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Autore: Freez shad    30/12/2016    4 recensioni
Dopo gli avvenimenti di "Una sfida, tre compagni e....", Nick dovrà ora cimentarsi in una nuova sfida: farsi accettare dai genitori di Judy.
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bonnie Hopps, Judy Hopps, Nick Wilde, Stu Hopps
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La nuova vita di Nick'
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<< Nick, hai perso mia sorella! >> squittì sordamente la coniglia, con un filo di voce, apparentemente incapace ad emettere un suono più chiaro e deciso,
<< Rosy.... >> iniziò la volpe, sbuffando quel nome, portando la sua mano a chiudere entrambi gli occhi e assumendo così un'aria mista tra il concentrato e lo spazientito << ...ti si è incantato il disco? A questo punto penso d'averlo capito anch'io >>,
<< Ma come si può perdere una creaturina simile? >>,
<< Non lo so! Però, anche se non ne sono sicuro, credo che da qualche parte esista un manuale per tale scopo >> le rispose sarcasticamente,
<< Nick, è una cosa grave! Lo riesci a capire o sei solo in grado di fare battutine idiote? >>,
<< Entrambe le cose, comunque non risolveremo niente restando a discutere qui, non credi? Incomincia a cercarla partendo dal retro e poi, se non la trovi, decideremo sul da farsi >>,
<< Un momento! Chi ha detto che ti avrei aiutato? In fondo era tuo il compito di controllarli ed è quindi tua la responsabilità di tutto, comprese le conseguenze >> fece risoluta la coniglietta, guardandolo con un cipiglio di rimprovero,
<< Oh, al contrario, mia cara! Anche a lei era stata assegnata un mansione, oppure mi sto sbagliando...., assistente? E poi è stata sempre lei a distrarmi volendomi fare oggetto di soddisfazione per le sue perverse fantasie >> concluse, alzando volontariamente il tono della voce per accentuare meglio quell'ultima parte, deciso e divertito nel vedere la sua interlocutrice arrossire violentemente e fargli cenno di zittirsi,
<< Parla piano, idiota d'una volpe, vuoi forse farti sentire da tutti? >>,
<< Sì! >> rispose semplicemente con un sorrisetto derisorio stampato sul volto << Ma tornando alla faccenda.... >>,
<< E va bene! Tanto lo avrei fatto lo stesso, è mia sorella dopotutto >> fece infine, arrendendosi alla logicità del suo discorso; finito il dialogo, i due si separarono portandosi con se metà dei coniglietti presenti e ancora concentrati nella difficile ricerca, nella speranza di risolvere quel problema il prima possibile.



