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Autore: Emmas_dreams    03/01/2017    2 recensioni
Una anno, per una anno Emma dovrà stare dall'altra parte del mondo.
Una casa contenente una famiglia ormai a pezzi,
Un ragazzo scontroso e che apparentemente la odia,
e una scuola dove tutti hanno il ruolo di giudici e giurati.
Come farà Emma ha superare QUELL'anno?
~"ragazzina ti avverto di starmi lontano non sono ciò che vuoi!" Disse lui in tono serio e che metteva i brividi, i suoi occhi verde menta erano in forte contrasto con i suoi capelli corvini ed Emma in quel momento non sapeva se aveva più paura di lui o di se stessa e di ciò che provava.
"Va bene" disse piano e mentre fece per andarsene qualcosa la bloccò, o meglio, qualcuno.
Travis le stringeva forte il polso e la fece girare di scatto verso di lui.
Si guardarono per un attimo persi nei loro pensieri e nelle loro insicurezze, era un silenzio di quelli assordanti che ti mangiava vivo.
"Però tu sei ciò che voglio io" disse il ragazzo piano e in quel momento Emma capì che quell'anno sarebbe stato indimenticabile sotto molti punti di vista.
Genere: Avventura, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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(CAPITOLO DA CORREGGERE)

JORDAN's POV
"Non ci credo che Travis abbia una ragazza devo fare assolutamente qualcosa per farla levare di torno altrimenti tutto quello che abbiamo preparato va a monte" urlò frustrata la ragazza di fronte a me mentre io tranquillo mi fumavo una sigaretta, a me emma piaceva, era carina e simpatica non meritava di stare con uno come Travis e non riuscivo nemmeno a capacitarmi del perché Travis avesse scelto proprio lei tra tutte, non era affatto il suo tipo eppure li avevo osservati in quei giorni e lui sembrava proprio preso, la cosa mi faceva incazzare perché uno come lui non meritava di essere felice in nessun caso riguardiamoci con una ragazza come emma al suo fianco pronta a salvarlo da tuta quella merda che lo circondava, scossi lievemente la testa per i miei stessi pensieri, quel bastardo l'avrebbe pagata per tutto ciò che aveva fatto.
"Mi stai ascoltando Jordan?" Disse di nuovo la bruna facendomi voltare verso di lei, mi odiava ed era giusto che lo facesse, le avevo rovinato la sua grande occasione di sistemarsi una volta per tutte ed essere felice per una stronzata ed ora mi sentivo quasi in dovere di aiutarla a recuperare tutto anche se comportava di nuovo ferire Travis, non che mi importasse più di tanto ormai, tutto quello che era successo era successo per un motivo ben preciso e se avessi potuto tornare indietro nel tempo avrei rifatto esattamente le stesse cose, l'unica differenza era che non si trattava più solo di Travis, c'era emma di mezzo e odiavo l'idea di doverla coinvolgere in questo schifo.
"Si ti sto ascoltando ora dimmi, che hai in mente di fare?" Le chiesi tranquillo mentre lei camminava per il mio salotto facendo rumore solo con i suoi tacchi a spillo ed io buttavo la sigaretta ormai finita giù dal balcone, come facesse a camminare tutto il giorno con quei cosi secondo me non lo sapeva nemmeno lei ma chi ero io per giudicare?  Ognuno faceva le scelte che voleva o che era costretto a fare e lei rientrava nella seconda categoria.
"Beh tu vuoi vendetta e i rivoglio la mia vita per cui iniziamo" disse sei sorridendo maliziosa ed io annuii, Travis avrebbe pagato per tutto e quando sarebbe finita tutta quella merda mi sarei portato via pure emma così da fargli capire di nuovo che ero in grado di privarlo di tutto, speravo solo che fossero così stupidi da lasciarsi ingannare abbastanza facilmente anche se mi resi conto più avanti che non fu così semplice come previsto.

EMMA's POV
Travis era come assente in quei giorni, da quando avevamo visto quella misteriosa ragazza al benzinaio era stato sempre vago, non veniva più la sera da me per un film o per stare insieme, a scuola era tornato da Toby e i suoi amici poco raccomandabili anche se ogni tanto mi lanciava qualche occhiata.
Continuavo a ripensare a cosa potesse essere accaduto quel giorno della settimana prima, a chi fosse quella ragazza, al messaggio di Jordan subito dopo averla vista e alla risposta del tutto vaga di Travis ma niente nella mia mente aveva un senso logico, avevo provato a chiamare Jordan in quei giorni per chiedergli spiegazioni ma non avevo mai ricevuto risposta, mi sentivo quasi come Sherlock Holmes a caccia di indizi mentre cercavo di ricostruire il passato con le poche informazioni che avevo.
"Che hai emma sei strana in questi giorni" disse Sandy mentre mi sedetti, di nuovo da sola, al tavolo con loro immersa nei miei mille pensieri.
