Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: H a n a e    03/01/2017    0 recensioni
Raccolta natalizia totalmente random su diverse coppie per celebrare tutti insieme ed in compagnia dei nostri maghi un magico Natale.
🎄
A Perfect Christmas [Nalu]
Unexpected Confession [Gale]
🎄
E n j o y I t
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Unexpected Confession





 
Natale. Probabilmente la festa preferita dell'intera popolazione mondiale.
Giorno in cui grandi e piccini si riunivano con le proprie famiglie e amici per celebrare e scambiarsi regali. La festa in cui si è tutti più buoni - o quasi, Gajeel ci stava provando.
Per esempio, aveva smesso di partecipare alle risse, in cui senza rendersene conto finiva puntualmente coinvolto.
Si era anche ripromesso però, che quell'anno non avrebbe mai e poi mai partecipato ancora alla festa che Erza organizzava a casa della Bunny Girl; neanche per tutto il ferro del mondo.
Quell'anno se ne sarebbe stato tranquillo e al calduccio - e soprattutto con i vestiti addosso - nel suo appartamento, con il suo Lily raggomitolato sulla pancia.
Anche se la vista di una piccola Levy nuda non gli sarebbe affatto dispiaciuta.
Una bella tazza di ferro caldo sciolto e un piatto di lasagne preparato da Mira a fargli compagnia. Anche se il suo cibo preferito in assoluto era il ferro le lasagne della tettona albina erano diventate immancabili nelle sue abbuffate.
Anche perché, diciamocelo, lui sembrava più l'antagonista del Natale che altro; lucine e ghirlande colorate non erano di certo le sue preferite e lo stesso valeva per quei maglioni orrendi con le renne sopra che il vecchio faceva indossare a tutta la Gilda. Un vero incubo per gli occhi di Gajeel abituati sempre e solo ai suoi monotoni vestiti neri.
A lui, il Natale piaceva solo per le vacanze, perché nessuno gli veniva a rompere le palle - o almeno così credeva.
Perciò, come programmato, chiuse a chiave la porta di casa - ci aggiunse anche qualche chiavistello e lucchetto, non si poteva mai sapere e la sicurezza in quella gabbia di pazzi non era mai troppa -, sbarrò tutte le finestre e si stravaccò sulla sua amata poltrona reclinabile con tanto di poggiapiedi incorporato - probabilmente il suo miglior acquisto.
Mise le mani dietro la testa come cuscino e incrociò le dita per sostenersi meglio. Si stiracchiò tutto, comprese le dita dei piedi indolenzite dopo quella stupida missione che il sorcetto lo aveva costretto a fare. Ne aveva abbastanza di abeti da tagliare per quell'anno, e quello successivo, e anche quello dopo ancora.
Tazza in mano e Lily sullo stomaco Gajeel pensò veramente di averlo scampato per quella volta il Natale.
Neanche il tempo di un sorso della sua bevanda che qualcuno iniziò a battere i pugni sulla sua porta come un forsennato.
Non si prese nemmeno la briga di andare a vedere chi fosse, tanto per lui poteva anche scoppiare una guerra e non avrebbe mosso comunque il culo da quella poltrona.
«Gajeel va ad aprire immediatamente» gli intimò Lily, «o ti graffio tutta la poltrona.»
Il Dragon Slayer obbedì più perché non ne poteva più di sentire quella porta battere e il gatto di fargli la predica che per la minaccia stessa.
Con un grugnito si alzò inaspettatamente, facendo spaventare il povero Lily che si ritrovò per terra da un momento all'altro.
«Non ci riusciresti comunque» ghignò.
Sbloccò tutti i vari chiavistelli e lucchetti e aprì la porta.
Non si aspettava di certo di ritrovarsi quell'esserino davanti alla porta.
«Sapevo che eri in casa» disse sgrullandosi di dosso la poca neve che si era andata a posare sulla sua testolina coperta dal cappello arancione.
«E io non pensavo che i sorcetti come te fossero ancora in giro a quest'ora» rispose appoggiandosi alla trave della porta con le possenti braccia incrociate. Con quell'abbigliamento che era almeno il doppio di lei era così carina, doveva ammetterlo.
«Spostati e fammi entrare, cafone» di certo non aspettò che l'ascoltasse, perciò si fece strada da sola nell'appartamento.
«Che cosa ci fai qui, gamberetto. Non dovresti essere con la bionda e la pazza armata?» Domandò raggiungendola da dietro visto che si era accovacciata a fare le coccole a Lily.
«Ci vado più tardi» disse «e tu verrai con me.»
Gajeel corrugò la fronte accigliato e iniziò a picchiettare con il piede destro sul marmo.
«Credevo che per una cervellona come te vedere chiavistelli e lucchetti ad una porta non fosse stato difficile capire che ho piani ben diversi per questa sera.»
«A dire il vero pensavo fossi spaventato da Babbo Natale» disse con noncuranza senza prestargli attenzione «e comunque, per tua informazione dovresti tappare anche il camino, è da lì che scende di solito.»
Adesso lo aveva davvero fatto incazzare, nessuno poteva sfotterlo in quel modo - e non solo perché se avesse davvero incontrato quel panzone rosso sarebbe stato lui a mettersi paura - e probabilmente se non fosse stata Levy l'avrebbe affettata a metà. Ma ahimè, quella era proprio Levy e aveva anche promesso di essere più buono quell'anno, tra l'altro - guarda caso sotto richiesta della stessa Levy.
Contò fino a 10 e poi la prese per la collottola, portandola alla sua stessa altezza.
«Non credo di essere stato abbastanza chiaro: io non verrò. E adesso fuori di qui.»
La maga del Solid Script si dimenò, ma quello non le impedì di lanciare uno sguardo di sfida al ragazzo «Forse non lo sono stata io, caro il mio Gajeel. Tu non hai scelta: o vieni o vieni.»
Con la mano libera andò a stringere il setto nasale con l'indice e il pollice dalla frustrazione.
«Ho detto che non verrò.» Ripeté.
Le ultime parole famose...
 
