Ciao Draco,
stella mia…Come stai? Sempre bene vero?
Sai, in questi giorni io
sto impazzendo…Ma tanto però! Sono confusa…E non ti capisco,
ma proprio per niente…Nel senso, io ti dico la verità, non
è che io mi sia mai fidata più di tanto di te…Ogni cosa che
mi hai detto l’ho sempre presa con le pinze…Ma alla fine,
inevitabilmente, mi sono anche affezionata…Ma d’altronde tu questo
già lo sai, perché te l’ho detto e ripetuto…E a un
certo punto ho voluto crederti…Dopotutto avevi un sacco di elementi a tuo
favore…Abbiamo iniziato a sentirci a dicembre, ti ricordi? Dopo quella
volta che ci siamo incontrati a Hogsmeade…Così,
per caso…E poi, non mi ricordo neanche come, mi sono ritrovata a mandarti
la buonanotte, il buongiorno, a scrivere lettere su lettere, un sacco di
bigliettini pieni di provocazioni…Ed era un gioco, un gioco divertente,
ma anche intrigante, pericoloso…Ma poi, inevitabilmente, la cosa si
è evoluta, il gioco ha preso importanza: sono arrivata al punto di di aspettarmi una qualsiasi
delle tue lettere, ad essere contenta in modo semplicemente assurdo quando alla
fine arrivavano e ci trovavo scritti nomignoli affettuosi e frasi carine…E
così, alla fine, ha smesso di essere un gioco…Perché il
volersi, l’avere voglia l’uno dell’altro non era più
una cosa buttata li per stuzzicarsi, era un bisogno vero, reale…E a me
questo ha fatto una paura immensa…Perché cominciavo a “dipendere”
da te, ad aver bisogno di sentirti, a pensarti tanto, troppo…perché
non sono mai stata capace di mantenere un rapporto, perché tu avevi una
ragazza e sarebbe stato tutto molto più difficile…E così
negavo di aver bisogno di te, lo negavo anche a me stessa…E cercavo di
allontanarti, ti trattavo male, e tu niente, eri una presenza costante…E
io mi arrabbiavo, perché più ti trattavo male più tu eri
dolce e alla fine mi sentivo in colpa e ti venivo a chiedere scusa…Io,
che solo in rarissimi casi ammetto di aver sbagliato, metto da parte l’orgoglio
e chiedo scusa, con te l’ho fatto…E non c’è stata una
volta che mi sia pesato e soprattutto continuo a
farlo tutt’ora.
E alla fine ho finito col cedere
una prima volta, a metà Aprile…Ma proprio il giorno prima che avremmo dovuto uscire la paura ha avuto la meglio e io mi
sono tirata indietro, lasciandoti solo una spiegazione striminzita e un po’
assurda…Ti ho detto che non ci dovevamo più sentire e
siamo durati due giorni e mezzo…Poi tutto è ricominciato da capo…
E siamo usciti la prima volta...
Quella sera io non me la
dimenticherò mai, giuro…A parte l’adrenalina a seimila, perché
il rischio di essere scoperti era alto, è stata davvero una bellissima
serata… Un film stupido in quel cinema babbano,
qualche mina…E poi mi hai preso la mano…E poi il braccio sulle
spalle e le coccole… E le mezze frasi sussurrate nell’orecchio e l’odore
dei miei capelli che ti è piaciuto un sacco…E poi fuori, su quella
panchina a raccontarci di noi, scoprendo che infondo non siamo poi così
diversi…E ancora coccole e battute stupide…E poi un bacio…Il
nostro primo bacio…Alla fine siamo tornati a scuola…E il non
volersi lasciare, il darsi l’ultimo bacio, che poi però non era
mai l’ultimo…Mi hai fatto stare bene quella sera, mi hai fatto
sentire protetta…Ma da brava pessimista che sono ero convintissima che
tutto sarebbe finito li, ma mi sbagliavo… Sono passati alcuni giorni,
infinite lettere e alla fine siamo riusciti a rivederci da soli…Pioveva…E
anche se avevo l’ombrello mi ero bagnata tutta, avevo i capelli che
gocciolavano…Era tardi e potevo stare solo pochi minuti,
ma tu hai insistito lo stesso per vedermi…E ancora coccole, baci, carezze…
Ti sei appoggiato a me e ascoltavi il battito del mio cuore e ti divertiva il
fatto che battesse più o meno forte a seconda di dove tu mettevi la mano…
E adesso ogni volta che piove penso a quella sera, al tuo adorare la pioggia, a
te in generale… E siamo andati avanti così per un sacco di tempo,
a vederci di nascosto..Momenti rubati tra una lezione e l’altra, sempre
attenti a non farci vedere dai nostri amici, da mio fratello o da Pansy…
Gira che ti rigira siamo
arrivati a quella sera illuminante…Ho sbattuto la testa contro un vetro,
mi sono quasi uccisa su uno scalino e ho riso un sacco…Il barettino era carinissimo, ma ovviamente la cosa migliore
è stato il tempo passato con te…Nel bar e fuori… In quel
posticino appartato che avevi trovato…I baci, le tue mani, le mie…Ma
poi ti lamentavi della troppa luce e allora abbiamo cercato un posto più
buoi, più appartato…E abbiamo mezzo litigato, fatto pace e poi
parlato…Tutto perfetto…Ma poi a scuola, nel letto da sola,ho cominciato a pensare, a farmi gli esami di coscienza…Perché
come sono stata io con te ci sta anche un’altra, perché per quanto
tu possa dire che io sono la prima nei tuoi pensieri, non lo sono nei fatti, perché
