Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |       
Autore: _Ely_BM    05/01/2017    1 recensioni
Stacie Torres, una ragazza come tante altre di sedici anni, forse un po troppo sbadata e sempre nervosa, che ama sognare ad occhi aperti il suo principe azzurro e suo grande amore da quando ha dieci anni di nome Steven Walker, migliore amico venticinquenne di suo fratello maggiore, sperando che un giorno la veda come una donna e non più "piccolina" come l'ha sempre soprannominata lui.
Tra amori e gelosie, vedremo le vicende di Stacie e Steven, che ci faranno sognare con il loro quasi impossibile amore!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Capitolo uno) Nuovi incontri.

...POV STACIE...

"Stellina è ora di alzarsi!" -esclama la voce di Rosie, mia cognata, entrando in camera mia mentre sto dormendo-

"Altri cinque minuti." -sussurro continuando a dormire mentre lei apre le tende facendo entrare la fastidiosissima luce del sole e io infastidita da quella luce afferro il cuscino e mi copro la faccia-

"Ti aspettiamo per la colazione dormigliona." -mi dice dolcemente uscendo dalla mia camera, così sospirando mi tolgo il cuscino dalla faccia e assonnata fisso il soffitto.. Che barba! Oggi un altro comunissimo e noiosissimo giorno di scuola.. frequento la terza superiore e a scuola me la cavicchio, non sono un'eccellente allieva ma vado abbastanza bene e i miei voti sono decenti. Ma scusate, non mi sono nemmeno presentata.. mi chiamo Stacie Torres e ho sedici anni.

Controvoglia abbandono il mio caro letto a una piazza e mezzo e infilandomi le mie pantofole a forma di fungo, esco dalla mia camera e scendo al piano di sotto, raggiungendo la cucina.

"Buongiorno cucciola." -mi saluta tutto sorridente il mio fratellone appena metto piede in cucina-

"Giorno fratellone." -lo saluto ancora assonnata, stampandogli un grosso bacio sulla guancia e subito dopo ne stampo uno anche a Rosie-

"Dormito bene?" -mi domanda mio fratello mentre mi metto seduta a tavola-

"Si." -rispondo con un piccolo sorriso afferrando un cornetto al cioccolato-

Vivo a Los Angeles, in una villetta a schiera con mio fratello Lance, che ha venticinque anni e mia cognata Rosie, che ne ha ventitre. Vivo con loro da tre anni, da quando mamma e papà sono morti.. i nostri genitori hanno perso la vita in un incidente stradale, tornando a casa da lavoro.. un pazzo ubriaco a tutta velocità è andato addosso all'auto di mio padre.. sono stati in coma per circa due mesi ma poi non ce l'hanno fatta e ci hanno lasciati. Avevo solo dodici anni e mio fratello mi ha preso in affidamento.
Abbiamo sofferto entrambi per la perdita dei nostri genitori, ma adesso, anche se ci mancano terribilmente, stiamo bene e andiamo avanti con la nostra vita.

"Stacie si sta facendo tardi." -mi riporta alla realtà mio fratello- "Forza o farai tardi a scuola." -mi sprona a muovermi-

"Si, vado." -dico alzandomi da tavola e corro alle scale per salire al piano superiore, solo che inciampo su un gradino- "Maledizione." -sbotto dolorante-

"Sei la solita sbadata, fai attenzione." -mi dice Lance aiutandomi ad alzarmi- "Ti sei fatta male?" -mi domanda preoccupato- 

"No, tranquillo, non mi sono fatta niente." -gli rispondo correndo su per le scale per raggiungere camera mia per prepararmi-

"Non correre cucciola." -mi rimprovera premuroso mio fratello-

"Farò tardi." -esclamo entrando in camera mia e mi avvicino al mio armadio-

In fretta e furia afferro dal mio armadio un jeans, una camicia e una canotta e velocemente
inizio a vestirmi.
Appena finisco corro allo specchio e sempre velocemente pettino i miei lunghi capelli biondi guardando l'orologio appeso alla parete della mia camera, che segna le sette e cinquanta.

"Sono in ritardissimo." -sbuffo lanciando la spazzola sul mio letto e afferro il mio zaino correndo fuori dalla mia camera, solo che inciampo sui miei stessi piedi e finisco a terra- "Che male." -mi lamento dolorante alzandomi velocemente-

"Stacie che combini?" -mi domanda Rosie dal piano di sotto, evidentemente avrà sentito il tonfo-

"Nulla cognatina, sono solo caduta." -le rispondo correndo giù per le scale-

"Non correre." -quasi urla mio fratello-

"Sono in ritardissimo." -esclamo con il fiatone-

"Ti do uno strappo con l'auto." -mi dice mio fratello afferrando le chiavi-

"Grazie." -stampo un bacio veloce sulla guancia di Rosie e corro fuori di casa, scendendo di corsa la piccola rampa di scale davanti il portone d'ingresso, ma all'improvviso mi fermo sul marciapiede sorridendo come un'ebete, fissando Steven, bello come il sole, uscire da casa sua.

