Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: Ella_Sella_Lella    25/05/2009    0 recensioni
Mai fu tanto fredda, mai furono tanto amare le sue lacrime, mai fu tanto triste il suo sorriso. Il Giorno in cui vide l'Inferno
è una storia pubblicata anche su un altro sito. Sotto il nome di Luna-bandolera. Anche se ci saranno delle incongruenze perchè ho chiesto alle gentilissma Gwen Chan di corregermi anche quello che non mi aveva corretto!
Un bacio! La storia è un mio personale rifacimento della 2° serie( Con tanti nuovi ed inquietanti personaggi)
Genere: Dark, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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il giardino del eden Ci manncano le correzzioni di Gwen-chan, decisamente corto ...
 -Gli arcani poteri del Prisma.
- Capitolo 5° -



Notte preparati ad essere battuta!!” disse MewBerry, mettendosi in posizione d'attacco il Duca la fissò perplessa e poi disse: “Notte???Ha già è vero... Stella mia puoi chiamarmi ‘Il Duca’!”, la rosata annuì poco convinta,  si preparò nello scagliare il suo attaccò mentre le altre Mew erano intende a combattere contro i 4 mostri.
(Molto tempo dopo)

“Fiocco di Luce massimo splendore!” urlò la gatta umana, buttandosi a peso morto verso il basso dopo aver lanciato un attacco, urtò violentemente il braccio sinistro, cercò di trattenere i gemiti, ma un altro colpo così e sarebbe svenuta, quella Duca[Duchessa] era un osso duro, dopo tutti gli attacchi scagliati si era solo fatta un graffietto, si girò a guardare la amiche, Puddy era a terra, mentre Lory la sorreggeva, Mina faceva da scudo alle due, su due mostri e Pam ormai stremata combatteva con, cieca, furia con i restanti mostri.

La gatta tentò di rialzarsi ma un attacco come quello del sogno la buttò a terra, la rosata , stremata non poté  far  a meno di chiudere gli occhi, si ritrovò in un  luogo vuoto,  con i colori di quando chiudi le palpebre, “Dove sono?”, “Nella tua testa piccina!” disse la ragazza dal volto coperto e i capelli scuri, La rossa paralizzata disse: “Nella mia testa?? E tu chi sei???”, la ragazza ridente disse: “Io sono ...Te, più o meno, in realtà io mi chiamerei Darkness, ma in sintesi sono te!”, “Sei me??? E no non è possibile, come fai ad essere me se io sono me!!”  disse sconcertata Strawberry, mentre Darkeness rispose: “Stellina mia sei così ingenua!”, si tolse la maschera mostrando, la sua innaferrabile bellezza, era similissima a Strawberry l'unica differenza e che era molto più donna, la sua pelle bianca perlata, i capelli lunghi e buastri, gli occhi neri come la notte.
La rosata rimase affascinata, poi lenta e sussurrante disse: “E quindi??” come era uscito fuori quel quindi? Avrebbe dovuto chiedere altre 3 000 cose, l'altra disse: “STAI PER PERDERE I POTERI! Ma tranquilla io non ti abbandono!”, la ragazza la guardò stranita, doveva essere tranquilla? Darkness disse: “Ora svegliati!”. Lei riaprì gli occhi.  Nella sua testa risuonavano le parole di Darkness … I suoi poteri.

Era come circondata da un alone mistico, non aveva forza fisica, si stava ritrasformando, qualcosa lasciò il suo corpo, però un scintilla tornò indietro, una scintilla che avrebbe resistito più di una lampadina da 5 000 byte, la rossa divenne un gatto. Il Duca ridente alzò brillante il prisma, luccicante alla dea Luna e disse: “Ecco a voi i poteri di Strawberry!!!Anche se una scintilla ti è rimasta”.
Pam prese in braccio la gattina e guardò con odio la geisha.


   
 
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