"L'altro giorno io e Travis siamo andati in giro per la città ed è stato stupendo poi quando siamo andati a fare benzina l'ho visto mentre parlava con una bruna, se,brava stessero quasi litigando e quando gli ho chiesto chi fosse ha dato una risposta vaga sul passato e da lì ora non mi parla più, sta chiuso in se stesso e ha ricominciato anche a fumare, non so cosa fare o chi sia questa ragazza che l'ha ridotto così in meno di 5 minuti di conversazioni, a scuola non l'ho mai vista però potrebbe essere comunque della zona" dissi spiegando brevemente la situazione ai miei amici seduti con me al tavolo che ascoltavano attenti il mio breve racconto, quando finii si misero tutti a pensare nel caso conoscessero una ragazza con i capelli castani che poteva essere la diretta interessata, gli avevo già chiesto anche di Jordan una volta ma loro dissero che i primi due anni delle superiori non sapevano quasi chi fosse Travis perché se ne stava per i fatti suoi, sapevano che alla fine del secondo qualcosa era cambiato, qualcosa era successo e da lì era diventato ciò che era in quel momento, mi dissero anche che si, si era rotto la gamba al terzo ma era una lieve frattura e che dopo qualche mese ha tolto il gesso anche se a preferito non continuare a giocare a football.
Tutte quelle informazioni all'inizio mi se,gravano superflue, era più o meno la versione di Jordan ma queste nuove? Cosa dovevo pensare?
Sbuffando finii di malavoglia il pranzo e andai a lezione di spagnolo salutando i miei amici in corridoio diretti verso le loro classi.
"Tranquilla emma vedrai che si risolve tutto" mi disse Tyler dandomi un bacio sulla guancia e seguendo la sua fidanzata verso la classe di geografia.
Misi i libri inutili nel mio armadietto e presi quello di spagnolo dirigendomi poi verso la poco lontana classe, ci sarebbe stato anche Travis speravo solo che almeno mi parlasse e o facesse qualcosa, cominciavo a non sopportare più quella situazione, facevamo dei passi avanti e dopo qualche settimana ne facevamo altrettanti indietro, doveva aprirsi con me o la nostra relazione non si sarebbe mai evoluta davvero ed io prima o poi mi sarei stancata di stargli dietro e soffrire per lui.
Mi sedetti al mio solito banco e quando la lezione iniziò vidi che lui continuava a non arrivare, mi distrassi alle parole di Miss. Alvarez, cercavo in tutti i modi di concentrarmi sulla lezione ma non facevo che pensare, pensare e pensare, avevo bisogno di distrarmi con qualcosa o la testa sarebbe scoppiata.
"Muy bien chicos la clase es terminada tenéis que hacer los deberes para la próxima semana"  disse la prof annunciando l'imminente fine della lezione, copiai i compiti scritti alla lavagna sul diario e quando sentii la campana suonare mi fiondai fuori da scuola in cerca del mio ragazzo, i miei occhi vagavano tra tutte le macchine del parcheggio ma nessuna era la sua.
"È andato a casa tesoro" disse una voce alle mie spalle, mi voltai per vedere con mio grande orrore Madison che masticava una gomma rosa e si toccava insistentemente i capelli.
"Grazie, ciao" dissi io mentre ricominciai ad avanzare verso la strada ma la ragazza proseguì ignorando le mie parole.
"Finirà presto lo sai? Ci fa sentire tutte speciali per un po' cara ricordalo" disse lei prima di girarsi e andarsene con le sue amiche che intanto ridacchiavano, che stronza.
Lei non sapeva nulla di me e Travis quindi non aveva diritto di parola su un bel niente.
Cercai di chiamarlo per  chiedergli dove fosse ma non mi rispose, ero sempre più frustrata e confusa così  mi venne in mente di chiamare l'unica persona che non avrei dovuto contattare ma dovevo sapere cosa stesse succedendo per cui ignorando il mio istinto premetti il tasto e rimisi il telefono vicino all'orecchio sperando in una risposta momentanea che non tardò ad arrivare.
"Emma" disse la sua voce calda, mi rilassai all'istante dato che aveva risposto poi mi affrettai a parlare.
"Dove sei? Potresti portarmi a casa? Dobbiamo parlare" dissi fredda sperando non rifiutasse la mia affermazione, ci furono attimi di silenzio da una cornetta all'altra ma dopo qualche minuto rispose.
