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Autore: Freez shad    23/12/2016    5 recensioni
Dopo gli avvenimenti di "Una sfida, tre compagni e....", Nick dovrà ora cimentarsi in una nuova sfida: farsi accettare dai genitori di Judy.
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bonnie Hopps, Judy Hopps, Nick Wilde, Stu Hopps
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La nuova vita di Nick'
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Nonostante il confronto con Rosy fosse terminato solo da pochi minuti, molti dubbi aleggiavano ancora nella mente della volpe; non poteva certo fidarsi della sincerità che apparentemente la ragazza aveva mostrato riguardo al suo cessare di molestarlo, date le menzogne che lei stessa gli aveva confessato di aver detto per salvaguardare i propri interessi, e a comprovare questo furono le diverse occhiate che Nick aveva più volte lanciato alle sue spalle, mentre ancora si allontanava dalla stanza in cui era stato adescato, per assicurarsi di non essere stato ingannato e cadere vittima di una nuova trappola.
Era perciò comprensibile il profondo sospiro che si lasciò sfuggire una volta giunto all'uscita, comunicante l'immenso sollievo nel non essere stato seguito, fatto che inoltre poteva anche costituirgli una buona prova sull'effettiva riuscita del loro chiarimento, benché questo non gli cancellasse completamente i dubbi; comunque fu solo quando riacquistò quella perduta calma e sicurezza, senza escludere la solita aria vissuta che veniva così bene accompagnata dall'immancabile sorrisetto ironico, che la volpe decise di aprire la porta e mostrarsi nuovamente ai giovani leporidi che da parecchio lo stavano aspettando preoccupati.
<< Zio Nick-zio Nick, dov'eri finito? >>,
<< Pensavamo che ti fossi perso, perché ci hai messo così tanto? >>,
<< E perché indossi la maglia di papà? Dov'è la tua bella camicia? >> furono alcune delle comuni domande rivoltegli una volta che i piccoli lo videro uscire di casa,
<< Perdermi io? Andiamo vi pare che sia così....ottuso. Stavo solo finendo di controllare la casa >> mentì Nick, evitando accuratamente di rispondere alla loro ultima imbarazzante domanda << Ma tornando a noi, se non sbaglio vi eravate nascosti in venti, giusto? Perciò, trovando Rosy.....credo proprio d'aver vinto! >>, concluse fintamente provocatorio, distogliendoli così in maniera ancora maggiore dal precedente argomento, ricevendo però una risposta che ironicamente sapeva di disfatta,
<< Ma zio Nick, Rosy ci aveva detto di essere stanca e che non avrebbe giocato >>,
<< È vero! Poi manca ancora Melanie, quindi non hai ancora vinto >>.
In quel momento la volpe sentì adempiersi palese su di sé il detto “rimanere di sasso”; il timore che incominciò a crescergli sul possibile suo smarrimento della piccola, era fondato dalla certezza di aver controllato ovunque, senza persino tralasciare l'angolo più buio e nascosto in cui era stato costretto ad utilizzare le sue formidabili capacità visive notturne.
Doveva però ammettere che la coniglietta in questione, che poi scoprì essere quella cui all'inizio aveva spaventato fingendo di essere arrabbiato con lei, era di dimensioni molto più modeste rispetto ai suoi fratelli e questo contribui a fargli crescere la speranza che non l'avesse persa, ma semplicemente non vista perché nascosta in qualche anfratto o simile che in un primo momento aveva considerato troppo piccolo per chiunque di loro.


La sua unica sicurezza stava nel fatto che, se gli Hopps fossero tornati prima della risoluzione del problema, la cosa gli avrebbe costituito un rischioso incontro ravvicinato con una certa e famosa arma che Stu teneva sul camino......ma questo però se tale ricerca l'avesse svolta da solo,
<< Avete ragione, ho perso! A quanto pare non sono abbastanza bravo per questo gioco >> fece improvvisamente sconsolato, abbassando le orecchie e portando la coda quasi a toccare terra, muovendo a compassione i suoi piccoli interlocutori,
<< Non è vero, sei stato bravissimo invece >>,
<< Già, per un grande come te è un ottimo risultato! Molti dei nostri compagni e amici non sono mai riusciti ad arrivare neanche alla metà di tutti noi >> 'Immagino perché gli sarebbe servita un'intera settimana....o forse un mese',
<< Non cercate di consolarmi, tanto è inutile! E adesso mi sarà impossibile riuscire a trovare anche la vostra scaltra sorellina......certo, a meno che qualcuno.......no, chi mai aiuterebbe una volpe come me >> concluse, mettendo in scena tutta la sua mirabile abilità d'attore,
<< Lo faremo noi, zio Nick! >>,
<< Sì, giocheremo in squadra! >> fu la loro pronta risposta,
<< Davvero? Oh grazie, che splendida notizia, non ci avrei mai sperato >> gioì la volpe, soddisfatto del risultato ottenuto.
Purtroppo la sua gioia non fu di lunga durata poiché, nonostante l'incondizionato aiuto dei leporidi, Melanie risultava ancora introvabile e i posti in cui era ancora possibile cercarla e trovarla andavano inesorabilmente e rapidamente terminando.






