TRUTH IN THE MOMENT 
Capitolo 4

Chris barcollò all'indietro sotto l'assalto di Peter. Accettò il bacio e fece una smorfia quando Peter lo interruppe solo per chiudere la porta con un calcio. Il lupo era ancora sulle sue labbra, le leccò e roteò la sua lingua all'interno. Non appena ebbe l'accesso, volle imparare ogni contorno della bocca di Chris e quello che era in grado di fare. 
“Chris…Christopher….” 
Tirò il labbro inferiore di Chris e gemette, gli occhi si oscurarono e si gonfiarono di lussuria. Pensava che la sua mancanza di controllo fosse parzialmente dovuta al legame, ma non poteva aspettare di spogliarsi. Tenne le guance di Chris con le mani e lo guardò. Fece scorrere le dita dalle guance di Chris ai lati della sua testa e tra i capelli e scendendo sul suo collo. "Ti prego dì qualcosa."

Chris lo fissò, i suoi occhi erano una miscuglio di shock e piacere. "Io l'ho...desiderato per così tanto tempo." Inghiottì e cercò gli occhi di Peter. "Non mi hai mai guardato due volte." 
Se ne stava lì in una specie di stasi e in stato di shock dall'inizio del bacio fino a quando si ricordò che aveva le mani. Ne alzò una da appoggiare sul petto di Peter anche se temeva che se lo avesse toccato, si sarebbe svegliato.

"Beh, primo..." Peter alzò un dito "sei un cacciatore. Due, ero convinto che fossi l'ultima persona al mondo con cui volessi un appuntamento. Tre, non avevo idea che tu non fossi completamente etero." Alla terza spiegazione catturò il mento di Chris con il suo pollice e l'indice. "Perché se avessi saputo e se avessi visto dei segnali.....Sarei stato su di te più velocemente di quanto tu possa  tirare fuori una pistola." Baciò Chris ancora, succhiando la sua lingua. Come la tirò fuori, morse leggermente il labbro inferiore di Chris. Voleva vederlo completamente devastato... in realtà voleva disperatamente marchiare Chris. La sensazione lo investì come un maremoto e i suoi occhi divennero sempre più scuri. Era il legame. Gli rendeva difficile ragionarci sopra....voleva solo farlo. "Io..." sbatté le palpebre lentamente. "Cazzo." L'incantesimo voleva che si inginocchiasse......fare ogni cosa che Chris volesse, scoprendosi completamente. Caotici immagini si mescolarono nella sua mente, di molte, molte cose che avrebbe lasciato fare a Chris.

"Peter?" Chris lo aiutò a rimanere in posizione verticale dal momento che teneva la sua camicia.

Fu travolgente e si terrorizzò di quanto potere Chris avesse su di lui in questo momento. Parte di lui voleva fuggire, ma l'altra parte vide negli occhi dell'uomo. Chris non voleva usarlo contro di lui. "Hai idea di ciò che ti avrei lasciato fare adesso?" Disse Peter con voce stridula.
"Credo di avere un indizio." Chris giocherellò con i tre bottoni della camicia di Peter. Le sue dita si muovevano creando dei cerchi contro la pelle di Peter. "E' a causa dell'incantesimo". 
La sua voce era piena di preoccupazione mentre parlava. Guidò le sue dita dal petto di Peter alla fibbia della cintura e tirò fuori la camicia. Slacciò la parte inferiore della camicia di Peter strappandola e la tirò sopra la sua testa. Cosa che scompigliò i capelli del lupo mannaro.
Peter ruggì.
Chris fece scorrere le dita dallo stomaco di Peter, su i suoi addominali...fino al petto.
Tamburellò leggermente sopra i capezzoli tesi e mappò le spalle e i muscoli del braccio. "Dio... sei incredibile. Io ho..." Inghiottì. "Dio, Peter.  Non hai idea quante notti sono stato sveglio pensando a questo."

Le pupille di Peter si dilatarono con lussuria. Gemette impotente. "Fai qualcosa... qualsiasi cosa..." Il suo corpo tremava con voglia.
Chris si spostò leggermente in modo tale da slacciare la cintura di Peter, ma si fermò poco prima di aprire il bottone e guardò Peter. Sapeva che fosse sbagliato continuare. Peter gli avrebbe dato qualsiasi cosa in questo momento e questo lo fece fermare. 

