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Autore: H a n a e    15/12/2016    0 recensioni
Raccolta natalizia totalmente random su diverse coppie per celebrare tutti insieme ed in compagnia dei nostri maghi un magico Natale.
🎄
A Perfect Christmas [Nalu]
Unexpected Confession [Gale]
🎄
E n j o y I t
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Perfect Christmas



 
 
Per quale assurdo motivo non poteva avere un albero di Natale tutto suo Natsu non lo capiva proprio.
Gli alberi gli piacevano, tutte quelle lucine colorate erano una vera goduria per gli occhi e quei giochi di colori lo divertivano sempre, per non parlare di tutte quelle belle palle rosse da appendere all'albero. Le sue preferite erano di gran lunga quelle lucide perché gli ricordavano le squame di Igneel e, ovviamente, il suo amato fuoco, senza contare che poteva anche specchiarsi in esse e fare espressioni buffe che lo facevano rotolare dalle ristate.
Secondo Lucy doveva stare almeno a 4 metri di distanza dagli alberi - magari anche di più -, più specificamente dal suo.
Natsu, però, preferiva di gran lunga quello della biondina - era così bello e luccicante da guardare! - e ogni anno la supplicava di lasciarglielo fare, ma lei puntualmente lo guardava con uno sguardo terrorizzato e puntava le mani sui fianchi aggrottando le sopracciglia.
Gli ripeteva che non voleva che i pompieri le facessero l'ennesima visitina natalizia anche quell'anno.
Ammetta che si faceva sempre prendere dall'emozione e finiva per sputare fiamme a destra e a manca, abbrustolendo ogni mobile dell'amica e, alle volte anche lei stessa, però ancora non comprendeva il perché di tutto ciò. Ricordava perfettamente ogni punta dei suoi capelli o vestiti bruciati grazie alla collezione di schiaffi, pugni e calci che poteva vantare.
Però non riusciva a capire perché in quel periodo dell'anno casa sua era addirittura oxff-limits per lui e soprattutto perché nemmeno Happy gli permetteva di avere un albero tutto loro.
«Happy, ti ripeto che è una magnifica idea!» Ritentò per la centesima volta in quel giorno a convincere l'amico. Ormai Natale si avvicinava e anche lui voleva trovare i regali sotto l'albero invece che nel loro vecchio camino abbrustolito.
«Sai come va a finire poi, Natsu e non voglio che Lucy si arrabbi con noi anche quest'anno.» Rispose il gattino blu svolazzando in giro per la loro casa in cerca di qualcosa sconosciuta al Dragon Slayer.
«Ma Lucy non è mai veramente arrabbiata con noi, lo sai!» Gli fece notare il rosa.
Poteva anche essere vero, però Happy non voleva rinunciare alla versione natalizia del pesce al forno di Lucy. Trovava che la trota salmonata in crosta di sale rosa era una vera prelibatezza e, di rischiare la pazienza della maga non aveva proprio voglia, per non parlare del suo adorato pesce.
«Trovato!» Esclamò il gattino stingendo tra le zampette rivolte verso l'alto un pacchettino colorato con un nastrino in pendant.
«E quello cos'è?» Domandò Natsu cercando di sbirciare dalla sua comoda posizione a gambe incrociate sul marmo del pavimento - Lucy lo aveva costretto a cambiare le travi di legno con delle mattonelle fredde e scomode, diceva che ne andava della sua incolumità e quella di Happy.
«Un regalo per la mia meravigliosa Charle» rispose l'amico sognate e con gli occhi a cuoricino, facendo anche qualche giravolta per aria, «adesso devo andare!» Annunciò uscendo dalla finestra «la mia Charle mi attende!»
Ritornò qualche minuto dopo unicamente per porre una domanda al rosato.
«Neh, Natsu, tu che regalo hai preso a Lucy?»
Il ragazzo inclinò la testa di lato e si grattò la zazzera rosa schiudendo le labbra in una smorfia interrogativa e alquanto confusa: da quando doveva fare un regalo a Lucy?
 
