Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Seeph    30/12/2016    4 recensioni
“La gente muore ogni secondo di ogni giorno senza nemmeno rendersene conto.”
Kim Taehyung
30 Dicembre 1995 - 18 Gennaio 2015
Genere: Angst, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kim Taehyung/ V
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Remains'
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“letters from paradise, last goodbye”
 
 
 


Mamma,
so di non essere stato il figlio che ti aspettavi. So di aver combinato tanti guai e averti messo in una posizione precaria di fronte a tutti. Non me l’hai mai detto ma so di averti deluso, di averti fatto vergognare e di non essere stato all’altezza. Sappi solo che, nonostante tutti i casini, la maggior parte delle volte ho davvero cercato di renderti orgogliosa di me.
Inconsciamente, avevi intuito che questo momento sarebbe arrivato, forse lo sapevi anche meglio di me. Non tutti siamo fatti per vivere e tu l’avevi capito ancor prima che io riuscissi anche solo a realizzarlo. Grazie per tutto quanto, per esserci stata e per non aver mai mollato con me.
Non darti la colpa di niente. Non è colpa tua, così come non è colpa di Namjoon o degli altri. Sono stato consapevole delle mie azioni fino alla fine, d’accordo? E’ tutto okay.
In quel quaderno ho lasciato solo quell’ultima settimana. Non chiederti perché io abbia stracciato tutto il resto, non è importante saperlo. Sul serio, fidati di me.
Prima di concludere, ho un piccolo favore da chiederti... Porteresti dei fiori anche a Jeon Jungkook? Lo riconoscerai di certo. Su quell’enorme tabellone tappezzato di manifesti, il suo sorriso è il più luminoso. Con un po’ di fortuna piazzeranno il mio vicino al suo.
Ah, e dì a quello stupido di Jimin di non piangere come una femminuccia, ma tanto mi preoccuperò di farglielo sapere io stesso.
Quello che è successo sono stato io a volerlo e sono contento di averlo fatto. Chi lo sa, forse dall’altra parte incontrerò la nonna e magari anche Kookie. Spero sia così.
E niente, penso proprio di aver scritto tutto. Ti voglio bene, tanto.
Ciao, ma’!
 
 

Ehilà Hoseok,
pazzo che non sei altro, come te la passi? Io adesso bene, credo. Ricordi quando mi hai detto qualcosa del tipo: ‘se devi combinare una stronzata, va bene, non ti fermerò. Ma sii consapevole di quello che vai a fare’? Ecco, la stronzata l’ho fatta anche se io non la definirei propriamente tale. E non preoccuparti, il mio non è stato un gesto avventato. C’ho pensato bene, l’ho fatto per molto tempo e non mi pento di questa scelta.
E non versare quelle lacrime di coccodrillo, so che tendi ad essere fin troppo melodrammatico. Presumo che prima o poi ci rivedremo ma, fino ad allora, continua ad essere pazzo e far divertire tutti con la tua follia. Ah, e ti ringrazio per avermi capito, per non esserti arrabbiato e soprattutto per non avermi fermato.
Hobi, grazie.
 

 
Kim Namjoon,
se stai leggendo questa lettera, io sono già morto. (Dio, da quant’è che volevo scrivere questa frase! Fa troppo film drammatico, eh?) Okay, la pianto. E’ decisamente inadeguata a tutta la situazione, vero? Chiedo scusa ma volevo troppo togliermi quest’ultimo sfizio e tu mi sei sembrato la persona più adatta. Tutti gli altri sarebbero scoppiati in lacrime, già me l’immagino...
Allora, la matematica per me è ancora tutta un grande, enorme punto interrogativo. Non ci capisco niente e forse sarà sempre così... ma adesso non voglio parlare di matematica.
Nam, l’ho sentita la passione di cui mi parlavi sempre.  Quel fuoco l’ho sentito bruciare, è stato per un breve momento eppure l’ho avvertito chiaramente. Cazzo, se l’ho fatto! E’ stata la cosa più meravigliosa, eccitante e spaventosa di sempre. Credevo che avrei lasciato questo mondo ancor prima di aver sentito qualcosa, ma non è stato così. Per questo adesso sono ancora più sereno. Se non me ne avessi parlato, probabilmente io non avrei nemmeno mai sentito questo qualcosa.
Ti ringrazio.
 