quello che fai con me lo fai anche con lei e forse quello che dici a me lo dici
anche a lei… Nella situazione in cui ero avevo solo dubbi, nessuna
sicurezza…
Sai, quando cominci a
uscire con una persona la cosa più normale del mondo è cominciare
a immaginarsi come sarà, in un certo senso a fare dei progetti, anche se
non troppo importanti…Si pensa al mesiversario,
si aspetta l’estate per potersi vedere di più… E io questo
non l’ho mai potuto fare…Non ci sarebbe mai stato un mesiversario e l’estate l’avresti passata con
lei…
C’è chi dice
che l’ ”amante” è meglio della fidanzata ufficiale perché ha
un sacco di vantaggi e nessuna scocciatura…Ma non è vero…
Alla fine io ho avuto solo i ritagli di tempo che tu sei riuscito a dedicarmi, perché
alla fine la verità è che lei è sempre venuta prima di me…Tu
non potevi avere due ragazze e io la situazione così non ce la facevo
più a reggerla…In modo velato, forse poco chiaro, ti ho fatto
capire che avevo bisogno di certezze, che volevo i presupposti per una storia
seria, che se non me li avessi dati tu li avrei cercati in qualcun altro…E
la tua risposta mi ha lasciata senza parole: “Se sei felice tu, a me va
bene”… Che poi non so perché ma a me suona tanto come: “Non
me ne può fregar di meno”… E poi il silenzio..Niente
più lettere, niente di niente…Solo una sottile indifferenza…Allora
ho cominciato a pensare…Quante volte mi hai accusata di fregarmene, di
essere quella meno presa tra i due? Ci abbiamo litigato su questa cosa, e non
mi sembra proprio che tu abbia avuto troppe difficoltà a sparire, a
ignorarmi… E poi di punto in bianco mi capiti davanti in sala grande, con
lei… Come al solito litighi con Ron e mi fissi…E poi quella battuta
pessima, perché c’è lei e devi mostrarti indifferente…
Mi hai dato della sgualdrina e sai quanto mi ha fatto male questa cosa detta da
te? E poi tu che non capisci, che mi dici che lo hai detto apposta perché
Pansy era li…Eppure io credo di essere riuscita
a sembrare indifferente anche senza essere offensiva..
Te lo dico e tu ti giustifichi, o almeno ci provi, e alla fine lascio correre perché
con te è sempre così…Ed è tornato ad essere silenzio…Non
sai quante volte ho cominciato a scrivere per poi prendere e stracciare tutto…Non
so cosa pensi tu, ma ultimamente io penso una cosa, ne dico un'altra e ne
faccio un’altra ancora…E mi sono già fatta tutto il mio
film..Sincera sincera, all’inizio ci ho sperato che la lasciassi…Ma
poi dai tuoi atteggiamenti ho capito che non ne avevi neanche la minima
intenzione…Forse non ne valeva la pena…E continuo a chiedermi perché?
Cosa ti ha spinto a cercare me? Ma alla fine lo so anche io, non c’è
bisogno che me lo dica tu…Solo forse se me lo sentissi dire da te mi
verrebbe più facile andare avanti, lasciarmi definitivamente tutto alle
spalle.
C’è comunque
una parte di me, quella debole e stupida, o più semplicemente quella che
vuole disperatamente credere che un giorno arriverà il principe azzurro con il suo bel
cavallo bianco, mi guarderà negli occhi giurandomi amore eterno e
vivremo per sempre felici e contenti, che poi è la stessa cosa, che non crede,
proprio non ci riesce, che tu mi abbia solo preso in giro.
E non importa se tutto
quello che non stai facendo e che non stai dicendo da un sacco di tempo a
questa parte dimostra chiaramente che non ti importa, che tu non hai bisogno di
me…
E non si può
neppure dire che siamo arrivati a questo punto con te in buona fede… Ti
ho dato decine di occasioni per sganciarti da me: le hai sempre perse, giurando
e spergiurando che ci tenevi a me. Ho provato a non cercarti: lo hai fatto tu.
E diciamocelo, l’ultima volta potevi anche risparmiartelo.
Poi è dilagata la
notizia: Draco e Pansy, si
sono lasciati…E io stupida ho cominciato a viaggiare con la fantasia…Ora
ci sarebbe stata una possibilità… Ma non ti facevi sentire…L’ho
fatto io e sembravi distante…E poi di nuovo più niente.
Ho sbagliato tutto con te…
O forse sei tu ad aver sbagliato con me…Ma ormai che importa? Non si
torna indietro, il passato bisogna tenerselo com’è…E se
è andata a finire così, sicuramente ci sarà un motivo.
Non ti sei comportato
bene, però non ce l’ho con te…Perché ci tengo ancora.
E mi piacerebbe parlarti,
mi piacerebbe che per una volta tu fossi sincero con me e mi dicessi le cose
come stanno…
Ma tu non lo farai, non ne
hai il coraggio…E io non ti cercherò, perché non voglio
romperti le palle, perché non saresti comunque sincero e perché ho
paura di quello che potresti dire. E alla fine siamo vigliacchi tutti e due. E
lascio le cose così, scelgo la strada più facile. O almeno spero
che lo diventerà anche per me… Si, perché
tu mi hai accantonata, io invece, per quanto possa fare l’indifferente,no.
Io non ti ho dimenticato.
Un bacio, con tutto il mio
affetto
Ginny