Nel frattempo anche la giovane Rosy aveva fatto la sua comparsa nel giardino, rimanendo ovviamente interdetta alla vista di quel.....”dispiegamento di forze” al cui capo notò esserci Nick.
Subito si convinse che qualcosa di allarmante doveva essere accaduto poiché, nonostante conoscesse il canide da sole poche ore, aveva compreso durante il periodo passato a “corteggiarlo” di quanto fosse lontana dalla sua natura il chiedere aiuto per una faccenda che riteneva di avere sotto controllo; quindi, affrontando la situazione nella stessa precedente maniera della volpe, subito si diresse da lui con l'intenzione di scoprire cosa fosse successo,
<< Ehilà, volpone, che cosa combini? >> gli chiese con voce squillante, dopo essergli come d'abitudine scivolata alle palle, spaventandolo,
<< Rosy,vuoi forse farmi venire un infarto? >>,
<< Oh, andiamo, come sei esagerato! Neanche stessi portando una maschera da mostro >> 'Come se già la tua presenza, dopo tutti questi giorni, non fosse abbastanza' << Comunque....perché non rispondi alla mia domanda >>,
<< A che proposito? >>,
<< Lo sai benissimo! Che cosa stai facendo? Ma sopratutto...cosa stanno facendo loro? >> domandò questa volta con molta più serietà e decisione di quanto ne avesse mostrato prima, indicando i suoi fratelli ancora intenti a cercare con circospezione,
<< Eh...un nuovo gioco! Ne ho dovuto inventare un altro perché.....bé, lo sai, i tuoi fratellini si annoiano in fretta se fanno sempre il solito >>,
<< Davvero?...Tommy, cosa state facendo? >> domandò improvvisamente la coniglietta ad un suo fratellino che gli stava passando accanto, comprendendo che dalla volpe non avrebbe saputo nulla,
<< Stiamo giocando ad aiutare lo zio Nick a trovare Melanie >> le rispose ingenuamente il piccolo,
<< Per quale motivo? Non mi pare che si giochi così a nascondino >>,
<< Lo sappiamo, ma non riusciva a trovarla e sembrava così triste per questo >> concluse il piccolo ritornando alla sua ricerca,
<< Nick, voglio la verità, sai dove si trova Melanie? >>,
<< No, ma in fondo sono queste le regole del gioco, giusto? >> gli rispose gesticolando nervosamente, con una impercettibile nota di timore nei suoi movimenti,
<< Quindi, se vogliamo dare retta alla logica, l'hai persa! >>,
<< Bé....non direi che l'ho persa, piuttosto che si trova in un luogo a me sconosciuto e di cui sto cercando l'ubicazione >> a quella risposta la coniglia aggrottò la sua faccia assumendo l'espressione più buia e poco rassicurante di cui era capace, tanto da provocare in Nick l'ardente desiderio di sparire da quella fattoria ed emigrare in un qualsiasi altro posto purché fosse il più distante possibile e irrintracciabile, sopratutto da Bonnie e Stu.





<< Accidenti, ora ci mancava solo che mi fischiassero le orecchie. Come se questa giornata non fosse stata già abbastanza rognosa di per sé >> fece stizzito Stu, saldamente ancorato alla guida del suo furgoncino di ritorno dalla città,
<< Su, caro, devi calmarti! Lo sai che non ti fa bene agitarti in questo modo >>,
<< Calmarmi? Come posso calmarmi se ripenso a quello sciocco calibù che, oltre ad avermi fatto fare un viaggio a vuoto rifiutando la mia offerta, ha anche osato denigrare i miei prodotti classificandoli come pessimi e poco invitanti, neanche li curassi la metà di quello che faccio >> si interruppe il coniglio, giusto il tempo di riprendere fiato << E adesso devo anche sperare che quella volpe non abbia fatto danni alla casa e ai miei figli, fortuna che ci ho lasciato Rosy con lui >>,
<< Stu, devi avere più fiducia in quel ragazzo. È bravo e mi sembra che fin'ora abbia saputo il fatto suo >> cercò di tranquillizzarlo l'ottimista Bonnie,
<< Non capisco ancora cosa ci abbia trovato Judy in lui. Diamine, sono ancora convinto che un coniglio sarebbe stato migliore come partito >>,
<< Tesoro, ricordati che non si giudica la qualità di una persona in base alla razza. Ti ricordi cosa disse nostra figlia quando la mettemmo in guardia verso i predatori che avrebbe potuto incontrare a Zootropolis, in special modo le volpi, prendendo ad esempio Gideon? “Conosco conigli altrettanto idioti” >> gli ricordò la moglie, notando di come la frase gli avesse in qualche modo raffreddato i bollenti spiriti << E poi cosa mai avrà fatto di male, voglio dire non avrà certo smarrito uno dei nostri figli >> concluse Bonnie, ottennendo però come risultato l'esatto opposto, con uno Stu tornato nervoso e....molto più spericolato alla guida,
<< Lo spero per lui, cara! Lo spero vivamente per lui e per la sua salute >>,
<< Non essere così melodrammatico....e soprattutto rallenta! >>.










N.d.A.
Ritardo? Sì.
Ammetto il mio errore, chiedo scusa di questo e non proverò nemmeno a giustificarmi.
Assicuro che non scriverò altro finché non avrò terminato questa long che, come già sapete e avrete notato, è più corta rispetto ai precedenti capitoli.
Ringrazio chi mi sta ancora seguendo, chi ha messo questa storia tra le preferite e tutti coloro che hanno recensito fino ad ora (da Sakura a Plando, da Mizuki a salamander e soprattutto Redferne).
   
 
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