Steven Walker, il migliore amico di mio fratello e il mio principe azzurro.. vive nella villetta a schiera dall'altro lato della strada, proprio davanti a quella nostra.
Steven.. Dio, sono stra innamorata di lui da quando avevo dieci anni...

<< Inizio flashback..

Sto giocando a pallavolo al parchetto di sabbia con la mia migliore amica, quando lei con una schiacciata potentissima manda il pallone da tutt'altra parte.

"Scusa." -si scusa lei mentre io sorridendo corro a recuperare il pallone solo che inciampo su un piccolo gradino e cado a terra e un gruppetto di ragazzi di qualche anno più di me iniziano a ridere e a prendermi in giro-

Li osservo con le lacrime agli occhi mentre continuano a prendersi gioco di me.

"Basta, finitela." -esclama dura una voce maschile dietro di me e il gruppetto smette subito di ridere- "Andate via o vi gonfio." -afferma duro e loro un po spaventati corrono via- "Ehi." -esclama inginocchiandosi davanti a me e io solo ora mi accorgo che sia Steven, il migliore amico di mio fratello diciannovenne- "Ti sei fatta male?" -mi domanda dolcemente con il sorriso e io mi perdo in quegli occhi nocciola tanto meravigliosi- "Stacie?!" -mi schiocca le dita davanti agli occhi e io mi riprendo abbassando lo sguardo a terra-

"Sto bene." -sussurro alzandomi da terra con un ginocchio sbucciato-

"Guarda, ti sei fatta male." -mi fa notare e io osservo il mio ginocchio-

"Non è niente." -esclamo guardandolo negli occhi-

"Dai su, ti porto a casa." -mi sorride prendendomi in braccio come una sposa e il mio cuore inizia a martellare a più non posso-

"N-non c'è ne bi-bisogno, ce la faccio." -balbetto imbarazzata mentre inizia a incamminarsi verso casa mia-

"Piccolina hai un ginocchio sbucciato." -mi fa notare con il sorriso- "Ti porto a casa, tanto dovevo passare da tuo fratello." -esclama facendomi l'occhiolino e io sorrido aggrappandomi a lui-

Fine flashback >>


Da quel giorno sono completamente impazzita per lui e lo considero il mio supereroe, solo che lui non mi vede nemmeno, mi vede come una bambina.

"Stacie!" -mi richiama mio fratello schioccandomi le dita davanti agli occhi- "Ohi!" -esclama e io ritorno alla realtà-

"Che c'è?" -domando confusa-

"C'è che sei in assoluto ritardo e devi smetterla di sognare ad occhi aperti." -mi risponde raggiungendo la sua auto- "Dai su." -mi sprona a muovermi-

"Noi ci vediamo dopo amico." -esclama la voce di Steve e io mi volto verso di lui e sorrido come un'ebete fissandolo-

"Ok, a dopo." -lo saluta mio fratello- "Stacie ti vuoi muovere?!" -quasi urla il mio caro fratellone-

"Si.. arrivo." -sussurro continuando a fissare Steve mentre mi incammino verso l'auto di mio fratello, solo che vado a sbattere contro il secchio dell'immondizia-

"Eh guarda davanti." -esclama mio fratello mentre Steve ridacchia guardandomi-

"Ciao." -saluto Steve con la mano-

"Ciao piccolina." -mi fa l'occhiolino lui e io salgo in auto-

"Ma dove hai la testa?" -mi domanda mio fratello partendo verso il liceo e io guardo fuori dal finestrino-

Eeh, dove ho la testa!
Se mio fratello sapesse che sono stra innamorata del suo migliore amico non so che succederebbe.. sicuramente non ne sarebbe felice, insomma è molto più grande di me.

"Su forza." -esclama mio fratello accostando davanti il grande cancello verde del liceo-

"Grazie fratellone, a più tardi." -gli stampo velocemente un bacio sulla guancia ed esco dalla sua auto iniziando a correre verso l'entrata-

"Non correre o ti ammazzi." -mi urla mio fratello-

"Sono in ritardissimo." -urlo e quasi inciampo sui miei stessi piedi, ma per fortuna non cado- 

Varco l'entrata del liceo e velocemente raggiungo il mio armadietto e dopo aver preso tutto l'occorrente per le prime due ore, raggiungo velocemente la mia classe e prima di entrare busso.

