2 CAPITOLO
Signora…Matsura!
Il
sole splendeva con grande entusiasmo oggi.
Era
una graziosa giornata di fine marzo e i raggi filtravano sbarazzini dalle
fessure della finestra.
Il lieve calore
che entrava nella stanza si andava a riflettere sul dolce viso di Miki accompagnandola nel risveglio.
Vicino
a lei il corpo addormentato di Yuu, rapito da un
lenzuolo color pesca che lasciava però scoperta quasi come se volesse
godere anch’essa del calore mattutino,la sua
schiena.
Perfetta al tatto, penso Miki mentre
dolcemente la sfiorava con la bocca e godeva della ineguagliabile fragranza che
il corpo di lui emanava. Lo stesso profumo che la mandava in estasi ogni volta
che riceveva un suo abbraccio,un suo bacio, ogni volta
che facevano l’amore.
Come
nella notte appena passata dove le loro anime si erano incontrate senza
esitazione.
Poi
si strinse a lui aspettandone il risveglio.
Questa
mattina era molto importante per loro.
Yu aveva preso
appuntamento con un’agenzia immobiliare.
Paradossalmente vivevano insieme
già da quattro anni ma questa volta avrebbe
avuto sicuramente un significato diverso il campanello riportante:
CASA
MATSURA-KOSHIKAWA .
Finalmente
gli occhi di Yu si aprirono. Miki
non aspettava altro.
-Buongiorno
dormiglione…Cos’è abbiamo fatto le ore piccole stanotte?-
–Diciamo che c’era una rompiscatole che mi ha tenuto
occupato contro la mia voglia-
-Ah
si? Sai mi ha detto quella rompiscatole che dopo la
tua performance.. ecco ..come dire poco soddisfacente ha serie intenzioni di
lasciarti!-
Si
presero in giro per un po’, poi tutto ad un tratto tornarono
seri.
Occhi
negli occhi desiderosi l’uno dell’altra.
Yu la strinse a
se.
–Guarda che se continui cosi te lo scordi di andare a vivere insieme-
Miki stava per controbattere quando
lui gli sussurrò teneramente ti amo, bastarono quelle due parole e
quella sua voce che l’aveva sempre confortata e che le donava sicurezza.
Lei si era già arresa.
Si
baciarono.
I
loro corpi ancora nudi si sfiorarono trasformando quel gioco di labbra in un
vortice di passione.
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Cavolo
già le undici! Pensò Miki mentre raccoglieva frettolosamente i suoi lunghi capelli in
un fermaglio blu. Si fini poi di truccare, quel poco
che le donasse il giusto colorito alle guance ma che non le invadesse i
lineamenti delicati.
-Sbrigati
Yu siamo in ritardo!-
Yu
rise sotto la doccia, non era abituato al lato materno
della sua fidanzata.
-Sicura
che non vuoi raggiungermi?-
-Non
ti rispondo neanche. Vado a vedere chi è al telefono e quando torno
voglio trovarti vestito e pronto per uscire!-
-Vabbene mamma!-
Ma
è possibile che sia diventato cosi stupido nel
corso degli anni?E adesso chi sarà?Ma dove cavolo si è ficcato
quel maledetto telefono? La testa di Miki sembrava
assomigliare ad un quiz a premi ricco di domande e ne continuava a formulare a raffica mentre andava alla disperata ricerca del cordless.
Trovato.
-Pronto?-
Buongiorno, è
possibile parlare con il signor Yu Mastura?
-In
questo momento è occupato ma può dire a
me-
Sono dell’agenzia immobiliare,volevo informare lei e suo marito che a causa di un
imprevisto l’agente che vi avrebbe dovuto presentare gli appartamenti non
potrà venire oggi ma se volete potete passare,vi daremo le chiavi con
gli indirizzi e potrete fare una prima visita da soli in attesa che vi
raggiunga qualcuno.
-Va benissimo,mi
dica solo verso che ora possiamo raggiungere l’agenzia per prendere le
chiavi-
Se
per lei va bene vi attendiamo qui tra mezz’ora.
-Saremo
puntuali, a dopo-
A dopo signora Mastura.
Signora
Matsura??Lei e suo marito?
Saremo puntuali?
Miki tento di rimanere seria per tutta la durata della
telefonata,non poteva certo cominciare a ridere mentre
la segretaria parlava,ma appena schiaccio il tasto rosso segno di fine
chiamata,scoppiò in una pazza risata.
Le
uscivano le lacrime e teneva le mani sulla pancia.
Si
stava cosi divertendo da sentirsi quasi male.
Quando
si calmò,divenne improvvisamente rossa.
Presto sarebbe diventata veramente la
signora Matsura.
Un brivido la scosse,cominciò
a fantasticare sul giorno del loro matrimonio,poi venne interrotta proprio
dall’oggetto dei suoi pensieri.
-Ma
si può sapere perché stavi ridendo in quel modo?-
-No
niente, sai uno di quei miei attacchi di pazzia improvvisa-
-Sarà.. comunque tutta sana te non sei-
-ah!
chi era al telefono?-
-L’agenzia.. credo proprio caro mio
che oggi dovremmo cavarcela da soli-
-Ovvero?-
-Te
lo spiego in macchina su ora andiamo che siamo in ritardo!-
Miki decise di non rivelare a Yu il
vero motivo di quella stravagante risata, almeno per adesso.
In
realtà,stranamente, aveva paura della reazione
del ragazzo,cosi preferì tacere.
In
macchina gli spiegò la situazione con l’agenzia immobiliare
tralasciando alcuni particolari.
Poi,
complice forse il racconto della chiamata fatto a Yu,
scoppiò nuovamente a ridere.
-Ah
Miki non cambierai proprio mai-
-Lo
so!-
Rispose
con aria soddisfatta,come se amassa
sapere di essere una caso clinico senza via di recupero. Poi si girò
leggermente per vedere il paesaggio scorrere dal vetro del finestrino pensando
che non c’era cosa che desiderava di più
al mondo,voleva diventare la signora Matsura!