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Autore: Rock_In_Progress    24/05/2009    5 recensioni
Salve a tutti!Questa è la mia prima fanfic,spero che vi piaccia! Dunque, e se Rudy non la smettesse con i suoi soliti scherzi? E se Alice iniziasse davvero ad essere stufa? E se..e se leggeste?XD fatemi sapere che ne pensate! [RudyxAlice]ovviamente!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bè che dire...è passato un pò dall'ultimo aggiornamento no? a dire il vero questo capitolo era già scritto da un bel pò però ho preferito non pubblicare sia perchè non ero -e non sono tutt'ora-convinta del capitolo sia perchè non credevo che la storia potesse interessare...

Che dire allora...questo è per chi ha commentato e per quelli che hanno messo la storia fra i preferiti =) (e mi vergogno un pò dirlo ma solo oggi ho visto che non siete pochi xD). Spero che anche questo capitolo vi piaccia e...grazie. Qualsiasi recensione è ben accetta =)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Mi spieghi a che serve tutto ciò?- chiese Jolanda cercando di accovacciarsi ancora di più per non farsi vedere.

-Prima mossa: spiare il nemico! Così una volta conosciute tutte le sue abitudini e  i suoi punti deboli potremo passare al piano B- rispose Alice aggiustando per bene il binocolo.

-ah quindi hai anche un piano B?-

-…no, che c’entra, quello verrà da sé dopo il piano A- rispose tranquilla Alice

-cioè dopo che spiamo Rudi possiamo passare al piano B anche se non sappiamo in che consiste? Bella strategia, davvero vincente…- .

Era incredibile, che fine aveva fatto il cervello della sua amica? Non era normale che due ragazze di quattordici anni che potevano spassarsela in giro, stavano al parco accovacciate dietro un cespuglio a spiare le mosse di Rudi che in questo momento era intento a…grattarsi le chiappe.  “sarà la ventesima volte nell’arco di tre ore che lo fa” pensò Jolanda memore delle varie “grattate” di Rudi che aveva potuto ammirare a casa mentre usciva, alla fermata dell’auto, al bar e in mille altri posti, assieme ad Alice che commentava ogni mossa del fratello con frasi del tipo – la puzzola ha lasciato la tana e si dirige a ore dieci- o –puzzola in zona protetta (alias bagno)-, e pensare che non gli erano mai piaciuti i film di spionaggio.

-ah la puzzola ha lasciato il posto- ecco per l’appunto.

-Al io ho fame, dobbiamo stare ancora molto qui?- chiese spazientita rialzandosi da terra.

-fino a  che non scopriremo qualcosa di utile!- rispose quella strattonandola per un braccio e trascinandola verso i bagni pubblici situati all’interno del parco. Arrivate a dieci metri dall’ingresso di questi si appostarono dietro ad un albero e ripresero con lo spionaggio. Continuarono per circa dieci minuti buoni a guardare nel binocolo in attesa che il ragazzo uscisse.

-Ma che diavolo sta combinando?- disse ad un tratto Alice

-Forse ha trovato un’uscita secondaria ed è andato a mangiare? Sai anche le puzzole hanno bisogno di nutrimento, e nel caso te lo fossi dimenticata anche le persone…come me…-

-giusto hai ragione…!- esclamò Alice schioccando le dita

-quindi andiamo a casa a mangiare?- chiese Jolanda speranzosa

-no ma che hai capito! Ora che me l’hai ricordato, c’è un’altra uscita dai bagni- disse girandosi a guardare l’amica che in quel momento aveva una faccia tutt’altro che felice - facciamo così, tu rimani qui e controlli questa uscita, che io vado dall’altra parte. Tieni, fortuna che ho pensato a portare i walkie tolkie di Mimmo, teniamoci in contatto con questi!-

La povera ragazza non fece nemmeno in tempo a ribattere alle idee strampalate dell’amica che una mano si poggiò sulla sua spalla e un –emh emh – interruppe i suoi pensieri. Spaventate di essere state scoperte le due si girarono contemporaneamente.

-Signorine potreste spiegarmi cosa state facendo appostate dietro un albero con un binocolo in mano?-

- m..ma…niente agente, assolutamente nulla!-disse immediatamente Alice impaurita.

-alcuni passanti mi hanno chiamato perché due ragazze non identificate stavano guardando con un binocolo dentro dei bagni pubblici. Ragazze questo non è uno scherzo, potreste essere denunciate per violazione della privacy- disse l’uomo

-ma no…mica guardavamo nei bagni agente, non siamo maniache, noi…noi stavamo facendo un po’ di birdwatching…-     

-birdwatching?ma davvero? E, per curiosità, che specie si possono trovare all’interno di bagni pubblici?- chiese scetticamente il poliziotto.

-oh..svariate agente-disse Alice con un sorrisino per nulla convincente.

-va bene ragazze, io non so cosa stavate facendo e tanto meno voglio saperlo, ma se vi ribecco con un binocolo in mano nei pressi dei bagni chiamerò immediatamente i vostri genitori…intesi?-

-si agente- rispose immediatamente Jolanda mollando poi una gomitata all’amica che aveva nuovamente intravisto “la preda” dirigersi verso l’uscita del parco.

-oh si si agente…i nostri genitori…capito, arrivederci!-esclamò tutto d’un fiato Alice trascinando la povera “complice” fuori dal parco –veloce Jo o lo perdiamo nuovamente di vista!-

-Al ci sei? Ma ti rendi conto che per poco non ci stavamo mettendo in un bel guaio? Forse per oggi dovremmo smetterla…infondo è anche quasi ora di cena!-

-cosa? Ma che dici! Sta per fare una mossa falsa…me lo sento!- affermò convinta

-si e io mi sento che se non torno subito a casa mia madre mi uccide! E’ tutto il giorno che sono fuori! Dai Al..non te la prendere – disse vedendo la faccia sconsolata dell’altra – ti ho promesso che ti avrei aiutata e – ahimè –lo farò…ma per oggi basta ok?- finì poggiando una mano sulla spalla della ragazza

- uff…ok…grazie Jo- si arrese alla fine

-di niente…dai ci vediamo domani così continuiamo questa cosa alla James Bond- ridacchiò

-mh..va bene…ciao- concluse Alice facendo un debole sorriso

-ciao 007- disse l’altra mentre correva dall’altro lato della strada per non perdere l’autobus che stava arrivando.

-agente 007 del cavolo….non sono riuscita a scoprire niente di compromettente e in più l’ho pure perso di vista…uff sarà meglio che me ne torni a casa-  sospirò rimettendo in borsa i due walkie tolkie e il binocolo –uno a zero per te Cesaroni ma non dimenticare…avrai vinto una battaglia ma la guerra è lunga!- esclamò felice come se un nuovo vigore le avesse fatto improvvisamente dimenticare il buco nell’acqua fatto quel pomeriggio. Cominciò quindi a incamminarsi verso casa, ma non sapeva che dall’altro lato della strada nascosto dietro un albero qualcuno aveva seguito tutte le sue mosse.

- e così è la guerra che vuoi sardina…bene e guerra sia…ma attenta potresti farti davvero molto male-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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