«Come puoi dirmi di tornare a pattinare mentre tu vuoi ritirarti?!» ti urla incredulo. 
Si alza di scatto per poterti guardare dritto negli occhi, per poter scorgere in essi quella bugia che sta soffocando entrambi.
Le lacrime continuano a scendere copiose dal suo viso perlaceo, inumidendolo prepotentemente.
Ha la mano destra sulla tua spalla sinistra e continua a strattonarla con poca leggerezza perché vuole una risposta, gliene sarebbe bastata una qualsiasi pur di capire cosa ti avesse portato a fare una così crudele, egoistica scelta.
Tu lo guardi impotente mentre i suoi occhi infranti, decidono di far arrivare anche nelle tue guance il loro pianto disperato. I vostri visi sono così vicini.
Ti si spezza il cuore nel vederlo così fragile e vulnerabile, soprattutto perché sei stato tu a causargli questo dolore.
Vorresti prenderlo e stringerlo a te con tutta la forza che hai nel corpo, vorresti sussurrargli nell'orecchio che era tutto uno scherzo di pessimo gusto, che tu non lo pensi veramente quello che hai detto, che ti è costato molto pronunciare quelle parole avvelenate.
Tu lo osservi mentre ti piange addosso e vorresti cullarlo tra le tue braccia, dirgli che va tutto bene... che vorresti pattinare con lui per il resto dei vostri giorni.
Vorresti dirgli che lo ami con un filo di voce, in modo tale che possa essere udito soltanto da lui, impedendo anche a quelle quattro mura spoglie che vi stanno avvolgendo di poterlo sentire... perché sarebbe stato il vostro momento più intimo.
Per un attimo avresti per davvero interrotto quella lenta tortura ma la ragione te lo ha impedito perché sapevi che insieme a te, sarebbe morta quella parte di lui che non vedeva l'ora di scendere in pista per pattinare come se non ci fosse un domani ad attenderlo.
Hai fatto questa scelta egoistica per interromperne un'altra.
Lo hai fatto perché lo ami.
Perché lo ami più del ghiaccio stesso e del katsudon.
Lo hai fatto perché Victor è ciò che hai di più importante al mondo.
Ti si stringe il cuore nel sapere che non lo avrai più al tuo fianco, ma ti si sarebbe stretto ancora di più nel vederlo appassire lentamente, giorno dopo giorno.
Victor vivrà per sempre dentro di te, ti aggrapperai al vostro anello come unica ancora di salvataggio e danzerai sempre con i vostri momenti vividi nelle tue memorie.
Quello di adesso è dolore straziante, ma sarà anche momentaneo.
Ciò nonostante, rimani immobile. Tu non sai cosa dirgli. Hai la gola in fiamme e le parole ti muoiono al suo interno, vorresti abbracciarlo per davvero ma lui ti bacia. Ti bacia con avidità perché necessita il tuo bacio più dell'ossigeno stesso, e tu gli concedi le tue labbra, permetti alle vostre lingue di fondersi in un'unica danza nostalgica... perché anche tu ne hai bisogno.
Immergi le tue dita affusolate in quei capelli argentati un'ultima volta, li accarezzi cercando di imprimere bene nella tua mente la morbidezza che si cela in essi. Lui ricambia il tuo gesto, facendo smarrire solo una sua mano nella tua chioma scura, poiché l'altra non perdesse quel calore che gli stava trasmettendo il tuo viso arrossato.
Con l'altra mano inizi a delineargli la spalla nivea, scoprendola. Riesci a sentire quel piccolo brivido attraversargli lungo la schiena causato dall'unione dalla pelle fredda con quella calda.
Non vuoi dirgli addio ma ti senti costretto, per questo interrompi quel breve tocco per portare la tua mano in quella schiena coperta solo da quel misero accappatoio bianco, per poterlo spingere di più verso di te permettendo ad i vostri corpi di entrare in contatto. Li fai entrare in quel contatto che a voi piace tanto, che vi fa perdere la percezione del tempo, che vi fa bramare di unirvi ancora una volta e forse è anche per questo che il tutto sembra essere fatto con molta più veemenza, con molta più impazienza, perché sapete che questa notte sarà l'ultima notte in cui consumerete il vostro amore.
Quella sera hai sentito il momento esatto in cui il cuore di Victor è andato in mille pezzi e di questo te ne pentirai per tutta la vita.

*Angolo di chi ancora si deve riprendere*
Ehilà~
Ho scritto questo missing moment perché la scena iniziale, quella dove Yuri e Victor discutono nella loro stanza d'albergo, mi ha spiazzata. Mi sono sentita come se quella scena avesse voluto continuare a vivere, ma non ha potuto perché è stata interrotta bruscamente.
Mi sono sentita come l'avessero fatta finire così, di getto, per proteggere l'intimità dei due pattinatori... come se i produttori avessero voluto conservare la loro privacy.
E niente... avrei tanto voluto continuare a scrivere questa OS ma non l'ho fatto perché avevo paura di rovinarla, di strafare con questi pensieri che ho in testa e che mi fanno pensare a come si è potuto sentire Yuri in quel momento e vi giuro che più ci penso e più mi viene da piangere.
Spero di non aver reso il tutto troppo OOC.
​È la prima storia che pubblico su "Yuri!!! On Ice", qui su Efp.
​E niente... Spero che questa OS vi sia piaciuta,
Mancano 52 minuti a Natale ed al compleanno di Vitya, aw ​, quindi vi aguro di passare un sereno e dolce Natale insieme alle persone a cui tenete di più!
Ari

Ps. Ma com'è possibile che Victor sia adorabile pure mentre piange? Ne sono innamorata... e mi si è spezzato il cuoricino nel vederlo in quello stato. TwT