"Avanti." -esclama da dentro la classe la voce della professoressa e io subito apro la porta ed entro- "Sei in ritardo come al solito Torres." -afferma lei guardandomi-

"Lo so, mi scusi." -raggiungo il mio banco e mentre la professoressa riprendere a spiegare, mi metto seduta al fianco della mia migliore amica.. Olivia Hogan, è così che si chiama la mia migliore amica.
Ci conosciamo dai tempi dell'asilo e siamo come sorelle.. andiamo d'accordissimo e ci raccontiamo di tutto senza problemi.

"Come mai così in ritardo?" -mi domanda la mia migliore amica a bassa voce- "Scommetto che sognavi ad occhi aperti come tuo solito fare." -afferma divertita-

"Già." -confermo e lei ridacchia-

"Torres non solo sei arrivata in ritardo ma ora disturbi pure la lezione." -esclama furiosa la professoressa-

"Mi scusi." -mi scuso e la professoressa sospirando riprende la sua lezione- "Che antipatica." -esclamo a bassa voce e Olivia sorride-

...POV STEVEN...

E' ora di alzarsi, è ora di alzarsi, è ora di alzarsi


Inizia a dire la voce meccanica della mia sveglia.

"Si, ho capito." -sbotto staccandola di malo modo e sbuffando mi stiracchio sotto le coperte e dopo qualche minuto controvoglia mi alzo dal letto per poter scendere al piano di sotto per raggiungere la cucina-

E che abbia inizio un altro comunissimo giorno di lavoro, che palle!
Lavoro nel bar-ristorante Torres, proprietari i genitori del mio migliore amico e da quando sono morti il proprietario è diventato Lance e io da suo migliore amico sono diventato socio per potergli dare una mano. Ma che coglione non mi sono ancora presentato.. mi chiamo Steven Walker, per gli amici Steve e ho venticinque anni.

Dopo aver fatto un'abbondante colazione, salgo di nuovo in camera mia per potermi preparare e dopo essermi vestito, mi osservo allo specchio e mi sistemo il mio lungo ciuffo castano.

Afferro al volo le chiavi della mia meravigliosa bmw i8 nera con finestrini oscurati, esco da casa mia...

"Buongiorno amico." -saluto con il sorriso Lance uscire da casa sua, mentre Stacie sta ferma sul marciapiede e fissarmi e a sorridermi-

"Giorno." -mi saluta lui mentre guardo divertito Stacie-

"Perchè ogni volta che mi vedi rimani immobile a fissarmi?" -domando a Stacie ma lei non risponde, rimanendo immobile a fissarmi-

"Ma che problemi ha mia sorella?" -domanda Lance e io rido- "Stacie riprenditi." -esclama alla sorella passandogli una mano davanti al viso ma lei non reagisce, sembra in trance-

"Secondo me ha bisogno del bacio del suo principe azzurro per svegliarsi." -esclamo ridendo-

"Ma non dire cazzate." -sbotta nervoso Lance e io ridacchio- "Stacie sei in ritardissimo, ti vuoi riprendere?" -domanda esasperato alla sorella- "Stacie!" -la richiama schioccandole le dita davanti agli occhi- "Ohi!" -esclama e lei finalmente ritorna alla realtà-

"Che c'è?" -domanda una Stacie confusa e io sorrido scuotendo la testa-

"C'è che sei in assoluto ritardo e devi smetterla di sognare ad occhi aperti." -le dice Lance raggiungendo la sua auto- "Dai su." -la sprona a muoversi-

"Noi ci vediamo dopo amico." -gli dico guardandolo sentendo un attimo dopo lo sguardo addosso di Stacie-

"Ok, a dopo." -mi saluta il mio migliore amico- "Stacie ti vuoi muovere?!" -quasi urla esasperato-

"Si.. arrivo." -sussurra lei continuando a fissarmi e io mi volto a guardarla mentre si incammina verso l'auto di suo fratello, solo che va a sbattere contro il secchio dell'immondizia-

"Eh guarda davanti." -esclama Lance mentre io ridacchio guardandola-

"Ciao." -mi saluta lei con la mano-

"Ciao piccolina." -le faccio l'occhiolino e lei sale sull'auto di suo fratello-

Guardo l'auto di Lance allontanarsi e sorridendo raggiungo la mia auto.

Stacie è sempre la solita.. è così sbadata e strana quella ragazzina, non capisco perchè si immobilizza ed entra in trance.. sogna sempre ad occhi aperti e poi non capisco perchè si fissa a guardarmi così insistentemente, no che mi dia fastidio, insomma amo essere guardato, però nessuna mi guarda come mi guarda lei e non capisco cos'abbia, a cosa pensa.