"Certo, ti vedo già stai ferma lì che arrivo" disse la sua voce prima di riattaccare e lasciarmi sola con il telefono in mano in mezzo alla strada, respirai profondamente iniziando a pensare a cosa chiedergli, c'erano così tante cose che volevo sapere e dovevo mettere in ordine il cervello per non fare confusione anche se era difficile in una situazione simile, ignorai la chiamata in arrivo sul mio telefono senza neanche guardare chi fosse, dovevo concentrarmi e prendere in mano la situazione, sapevo che c'era sotto molto di più di quello che tutti volevano farmi credere, lo vedevo negli occhi di Jordan, di Travis e per un attimo anche in quelli di Tyler, forse lui sapeva ma non voleva dire nulla, d'altronde era il figlio del preside, ogni cosa che succedeva all'interno della scuola la veniva a sapere e di conseguenza anche suo figlio.
Il telefono smise di squillare ed io sospirai, ma dov'era? Ha detto che mi vedeva già. 
Iniziai a guardarmi intorno per vedere se la sua macchina stava arrivando e quando lo vidi feci un sospiro di sollievo, pensavo mi avrebbe lasciata qui senza dirmi nulla invece era venuto a prendermi.
Quando la macchina si fermò mi affrettai a salire dal lato del passeggero e a mettermi la cintura di sicurezza com'era mia abitudine fare, poco dopo la macchina ripartí ed io mi voltai verso il guidatore.
"Grazie per il passaggio Chris" dissi lievemente imbarazzata.
"Stavo tornando a casa ma quando mi hai chiamato sono tornato indietro per questo ci ho messo un po', dimmi tutto" rispose lui calmo, guardava la strada di fronte a se con i suoi soliti rayban che gli donavano molto, era un ragazzo davvero bello ma per me non era nulla in confronto a Travis, erano due bellezze diverse, uno biondo con gli occhi azzurri, palestratissimo e dolce, l'altro moro occhi verdi più alto e leggermente più asciutto a causa della sua superiore altezza e carattere decisamente difficile, non si poteva scegliere obiettivamente con due ragazzi così e a quanto pare a me piaceva la categoria di Travis anche se fino a qualche mese prima mi sarei messa a ridere scegliendo Chris tutta la vita.
"Ho bisogno di sapere cos'è successo a Travis alla fine del secondo anno, perché è diventato così e cosa c'entra Jordan con tutto questo" appena finii la frase il ragazzo si voltò stupito verso di me.
"Come conosci Jordan?" Disse lui con aria preoccupata ed io rimasi stranita dalla sua reazione.
"L'ho incontrato ad una festa e mi ha raccontanti cos'è successo, la sua versione almeno solo che l'altro giorno mentre ero con  Travis ho visto una bruna che parlava con lui e litigavano quasi e da quando l'abbiamo vista Travis non si dà pace e continua ad essere scontroso e non so che fare, volevo sapere se tu sai cos'è successo e chi sia questa ragazza, ti prego se sai qualcosa dimmelo" dissi io pregandolo mentre lui era tornato a guardare impassibile la strada di fronte a se, quando fin troppo presto arrivammo davanti al cancello di casa clark lui si rivoltò verso di me.
"Ascolta devi starne fuori a questa storia okay? Non parlare più con Jordan è davvero non immischiarti" disse duro mentre io combattuta scendevo dalla macchina, non avevo ottenuto nessuna risposta.
"Sofia" disse poi guardando davanti a se seccato, mi rivoltai verso di lui confusa dalle sue parole e non esitò a darmi ulteriori spiegazioni.
"La ragazza che avete visto l'altro giorno, si chiama Sofia" disse prima di far ripartire la macchina e sfrecciare via davanti ai miei occhi e lasciandomi ancora più confusa.
Sofia, non mi era nuovo quel nome solo non ricordavo bene dove l'avessi sentito.
"Emma" disse una voce alle mie spalle, mi voltai e vidi Travis che mi veniva incontro abbracciandomi.
"Sono un cazzone lo so solo che ho avuto qualche problema in questi giorni" disse prima di baciarmi lievemente ma con bisogno, mi sciolsi all'istante capendo quanto mi fosse mancato e quanto avessi bisogno di lui.
"Dai entriamo" disse prendendomi per mano e portandomi dentro casa, guardai velocemente il telefono mentre lo seguivo e notai che la chiamata era di Jordan e c'era pure un messaggio.
Da Jordan
Lo Sherlock holmes più carino che conosca.
Rimasi paralizzata nel leggere quelle parole e seriamente preoccupata, come diavolo faceva a sapere che stavo cercando di scoprire se lui dicesse la verità o meno?
Improvvisamente la verità mi colpì come un secchio d'acqua gelido.
Sofia era la ragazza di Jordan che Travis gli aveva portato via, così diceva lui.
Come mai avevo l'impressione che invece fosse stato il contrario? 

Tadannnnnnnn la storia si infittisce sempre di più con colpi di scena eclatanti ahahah 
Ho aggiornato subito perché non volevo farvi aspettare troppo e fino all'inizio della scuola cercherò di aggiornare più che posso.
Baci amanti del mistero❤️
  
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