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Autore: Harry Fine    30/12/2016    3 recensioni
In questa storia, Adrien, Marinette, Lila, Alya, Nino, Natanhael, Juleka, Rose, Alix e molti altri personaggi saranno i sopravvissuti ad una guerra estremamente particolare. La guerra tra gli umani e i mutanti. Essi sono stati catturati e usati come schiavi, ma c'è ancora chi crede nella pace. Ma c'è anche chi è convinto del contrario. E tutti saranno coinvolti in una battaglia senza esclusione di colpi.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Lila, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Papillon, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Adrien era rimasto abbastanza scioccato nel sapere che quel tizio, apparentemente sessantenne e a lui completamente sconosciuto, sapesse come si chiamava. 《Come fa a conoscere il mio nome!?》 Chiese piuttosto sorpreso. Il cinese si alzò, per quanto la sua altezza non fosse superiore al metro giusto e gli arrivasse a malapena alla pancia. 《Io vi ho tenuto d’occhio tutti. Tu, Marinette, Lila, Alya, Nino, Natanhael, Juleka, Chloè, Rose e Alix siete sempre stati veramente interessanti. Ma anche tutti gli altri ragazzi e gli adulti che vivono qui lo sono. Io vi ho osservati crescere da lontano per molto tempo. Fin da quando eravate solo dei bambini. Conosco tutti voi nel minimo dettaglio. Nessuno escluso.》 Disse con un sorriso calmo sul volto, che però sembrò leggermente inquietante. 《Cosa!?》 Chiese di nuovo il ragazzo senza fiato. “Ok. Questo tipo è un fanatico del pedinamento.” Pensò il biondo. L’altro tornò a sorridere, anche se in maniera velata, di fronte alla sua faccia scioccata. 《Lo so che forse ti stai chiedendo perché non sia mai venuto ad aiutarti, ma è perché è stata proprio colpa mia se la vita di tutti i mutanti è stata sempre così dura. Non volevo peggiorare ancora di più le cose.》. Ora il ragazzo gatto potè osservare le facce degli altri presenti adombrarsi di colpo. 《Che intende dire?》 Chiese. Lui sospirò in maniera stanca, grattandosi la pelata tra i capelli grigi e puntando gli occhi castani nei suoi verdi. 《Tutta questa faccenda è iniziata tantissimo tempo fa. Durante la seconda guerra mondiale. Più precisamente il sei agosto del 1945. Quando uno dei più grandi disastri della storia accadde sotto i miei stessi occhi.》《Parla della bomba atomica che fu sganciata sulla città di Nagasaki?》《Esatto ragazzo mio. Vedo che sei molto ben istruito nonostante tu sia un mutante di alto livello. Comunque, purtroppo quello fu il più grande errore mai commesso dall’umanità. Ed io ero lì. Avevo combattuto al fianco dei giapponesi per tutta la durata del conflitto. Allora avevo a malapena quarant’anni e mi arruolai per difendere la patria di una persona a me molto cara, morta anche lei in quel disastro. Non fui capace di salvare ne lei, ne il suo paese. Proprio quando quell’ordigno stava per schiantarsi sulla città e su tutti quei poveri abitanti innocenti, io scappai come un codardo dalla mia postazione. Feci appena in tempo a mettermi in salvo. Fui uno tra i pochissimi sopravvissuti tra i soldati e i civili lì presenti. Anche se, quando vidi ciò che era accaduto, tutta quella desolazione, tutti quei morti innocenti, tutta quella distruzione, avrei voluto essere morto anche io. Capii che, da quel giorno, niente sarebbe stato più come prima per me e per il resto del mondo. Quando tornammo indietro, i medici ci sottoposero a molteplici esami medici e psicologici per vedere se i nostri corpi avevano risentito in qualche modo troppo negativo delle radiazioni. Per tutti fu così, ovviamente, ma gli effetti erano molto diversi da quelli che tutti noi ci aspettavamo. All’inizio, sembrava che non ci fosse niente di strano in nessuno di noi. Ma non era vero. Eravamo cambiati in una maniera così radicale, che nemmeno i più brillanti scienziati avrebbero potuto comprendere. Alla fine della guerra, io e gli altri soldati sopravvissuti decidemmo di non rivederci mai più. Non lo dicevamo ad alta voce, ma sapevamo che, se ci fosse stato un secondo incontro tra di noi, il dolore e il senso di colpa per non aver protetto quelle persone innocenti sarebbero tornati da noi e non saremmo stati in grado di reggerli. Però, un mese dopo la conclusione dei trattati di pace e la sconfitta definitiva di Hitler, eravamo rimasti solo in sette tra i sopravvissuti. Gli altri erano tutti morti di tumore a causa dell’esposizione alle radiazioni nucleari. Eravamo ancora vivi solamente io, Jiejie, Shirou, Hibiki, Yuri, Futaba e Jun. Attraverso una sorta di corrispondenza che avevamo comunque mantenuto in quel periodo, scoprimmo che ci stavano succedendo delle cose troppo strane per poter essere definite umane o semplici coincidenze. La comparsa di un deficit dell’attenzione in tutti noi fu il primo sintomo. Poi, iniziammo ad avere percezioni più acute rispetto agli altri umani. E continuavano a capitarci degli Incidenti impensabili da cui tutti eravamo usciti praticamente illesi in un modo o nell’altro. Questo perché i nostri DNA erano stati irrimediabilmente danneggiati e in parte ricostruiti, anche se in modo diverso, dalle radiazioni di quella dannata bomba. La nostra mutazione ci aveva dato delle capacità che nessun umano aveva mai avuto nel proprio