"E' così strana tua sorella." -dico a Lance, mentre siamo dietro al bancone a lavorare-

"Ma che ne so, deve darsi una svegliata." -esclama lui servendo il caffè ad una signora di mezza età- "Sogna ad occhi aperti e mi preoccupa quando entra in trance, quasi mi fa paura." -dice e io ridacchio-

"E' un'adolescente." -esclamo-

"E con questo?" -mi domanda osservandomi-

"Gli adolescenti sono un po strani, è una fase un po complicata." -gli rispondo e lui alza le spalle-

"Si, ma io da adolescente non ero mica come lei.. ma l'hai vista? Si imbambola e chissà cosa pensa." -dice pulendo il bancone-

"Cose da ragazzine." -esclamo servendo il cappuccino ad una ragazza-

"Grazie." -mi ringrazia lei e io le faccio un sorriso-

"Mi preoccupa Steve." -mi confessa e io lo guardo-

"Ma perchè? Tutte le ragazzine sognano ad occhi aperti." -gli dico-

"Tu dici?" -mi domanda non convinto e io annuisco-

"Si, non preoccuparti inutilmente." -gli dico stringendogli la spalla e subito dopo vado ad un tavolo a servire del caffè a due signori-

...POV STACIE...

"Oggi l'hai visto Steve?" -mi domanda la mia migliore amica mentre passeggiamo tra i corridoi del liceo essendo ricreazione-

"Si, l'ho visto uscire da casa sua e mi sono imbambolata come una sciocca." -le rispondo sbuffando-

"E cosa hai sognato questa volta? Che ti confessava il tuo amore? Che ti chiedeva la mano?" -mi domanda divertita e io la fulmino-

"Non prendermi per il culo." -l'ammonisco nervosa e lei ridacchia- "Comunque nulla di tutto questo, mi è tornato in mente un ricordo." -le dico sorridendo-

"E quale?" -mi domanda osservandomi-

"Quello di quando è diventato il mio supereroe." -le rispondo sognando ad occhi aperti e lei ridacchia scuotendo la testa-

"Occhio Sta" -non fa in tempo a finire la frase che io sbatto contro un armadietto aperto-

"Che male." -mi lamento dolorante massaggiandomi la testa-

"Ma perchè non guardi dove cammini invece di sognare ad occhi aperti?!" -mi domanda retorica la mia migliore amica ridacchiando mentre mi massaggio la fronte-

"Tutto bene?" -mi domanda trattenendo le risate un ragazzo.. Mitch Hicks, un nostro compagno di classe e ha una cotta per me ma a me non piace.. insomma è un ragazzo molto carino e suoi rossi capelli lo rendono tanto dolce, ma il mio cuore batte solo per Steve.

"Insomma, per colpa del tuo stupido armadietto ho mal di testa." -sbotto acida-

"Colpa del mio stupido armadietto? Sei tu che non guardi mai dove cammini." -mi dice lui ridacchiando-

"E tu perchè diavolo non l'hai chiuso?" -gli domando nervosa-

"Perchè stavo prendendo dei libri." -mi risponde mostrandomi i libri che tiene in mano- "Dai, per farmi perdonare ti offro il pranzo oggi." -mi sorride-

"No, grazie." -gli rispondo andando via, strascinandomi con me Olivia-

"Perchè non gli dai una possibilità?" -mi domanda la mia migliore amica-

"Perchè dovrei? Non mi piace." -le rispondo serissima-

"Lui è il ragazzo giusto per te, non Steve.. è troppo grande per te." -mi dice la mia migliore amica e io la guardo male-

"Non è così grande." -controbatto-

"Ah no? Ha nove anni più di te." -mi ricorda lei e io sbuffo- "Lascia stare Steve e innamorati di Mitch." -mi dice-

"Non posso impostare a mio piacimento i miei sentimenti, il mio cuore ha deciso da solo chi amare." -le dico e lei sospira mentre rientriamo in classe a ricreazione finita.. non posso farci niente io se il mio cuore batte all'impazzata per Steve-

Fisso il cielo azzurro dalla finestra pensando a Steve non ascoltando nulla di quello che spiega il professore, ma appena sento qualcosa cadere sul mio banco, abbasso lo sguardo e noto un bigliettino piegato, così lo afferro guardandomi intorno nella classe e noto Mitch osservarmi con il sorriso e capisco che il bigliettino sia suo.
Lo apro e leggo ciò che c'è scritto.

Voglio farmi perdonare per la botta in testa, accetta un pranzo con me.

Sospiro infilando il bigliettino nel mio astuccio non rispondendogli.