Avrebbe sentito inconsciamente un incredibile bisogno di compiacere Chris una volta che avessero iniziato a farlo e non si sarebbe preoccupato dei propri desideri. Fortunatamente, lui era un Argent e sapeva come funzionano gli  incantesimi. "Che cosa ti piace?" Chris chiese dolcemente. "Che cosa vuoi fare? Potrei...." Chris sapeva esattamente cosa dire per assicurarsi che stesse dando  a Peter quello che normalmente avrebbe voluto. "Mi farebbe piacere darti quello che ti piace." Dannate streghe, gli incantesimi possono essere gestiti ma fu delicato.
"Il mio cazzo nella tua bocca." Peter disse quasi immediatamente come se fosse un pensiero nascosto nel suo cervello che uscì inaspettato fuori le labbra. Fissò Chris con stupore e poi ridacchiò. "Hai ingannato l'incantesimo. Sono impressionato".
"Dammi pochi minuti e poi sarai più che impressionato." Chris si inginocchiò e Peter lo fissò incredulo.
Non passò molto tempo prima che Peter infilò le mani tra i capelli di Chris e che si aggrappò alle sue potenti cosce mentre bocca del cacciatore si riempiva. Dovette ammettere la sua sorpresa alle abilità di Chris quando venne per il suo lavoro. Era piuttosto bravo. Cosa che fece ingelosire un po' Peter per come avesse imparato. "Christopher..." Gemette il nome dell'uomo quando cominciò a succhiarlo più velocemente. Chris lo ha preso come se fosse una caramella. La bocca dovrebbe essere così deliziosamente piena dopo questo. Era questo quello che Peter voleva vedere. Voleva il suo sperma sulle labbra di Chris, dentro di lui... spalmato sul petto. Si voleva avvolgere nel loro odori e rimanere lì per sempre. Al sicuro e felice. Chiuse gli occhi e si leccò le labbra... Poteva sentire l'euforia invaderlo e urlò. Non gli importava che Scott e Allison fossero ancora nell'appartamento. Non gli importava che l'alfa avrebbe saputo che cosa era appena accaduto. Voleva gridarlo al mondo.

Apparteneva a Christopher Argent, cuore e anima fino alla fine dei suoi giorni.
Chris non lo lasciò andare, bevve tutto ciò che Peter gli diede. Un po' di liquido gli scivolò ai lati della bocca e si sentì un po' soffocare...ma non lo lasciò. Mentre Peter cavalcava ancora l'onda dell'orgasmo lasciò andare il suo pene e si alzò in piedi per rivendicare le labbra di Peter. Sentire il proprio sapore sciolse Peter. "Scopami..." sussurrò.
Chris fu più che felice di obbedire.

Non uscirono dalla camera fino alla mattina quando Chris andò a fare il caffè. Scott e Allison se ne erano già andati e Peter fu piuttosto contento di ciò. Rimase in piedi e accettò il caffè perché sedersi era un po' impossibile al momento. Molte cose erano ancora in ballo. Sorrise felice quando Chris gli accarezzò la barba.
"Beh... è una cosa che vale ripetere se sei all'altezza." Il cacciatore fece un sorrisetto.
"Oh sì..." Peter mise giù il suo caffè ed entrò nello spazio personale di Chris. Lo fissava possessivo in quanto aveva un aspetto spettinato. Le labbra di Chris erano esattamente come aveva desiderava vederli, piene e contuse. Il suo collo era una massa di succhiotti e lividi. Si sporse per baciarne uno delicatamente. "Mi dispiace, sono stato rude."
"Non importa." Chris gli accarezzò la guancia. "Ti amo come sei, Peter."
Peter non era abituato a sentire quelle parole e si sentì perso per un minuto.
Poi sorrise come il sole. "Fanculo l'incantesimo. Voglio renderti felice, Christopher. Voglio essere legato a te."
"Ricordami di trovare quella strega e ringraziarla." Chris ridacchiò.
Peter gli lanciò uno sguardo offeso.
"D'accordo, d'accordo. Abbiamo trovarla e ucciderla se lei non ti cura". Chris accarezzò i capelli di Peter.
Stranamente, Peter si rese conto che non sentiva un'attrazione soprannaturale verso Chris dopo quel giorno. Ebbero la fortuna di trovare la strega e lei disse loro che l'incantesimo era già spezzato.
"Cosa? Come?" Peter la fissò.
"Hai detto le parole magiche." La strega si strinse nelle spalle. "Hai detto che volevi rendere felice Christopher nonostante l'incantesimo. Quello lo ha spezzato e ora avete un vero legame."
"Ho ancora voglia di ucciderla". Peter lanciò uno sguardo lamentoso verso Chris.
"Lungi da me l'impedirti di fare qualcosa che ti rende felice, Peter." Christopher sorrise al lupo. "È una strega e fa del male alle persone. Lei farà del male ad altri innocenti."
Gli artigli di Peter scattarono fuori e il sangue bagnò il suolo della foresta. "Mi ami ancora?"
"Sempre". Chris annuì dolcemente. "Adori ancora essere nel mio spazio personale?"
La smorfia di Peter era una combinazione misteriosa di felicità e ferocia."Sì."


Nota della Traduttrice
Eccoci alla fine della storia. Spero che vi sia piaciuta e ringrazio chi ha recensito, appena troverò delle fantastiche storie (e soprattutto se sarò in grado di tradurle) le pubblicherò.