Controllarono ovunque, in tutti gli angoli che fossero o meno accessibili sia dentro che fuori casa e chiamandola anche a gran voce, ma di Melanie non ne videro nemmeno l'ombra.
Le speranze che la piccola coniglietta si trovasse ancora all'interno della proprietà stavano rapidamente e inesorabilmente sciamando, divenendo sempre più eteree e vuote, col passare del tempo; infine, come se la situazione non fosse già di per sé stressante, lo squillo di un telefono, più precisamente quello di Rosy, si aggiunse prepotente al vociare degli altri piccoli leporidi fino a raggiungere gli orecchi della stessa volpe che, nel frattempo, si era ricongiunto all'altra “squadra”.
Fu indescrivibile l'espressione di profondo sgomento che si fece spazio sul suo volto non appena la coniglia, illuminando lo schermo del cellulare, mise in mostra il nome di colui che la stava chiamando accompagnato dall'immagine del suo proprietario: un tondo e castano faccione, che in quell'occasione Nick non poté fare a meno di definirlo sinistro, di Stu,
<< Ciao, papà, dimmi tutto! Cosa succede? >> rispose Rosy, non appena furono riusciti a zittire gli altri coniglietti,
<< Ciao, Rosy, sono la mamma! Papà sta guidando e......vai più piano, Stu, stavi per investire quel bradipo! >> si interruppe improvvisamente, urlando in direzione del marito al suo fianco,
<< Non è colpa mia, amore, se ci mettono un'eternità ad attraversare cinque metri di carreggiata. E poi non essere così esagerata, l'ho appena sfiorato! >> le rispose con molta non-calanche il marito, riprendendo la sua fin troppa spericolata guida,
<< È lo stesso! Se continui così, scendi e mi metto io al volante , chiaro? >> lo minacciò Bonnie prima di riprendere la conversazione con la figlia << Ad ogni modo, cara, volevo solo comunicarti che fra una mezz'ora saremo a casa e mi farebbe piacere se preparassi una delle tue torte per papà! Sai, purtroppo l'incontro non è andato molto bene e.... >>,
<< Non è andato per niente! Se fosse solo andato “non molto bene”, non mi sarei lamentato, ma se ripenso a quel razza di.... >> ma Bonnie fu pronta ad approfittare del momento, distogliendo l'attenzione della figlia dalle pesanti parole pronunciate dal “leggermente” nervoso marito, per sussurrare preoccupata alla figlia,
<< Ti prego, Rosy, dimmi che sta andando tutto bene e che Nick non ha combinato guai....non gravi almeno >>,
<< Come? Ma cosa vai a pensare? Certo che va tutto bene, oserei dire che non potrebbe andare meglio! >> mentì la ragazza dopo un attimo d'esitazione passato ad osservare la volpe che, avendo ascoltato quella conversazione con una crescente agitazione, l'aveva pregata di non rivelare il problema alla madre,
<< Oh, meno male! Non sai che sollievo....ma anche per Nick, altrimenti questa volta sarei stata sicura che tuo padre lo avrebbe scuoiato >> parola che fece accapponare la pelle al diretto interessato << Ora, mi dispiace cara, ma devo prendere posto alla guida. Tuo padre è un po' duro di comprendonio oggi....a dopo! >> concluse premurosa infine Bonnie, salutando con un ultimo messaggio la figlia dal quale si potevano udire distintamente le lamentele di Stu.





<< Ok, sarò sincero! Non mi aspettavo una cosa del genere....dopo tutto quello che è successo.....di quello che ti ho detto e.....bé, grazie! >>,
<< Di niente, è stato solo un modo per pareggiare i conti! >>,
< Già, ma temo che non sia servito a molto! Fra poco i tuoi genitori saranno qui e non ho nessuna idea dove possa trovarsi Melanie, né posti dove potrei cercarla. Poi, se davvero si fosse allontanata anche solo nei campi di grano vicini, non riuscirei certo a trovarla nel giro di una sola mezz'ora >> fece sconsolata la volpe con la coda che, accentuando tale umore, aveva raggiunto il terreno e quasi sembrava volere andare oltre il limite imposto << Credo proprio di trovarmi nella situazione di dire “il mio regno per...una coniglietta”, non credi anche tu? >> concluse, ironizzando per l'ennesima volta, cercando di allontanare quell'attenzione che Rosy, ad imitazione della sorella Judy, gli stava riservando,    
<< Scusa, non sono una grande esperta di queste cose, ma quella frase vorrebbe significare che...saresti in un enorme debito verso chiunque ti riportasse la mia sorellina? >> chiese con l'aria più ingenua e genuina che potesse mostrare,
<< Bè, anche se suona molto meglio detto nel mio modo, il significato è proprio quello >> concluse la volpe, accorgendosi solo in quel momento a chi stava spiegando il significato,
<< Molto bene, allora puoi prepararti a darmi quel “regno” >> fece improvvisamente la coniglia, rizzandosi sulle punte dei piedi in modo d'avvicinarsi al muso del canide, che però riuscì a non scomporsi,
<< Piano-piano, bella! Prima dovresti trovarla e non mi sembra che fin'ora tu abbia avuto tanta più fortuna di me >>,
<< Nick, credo che ormai dovresti aver capito che io non sono come tutti gli altri conigli >> rispose lei, strattonandolo per una mano costringendolo a farsi seguire,
<< Ehi, cosa vorresti dire con questo? E dove mi stai portando? >> domandò inutilmente dato che la sua interlocutrice non sembrava averlo ascoltato, né minimamente intenzionata a rispondergli,
<< Io non ho bisogno di cercarla....perché so perfettamente dove si trova! >> fece, terminando frase e marcia di fronte ad un imponente tiglio posto al margine dl giardino.