 
Jin,
mi dispiace. Mi dispiace per tutto quanto, soprattutto di averti ignorato in quest’ultimo periodo. Sono stato un pessimo amico. Però, sai, questo lasso di tempo mi è servito per riflettere. Grazie per non esserti arrabbiato come in realtà avresti avuto il diritto di fare.
So che adesso è ormai troppo tardi, ma sono pentito di non essere uscito con voi quella domenica pomeriggio e mi dispiace non averti risposto. Se potessi tornare indietro, me ne sbatterei del mal tempo ed uscirei con voi a costo di beccarmi una polmonite.
Per voi avrei sopportato tutto.
Ciao, hyung.
 

 
Jimin!
Ah, Park Jimin, da dove dovrei cominciare? Giuro che posso già sentire le tue lacrime infrangersi su questo foglio mentre ci sto ancora scrivendo sopra. Non piangere, scemo. Lo sai che non mi piace per niente vederti piangere, diventi brutto.
D’accordo, non è vero. Sono un bugiardo, perché in realtà sei una delle cose più belle di questo mondo. Non lasciare mai che quel tuo bel sorriso scompaia, okay? Il mondo ha bisogno del suo Park Jimin, i nostri amici ne hanno bisogno e io ne ho bisogno. Sei stato il mio raggio di sole per tutta la vita da quando ti ho conosciuto, la mia forza, il mio sorriso. Il mio squarcio di cielo sereno nel bel mezzo della tempesta.
Sei il migliore, Park, sul serio.
Ringraziarti sarebbe davvero riduttivo e non mi basterebbe l’eternità per farlo. In tutti questi anni sei stato sempre così buono e comprensivo. Mai una parola urlata, mai un pensiero imposto. Ti ho voluto bene, Jimin, un sacco. Ti ho amato, platonicamente parlando s’intende, di quell’amore che la gente si sogna e ho ringraziato Dio ogni giorno per avermi fatto conoscere una persona genuina come te.
La vita ha cominciato a starmi troppo stretta, Jimin. Non ce l’ho fatta davvero più. Mi dispiace solo non aver mai trovato il coraggio di parlartene. Però, a pensarci adesso, sono felice di non averlo fatto e non me ne pento. La tua anima è trasparente, pulita e la mia... beh, la mia lo è un po’ meno. Sarebbe stato come commettere il più grave dei peccati sporcarti dei miei pensieri. Perciò va bene così.
Ah, Jimin? Prima che me ne dimentichi... Dì a Yoongi hyung che la sua lettera l’ho nascosta. Dovrà sudarsela, quindi non aiutarlo a cercarla. Se lo merita. Sappiamo che è un pigro cronico ma smuoverà mari e monti per trovarla.
Jiminie, vivi felicemente insieme a lui e a tutti gli altri, sorridendo e divertendovi come avete sempre fatto quando c’ero anche io. Vivete un po’ anche per me che, evidentemente, non sono riuscito a farlo nella maniera più giusta.
 

 
Ciao, Yoongi.
So che probabilmente mi odierai ma prima che tu lo faccia, prima che tu possa strappare questo foglio e cominciare ad inveire contro di me, leggi queste righe fino alla fine. Poi potrai fare quello che vorrai.
Non ti chiedo di perdonarmi, non ti chiedo di capirmi o compatirmi. Non voglio che tu ti metta nei miei panni o altro. Non ti chiedo niente, ma ti prego di fare una cosa, una soltanto: prenditi cura di Jimin e non lasciarlo da solo. So che non è proprio nella tua indole mostrare affetto ma so anche che tieni a lui, forse più di quanto ci abbia mai tenuto io. Perché l’amore che io e te proviamo nei suoi confronti sono due tipi d’amore completamente differente. Non negare, questo tu lo sai anche meglio di me. Perciò prima di odiare me, ama lui.
Vi ho voluto bene, hyung, un sacco. Non puoi nemmeno immaginare quanto. E non so se finirò all’inferno o in paradiso. Non so se semplicemente chiuderò gli occhi e basta. Sai che sono sempre stato alquanto scettico su tutte queste cose... ma in qualunque posto finirò, se ci sarà un posto in cui finire o se non ci sarà, vi vorrò bene anche allora.
Perciò... ci vediamo, spero il più tardi possibile.





 
안녕~
Seppur breve, intricata e ricca d'irrisolti,
sono profondamente legata a questa fan fiction,
perciò ringrazio ancora chiunque sia arrivato fin qui.

Seeph


 
Happy birthday to this wonderful human~ 
   
 
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