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Autore: Chocolat95    04/01/2017    1 recensioni
“Ma secondo te – Taemin ruppe la quiete rivolgendosi al fratello – chi comanda tutte le nevicate, dicendo ai fiocchi dove andare?”
Il più grande sorrise, avvicinandoglisi e mettendo una mano sul vetro freddo, vicino alla sua
“I fiocchi di neve sono come un grande popolo e anche loro hanno un sovrano che li guida”
“Ah sì?” chiese stupito
“Già, lo spirito dell’inverno è il loro re”
“E come è fatto?” continuò curioso”
“Non lo si può dire con certezza, non è facile vederlo sai, gira sempre circondato dai suoi fedeli sudditi… ma nelle notti più fredde, può capitare di scorgerlo… ”
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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L’unica differenza rispetto a prima era che si sentiva meno stanco, per il resto Jonghyun era confuso come quando era partito, se non altro però, sarebbe stato  in forze per continuare la ricerca. Anche se sarebbe stato meglio dire iniziarla proprio, dato che aveva divagato quasi subito.

Questa volta starò più attento  Pensò tra sé  Aiutare gli altri sì, perdere tempo no

E sarebbe stato tutto perfetto se non fosse stato che, appena finita tale riflessione, si fermò di nuovo, perché nonostante tutta la determinazione e le buone intenzioni, non aveva idea di dove andare.
Decise questa volta di non fermarsi dietro passanti casuali ma andare a cercare persone specifiche, che con più probabilità avrebbero saputo dargli le risposte che cercava, e quale luogo poteva essere più adatto del mercato cittadino?
Sekyung ci andava tutti i  giorni e se riusciva a destreggiarvisi una ragazza da sola, che difficoltà avrebbe avuto lui? Così di buon passo si diresse al piccolo borgo poco distante.

Come aveva immaginato, la piazza era piena di gente e non gli fu difficile capire in breve a chi poteva rivolgersi, inoltre la sua proverbiale parlantina al momento gli si stava rivelando molto d’aiuto per vincere la diffidenza di alcuni.
Ovviamente non risolse tutto subito ma qualunque  informazione utile ricevesse se la teneva cara e sforzava la sua mente intirizzita a non dimenticarla.

“Un ragazzino giovane eh? E fin dove immagini possa spingersi uno scricciolo del genere con questo tempo…?”

“Ah questo speravo poteste dirmelo voi signore, sapete io non ho viaggiato tanto come invece mi sembra di capire abbiate fatto…”

Il viandante con cui si stava intrattenendo, aveva dato da subito a Jonghhyun l’idea di uno che conosceva il mondo fuori dalle mura cittadine, sarebbe stato perfetto per farsi un’idea dei luoghi possibili esplorabili. Anche se, il fattore “Principe della neve” poteva essere una variabile non da poco… ma non poteva essere troppo esplicito o avrebbero anche potuto prenderlo per pazzo

“Io lo so, dov’è il ragazzo che cerchi”

Una voce gracchiante li interruppe e Jonghyun  si voltò sgranando gli occhi
Dietro di lui, di fianco alla bancarella vicina stava una vecchietta, intenta a scegliere con cura qualche mela

“Scu-scusate, stavate parlando come me…?” chiese un po’ incerto e sentendo salire una certa agitazione

“Sicuro giovanotto, ho udito per caso la tua conversazione e il tono accorato con cui parlavi, ma ti posso dire che non devi preoccuparti più”

“Dite davvero…? Come potete esserne sicura…?” continuava ad essere cauto, conosceva bene il suo temperamento che lo portava ad agire senza pensare, quindi voleva sondare bene il terreno questa volta

“Perché è il principe di questa terra!”

“Cos..cosa…?!” Questa sì che non se la aspettava, di tutte le cose improbabili, questa le batteva forse tutte. Taemin un principe? E da quando?

Com’era successo? Vuoi dire che mentre gelavamo al freddo preoccupandoci, quello se ne stava bello comodo in un castello…?! Impossibile.
No no no, era troppo assurdo, Jonghyun non poteva crederci. Decise quindi di farsi raccontare meglio la questione, perché fosse stata vera, avrebbe avuto dell’incredibile!

“Poco tempo fa sono state celebrate le nozze della nostra principessa, e lo sposo era uno straniero, un giovane alto, bello..” e tutta la descrizione che seguì lasciò il ragazzo a bocca aperta perché non c’era più alcun dubbio, la vecchietta stava parlando proprio di Taemin.