"Accetta." -sussurra Olivia e io sbuffando guardo fuori dalla finestra.. Non mi piace Mitch e non voglio uscire con lui. E poi lui ha una cotta per me e io non voglio illuderlo uscendoci insieme- "Accetta di uscire a pranzo con Mitch." -mi dice la mia migliore amica a fine lezioni-

"Non voglio." -sbotto nervosa uscendo dalla classe con lei al mio fianco-

"Ehi Stacie." -mi richiama la voce di Mitch dietro di noi e io sospiro voltandomi- "Non mi hai risposto." -mi fa notare-

"Mi dispiace, ma non posso, sono impegnata con la mia migliore amica, ciao." -e non dandogli il tempo di dire nient'altro mi strascino la mia migliore amica dal braccio uscendo dal liceo-

"Perchè sei così testarda!?" -esclama nervosa la mia migliore amica-

"Anche tu sei testarda, non ci voglio uscire e illuderlo." -le dico incamminandoci verso il bar-ristorante di mio fratello-

"Ma lui è perfetto per te, mentre Steve non lo è." -mi dice lei serissima e io sbuffo-

...POV STEVEN...

"Ecco a lei signora." -le dico cordiale con il sorriso servendole il pranzo-

"Grazie caro." -mi ringrazia con il sorriso e io mi allontano-

"Ciao." -saluta Rosie entrando nel bar-ristorante-

"Ciao amore, che ci fai qui?" -le domanda sorridendo Lance-

"Ho finito prima a lavoro, così sono passata di qui per darvi una mano." -gli risponde lei sorridendo e subito dopo stampa un bacio sulle labbra di Lance-

"Hai fatto bene, oggi è pieno il locale e abbiamo bisogno di una mano in più." -le dico sorridendo-

"Allora mi metto subito a lavoro." -esclama lei sorridendo afferrando un grembiule-

"Grazie amore, sei fantastica." -le dice Lance baciandola sulla guancia-

"Prego." -gli sorride anche lei stampandogli un leggero bacio sulle labbra-

"E basta con queste smancerie." -li rimprovero sorridendo-

"Ciao." -salutano all'unisono Stacie e Olivia entrando nel locale e noi le guardiamo-

"Com'è andata a scuola?" -domanda Lance ad entrambe-

"Benissimo." -risponde Olivia mentre si accomodano al bancone-

"Cosa vi porto?" -domanda loro Rosie sorridendo-

"Un sandwich per entrambe." -le risponde Olivia con il sorriso mentre Stacie mi osserva-

"Ciao Steve." -mi saluta quest'ultima sorridendo-

"Ciao piccolina." -le sorrido scompigliandole i capelli e lei sbuffa e io ridacchio, quando all'improvviso il mio sguardo lo cattura una donna appena entrata nel locale in compagnia di un'altra e sorrido.. Santo cielo, niente male quella meraviglia- "L'ordine di quelle due lo prendo io." -dico sorridendo-

"Non importunare i clienti, in questo caso donne." -mi ammonisce Lance e io ridacchio avvicinandomi al tavolo dove sono accomodate-

"Buongiorno, cosa vi porto?" -domando sorridendo fissando la moretta che mi attrae parecchio-

"Non saprei, il piatto del giorno?" -mi domanda proprio lei guardandomi e sorride-

"Il piatto del giorno è una cena con me." -le rispondo sorridendo e lei ridacchia-

"Uhm, allora vorrà dire che prenderemo un'insalata." -mi risponde sorridendo-

"Arriva subito." -esclamo io allontanandomi-

"Oddio, ci ha provato con te." -sento dire questo all'amica della moretta e lei ridacchia-

"Niente male però." -esclama la moretta e io sorrido-

"Insalata per due per il tavolo otto." -dico a Lance e lui annuisce sentendo lo sguardo di qualcuno addosso, così mi volto e noto Stacie fissarmi furiosa e io con lo sguardo le faccio capire che c'è? e lei sempre più furiosa si volta dall'altra parte.. ma che le prende? Gli adolescenti sono proprio strani e difficili da capire-

"Tieni." -esclama Lance passandomi due piatti di insalata e io sorridendo li afferro e raggiungo subito il loro tavolo-

"Ecco a voi." -esclamo posando il loro pranzo sotto il loro naso- "Il piatto del giorno è ancora valido." -dico sorridendo alla moretta e lei sorride guardandomi-

"Grazie, ma l'insalata va più che bene." -mi risponde sorridendo-

"Ok." -esclamo sorridendo andando via-

"Ti ha snobbato." -esclama ridacchiando Lance e io gli tiro un pugno sorridendo fissando la moretta mangiare la sua insalata e ogni tanto posa il suo sguardo su di me-

"Non direi." -esclamo sorridendo e lui scuote la testa andando a servire un tavolo-

...POV STACIE...