genoma. Caratteristiche incredibili, paragonabili a quelle degli animali. Sapevamo che non saremmo mai riusciti ad adattarci nella società moderna se qualcuno avesse scoperto i nostri poteri. Già era difficile prima, dopo tutto quello che avevamo vissuto in guerra, figuriamoci in quelle condizioni. Cercammo di comprendere che cosa ci fosse successo e di trovare una cura per ritornare alla normalità. Frugammo disperatamente per mesi in ogni dove. Biblioteche, archivi, laboratori scientifici, studiando anche fino al più insulso ed inaffidabile dei libri sulla genetica e sullo studio delle mutazioni particolari dei DNA umani. Ma nessuno di noi riuscì a capire che cosa ci fosse successo o come invertire il processo. Fummo costretti di nuovo a lasciarci dopo questo ennesimo fallimento, ma stavolta restammo seriamente in contatto tra noi. Tutti provammo a tornare ad una vita normale nonostante i poteri. I miei amici si erano tutti sposati felicemente e avevano ritrovato la pace perduta, in parte. Scoprì che Jiejie e Yuri, le uniche due donne superstiti della città di Nagasaki, avevano entrambe partorito dei figli da poco, esattamente come le mogli di Shirou, Hibiki, Futaba e Jun. Ma questo fu un errore da parte loro. Noi scoprimmo che i piccoli erano molto diversi rispetto ai neonati normali. Avevano delle capacità speciali molto simili a quelle dei loro genitori. Pian piano, tutti loro crebbero e scoprirono i loro poteri, ma anche loro cercarono di vivere normalmente, come tutti. Andarono nei diversi angoli del mondo e si stabilirono lì. Anche loro ebbero le loro famiglie e il loro figli. In questo modo, quelli come noi iniziarono a svilupparsi sempre di più di numero, apparendo sempre più spesso, fino a diventare una parte integrante della popolazione mondiale. Molti, come me, volevano solo vivere una vita serena come chiunque altro, ma non tutti. Precisamente due anni fa, alcune persone con poteri di alto livello decisero che non valeva la pena nascondersi come topi dagli umani e uscirono allo scoperto di colpo, arruolando sempre più persone come noi nel loro folle piano di rovesciare gli umani e prendere il potere. Per lo più, i loro soldati erano ragazzini senza casa e senza speranze di poter sopravvivere, e loro li avevano convinti ad unirsi a loro e alla loro idea insana ingannandoli con promesse di una vita migliore. Lo chiesero anche a me, ma io risposi di no. Sapevo che non sarebbe successo nulla di buono e non volevo essere di nuovo la causa di altre morti come lo ero stato durante il conflitto mondiale. E avevo ragione a volermene tenere fuori. La guerra che scaturì da queste decisioni fu orribile. La città che io avevo sempre considerato una tra le più perfette e magiche, fu irrimediabilmente rovinata e distrutta dalle continue battaglie mosse dall’odio reciproco che umani e mutanti sentivano gli uni per gli altri. Innumerevoli furono le vite umane perse e altrettanti furono i nostri simili massacrati. E, alla fine, tutto si concluse con nulla di fatto. Anzi, le cose per noi diventarono ingestibili. Gli umani erano venuti a conoscenza della nostra esistenza, e quindi agirono di conseguenza, creando armi e prigioni fatte apposta per noi. Luoghi di tortura fisica e psicologica che ci privano dei nostri poteri e che distruggono chiunque ci finisca dentro, mentre quelli che ci lavorano trattano come dei mostri tutti quegli innocenti che sono rinchiusi lì dentro. L’unico loro errore è quello di essere nati diversi. Ma a nessuno importa. Per gli umani siamo solo delle bestie da distruggere. Tutto questo ha costretto molti di noi ad entrare in clandestinità per non farsi catturare. Quando vidi tutto quello che era accaduto, capì che cosa avrei dovuto fare per evitare che una cosa come quella succedesse ancora. E così, nonostante la mia veneranda età di centoundici anni, fondai questo posto e iniziai a cercare giovani mutanti in ogni angolo del mondo, per dare loro la casa che si meritavano, proteggendoli e insegnando loro come adattarsi al mondo in cui viviamo e come controllare le loro capacità per non farsi scoprire. E anche per questo che ho deciso di inventare i Miracoulus. Degli oggetti molto particolari che, se indossati, permettono a tutti noi di tenere sotto controllo la nostra mutazione, donandoci una forma umana.》 Terminò lui, con gli occhi leggermente lucidi in quel momento. Questa storia colpì molto Adrien. 《Significa che tutta la nostra specie è nata da sei suoi amici?》《Esatto. Purtroppo non sono mai stato in grado di invertire il processo che mutò me e i miei compagni. Ma adesso so che posso riscattarmi per non essere riuscito a proteggere ne voi quando eravate bambini, ne coloro a cui volevo bene in passato. E questo proprio grazie a voi.》《Che cosa intende?》《Io sono qui per darvi un’altra opportunità di vivere davvero. Nessuno di voi si merita di rimanere prigioniero dei propri demoni interiori. Resta qui e impara a controllare te stesso e i tuoi poteri. So che cosa ti è accaduto e adesso ti voglio aiutare.》. L’uomo prese da un cassetto una specie di scatolina esagonale nera. Dentro c’era un anello. Un anello nero con l’immagine di una zampa di gatto. 《Accetti o non accetti?》 Chiese porgendogli il Miracoulus.
   
 
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