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Autore: siriopg    27/12/2016    1 recensioni
FF già esistente, l'ho rimessa per problemi tecnici della precedente.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jane Rizzoli, Maura Isles, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai ancora vestita ma questa volta nel letto, feci mente locale e ricordai che Maura non mi aveva raggiunta per cena, il lavoro alla BCU si era prolungato più del dovuto e preferì tornare a casa. Mi stiracchiai un po’ e il mio cellulare vibrò. “Oh no, datemi un secondo per svegliarmi bene” dissi. Un messaggio di Maura. “Fai una colazione abbondante e sana, M. La gravidanza mi aveva fatto trovare una seconda mamma, “Patate fritte e hot dog andranno bene? le risposi, al bambino piaceranno di sicuro. J “Latte, cereali e premuta d’arancia. Sbrigati, ti aspetto alla BCU. M Risposi con un ok ed iniziai a prepararmi. Doccia veloce, colazione suggerita da Maura ma senza succo d’arancia e raggiunsi l’università. Passai al bar a prendere due tè, mi stavo convertendo al “sano” e Maura ne sarebbe stata fiera. Nel corridoio incontrai CJ. “Buongiorno detective” disse fermandosi a parlare. “Ciao, tutto ok?.” “Si, la stavo cercando e…” “Hai qualcosa da dirmi sul caso?.” “Non proprio però…” Ora lo stavo ascoltando con tutta la mia attenzione. “Dimmi tutto, vieni andiamo in infermeria, staremo più tranquilli.” Diedi il tè a Maura e ci sedemmo alla scrivania. “Racconta” gli dissi. “Non conosco molti dettagli ma Alice stava lavorando ad un caso molto complicato, diceva che avrebbe scritto l’articolo dell’anno. Aveva smesso di uscire con noi, ultimamente non studiava più come una volta e passava i pomeriggi lontana da qui.” “Dobbiamo scoprire su cosa stava indagando, intanto ti ringrazio e se hai notizie ti prego di dircele. Voglio scoprire chi ha fatto questo alla povera Alice.” “Sarà fatto.” Lasciò la stanza e rimasi seduta lì. “Ci sono novità?” mi chiese Maura prendendo il posto di CJ. “Era come immaginavo, di sicuro c’entra il nuovo articolo che stava scrivendo e…” “Ha scritto Casey, la mail è arrivata pochi minuti fa, avrai lasciato l’account nel mio computer aperto e mi è arrivata la notifica.” Mi gelai, avevo paura di leggere la sua risposta. “Che c’è non sei contenta? l’aspetti da giorni!.” “Ho paura di quello che troverò scritto.” “Vuoi che lo apra io?.” “No grazie.” Mi lasciò sola e aprii la mail. La lessi con timore e poi lasciai l’ufficio senza dire nulla. Andai al campo di football e mi sedetti sugli spalti anche se non c’erano gli allenamenti. “Sapevo di trovarti qui” mi disse Maura raggiungendomi e sedendosi. “Scusa se sono andata via ma non volevo parlare con tutta quella gente.” “Tranquilla, tutto bene?.” Feci un sospiro “Non lo so, dall’e-mail sembra contento ma sono anche certa che sarà una decisione difficile per tutti e due. Uno di noi dovrà abbandonare la carriera.” “Ho il test del DNA, il bambino è di Casey.” “Oh mio Dio, grazie, almeno su questo non ho più dubbi. Ci farà fare scelte a cui non siamo preparati e pronti.” “Prendetevi del tempo e decidete con serenità.” “Già, ora torno in centrale così decidiamo il da farsi con gli altri. Ti raggiungo a pranzo.” “Bene e non sparire ok? mi farai stare in pensiero.” “Tranquilla, torno. Grazie.” Me ne andai e con calma raggiunsi la centrale e la mia scrivania. “Novità?” mi chiese Frost. “Maura sta prendendo il dna di tutti e io ho parlato ancora con CJ. Mi ha raccontato che ultimamente era distaccata e lavorava ad un nuovo articolo. Dobbiamo scoprire a cosa, è quella la chiave di tutto.” “Sto guardando tutti i movimenti bancari, ha una carta di credito insieme a sua nonna ma non sembra esserci nulla di