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Autore: Chocolat95    23/12/2016    1 recensioni
“Ma secondo te – Taemin ruppe la quiete rivolgendosi al fratello – chi comanda tutte le nevicate, dicendo ai fiocchi dove andare?”
Il più grande sorrise, avvicinandoglisi e mettendo una mano sul vetro freddo, vicino alla sua
“I fiocchi di neve sono come un grande popolo e anche loro hanno un sovrano che li guida”
“Ah sì?” chiese stupito
“Già, lo spirito dell’inverno è il loro re”
“E come è fatto?” continuò curioso”
“Non lo si può dire con certezza, non è facile vederlo sai, gira sempre circondato dai suoi fedeli sudditi… ma nelle notti più fredde, può capitare di scorgerlo… ”
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Convincere Jinki non era stato affatto facile, anzi forse  era stata una delle cose più complicate da fare da che si conoscevano, ma era l’unica soluzione apparente.

Con non poca difficoltà Jonghyun lo aveva infatti persuaso che c’era un’unica spiegazione alla misteriosa scomparsa del fratello; era stato portato via dal Principe delle Nevi.
Sembrava un’assurdità, se ne rendeva conto da solo, ma del resto, Taemin era scomparso ormai da qualche giorno e non rimaneva che questa possibilità da  sondare.

Per la verità, forse non gli sarebbe venuta un’idea simile, se non si fosse ricordato improvvisamente di quello strano sogno che il più piccolo gli aveva raccontato, lo aveva relegato in un angolino della sua corta mente  ma quando aveva ripercorso gli ultimi istanti in cui erano stati insieme, gli era sembrato lampante.
Quella slitta così diversa dalle altre cui erano soliti, quell’andamento, rapido e al contempo leggero, ma soprattutto, quella strana coltre di neve che l’aveva inghiottita. Non era sicuro di aver visto bene il passeggero della vettura ma era abbastanza certo fosse una figura completamente in bianco, come non ne aveva mai viste. Così come era bianca la mano che, poco prima di sparire dalla sua visuale, si era allungata verso Taemin.

E a chi poteva corrispondere una descrizione così eterea ed evanescente, se non a qualcuno come il sovrano dell’inverno?
Più ci pensava, più gli sembrava incredibile, ma anche l’unica logica conseguenza.

Per tale motivo ora si trovava in viaggio alla ricerca di qualcuno che sapesse indicargli dove trovare ciò che stava cercando.
Aveva inoltre insistito per andare da solo perché si era sentito troppo responsabile per la scomparsa del più piccolo, anche se non sapeva bene da che parte cominciare.

Mi basterà chiedere a più persone possibile  
era stato il suo ottimistico pensiero non appena si era messo in cammino, ma evidentemente preso dalla foga aveva messo in secondo piano il fatto di trovarsi in pieno inverno e molto probabilmente era pure che il sovrano delle nevi fosse passato da quelle parti perciò, quando si ricordò di questo piccolo particolare, comprese perché  si fosse trovato  a girare parecchio senza incontrare anima viva.

Ogni tanto si concedeva qualche pausa, ma solo per riposare le gambe e rilassarsi un attimo, non aveva alcuna intenzione di perdere più tempo di quello che aveva già sprecato.
E fu proprio durante una di queste pause, che incontrò finalmente qualcuno.

Stava giusto pensando che forse, di quel passo non avrebbe concluso nulla quando incrociò una ragazza.
Le andò in contro, cauto per non spaventarla ma appena la vide, si dimenticò ciò che voleva chiederle;  ella infatti si stava portando dietro a fatica diverse sporte e gli venne spontaneo offrirle aiuto come prima cosa.

“Ehi, ce la fai , hai bisogno di una mano?” chiese Jonghyun

Quella si fermò un attimo titubante, non aspettandosi di essere chiamata, ma nel vedere la sua espressione sincera, si convinse a rispondere

“N-no grazie… credo di riuscire anche da sola…”

“Non vorrei sembrarti scortese, ma mi sembra proprio che un aiuto ti farebbe comodo” si permise di insistere.

L’altra lo squadrò di nuovo, l’indecisione ben leggibile in volto, ma in fine si arrese.

“A proposito, io sono Jonghyun” si presentò caricandosi in spalla un pesante sacco.

“Sekyung” rispose lei semplicemente.
 


