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«Guardiamo l’alba? Manca poco.»
Aveva detto Yuuri, poi, mentre le loro mani si cercavano e si stringevano, e col pollice andava a coccolargli il dorso liscio. Sentiva il freddo della fede contro il palmo.
Niente in quel momento poteva essere migliore, e non c’era ansia a gravargli nel petto.
Così come non c’era buio negli occhi assonnati di Victor.
«Da.»