Ora, se da una parte la situazione sembrava risolta, dall’altra rimaneva ancora da scoprire cosa c’entrava il Principe delle Nevi in tutto questo. Possibile che se lo fosse portato via, solo per lasciarlo in un castello? O forse l’aveva semplicemente liberato e il castello l’aveva trovato da solo… O era l’amico stesso che era riuscito a fuggire! O forse- No, non aveva alcun senso… ! La mente di Jonghyun non era abituata a pensieri così intricati quindi decise di darsi una calmata o sarebbe scoppiato.

“Bene, allora… potreste gentilmente indicarmi dove si trova il castello…?”

“Hai intenzione di recarti lì ragazzo?? Non ti sarà semplice farti ricevere…!”

“S-sì immagino, ma posso aspettare”

Jonghyun ridacchiò, nascondendo il nervosismo. Non aveva certo tempo di aspettare un invito ufficiale al palazzo! Voleva solo riuscire a vedere il suo amico, assicurarsi che stesse bene, e visto che ormai si era accasata e pure non male, riportare a Jinki la lieta notizia. Come sarebbe riuscito ad intrufolarsi, era un altro discorso.

“…e per questo credo dovrò aiutarti io”

“Cosa?” ancora perso nei suoi pensieri non si era accorto l’anziana avesse ripreso a parlare

“Lo vedo che in realtà non aspetteresti neanche un secondo, quindi ti aiuterò ”

Onde evitare di sembrare ulteriormente stupido facendo l’ennesima faccia sorpresa, Jonghyun annuì solo e ringraziando la seguì.
Quell’anziana signora gli procurava un misto di stupore e timore, pur sembrando una nonnina pacifica e tranquilla, conosceva strade nascoste che probabilmente non venivano percorse di solito dalla gente normale. E senza rendersene conto si trovarono all’interno del castello.

“Aggiustati un po’ i vestiti ragazzo, nessuno ti scambierà mai per un nobile ma se sembri troppo uno sguattero ti spediranno subito in cucina”

Quelle parole però ebbero il potere di illuminare la sua mente
Ma certo!
E girandosi subito verso di lei le prese le mani con fervore

“Grazie, vi ringrazio davvero tanto, vi sono molto grato e da qui in poi credo di riuscire a cavarmela!” e stava per correre via quando lei lo bloccò per una manica

“Non credi sia più facile introdursi in cucina portando qualcosa?”

E dissipò il suo stupore ficcandogli tra le braccia il cestino di mele che si era portata appresso fin dal mercato.
Sorridendo Jonghyun si allontanò.
Scivolando agile nei corridoi riuscì in breve a raggiungere i lavoranti della cucina ma fu solo quando sentì qualcuno parlare chiaramente di pasti da portare ai principi che si fece notare

“E tu da dove arrivi?” chiese quello che sembrava uno dei capi, squadrandolo da capo a piedi

“Io ero impegnato in altre commissioni signor-“

“Bene ora porta questo nella stanza degli eredi, la principessa odia tardare il momento del thè!” e senza dargli tempo di parlare gli strappò di mano il cestito che lui stesso stava per porgere rimpiazzandolo con un vassoio colmo di dolci cibarie.

Al ragazzo venne l’acquolina solo a guardarle e dovette concentrarsi per ricordarsi il suo obbiettivo.
Per quanto fosse contento di quella insperata fortuna, si rese conto presto di non avere la benchè minima idea di dove fossero queste famose stanze degli eredi.
Senza sembrare troppo impacciato, cercò qualcuno che non sembrasse oltremodo esperto del luogo per evitare che potesse riconoscere un estraneo e chiese indicazioni

“Sai, lavoro qua da poco e non ho ancora ben memorizzato tutti i corridoi di questa immensa dimora” disse ad una cameriera. Cercò di essere gentile senza far subito il cascamorto, come lo prendevano spesso on giro i suoi amici,  se la prendeva male rischiava di non rispondergli.

Quella per fortuna sembrava così annoiata dal lavoro che stava facendo, che distrarsi un attimo a parlare con qualcuno parve farle molto piacere, e addirittura fu molto precisa nei riferimenti così che non sbagliasse.

“Quella divisa ti sta molto bene, spero sia bella anche la mia quando me la daranno” si concesse di abbindolarla un po’ prima di proseguire per la sua strada non prima di averle lasciato anche un sorrisone.