 
Era un punto fisso ormai, non poteva smettere di pensarci: doveva assolutamente trovarle un regalo.
Lei glielo faceva sempre a Natale, e al compleanno e anche a Pasqua.
Ormai erano ore che girava per le strade di Magnolia con sguardo assente e una camminata abbastanza provata davanti a vetrine di negozi di tutti i tipi.
Di tazze, peluche, presine per le pentole e candele puzzolenti non ne poteva più.
Sbuffò pensando che quello che credeva il regalo perfetto non esisteva; nemmeno quel completino intimo che la commessa del negozio aveva ritenuto 'all'ultima moda ed estremamente sexy'. Aveva pensato che avrebbe potuto prenderle uno di quei reggilatte nuovo visto che quelli che portava lei erano alquanto striminziti e non della sua taglia.
Poi però gli era venuto in mente che non sapeva la sua misura e che non voleva rischiare di essere linciato.
Sbuffò sonoramente alla vista dell'ennesimo negozietto che tutto aveva tranne ciò che cercava lui.
Che poi, quello che cercava era ignoto anche a lui.
Aveva anche pensato di prenderle qualcosa di simile a un oggetto che aveva già, però le era sembrato troppo scontato e non adatto a Lucy.
Lei si meritava di meglio di un gingilletto comprato per quattro soldi ad un negozio qualsiasi.
Solo cosa?
Non riusciva a trovare risposta a quel problema che sembrava senza soluzione.
Eppure conosceva Lucy, quasi come le sue tasche ed era sicuro di sapere i suoi gusti.
Pensa Natsu, pensa.
«Ehi, Natsu!» 
Il ragazzo alzò la testa di scatto e a pochi metri di distanza si ritrovò una Lucy sommersa da pacchettini e bustine che si sbracciava per farsi vedere dal compagno di team.
La maga gli corse incontro, rischiando anche di scivolare a causa dei tacchi alti e il ghiaccio sul marciapiede.
«Cosa ci fai qui in giro?» Gli domandò.
«O-oh niente, stavo solo facendo un giro veloce... Eh eh» ridacchiò nervoso, non poteva mica dirgli che aveva passato il pomeriggio a cercarle un regalo.
La ragazza aggrottò le sopracciglia e gli domandò se si sentisse bene perché lo vedeva strano, invitandolo anche ad accompagnarlo a casa per preparargli qualcosa di caldo, o anche solo per accendergli il fuoco onde evitare incendi indesiderati.
Lui però la rassicurò dicendo che era solo un po' stanco e, nonostante lei le sembrò un po' scettica al riguardo gli credette lo stesso e gli sorrise.
Gli sorrise con uno di quei sorrisi che sapeva fare solo lei e che lo contagiavano sempre.
Come colto da un'improvvisa illuminazione sentì l'immediato bisogno di andare a casa, perciò salutò Lucy in modo frettoloso, lasciandola interdetta e corse via.
Come aveva fatto a non pensarci prima? Eppure lo aveva avuto sotto gli occhi tutto il tempo.
 