strano. Non è mancata a nessuna lezione anche se in alcune usciva prima della fine” m’informò Frost. “Puoi sapere quali e a che ora?.” “Ci provo.” “Avete trovato Rondo, vi ha detto qualcosa?.” “Il proprietario sembra pulito ma il buttafuori è un ex galeotto.” “Per cosa è stato dentro?” domandai curiosa. “Piccoli furti, auto rubate, spaccio di droga non si è fatto mancare nulla.” “Direi di scoprire dove abita e farci due chiacchiere, forza andiamo.” Mandai un sms a Maura dicendo che l’avrei raggiunta appena finito. Il tipo non era in casa ma Frost riuscì a scoprire che frequentava una palestra e andammo a dare un’occhiata. Da fuori sembrava un hotel a cinque stelle. “Come fa un buttafuori a permettersi una palestra del genere?” chiese Korsak. Lo trovammo lì e appena ci vide tentò una buffa fuga in mezzo ai vari macchinari ginnici. Frost non si fece trovare impreparato e gli corse dietro bloccandolo faccia a terra. “Non lo sai che dalla polizia non si scappa?” gli disse, così sembri proprio colpevole. Lo tirò su e andammo nell’ufficio del capo. “Cos’hai da nascondere per scappare a gambe levate?” iniziò Korsak. “Non ho fatto nulla? che volete da me!.” “Vogliamo solo sapere qualcosa sull’omicidio avvenuto davanti al pub dove lavori. Ne sai nulla?.” “E certo, avete visto che ho precedenti penali e subito pensate sia stato io. “Non sei stato tu? dicci chi è stato allora? dissi. E’ morta una ragazza di diciannove anni e vogliamo scoprire perché.” “Sentite, io sto filando dritto, ho pagato il mio debito con la società ed ora sono un cittadino pulito.” “Come ti guadagni da vivere, quanto guadagna un buttafuori al giorno d’oggi?.” “Nella vita ho avuto anche fortuna, ho ereditato parecchi soldi, controllate se volete.” “Lo faremo sicuro.” Ce ne andammo quasi tutti convinti che avesse detto la verità. Andai ad un take-away e raggiunsi Maura. Fortunatamente avevano raccolto tutti i dna e stavano sbaraccando tutto. Noi mangiammo nei giardini della BCU, volevo dare a Maura altro tempo per godersi l’ombra di quei fantastici alberi secolari. Non parlammo della mia gravidanza e le raccontai gli ultimi sviluppi. “Ora ci vorrà qualche giorno per avere tutti i risultati, mi spiegò, dovrete avere un po’ di pazienza.” “Lo immaginavo, aspetteremo. Vorrei tanto trovare l’articolo su cui stava lavorando, tu dove nasconderesti una cosa così importante?.” “In camera non c’era, in redazione nemmeno, se lo avesse salvato in una chiavetta usb di spazio ne serve davvero poco” disse ancora. “Sei un genio, vieni con me.” Tornammo in camera di Alice. Ancora una volta perquisimmo ogni oggetto ma niente. “Non ci credo, dissi, ancora un buco nell’acqua.” “Non disperare, ci stiamo avvicinando sempre di più. Io torno alla centrale tu che fai?.” “Vengo via, ho ancora del materiale da leggere.” Ci salutammo davanti l’ascensore con la promessa di cenare insieme al Dirty Robber. Korsak e Frost erano fuori e chiesi a Frankie di aiutarmi con la ricerca web, dei ragazzi trovati nell’annuario dell’università. Visto che stavano studiando i loro dna, volevo sapere qualcosa di più sulle loro vite private. Finito tutto, scesi in laboratorio. “Ehi, ancora al lavoro?” le chiesi. “Sì, tu hai finito?.” “Più o meno, mi ha scritto Casey e stasera faremo una videochiamata, così chiariremo un po’ di cose. Dovremo rimandare la nostra cena, mi spiace.” “Non dire fesserie, già parlare è meglio di una semplice e-mail. Sei nervosa?.” “Nervosa no però non mi sento a mio agio. Non voglio costringerlo a fare una cosa che non vuole.” “Parlaci e decidete per il bene di tutti.” “Ok, ci vediamo domani allora." “Jane, se hai bisogno basta che mi chiami.” “Grazie. “
   
 
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