei
questo Blaine, non sei addestrato per fare quello che io riesco a fare
ad occhi
chiusi, mi chiedo chi abbia avuto l’idea folle di mandarti
qui ma mi
risponderai la prossima volta dato che entro un’ora devo
essere al confine,
preferisci che ti spari alla gamba o al braccio? >>
quella era una follia
si disse Blaine, una follia bella e buona e quel che era peggio Cooper
non
voleva ragionare, per niente.
<< Ne
possiamo parlare, se ti arrendessi potresti avere uno sconto della
pena, eri
uno dei migliori agenti e sono sicuro che sarebbero clementi con te
>>
tentò di farlo ragionare, non ne aveva mai parlato con gli
altri, e
segretamente sapeva che non sarebbe stato possibile, ma era Cooper che
doveva
crederci.
<<
Si, isolamento e regime duro per tutto il tempo che ancora mi rimane da
vivere
su questa terra, sarebbe questa la clemenza invece di uccidermi di
nascosto.
Preferisco di gran lunga ritrovarmi su una spiaggia, pieno di soldi e
con
Sebastian, almeno finché non mi stancherò anche
di lui >> fu la risposta
di Cooper mentre caricava la pistola.
<< Ne
possiamo parlare, dammi solo il tempo di parlare con Schuester e
troveremo una
soluzione >> tentò un’ultima volta.
<< Ho
ucciso un collega, partecipato alla compravendita di una nuova droga
che è
anche un’arma biologica e non ho mosso un dubito quando
Sebastian ha ucciso
Jeff Sterling, eppure sapevo tutto, oltre a tanti altri piccoli
dettagli, sai …
se c’è una cosa che odio è lavorare per
qualcuno, meglio essere il capo di sé
stessi. Ho proposto ad Hudson di unirsi a noi, avrai la tua parte e
potrai dare
a Rachel il matrimonio che desidera ma … era così
onesto, Finn ha rifiutato
tutto e voleva denunciarmi così
non mi
ha lasciato alternative: ho lasciato che divenisse l’ultima
cavia del doppio
S >>
fu la risposta di suo
fratello.
Doveva
prendere tempo pensò Blaine per l’ennesima volta,
ancora pochi secondi e …
quello che voleva dire gli morì letteralmente sulle labbra
quando se4ntì il
rumore di uno sparo e vide Cooper accasciarsi al suolo, un unico colpo,
non
sapeva chi fosse stato tra Thad o Kurt ma era qualcosa di eccezionale,
quasi da
film, un unico colpo letale in fronte …
un’esecuzione gli ricordò il suo cervello.
Voltandosi infatti vide Rachel, la moretta guardava
davanti a sé con sguardo vacuo, come
se non lo vedesse affatto, la pistola ancora fumante.
<< Mi
sono allenata molto al poligono di tiro >> si
limitò a dire Rachel con
voce atona prima di abbassare il braccio con espressione stanca.
Blaine si
voltò verso di lei, Rachel era rimasta impassibile,
comprendeva perché avesse
sparato quel corpo e l’accettava ma non riusciva a
giustificarla, per quanto
fosse un mostro Cooper era pur sempre suo fratello, forse se avesse
avuto
qualche minuto in più sarebbe riuscito a convincere Cooper,
o l’altro gli
avrebbe sparato. Fece qualche passo verso Rachel prima di rendersi
conto che la
moretta sembrava come svuotata così si decise a voltarsi in
direzione del corpo
di Cooper. Fece qualche passo, aveva la sensazione che fosse finto,
nessuno
moriva a causa di un singolo colpo, nemmeno nei film di James Bond
accadeva più
una cosa simile. Quando fu più vicino notò che il
colpo era uno solo e non si
vedeva il torace di suo fratello alzarsi o abbassarsi ma non voleva
dire
niente, forse era solo ferito gravemente, ecco, era ferito si disse,
Cooper era
ferito e dovevano immediatamente portarlo all’ospedale.
<<
Prima che tu lo dica … sarebbe tutto inutile, Schuester sta
arrivando, lo
aspetteremo fuori, ci sarà una bella litigata tra lui e
Thad, vieni con me
>> sentì dire da qualcuno dietro di lui e
alzandosi e inclinando la testa
vide Kurt che gli appoggiò la mano sulla spalla.
<<
Non … non sento niente >> ammise, quello era
strano, avrebbe dovuto
provare qualcosa e invece non riusciva a percepire nulla.
Aveva
sentito,
alla fine aveva sentito tutte le emozioni travolgerlo come un fiume in
piena.
Aveva
chiesto cinque minuti e sperando che non lo vedessero, o lo ignorassero
aveva
pianto, si trattava pur sempre di suo fratello e non era insensibile,
aveva
appena visto suo fratello maggiore morire davanti a lui, era il minimo
che
provasse qualcosa si era detto prima di asciugarsi le lacrime. Nessuno
gli
aveva fatto domande e poi era arrivato Schuester e si era passati a
questioni
più importanti.
Come aveva
previsto Kurt tra il suo superiore e Thad Harwood si era aperta una
discussione
animata su chi avesse la colpa, su chi avesse condotto male le indagini
e su
tanto altro, ad un certo punto Thad aveva persino chiamato i suoi
superiori e
messo il vivavoce mentre Rachel se ne stava seduta in macchina con una
tazza di
cioccolata senza dire una parola, sembrava quasi catatonica.
<<
Starà bene? >> chiese lui osservandola, Kurt
aveva appoggiato
distrattamente la testa sulla sua spalla ed era stato in silenzio fino
a quel
momento.
<<
Credo di si, ha solo bisogno di tempo, credo. Quando torneremo a casa
dovrà
vedere un’analista ma credo si riprenderà, in un
certo senso ha vendicato Finn
… non immaginavo fosse così brava, dovremmo farla
agire sul campo >>
rispose Kurt prima di prendergli la mano.
<< È
stata un successo o un fiasco? >> gli chiese, per lui era
stato un
fallimento totale ma voleva cosa ne pensava l’altro.
<< Se vuoi il mio
parere è stato un fallimento ma se conosco bene i miei
superiori cercheranno di
far passare tutto per un successo >> fu la risposta
emblematica del
castano, come aveva temuto.
<< Credo se ne occuperà Thad, o se resterà di nostra competenza non credo sia il mio turno, mi spetterebbe ma ho bisogno di cambiare, almeno per un po’ >> ammise l’altro prima di guardarlo dritto negli occhi.
<< A New York c’è un ristorante che potrebbe piacerti, non so se troveremo posto a quest’ora ma bisogna pur tentare >> disse con un sorriso. << Tentar non nuoce, dovresti fare una telefonata per prenotare >> fu la replica di Kurt che lo fece sorridere.
Ebbene si, questa è la fine, manca ancora l'epilogo ma conto di temrinarla in settimana. Poi avrei due diee, una è un sequel e l'altra un crossover molto particolare, vedremo. Nulla da dire qui, lo scontro epiKo è stato più verbale che fisico ma come ormai si saprà io e le scene d'azione andiamo poco d'accordo