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Autore: Male_na    03/01/2017    0 recensioni
Dicono che i viaggi migliori siano quelli che facciamo all'interno delle persone e, perchè no, all'interno di noi stessi. Per questo mi ritrovo a mettere nero su bianco non solo i miei viaggi che essi siano di ipotesi, emozioni passeggere o durature, idee o sogni, realtà o fantasie, immagini e suggestioni; ma allo stesso tempo tutti quelli che ho fatto e continua a fare nelle persone più disparate, nei loro occhi e nei loro gesti e nelle situazioni più diverse. Non resta che augurarsi che non ci sia nessuno sprovvisto di un biglietto ricco di fantasia per percorrere questo percorso.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"il pellicciume passa
noi restiamo"

Lei ride.
Le feste peggiori di sempre, aveva sussurrato camminando nella fredda mattina della sua città pensando che fosse l’anno peggiore di sempre, che per la prima volta non ci fosse il lato positivo, che non ci fosse neppure un colore tra quelle nuvole grige.
Eppure erano bastate le sfumature rosse di un campari.
E loro.
E io ero lei.
E lo sono ora nell’unico momento che accetto il presente per quello che è e la mia unica ragione per farlo sono loro.
Perché in un semplice istante ho capito cosa auguro a tutti in momenti come questi. Loro.
Senza sapere nulla, o quasi, loro che riescono a strapparti un sorriso con le stupidaggini dei giorni qualunque.
Loro, che con le loro mani gelide sanno riscaldarti più di una coperta di pile.
Loro che non importa quante cazzate farai o dirai, sono lì, a ricordarti che vale sempre la pena fare il secondo giro di campari per ridere un po' più forte, per ricordare che le lacrime non annebbieranno mai una giornata di sole.
Loro che con la loro”puntualità” sapranno rallegrarti qualunque anno con i loro racconti che in quei momenti sembreranno in ogni caso buffi e leggeri come il tempo che passa insieme.
Loro che decidono di scendere in pigiama ma nessuna ha mai il coraggio di presentarsi in una maniera così brutta davanti alle altre perché meritano, meritano di vederti al “top”.
Loro che non si scandalizzano perché dopo tanto tempo nulla ti sembra assurdo se non il fatto di non trovare il tempo adeguato per farsi un giro in centro e perché no un week end se non una settimana a prescindere dal luogo.
Loro, con il secondo giro e le risate e le parole che si mischiano, le fantasie e le cose immaginate e il senso di inadeguatezza che diventa la consapevolezza di far parte di qualcosa nel tutto.
Loro che ogni foto è sempre troppo brutta da far vedere agli altri eppure tu dentro riesci solo a vederci la felicità condensata di 365 giorni.
Loro che tornata a casa sanno farti piangere per la distanza che a tre metri di altezza già si sente e ti ricorda di essere vivo come non mai, ti ricorda che nonostante tutto dovrai sempre svegliarti per fare il resoconto della tua serata assurda a loro che sono sempre lì e che nonostante il tempo aspetteranno sempre per un ultimo caffè.
Due giri di campari non bastano per sciogliere tutte le emozioni di tanti anni passati accanto.
Loro che cavolo, le sto odiando per il semplice fatto che mi riescono a far apparire sempre troppo sdolcinata nonostante tutto.
Solamente adesso ho il coraggio di ammettere di essere lei e di viverlo a pieno, perché vale, perché lo auguro a molti e lo auguro a noi che siamo sempre lontane ma spesso così vicine, che riusciamo a vederci una volta l’anno ma farcelo bastare per cento, che riusciamo a ubriacarci non tanto del campari ma delle nostre risate.

A loro, a l’oro.
   
 
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