 
 
Di come Levy fece a trascinarlo fuori di casa ancora non riusciva a capirlo. 
Non era lui per caso quello che non avrebbe mosso il deretano di drago nemmeno se ci fosse stata una guerra?
Si era ritrovato a camminare dietro di lei con le mani in tasca, la testa incassata nelle spalle e uno sguardo truce, molto truce, che volendo avrebbe potuto infiammare tutti gli abeti che si trovavano nel raggio di 5km e fare un baffo a Salamander.
«Perché ci tieni tanto a rompere anche a Natale, eh, Shorty?» Domandò in quello che poteva essere un ringhio o una semplice domanda molto brusca, «che c'è, non riesci più a starmi lontana, eh?» Ritentò. Infondo, se proprio era costretto ad andare a quella stupida festa aveva diritto ad infastidirla un po’, no?
«Sai che se vuoi farmi contento devi farti trovare avvolta solamente da un nastro rosso, di quelli per i regali? Anzi, forse è meglio se ti fai trovare nuda direttamente. Magari nel mio letto.»
Gajeel e i suoi modi da gentiluomo; un tutt'uno.
La ragazza non si girò nemmeno a guardarlo dopo quelle provocazioni alle quali lei rispondeva sempre dandogli dello stupido pervertito; invece continuò semplicemente a camminare per la sua strada.
Nel frattempo si era anche accorto che la via che avevano imboccato non era neanche lontanamente quella della tettona, ma quella di Levy.
«Ehi, questa non è la strada per la casa della Bunny Girl.»
Distratto sì, magari anche pervertito, ma stupido no.
Visto che quella piccoletta non voleva dargli una risposta e a Gajeel giravano abbastanza in quel momento, accelerò il passo e, sempre con un movimento brusco si spostò la pesante sciarpa dalla bocca e le bloccò la via, costringendola a guardarlo dritto negli occhi - o nello stomaco, faceva lo stesso.
«Ti ho fatto una domanda, sorcetto.» Disse, abbassandosi alla sua altezza con il busto per poterla finalmente guardare negli occhi color mandorla.
Aveva sempre trovato affascinante il modo in cui i suoi cremisi riflettessero in quelli nocciola di lei.
I loro visi adesso erano a pochi centimetri di distanza e Gajeel poté notare le piccole lentiggini che costellavano le guance e il naso rosso dell'amica. 
Lei girò gli occhi al cielo e sbuffò, «ti ritenevo più intelligente, Gajeel. Sei quasi al pari di-»
«Non osare paragonarmi a quel piromane. O a nessun altro di quei mentecatti dei tuoi amici.» La minaccio lui aggrottando le sopracciglia e pizzicandole una guancia. Il suo quoziente intellettivo non aveva pari tra tutti i Dragon Slayer - per essere più precisi tra lui e Natsu e non perché fosse l'unico che conoscesse, no no.
«Ahia, mi hai fatto male, brutto idiota,» si lamentò Levy strofinandosi il punto dolente «credevo avessi capito perché ti sono venuta a prendere.» Ripeté, questa volta più dolce.
A quella risposta fu Gajeel a roteare gli occhi al cielo «E mi spieghi come faccio a sapere che cosa ti gira in quel cervelletto da roditore?»
Levy sospirò ancora una volta e poi sorrise, sorprendendo il Dragon Slayer del ferro e, come si spiega una cosa ai bambini spiegò a Gajeel il suo vero intento: «A Natale nessuno deve stare solo.»
Levy fin da piccola, prima di entrare a Fairy Tail, rimasta orfana sia di padre che di madre in quegli anni era sempre sola, anche a Natale e aveva desiderato ardentemente passarlo con le persone che amava. Vedere gli altri bambini che ricevevano regali e festeggiavano con i loro genitori le metteva sempre tanta tristezza e si era ripromessa che anche lei, un giorno, sarebbe stata felice come loro.
«Natale è il giorno in cui si è tutti più felici e dove le persone care si ritrovano.»
«Tsk, io non ho persone care» ribatté mettendo il broncio e girando il volto dall'altra parte, per evitare di far vedere a Levy che era arrossito terribilmente. Anche se non l'avrebbe mai ammesso, nemmeno sotto tortura, le parole del gamberetto l'avevano toccato particolarmente.
«Invece sì, Gajeel, » gli disse, sorridendo intenerita prendendogli il volto con le piccole manine avvolte dai guanti arancioni, «Tu non sei solo, hai me.» 


















Angolo Autrice:
Buongiorno! Ecco qui anche l'ultimo capitolo di questa super breve raccolta. Spero che anche questa storia vi sia piaciuta e che vi abbia tenuto almeno un po' di compagnia in un momento di noia.
Purtoppo ultimamanete ho notato un calo di presenze qui su efp un po' su tutti i fandom e questa cosa mi dispiace tantissimo perché questo sito merita tantissimo! Ho conosciuto un sacco di persone speciali qui dentro e ho imparato tante nuove cose, e vederlo piano piano morire fa un po' male... Perciò speriamo che questo 2017 ci riservi qualche buona notizia e miglioramento.
Detto questo vi lascio e ci vediamo al prossimo aggiornamento, che sarà quasi sicuramente il penultimo capitolo di Natsu No Hoshi!
Un bacio,

Hanae
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: H a n a e