L’accompagnò per un bel pezzo, e stava per andarsene, pensando di essere stato forse fin troppo invadente, quando lei lo richiamò

“Senti… sta cominciando a fare buoi… potresti rimanere qui fino a domani…”

Questa volta fu Jonghyun a guardarla spaesato, certo aveva camminato tanto ed era stanco, ma aveva appena iniziato la sua ricerca, la strada era ancora lunga

“Io… ti ringrazio molto… ma non so se è il caso…”

“Solo per stanotte… per ringraziarti”

Ci pensò nuovamente, aveva fretta, Taemin lo aspettava, ma era anche vero, che messo così forse non avrebbe resistito tanto perciò alla fine si convinse e la stanchezza vinse.

Sekyung gli aveva offerto una bevanda calda e mentre sedevano al tavolo della piccola cucina, si era fatta raccontare cosa l’avesse portato fin lì.
Si sentì un po’ triste nell’ascoltare la vicenda, ma una vocina dentro di lei aveva cominciato a pensare che anche lei era da sola e che le sarebbe piaciuto avere qualcuno accanto.
Così di tanto in tanto gli accarezzava una mano con la sua, portando la conversazione ad altri pensieri, e più quel tocco caldo e gentile continuava, più Jonghyun si dimenticava del freddo, di Taemin e della neve.

La mattina dopo non partì alla ricerca del suo amico, e non lo fece neanche i giorni seguenti.


Senza farsi vedere, la ragazza aveva fatto in modo che nel suo giardino non ci fosse un solo fiocco di neve ma solo fiori vivaci e colorati, che allontanassero i brutti pensieri e la malinconia dalla mente di Jonghyun.

Il ragazzo ormai dimentico di tutto, rimase con lei a lungo, il tempo scorreva senza che se ne accorgesse.
Ogni mattina la aiutava a preparare ciò che poi ella avrebbe portato al mercato, ma non ve la accompagnava mai

“Non è necessario esca anche tu, non i preoccupare, ce la faccio da sola, rimani qui, riposati, tornerò presto” gli diceva sempre Sekyung

E quel tono così dolce, così protettivo, rilassava il ragazzo, che non protestava e si lasciava convincere.
In realtà la ragazza, temeva che il suo ospite potesse vedere come solo nel suo giardino regnasse una primavera perenne quando invece il resto del mondo era ancora avvolto in un gelido inverno.

Ma fu proprio un giorno in cui era immerso in tutta quella primavera che a  Jonghyun capitò di udire il cinguettare di un uccelline e alzando lo sguardo per vedere da dove proveniva, vide una rondine saltellante su un ramo.
Fu un attimo, e tutti i suoi ricordi affiorarono.
Come un flash gli passarono davanti a gli occhi i pomeriggio trascorsi col naso all’insù a vedere in quale nido si rifugiavano quegli uccellini, sotto il tetto di quale casa, le loro case che si toccavano, e chi abitava sotto il tetto di quella attaccata alla sua.

“Taemin…” quel nome fu in grado di infrangere il sogno in cui fino ad allora era rimasto.

Cosa stava facendo, perché si trovava ancora lì? Quanto tempo aveva perso in un piccolo angolo di paradiso…?
Senza perdere un secondo di più, recuperò il suo piccolo bagaglio che aveva abbandonato tempo addietro e veloce abbandonò quella casa.

Come mise piede fuori dal giardino, si rese conto che l’inverno non era mai passato, era ancora l’, freddo pungente e ben presente a ricordargli quale era lo scopo del viaggio che aveva intrapreso.
Si sentì in colpa per aver lasciato quella ragazza senza dirle nulla, ma fu un pensiero che durò un attimo solo,e si allontanò senza girarsi.
Non ce l’aveva con lei, ma promise a se stesso che non si sarebbe distratto più, avrebbe fatto attenzione d’ora in avanti, Taemin aveva ancora bisogno di lui, e il Principe delle Nevi rimaneva in mistero da svelare. 




Angolo dell'autrice:
eccomi ancora qui, sinceramente non mi capacito ancora di ciò che sto facendo, non sono del tutto convinta ma vedo che comunque qualcuno ha apprezzato quindi non posso che ringraziare Gonzy_10 e MiRan_90 per le recensioni ^^'
Chiedo scusa per il capitolo che può risultare un po' cortino ma, oltre al fatto che sto ancora cercando di ingranare bene con questa storia, c'è anche che non mi rendo sempre conto da sola quanto sia consistente il pezzo che scrivo, a volte riesco a rendere l'idea con poche parole, altre no, quindi se avete osservazioni, fate pure... ^^'
Non so quando pubblicherò il prossimo (la produzione cappelletti mi chiama) quindi intanto vi auguro Buone feste e vi ringrazio ancora per essere arrivati fin qui :-)
  
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