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Autore: LZLNH_69    03/01/2017    1 recensioni
Gli rivolge un sorriso da gatta morta e lo bacia sulla guancia per poi andarsene. Mi giro con un sopracciglio sollevato verso il mio nuovo ex migliore amico.
-Oh, e andiamo Vi. Le sue feste sono pazzesche. Inoltre con me è così carina, mi dispiaceva ferirla-
-Però non ti importa di tradire la tua migliore amica, bastardo-
-Non fare così-
Incrocio le braccia e contraggo la mascella. Fa un sorriso e poi si muove in avanti per farmi il solletico ma lo blocco mettendogli una mano in faccia.
-Non ci provare, sono ferita, lurido verme-
Mi giro e raccolgo lo zaino per poi avviarmi verso l’entrata della High School di Winnipeg.
-Come sei melodrammatica- esclama Ben alle mie spalle.
Io per tutta risposta alzo il mio esile braccio per mandarlo a quel paese. Sento la sua risata roca e sorrido.
Che sbadata, non mi sono ancora presentata. Mi chiamo Vi Jones, ho sedici anni e questo è lo strazio che gli altri chiamano comunemente “vita”.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Mi sveglio con un peso sul petto che non mi permette di alzarmi. Tabitha è accanto a me completamente andata, sta anche sbavando, sul mio cuscino. Cerco di alzare la testa di Ben ma mugola e si spiaggia ancora di più su di me stile balenottero. Prendo un respiro profondo e allargo le braccia facendoli cadere entrambi dal letto troppo stretto per tenerci tutti e tre. Tabitha continua a dormire indisturbata mentre Ben si lamenta e poi si alza massaggiandosi la testa. 

-Buongiorno fiorellino- 

-Fottiti- 

Esce da camera mia grattandosi il sedere e monopolizzando il bagno. Useremo quello di mia madre. Scuoto leggermente Tabitha, continua a dormire. Mi metto a cavalcioni su di lei e le tiro uno schiaffo. 

-Svegliati!- urlo. 

Continua a dormire. Un cazzo di ghiro. Le prendo il cellulare e faccio suonare le notifiche di twitter, magicamente apre gli occhi. 

-Sono le sei, dobbiamo prepararci per andare a scuola, alza il culetto- 

Brontola ma finalmente si mette in posizione eretta. 

-Mi fa male la guancia- 

-Chissà perché- 

Andiamo nel bagno di mia madre e ci sciacquiamo il viso per poi “truccarci”, mettiamo pigramente un po di mascara solo per non spaventare chiunque si trovi davanti a noi. Scendiamo le scale e troviamo Ben davanti ad una tazza di cereali mentre guarda Dora l’esploratrice. 

-Dov’è la roccia rossa?- 

-Dietro di te- 

-Dove?- 

-Dietro di te, cogliona!- urla. 

Ridiamo entrambe e finalmente si rende conto della nostra presenza. 

-Mia madre si è incazzata- dice tornando a mangiare i suoi cereali. 

-Come mai?- chiedo. 

-Mi sono dimenticato di dirle che rimanevo a dormire da te- sorride. 

-Povera donna, le farai prendere un infarto un giorno di questi- 

-In realtà le scocciava non saperlo, dice che avrebbe invitato il suo amico Tom- 

Tabitha scoppia a ridere e io cerco di trattenermi, o almeno nascondermi. Lui sbuffa irritato e torna a guardare Dora. 

-Secondo me da grande diventerà una grande gnocca- esclama. 

-Ben, come hai potuto?- 

-Che ho fatto?- 

-Ti sei fatto una canna senza di noi?- 

-Idiota- 

Ridacchio e addento un muffin prima di rendermi conto di che ore sono. 

-Merda, sono le 7! C’è il bus tra 5 minuti. Tabitha sei ancora in pigiama- 

Corre di sopra a vestirsi mentre io metto i libri nello zaino. Ben continua a guardare Dora. Mi trattengo dal capovolgergli la sedia. In 4 minuti usciamo da casa appena in tempo per prendere il bus. Miriam, l’autista, ride e ci prende in giro. 