"Mmm che buono." -esclama Olivia mordendo il suo sandwich e io ridacchio mordendo il mio-

"L'ordine di quelle due lo prendo io." -sentendo dire questo dalla voce di Steve, mi volto subito verso di lui per guardarlo-

"Non importunare i clienti, in questo caso donne." -lo ammonisce mio fratello e lui ridacchiando si avvicina al tavolo dove sono accomodate due donne e io lo seguo con lo sguardo-

"Buongiorno, cosa vi porto?" -domanda Steve sorridendo fissando la moretta e io stringo di poco il sandwich che tengo in mano-

"Non saprei, il piatto del giorno?" -domanda la moretta guardando sorridendo il mio Steve-

"Il piatto del giorno è una cena con me." -le risponde lui sorridendo facendola ridacchiare e io provo un'assurda gelosia.. non ci credo, ci sta provando con quella stupida!-

"Uhm, allora vorrà dire che prenderemo un'insalata." -gli risponde sorridendo la moretta-

"Arriva subito." -esclama Steve allontanandosi e io lo osservo furiosa e gelosissima-

"Oddio, ci ha provato con te." -esclama l'amica della moretta e lei ridacchia-

"Niente male però." -esclama la moretta e io stringo le mani a pugno notando Steve sorridere-

"Insalata per due per il tavolo otto." -dice Steve a mio fratello e lui annuisce mentre io lo fisso furiosa e lui, forse sentendosi fissato, si volta verso di me e con lo sguardo mi fa capire che c'è? e io sempre più furiosa mi volto dall'altra parte, dove noto la mia migliore amica osservarmi-

"Non dire niente." -sbotto nervosa mordendo il mio sandwich-

"Tieni." -esclama mio fratello e io mi volto verso di loro dove noto passargli i due piatti di insalata e Steve tutto sorridente li afferra e raggiunge il tavolo di quelle-

"Ecco a voi." -esclama Steve posando il loro pranzo sotto il loro naso- "Il piatto del giorno è ancora valido." -dice sorridendo alla moretta e lei sorride guardandolo-

"Grazie, ma l'insalata va più che bene." -gli risponde lei sorridendo-

"Ok." -esclama lui sorridendo andando via-

"Ti ha snobbato." -esclama ridacchiando mio fratello e lui gli tira un pugno sul braccio sorridendo fissando la moretta e io mi volto verso il tavolo di quelle due dove noto la moretta stupida posare ogni tanto il suo sguardo su Steve-

"Non direi." -esclama Steve e io mi volto a guardarlo e noto che osserva la moretta sorridendo e mio fratello scuote la testa andando a servire un tavolo-

"Lascialo perdere." -esclama Olivia guardandomi-

"Ti ho detto di non dire niente." -sbotto nervosa guardandola-

"Lui non ti vede nemmeno Stacie, lascialo perdere e cercati un ragazzo della tua età." -mi dice la mia migliore amica e io sbuffo mordendo il mio sandwich- "Lui guarda le donne mature e come dice lui sei piccolina." -dice-

"Non sono piccolina, ho sedici anni." -sbotto sempre più nervosa-

"Ma per lui lo sei." -esclama e io la guardo malissimo-

"Ma da che parte stai?" -le domando-

"Dalla tua, ma Steve non è il ragazzo giusto per te." -mi risponde sorridendo-

"E chi lo sarebbe? Mitch Hicks?" -le domando nervosa-

"Per esempio." -mi risponde sorridendo e io sbuffo- "Puoi solo sognare di stare con Steve." -mi dice e io la guardo malissimo-

"Sei la mia migliore amica e dovresti dirmi che un giorno il mio principe azzurro sarà mio e invece che fai? Mi dici cose orribili." -le dico furiosa-

"Chi sarebbe il tuo principe azzurro?" -mi domanda Rosie e io mi volto di scatto verso di lei e sorride curiosa- "Ti piace un ragazzo?" -mi domanda-

"Sì, si chiama Mitch Hicks, viene in classe con noi." -le risponde Olivia e io la guardo malissimo-

"Ma che dici?" -le domando nervosissima e lei alza le spalle sorridendo-

"E com'è questo Mitch?" -mi domando Rosie-

"E' appiccicoso e non lo sopporto." -sbotto e Rosie mi guarda con un sopracciglio alzato-

"Ma non è il tuo principe azzurro?" -mi domanda Rosie stranita e io sbuffando mi alzo ed esco dal bar-ristorante-

"Stacie aspettami." -esclama la mia migliore amica correndomi dietro-

"Perchè diavolo le hai detto che mi piace Mitch?" -le domando furiosa continuando a camminare a passo svelto-

"E cosa volevi dirle? Che ti piace Steve?" -mi domanda correndomi dietro-

"Beh no." -le rispondo-

"Puoi rallentare?" -mi domanda e io sbuffando mi fermo- "Grazie." -mi ringrazia con il fiatone- "Non potevi di certo dirle che ti piace Steve." -dice ovvia-

"Beh ma tu potevi evitare di dirle che mi piace Mitch, a me quello non piace." -le dico nervosa-

"Ma è il ragazzo giusto per te." -esclama e io sbuffo- "Ha la tua età invece Steve ha venticinque anni, ha nove anni più di te e lo sai benissimo che lui non ti guarderebbe mai nel modo in cui vorresti essere guardata." -mi dice-