Più volte Nick gli era passato vicino, a soli pochi metri di distanza, ma non gli era mai passato per la mente l'idea di controllarlo più accuratamente; questo solo per due semplici, ma errati, motivi:
primo, perché considerava l'altezza dell'albero troppo elevata e quindi irraggiungibile per quei piccoli coniglietti;
secondo, errando in maniera ancora più grossolana rispetto alla prima motivazione, aveva esageratamente  sottovalutato la loro intelligenza.
La volpe in varie occasioni aveva ponderato l'idea che la vita e il fato verso cui questa andava incontro con le sue scelte, con i suoi alti e bassi, incerta o prevedibile che fosse, volesse a tutti i costi.....prenderlo per i fondelli e fargli abbassare quella così elevata considerazione che aveva di sé, a discapito di tutti gli altri mammiferi e purtroppo per lui, come quando fu incastrato dalla stessa Judy, anche questa volta era riuscita nel suo intento.



Lì, in uno dei rami più bassi e maggiori della rigogliosa pianta, appoggiata al tronco e ben nascosta dal fogliame vi si trovava la giovane Melanie che, profondamente addormentata, era giustificatamente inconscia di tutto quello che le stava accadendo intorno e delle movimentate preoccupazioni che aveva provocato; con due rapidi balzi, che lasciò a bocca aperta la volpe, Rosy raggiunse il ramo interessato, raccolse fra le sua braccia la piccolina e ridiscese rapidamente con un sorrisetto beffardo sul volto rivolto proprio verso di lui,
<< Bene-bene-bene, credo che qualcuno qui sia in debito con una certa e affascinante coniglia, non trovi? >>,
<< Tu dici? >> gli rispose prontamente Nick prendendo delicatamente in braccio la piccola leporide portagli, poggiando il suo corpicino al suo petto e la testolina sulla spalla,
<< Certamente, “il mio regno per una coniglietta” avevi detto e io ti ho portato quello che volevi >>,
<< Hai ragione, ma come puoi immaginare io non ho un regno >> fece divertitala volpe, incominciando ad allontanarsi << Poi, se anche fosse, non mi pare che tu abbia una penna-carota-registratore da tirar fuori con la mia voce registrata e perciò potrei anche negare tutto  >>,
<< Penna-carota-registratore? Ma che gente frequenti? >> domandò allibita, ma affatto distratta o vinta dal suo ragionamento contorto << Comunque non ne ho bisogno, infatti a chi pensi che crederanno i miei genitori quando gli racconterò di questa faccenda? >> concluse infine con tono sarcastico e provocatorio, che però ebbe il portento di far cessare la marcia di Nick e farlo desistere dal continuare una conversazione in un campo avverso e in cui lui non aveva appigli,    
<< Ok, hai vinto! Che cosa vuoi che faccia? >> le domandò sconsolato e in parte innervosito nell'essere nuovamente tornato al punto di partenza,
<< Oh, non fare così! Vedrai, sarà divertente e piacerà anche a te, ne sono assolutamente certa. Ma tutto a suo tempo, adesso devo preparare il dolce a mio padre e te devi cercare di non perdergli altri figli, però dopo avremo tutto il tempo e allora potremmo...... >>.












N.d.A  
Come avevo promesso, non mi sono dedicato a niente se non al nuovo capitolo di questa long .
Spero vi possa piacere e nel frattempo ringrazio chiunque mi stia seguendo/leggendo e del vostro supporto.
Ci risentiamo nel 2017.....se non prima e perciò vi auguro buone feste e a presto.
Ciao!
   
 
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