-Chi aveva il sonno pesante oggi?- 

Tabitha alza la mano colpevole. Ci sediamo agli ultimi posti. Durante il tragitto l’autobus si riempie e in mezz’ora siamo a scuola. Scendiamo facendoci spazio tra i corpi degli altri e arrivati fuori tiro un respiro profondo, aria pulita, la gente non si lava la mattina. Andiamo al nostro solito muretto perché è troppo presto per entrare nella scuola. Mi guardo intorno alla ricerca della squadra di football ma non riesco proprio a vederli, in compenso vedo del silicone ambulante venirci in contro. Zampetta sui trampoli con il sorriso più falso del pianeta e arrivata accanto a Ben si sporge e gli lascia un bacio sulla guancia. 

-Buongiorno bellissimo- 

-Ciao- sorride imbarazzato. 

Mi accorgo della mia espressione disgustata, citando Severus Piton: potrei vomitare. Mi schiarisco la gola e sembra notare la nostra esistenza, si abbassa quei dannati occhiali da sole inutili e mi guarda inarcando le sopracciglia che ormai non sono più sopracciglia. 

-Ah, ciao, non ti avevo vista- 

-Certo, come no- borbotto piano. 

-Allora vieni stasera? C’è una festa da me e ovviamente sei invitato- civetta. 

Ben mi guarda come a chiedermi il permesso e alzo le spalle con indifferenza anche se i miei occhi urlano “ti stacco le palle a mani nude”. 

-Non vedo l’ora-le sorride 

Lei ghigna soddisfatta e sculetta verso l’entrata, dalle sue amiche. In lontananza vedo uno squadrone blu e bianco, la squadra! Un ragazzo fa cenno a Ben di raggiungerli e vedo Brad che mi sorride. Lo saluto con un cenno ignorando Ben che mi sta salutando per andare da loro. Sbuffa irritato e se ne va. Stronzo, ti sta bene. La campanella suona ed entriamo nella scuola per andare a prendere il solito iced coffe. La prima lezione è di tedesco ma non ho la minima voglia di stare a sentire quella fulminata della mia prof con il sogno di diventare una cantante lirica. Contro voglia entro nell’aula e mi siedo ai primi banchi, forse avrò più chance di stare attenta. La prof arriva in aula ma il suo solito sorriso è rimpiazzato da un broncio. Sorseggia la tazza di caffè e si siede sulla cattedra. 

-Mio marito mi ha lasciata- caffè- non ho la minima voglia di fare lezione a voi presuntuosi piccoli bastardi- altro sorso di caffè, siamo sicuri non sia corretto? Sento un forte odore di Jack Daniels. 

-Fate quello che vi pare, se succede qualcosa…non mi disturbate- ed esce dalla classe barcollando. Ah. 

Subito alcuni miei compagni si dirigono verso la porta e io li seguo perché non ho la minima voglia di continuare a stare inutilmente in questa classe che puzza d’uovo marcio. Esco dalla porta e vado al mio armadietto per posare i libri e prendere i vestiti da ginnastica. Dentro trovo un biglietto, lo apro e c’è scritto “grazie ancora per ieri, ti avrei voluta salutare per bene –B”. Sento le guance andarmi a fuoco e lo ributto dentro, cosa intendeva con “per bene”. La mia mente inizia a divagare mentre mi dirigo verso i bagni. Mi sciacquo il viso e impreco ricordando che il mio mascara non è waterproof. Cerco di togliere l’alone stile Joker per rimetterlo di nuovo. Torno nel corridoio e vado verso la classe di calcolo per affacciarmi alla finestrella, vedo Tabitha molto concentrata…a guardare fuori dalla finestra. Busso leggermente sul vetro e si girano tutti tranne lei, cerco di scansarmi prima che mi vedano ma è troppo tardi, almeno quella dietro Tabitha le dà uno scossone indicandomi. Mi vede e mi saluta ma la vede anche il professore che la richiama, rido. La campanella suona e cammino velocemente verso gli spogliatoi. Sono la prima quindi mi cambio in fretta prima che arrivino anche le altre. Indosso i miei pantaloncini fin troppo corti ma molto comodi e la canottiera che devo tirare su ogni due passi. Entro in palestra e sono l’unica eccetto per…Brad? 
   
 
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