"Beh fammi sognare almeno." -sbotto andandomene a passo svelto solo che inciampo su uno scalino e cado a terra- "Maledizione." -sbotto nervosissima e dolorante-

"Stai bene?" -mi domando la mia migliore amica-

"Lasciami stare." -sbotto nervosa e vado via con un ginocchio dolorante... non posso farci niente se sono innamorata di Steve e so benissimo che lui mi vede come una bambina, che forse non mi vedrà mai come una donna, ma il mio cuore batte così forte per lui e non vuole proprio saperne di smettere, ma forse ha ragione, Steve non sarà mai mio, lui guarda le donne mature e vissute e Stacie Torres non la vedrà mai!-

...POV STEVEN...

"Puoi servire invece di fissare quella donna?" -mi domanda retorico il mio migliore amico-

"Perdonami ma quella donna è come un calamita, i miei occhi sono attratti da lei e non vogliono proprio saperne di non guardarla." -gli rispondo fissando la moretta sorridendo-

"Ok, però cazzo Steve ci sono un sacco di clienti, vedi di darti una mossa." -sbotta il mio migliore amico andando a servire un tavolo-

"Hai ragione, scusa." -dico andando a servire un altro tavolo.. quella donna mi attrae, mi piace parecchio.. credo che sia stato un colpo di fulmine, appena l'ho vista non c'ho capito più niente!-

Notando la moretta andare alla cassa per pagare, mi avvicino velocemente..

"Ci penso io." -dico a Rosie e la moretta scuote la testa ridacchiando-

"Ok." -esclama Rosie andando via-

"Quanto ti devo?" -mi domanda la moretta, tirando fuori il portafoglio dalla sua gigantesca borsa-

"Una cena." -le rispondo sorridendo facendole l'occhiolino e lei ridacchia guardandomi- "Sono cinque euro e ottanta." -le dico sorridendo scrivendo alla cassa e lei mi passa dieci euro e io li prendo- "Il tuo nome?" -le domando porgendole il resto-

"Mi chiamo scusa, ma ora devo proprio andare." -mi risponde sorridendo prendendo il resto e va via-

"Fa la difficile." -esclama Lance e io sorrido-

"No, si fa desiderare." -lo correggo sorridendo- "E spero di rincontrarla." -aggiungo-

"Ti piace eh?!" -sorride il mio migliore amico-

"Mi attrae parecchio, è una donna molto affascinante." -dico sorridendo-

"Ti affascina il suo essere così sfuggente." -esclama il mio migliore amico ridacchiando-

"Cazzo se mi affascina." -confermo sorridendo e lui ridacchia andando a pulire un tavolo.. spero di rincontrarla quella donna tanto meravigliosa quanto sfuggente!-

...POV STACIE...

Sbuffo per la milionesima volta non riuscendo a fare un esercizio di matematica..

"Che nervi." -sbotto nervosa alzandomi dal letto- "Che problemi hai con me stupido esercizio?" -domando nervosissima fissando il mio libro-

"Con chi parli?" -mi domanda stranita Rosie entrando in camera mia-

"Con il mio esercizio di matematica." -sbuffo buttandomi di peso sul mio letto e mia cognata ridacchia-

"Parli con un esercizio di matematica?" -mi domanda divertita mettendosi seduta al mio fianco-

"Si, non vuole farsi risolvere." -le rispondo e un attimo dopo scoppio a ridere-

"Sei strana forte tu." -esclama pizzicandomi il naso e io sorrido-

"Puoi aiutarmi? Non riesco proprio a farlo, la matematica non fa proprio per me." -dico sospirando-

"Nemmeno per me." -dice lei ridacchiando e io sospiro- "Non hai ascoltato la spiegazione della professoressa?" -mi domanda-

"Si all'inizio, ma poi mi sono persa nei miei pensieri e non c'ho capito nulla." -le rispondo sbuffando-

"E posso sapere a cosa pensavi?" -mi domanda e io guardo le mie gambe non rispondendo- "Il tuo principe azzurro?" -mi domanda e io annuisco guardandola- 

"Sono stra innamorata di lui, ma per quello stupido non esisto nemmeno." -sbotto nervosa-

"Sarebbe questo Mitch?" -mi domanda e io sospiro-

"No, non è lui, a me quello nemmeno piace." -le rispondo-

"Allora posso sapere chi è?" -mi domanda sorridendo e io scuoto la testa-

"Scusa, ma preferisco non dirlo a nessuno." -le rispondo e lei sorride-

"Va bene, tutti abbiamo dei segreti." -dice accarezzandomi il viso- "Ma se vuoi parlare con qualcuno, per qualsiasi cosa stellina, sai dove trovarmi." -mi dice dolce e io sorrido-

