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Autore: Jack973    28/12/2016    0 recensioni
Il mago oscuro Grindelwald fu sconfitto e la malvagità di Lord Voldemort fu sradicata; ma una nuova minaccia incombe sul mondo magico, un altro potente mago oscuro assetato di potere, il Conte di Cagliostro, vuole vendicarsi sui Babbani per averlo deriso ed imprigionato ingiustamente durante la sua vita.
Giacomo, suo fratello e i suoi sette cugini saranno inspiegabilmente coinvolti in questa vicenda e scopriranno di possedere dei poteri magici proprio come Harry Potter, il protagonista della saga scritta da J. K. Rowling.
Una corsa contro il tempo e una guerra tra bene e male: chi vincerà?
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nuova generazione
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La cella della fortezza di San Leo era fredda, oscura e umida e il costante gocciolio d’acqua proveniente dal corridoio scandiva il tempo di una prigionia che sembrava eterna.
Cagliostro, o come si faceva chiamare lui, il Conte di Cagliostro aveva la mente logorata dagli anni di prigionia: stava sul tavolo della sua cella per passare il tempo, alternandolo con momenti di follia e sfogo in cui rappresentava rune arcane e pentagoni rovesciati sui muri. Il problema stava nel fatto che nessuno lo considerava: Cagliostro aveva scritto più volte al Papa per cercare di impietosirlo, un’ultima spiaggia per riabbracciare la libertà, senza però ottenere una minima risposta. L’unica persona che riusciva a vedere era il guardiano, che gli portava del cibo due volte al giorno.

Il 23 agosto del 1795, il Conte non riusciva più a trattenersi in quel buco. Doveva fare qualcosa per uscire di lì e, soprattutto, doveva trovare un modo per vendicarsi di tutte le persone che lo hanno accusato ingiustamente: perché il Papa, che in fondo non è altro che un sudicio Babbano, possedeva tutto quel potere? Perché una persona religiosa e di così alta moralità non gli aveva risposto? Perché nessuno capiva la sua innocenza? Queste domande lo portarono a progettare un piano per la fuga, che in cambio chiedeva di svelare al mondo il suo più grande segreto, il motivo per cui lui era rinchiuso lì dentro.
Il guardiano stava scendendo le scale della prigione e, attraversato il corridoio, raggiunse la cella del Conte; però notò qualcosa di strano. Cagliostro era steso sul tavolo della propria cella, con una posa inumana e completamente immobile. Il suo viso era storpiato da un’espressione mista tra la follia e il pentimento, cosa che spinse il guardiano ad aprire la cella: ma appena si avvicinò, il prigioniero gli morse ferocemente il braccio sinistro. Il guardiano urlava dal dolore e il sangue sgorgava a fiotti in tutta la cella. Il Conte approfittava della situazione per uscire dalla cella e recuperare un suo caro oggetto che vedeva in tutti quegli anni solo attraverso le sbarre della cella, buttato in un angolo del corridoio: la sua bacchetta magica. Legno di melo con nucleo di crine di unicorno, la raccolse e la puntò verso il guardiano, strillando di pazzia: «Avada Kedavra!». Il guardiano cadde a terra, nella sua stessa pozza di sangue. Lo stregone si avvicinò al cadavere, gli puntò ancora una volta la bacchetta verso il viso e sussurrò avidamente: «Visus Cambiare.». Il viso del guardiano si trasformò in quello del Conte, usandolo come diversivo e sperando che la gente pensi che si sia suicidato per la pazzia strappandosi la carne dal braccio. Cagliostro fuggì poi su per le scale e raggiunse un lungo corridoio illuminato che arrivava alla stanza di uno dei torrioni. Nonostante la luce del sole gli diede inizialmente fastidio, lui corse verso quella stanza, in cui sapeva che era rinchiuso un altro oggetto di enorme valore. Raggiunta la porta, due guardie si misero davanti per ostacolarlo; lui ordinò alla bacchetta: «Pietrificus Totalus!» e le due guardie caddero a terra immobilizzate. Infine, lo stregone  cancellò la memoria ai due sventurati, formulando «Oblivion.». Entrò nella stanza e la prima cosa che notò era quel luccichio rosso scarlatto proveniente dal centro della stanza, la sua tanto amata invenzione, il motivo per cui i Babbani lo hanno rinchiuso per impadronirsene, incolpandolo di peccati che il Conte non aveva mai commesso: la pietra filosofale, l’unica al mondo insieme a quella di Nicolas Flamel. L’afferrò immediatamente e distrusse uno dei muri del torrione per trovare una via di fuga, urlando: «Bombarda!». Assaporando la sua tanto attesa libertà, fuggì in cerca di vendetta.

Da allora, il Conte di Cagliostro non fece altro che, appunto, vendicarsi: il Papa morì quello stesso anno e altri eventi orribili si abbattevano in Italia e nel mondo per le sue losche ambizioni, fino all’avvento della seconda guerra mondiale, in cui, guidato dalla sua follia, era segretamente alleato con Grindelwald e provocava distruzione e disperazione nel mondo magico tanto quanto nel mondo Babbano, con l’intenzione di distruggere l’intera stirpe dei Babbani, dei Nati Babbani e dei Mezzosangue. Quando Albus Silente sconfisse Grindelwald, il Conte di Cagliostro si rifugiò nelle tenebre, sopravvivendo grazie alla sua pietra filosofale ed attendendo il momento migliore per ottenere il pieno potere del mondo magico, un potere che Grindelwald e Lord Voldemort hanno potuto solo assaporare.
   
 
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