In breve raggiunse la sua destinazione e dopo aver bussato delicatamente ma con decisone aspettò l’invito ad entrare che non tardò ad arrivare.
La stanza era riccamente arredata come ci si poteva aspettare considerando gli occupanti, ma anche una certa eleganza regnava che conferiva al tutto un senso di ordine.
Compostamente seduta ad un tavolino scuro c’era una ragazza, la principessa probabilmente, ma dov’era il principe…?
Jonghyun si guardò intorno, sembravano esserci solo loro nel salotto, questo non andava bene, non poteva trattenersi molto lì, o si inventava una scusa credibile per guadagnare tempo o poteva dire addio a Taemin.

Intanto si diresse al tavolo più lentamente possibile, fingendo di dover reggere il vassoio in particolare equilibrio, altrettanto lentamente lo posò sulla superficie scura e nella stessa estenuante maniera, fece un passo indietro come ad attendere disposizioni.

“Puoi andare”

Una voce delicata ma decisa lo riscosse
Cosa?

“Perdonate?”
La giovane sembrò accigliarsi leggermente

“Ho detto che puoi andare per ora, se ho bisogno ti farò richiamare”

Dannazione, questo non ci voleva, il principe non era ancora comparso e già mi mandano via

“Il cuoco vorrebbe sapere se vostra altezza gradisce” tentò

“Lo sa perfettamente che gradisco, altrimenti non me li porterebbe!”

“E il principe?” osò insistere

“Gradirà sicuramente anche lui, se solo si sbrigasse”

Se solo si sbrigasse  condivise Jongyun
Ma capì da sé che non poteva trattenersi oltre, la fanciulla sembrava irritata, e un conto era infastidire una cameriera, un altro una principessa. Decise di arrendersi per il momento, magari poteva attendere vicino alla porta, fingendo di attendere ordini da lì.
Fece un breve inchino e girandosi si avviò all’uscita della saletta ma come aprì la porta si trovò faccia a faccia con un nuovo venuto

“Taemin!”

L’esclamazione gli uscì spontanea, non riuscì a controllarla appena vide il ragazzo di fronte a lui e nemmeno la propria mano che d’istinto si strinse attorno al polso dell’altro

“Taemin! Ti ho trovato finalmente!”

“Ma cosa…”

Quello si scansò velocemente lasciando Jonghyun interdetto, che però si riprese subito.

“Taemin, non mi riconosci? Sono io Jonghyun… lo so che forse non mi consideri più tuo amico ma-“

“Ma tu chi sei?!” quelle parole ebbero il potere di pietrificarlo sul posto

“Jongin, che succede…?” si era completamente dimenticato che aveva appena lasciato la principessa, e si riscosse solo vedendola avvicinarsi con aria sconcertata

“jong…in…?” balbettò confuso

“Krystal, non ti avvicinare…” ammonì la moglie distanziandola tendendo il braccio libero

Allora Jonghun gli lasciò andare quello che ancora stringeva

“Ma tu… chi sei…?” domandò flebilmente

“Questo dovrei chiederlo io a te...! Cosa vuoi? Come sei entrato?!”

“Io…” dovette appoggiarsi allo stipite della porta

“Vado a chiamare le guardie-“

“A-aspettate... -si riscosse un attimo- vi dirò tutto e poi me ne andrò, ve l’assicuro” per quanto la sua mente fosse in subbuglio, trovò la forza di fermare la principessa e si ricompose prima di ricominciare a parlare.

Cercando di sembrare il meno teso possibile, raccontò tutto, dalle rondini ai fiocchi di neve, dalla scomparsa dell’amico al giardino fiorito, e della vecchietta che gli aveva dato le informazioni sul principe.
I principi sembrarono abbassare presto le difese e ascoltarlo con crescente interesse.
E anche ora che lo guardava meglio e con calma, Jonghyun aveva sempre l’impressione che il giovane fosse Taemin che fingeva un’amnesia, ma aveva anche notato delle sottili differenze che con l’agitazione di poco prima gli erano sfuggite.

Decisamente il suo amico si trovava altrove.




Angolo dell'autrice:
WooOoow, questo capitolo m'ha preso la mano più di quanto mi aspettassi, l'ho scritto quasi di getto e personalmente m'è sembrato buono ^^' forse ce la posso fare! XD
Aspetto vostri commenti o eventuali smentite ^^'

Ringraziamento speciale a MiRan_90 
  
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