"Lo so." -sorrido-

"Ok." -esclama accarezzandomi i capelli-

"Come faccio con questo esercizio? Non posso risolvere pure i problemi della matematica, ne ho fin troppi miei da risolvere." -dico e lei ridacchia-

"Ma quanto ti adoro!" -esclama ridacchiando accarezzandomi il viso e io ridacchio pure-

"Che fanno le donne più importarti della mia vita?" -domanda mio fratello entrando in camera mia-

"Per qualcuno allora sono una donna!" -esclamo nervosa-

"Che vuoi dire?" -mi domanda mio fratello stranito-

"Nulla." -sbuffo sdraiandomi sul mio letto-

"Allora? Che fate?" -ci domanda lui di nuovo-

"Nulla, chiacchiere tra donne." -gli risponde Rosie- "Tu sei in grado di aiutare tua sorella con la matematica?" -gli domanda e io lo guardo speranzosa-

"Dimmi di sì fratellone, non ci capisco nulla." -quasi lo prego-

"Io e la matematica non siamo compatibili." -ridacchia mio fratello-

"Perfetto!" -esclamo sarcastica-

"Io no, ma Steve si." -aggiunge mio fratello e io lo guardo di scatto- "Puoi chiedere aiuto a lui, è sempre stato bravo in matematica." -mi sorride-

"Io quello non voglio vederlo." -sbotto nervosa e mio fratello mi guarda con un sopracciglio alzato mentre Rosie mi scruta per benino-

"Perchè? Che ti ha fatto?" -mi domanda confuso lui-

"Nulla." -sbuffo afferrando il libro di matematica- "Chiederò aiuto domani ad Olivia." -dico chiudendo il libro-

"Va bene." -esclama mio fratello stampandomi un bacio sulla fronte- "Notte cucciola." -mi sorride accarezzandomi il viso-

"Notte." -gli sorrido pure io-

"Sogni d'oro." -esclama Rosie baciandomi sulla guancia-

"Anche a voi." -sorrido ad entrambi e loro sorridendo e mano nella mano escono dalla mia camera, chiudendo la porta alle loro spalle, mentre mi alzo dal letto e passando davanti la finestra della mia camera, mi fermo nel vedere la luce della camera di Steve accesa, così mi nascondo subito nel vederlo sfilarsi la camicia e sorrido come un'ebete.. oh mio Dio che fisico perfetto!-

"Che cosa guardi?" -salto in aria voltandomi verso Rosie-

"Nulla, non sto guardando proprio nulla." -le rispondo nervosa e velocemente chiudo le tende-

"Fammi vedere." -esclama lei avvicinandosi-

"Non c'è niente da vedere." -le dico nervosa mentre lottiamo con la tenda, lei che vuole aprirla e io che cerco di tenerla chiusa-

"Stacie." -quasi urla tirando la tenda e la apre- "Guardavi Steve?" -mi domanda scioccata nel vedere Steve in boxer in camera sua-

"Che?? Nono." -rispondo velocemente e lei mi guarda come per dirmi non ti credo- "Non lo stavo guardando ok? Il mio occhio ci è andato da solo." -le dico e lei scoppia a ridere-

"Ma se eri nascosta." -mi ricorda divertita e io sbuffo-

"Non mi sono nascosta, stavo"

"Stavi?" -mi domanda divertita-

"Stavo.. stavo controllando se la finestra fosse chiusa." -le dico la prima cosa che mi viene in mente e lei ridacchia-

"Si certo e io sono nata ieri." -esclama divertita andando alla porta e io sospiro- "Vai a dormire e non fare la guardona." -mi ammonisce divertita uscendo dalla mia camera e io a stendo trattengo le risate-

"Che vergogna." -esclamo guardando la camera di Steve con la luce spenta- "Sei una stupida Stacie." -dico a me stessa, spogliandomi dai vestiti e dopo aver indossato velocemente il mio pigiama con gli orsacchiotti, mi infilo sotto le coperte e chiudendo gli occhi e pensando al corpo perfetto di Steve, mi addormento-

...POV STEVEN...

Non faccio altro che pensare alla donna di oggi, Dio voglio rincontrarla, voglio poterla portare a cena.. mi ha colpito molto quella donna e spero che ritorni al bar.


 Stacie Torres

 Steven Walker

 Lance Torres (fratello di Stacie e migliore amico di Steven)

 Rosie Cameron (fidanzata di Lance)

 Olivia Hogan (migliore amica di Stacie)

 Mitch Hicks (compagno di classe di Stacie e Olivia)

Spazio autrice:

Buongiorno carissime : )
Eccomi tornata con una mia nuova storia ^^

Fatemi sapere cosa ne pensate dei personaggi e in generale dell'inizio della storia : )

Vi abbraccio e vi mando un grosso bacio : )
-Elisa.

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Ely_BM