 
Dopo ore di duro lavoro ce l'aveva finalmente fatta: era riuscito a completare il suo regalo per Lucy.
L'idea gli era venuta quando l'aveva vista e gli aveva sorriso e l'unico pensiero che la sua mente era riuscita a formulare era che quel sorriso era davvero unico, proprio come la padrona; perciò cosa c'era di meglio di un regalo fatto a mano per una persona speciale? Sì perché Lucy era speciale per lui, c'era sempre quando aveva bisogno di lei e lo sopportava nonostante i suoi difetti e si prendeva cura di lui ed Happy, anche se la facevano arrabbiare costantemente. Quel sorriso sapeva di casa e di famiglia.
Ripose alla bell'e meglio i pennelli e le tempere che aveva preso a Reedus e anche le pinze che aveva usato per fondere le lampadine di vetro che aveva staccato dai vari lampioni ai confini della città.
Non era un capolavoro, ne era perfettamente consapevole, ma sicuramente ci aveva messo il cuore e poi se non le piaceva poteva sempre buttarlo. Sentiva che in qualche modo doveva ringraziarla e per farlo avrebbe usato quel regalo.
Perciò, soddisfatto del suo lavoro incartò il tutto e ci aggiunse anche qualche coccarda qua e là insieme a diversi nastrini e brillantini vari.
Completato il tutto si alzò di scatto da terra e avvolse rapidamente la sciarpa di Igneel intorno al collo che aveva tolto per non far rovinare e uscì di casa.
Non vedeva l'ora di darglielo e visto che mancavano poche ore allo scoccare della mezzanotte e quindi all'inizio del Natale pensò che fosse il momento migliore.
Sgattaiolò tra i vari palazzi fino ad arrivare al suo.
Come di consuetudine non si prese la briga di bussare e saltò le varie finestre prima di arrivare alla sua.
Si accovacciò sul davanzale e sbirciò all'interno, trovando il vetro aperto. Diceva sempre che quella finestra l'avrebbe chiusa con dei lucchetti per non farlo entrare di notte senza il suo permesso, e nonostante fossero passati due anni di quei lucchetti non ce n'era nemmeno l'ombra.
Ghignò nel vederla girata di spalle china sulla sua scrivania, intenta a scrivere quel suo romanzo tanto segreto.
Le avrebbe fatto uno scherzetto. Un paio di baffi e qualche pesciolino stilizzato gli avrebbero sicuramente donato sul viso.
Aspettò che si infilò sotto le coperte e che spegnesse la luce.
Scese silenziosamente dal davanzale e in punta di piedi si avvicinò al letto della ragazza.
L'aveva osservata innumerevoli volte dormire e alcune l'aveva anche presa in giro insieme ad Happy per il modo in cui si raggomitolava sotto il piumone.
La voglia di farle uno scherzo era scemata improvvisamente, sembrava avere un'espressione così beata che quasi gli dispiaceva svegliarla, perciò fece ciò che ormai era diventata un'abitudine: si mise a dormire con lei.
Scansò rapidamente le coperte e, con poca eleganza s'infilò sotto, ritrovandosi la schiena di Lucy davanti.
Aveva ancora il pacchetto saldamente stretto in mano e lo guardava intensamente: le sarebbe piaciuto?
Con la mano libera le pizzicò un fianco, facendola rigirare verso di lui e produrre una smorfia di fastidio, poi una guancia, facendola finalmente svegliare e mettersi seduta.
Si stropicciò gli occhi assonnati e sussurrò il suo nome «Natsu...»
«Yo, Luce» la salutò lui con un sorriso.
«Cosa ci fai qui? Ti ho detto tante volte che non puoi entrare senza permesso, soprattutto adesso.»
Con la voce impastata di sonno il rimprovero della maga non suonò molto convincente e difatti il Dragon Slayer ridacchiò.
«Ti ho portato un regalo» proclamò tendendo le braccia in avanti con il pacchetto fra le dita, proprio come fanno i bambini.
«Eh?» Domandò perplessa la ragazza sbattendo le palpebre ripetutamente.
«È Natale!» Spiegò il rosa tutto elettrizzato indicando il grande orologio al di fuori della camera.
«Ma i regali si scambiano la mattina di Natale, non allo scoccare della mezzanotte» disse Lucy ridacchiando con una mando davanti alle labbra, «però posso aprirlo anche adesso, se vuoi.»
Il volto di Natsu si illuminò e un sorriso a trentadue denti prese posto.
Le consegnò il pacchetto, e agitato per la sua reazione iniziò a dondolarsi avanti e indietro.
Lucy lo notò e non gli passò inosservata nemmeno l'espressione concentrata che aveva assunto: la lingua tra i denti e le gambe incrociate ne erano un chiaro segno.
La ragazza scartò l'involucro fino a ritrovarsi tra le mani una sfera di vetro rossa e rosa, con all’interno una foto di tre persone: lei, Natsu ed Happy, tutti e tre sorridenti e abbracciati.
Lucy sorrise di cuore e quasi le scese una lacrima di commozione. Quello era sicuramente il regalo più bello che avesse mai ricevuto, non era perfetto e i disegni erano molto stilizzati oltre che colorati male, ma si vedeva che l'aveva fatto lui, con le sue mani.
«Ho pensato che siccome non posso avere un albero di Natale, né farne uno, volevo almeno avere qualcosa di mio sul tuo» spiegò sorridendo «vedi, questa è la nostra famiglia: io, te ed Happy!»
Lucy continuava a guardare quella palla di Natale e alla fine una lacrima le scese per davvero.
«C-che c'è non ti piace?» Domandò allarmato il Dragon Slayer notando quella reazione del tutto inaspettata sul volto della ragazza; di tutto si aspettava tranne che si mettesse a piangere. Sapeva che era bruttino e anche fatto all'ultimo momento, però... «Se non ti piace puoi buttarlo e comprarne un altro-»
«No! Ma che dici!»Lo bloccò la maga.
«E allora perché piangi, Lu?»
«Perché è il regalo più bello che abbia mai ricevuto,» confessò la biondina asciugandosi quelle lacrime fraintese e guadandolo in quei meravigliosi occhi verdi, «e sono felice.»
«Non sapevo le persone piangessero quando sono felici.» Notò il rosa confuso.
Lucy ridacchiò ancora «A volte succede. Le lacrime non devono essere sempre di tristezza.»
La ragazza, sotto lo sguardo attento del mago, si alzò dal materasso facendolo sobbalzare e si avvicinò al suo albero di Natale e, mettendosi in punta di piedi appese il suo nuovo regalo proprio in cima.
Si fece indietro per ammirarlo e adesso sì che quell'albero le sembrava davvero completo.
Natsu la raggiunse e si mise a guardalo anche lui: era davvero soddisfatto, aveva anche lui per la prima volta contribuito a rendere speciale uno di quegli alberi che tanto adorava, avrebbe preferito averne uno per sé, era vero, però anche in quel modo gli andava più che bene. 
Spostò il suo sguardo su Lucy e la vide più sorridente che mai.
«Buon Natale, Natsu» disse la giovane in un sussurro appena udibile, tranne che per lui.
«Buon Natale, Luce.»
La biondina si alzò in punta di piedi e scoccò un bacio proprio al lato della bocca del rosa, facendolo diventare più rosso delle sue fiamme.
Eh sì, quello era proprio un Natale perfetto.






















Angolo Autrice:
Buonasera! Dopo diverso tempo torno con questa specie di raccolta Natalizia! 
Probabilmente non dovrei nemmeno pubblicarla perché fa pena, ma allo stesso tempo non mi andava di far marcire le due storie che ho scritto; perciò ecco qui la prima!
Non mi aspetto che piaccia ma consideratelo un mio piccolo tributo per questa festa speciale ^.^

Hanae

 
   
 
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